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Autore: Ran 4hever    26/03/2017    1 recensioni
Kazuha ha deciso di ritornare nella sua città dopo 7 lunghi anni, potrà rivedere la sua famiglia, i suoi amici e...Heiji.
Cosa farà Heiji dopo aver saputo che Kazuha è tornata? soprattutto adesso che ha capito di provare qualcosa per lei?.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mi manchi...'
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                                                                                 LETTERA

 

 

 

Sapete quando avvertite una bruttissima sensazione dentro di voi? Quando avete la sensazione che dentro di voi si sia spezzato qualcosa? Beh è una sensazione insopportabile, e vi dirò di più, quella cosa che si è rotto,spezzato, frantumato non si potrà rimettere insieme.  Possiamo provare a rincollare insieme i pezzi, ma non sarà più come prima, tu non sarai più come prima.  E questa consapevolezza ti uccide dentro.

Ma io ci sono abituata a queste sensazioni, in particolare da quando il mio cuore ha cominciato a battere per il mio amico d'infanzia. 

Ho sempre tenuto dentro di me i sentimenti che provavo per lui, ho sempre sofferto in silenzio. Ma prima non c'e l'ho fatta a stare zitta, sono esplosa. Sono stanca di fare sempre la parte della vittima, volevo che lui provasse, almeno per una volta, quella bruttissima sensazione che io ho sempre provato a causa sua. Forse sono stata un po crudele lo so, ma non sono riuscita a tenermi tutto dentro ancora una volta. 

Io sono cambiata moltissimo, mi sono allontanata tanto da quella che ero tanto tempo fa, forse proprio a causa di quella sensazione di vuoto che senti dentro. 

In che cosa sono cambiata? Molto semplice, non mi confido più con le persone a me più care come una volta, i sorrisi che faccio sono quasi sempre finti e dentro di me sento un vuoto che so che non posso colmare, come se quel qualcosa che si è rotto si fosse stancato di essere rimesso insieme, pezzo per pezzo. 

Mi asciugo le lacrime che da tempo stanno scendendo dai miei occhi, prendo la giacca e mi dirigo all'ingresso. Mi fermo un attimo per buttare nella spazzatura quel maledetto libro per poi uscire di casa e dirigermi dalla mia migliore amica. 

Busso al campanello e un Aiko tutta sorridente mi apre la porta  "ciao amica mia" mi accoglie abbracciandomi  "vieni accomodati" dice facendomi entrare per poi salire in camera sua.  Entro nella sua camera e mi guardo attorno, non mi sembra cambiata molto dall'ultima volta che sono stata qui. C'è sempre quel letto singolo vicino alla finestra che ti fa vedere il suo giardino e con le tende rosa, la scrivania posta al lato opposto della finestra che è di colore bianco e l'armadio rosa e bianco che si trova a destra della scrivania. 

Ci sediamo entrambe sul letto "allora? cosa dovevi dirmi?" gli domando ricordandomi che mi doveva dire una cosa  "beh ecco vedi..." dice cominciando ad arrossire e io mi incuriosisco   "cosa?" gli domando  "ecco Seiji..." arrossisce ancora di più e io credo di aver capito perché,  "Seiji cosa?" gli domando  e lei abbassa lo sguardo imbarazzata    "luimihachiestodiuscire" dice così velocemente che faccio fatica a capire ma la capisco lo stesso e l'abbraccio felice per lei  "ma è meraviglioso" dico continuando ad abbracciarla, almeno una di noi sarà felice con il suo principe azzurro.

Ci sogliamo dall'abbraccio e io abbasso la testa triste. Sono felice per lei, ovvio sono la sua migliore amica, ma sono un po invidiosa. Anch'io vorrei che il mio sogno con il mio principe azzurro si realizzasse ma tra noi sta andando tutto a rotoli. Una lacrima mi scende involontariamente ma la asciugo velocemente sperando che Aiko non se ne accorga. 

Ma sembra che il mio sforzo sia inutile visto che mi guarda triste  "Kazuha cos'hai?" mi domanda infatti   "niente non preoccuparti" dico non alzando la testa, ma lei sembra non demordere.  "Kazuha  si vede lontano un chilometro che hai qualcosa" dice e io alzo la testa cominciando ma resto muta  "sai che puoi fidarti di me" dice accarezzandomi un braccio e io scoppio a piangere. Lei mi abbraccia accarezzandomi la testa  "si tratta di Heiji vero?" mi domanda e io annuisco continuando a piangere, è sempre stato così, lei riesce a capirmi subito, è come se mi leggesse nel pensiero per questo è la mia migliore amica.   "Che cosa è successo questa volta?" mi chiede dolcemente   "oggi lui...lui è venuto a casa mia e...e " cerco di dire singhiozzando  "e?" mi invita a continuare lei,  "e io ho cominciato a...a urlargli contro" dico asciugandomi le lacrime  "poi cos'è successo?" mi domanda lei impaziente che continui ,  "gli ho rivelato i miei sentimenti per lui" dico ricominciando a piangere e lei sgrana gli occhi  "ma è fantastico" dice lei poco dopo sorridendomi    "no che non lo è" dico e lei semba confusa  "eh?" chiede infatti lei,  "gli ho detto di uscire dalla mia vita" dico abbassando la testa  "e perche?" mi domanda sbarrando gli occhi,  "perché non voglio più soffrire" dico abbassando la testa  "oh Kazuha" dice per poi abbracciarmi di nuovo. 

Dopo esserci staccate Aiko mi passa un fazzoletto per asciugarmi le lacrime e io gli sorrido grata  "non è tutto vero?" mi domanda all'improvviso sorprendendomi ma poi gli sorrido triste   "la scuola in cui insegno sta per chiudere" gli dico e lei mi guarda stupita   "non hanno abbastanza fondi per pagare le spese".  Mi dispiace per tutti quei ragazzi vorrei aiutare in qualche modo ma non so come, forse è davvero finita.  Guardo Aiko triste fino a quando lei non fa un sorriso, uno di quei sorrisi che fai quando hai avuto un idea geniale   "ho un'idea" infatti, io la guardo stranita e curiosa allo stesso tempo    "che idea?" gli domando, se può aiutare la scuola ben venga.  "Sai l'ultimo piano di quel grattacielo che sarà usato come centrale di polizia?" mi domanda sempre sorridendo   "si mio padre me ne ha parlato, mi ha detto che alcuni dei suoi agenti verranno spostati lì, ma questo che centra?" gli domando non capendo,  "beh verrà inagurato tra una settimana, potresti chiedere a tuo padre se potresti fare una festa di beneficenza proprio quel giorno in quel posto" mi dice e io sorrido   "ma certo potremo usare la festa d'innagurazione come festa di beneficenza" Aiko ha avuto un'idea strepitosa.  Mi alzo dal letto di scatto e mi avvicino alla porta   "andiamo da mio padre per chiedergli il permesso, a quest'ora sarà in centrale" dico e lei annuisce e usciamo per dirigerci in centrale. 




*************************




Prendo dal borsone l'asciugamano e mi asciugo le gocce di sudore che mi scendono dal viso, mi siedo sulla panchina posta fuori agli spogliatoi e guardo il pavimento con il fiatone. Non appena sono uscito da casa di Kazuha mi sono precipitato in palestra, facendo kendo mi sono distratto un po.  Ma il pensiero costante rimane sempre lei. Mi ama e soffre per me da tutti questi anni e io non mi sono reso conto di niente, che idiota che sono. Mi sento un idiota per non essermi accorto di niente, per non aver capito prima di amarla e perché con il mio comportamento l'ho persa, e forse per sempre.

Vedo Seiji entrare in pelestra e sorridendomi mi viene vicino   "hei heiji, come stai amico?" mi domanda battendomi il cinque   "potrei stare meglio"  gli rispondo  mentre lui si siede accanto a me,   "perché? che ti succede?" mi domanda io gli faccio un sorriso  "niente di che non preoccuparti, e tu invece? come te la passi?" gli domando e lo vedo fare un sorriso enorme  "benissimo, non potrebbe andare meglio di così" lo guardo curioso  "come mai così felice?" gli domando, lo vedo arrossire leggermente   "ho chiesto ad Aiko, l'amica di Toyama, di uscire e lei ha accettato" mi dice con un sorriso a 32 denti. Lo guardo sorridendo felice per lui  "sono felice per te amico, ora scusami de devoi andare in centrale è da stamattina che manco" gli dico prendendo in spalla il borsone  "d'accordo ci vediamo" mi dice mentre io esco dalla palestra.

Arrivato in centrale mi dirigo subito nel mio ufficio dove trovo mio padre con uno sguardo arrabbiato  "Heiji ma che fine avevi fatto?" mi domanda venendomi vicino   "ho dovuto sbrigare delle faccende e no sono potuto venire prima" gli mento, lo vedo sbuffare e sedersi sulla mia sedia.  La porta si apre e il signor Toyama entra con una cartella in mano  "Hattori abbiamo in mano un nuovo caso" dice poggiando la cartella sulla scrivania   "di che si tratta?" domando io   "si tratta diun serial killer che negli ultimi due mesi ha ucciso 5 donne che avevano tutte i capelli scuri e gli occhi chiari, inoltre avevano tutte e 5 della stessa età e lavoravano per la stessa agenzia immobiliare" dice il signor Toyama mentre io e mio padre lo ascoltiamo attenti,  "se volete saperne di più andiamo nel mio ufficio ho altre informazioni " dice per poi uscire dall'ufficio con noni dietro.

Appena entriamo il signor Toyama si fionda sul cassetto dove tiene tutti i fascicoli dei criminali   "nel suo fascicolo c'è scritto anche la sua età, la statura e altre informazioni" dice continuando a cercare in tutti quei fascicoli. All'improvviso la porta dello studio si apre e tutti ci giriamo verso di essa  "papà devo chiederti..." sgrano gli occhi vedendo la persona che ha appena aperto quella porta,  Kazuha non termina la frase e mi guarda con occhi sorpresi e tristi allo stesso tempo.  Ci guardiamo per secondi che a me sembrano ore, poi lei abbassa lo sguardo "scusatemi non volevo interrompervi"  dice sempre a sguardo basso   "non preoccuparti tesoro, dimmi pure" dice il signor Toyama andando verso di lei con un sorriso. Lei finalmente alza lo sguardo e lo punta dentro quello del padre  "devo chiederti un favore" dice lei diventando seria all'improvviso, noto Aiko solo quando si avvicina a Kazuha e da il buongiorno a tutti.  "Dimmi pure, di che favore si tratta?" chiede il signor Toyama   "beh vedi hai saputo che la scuola in cui insegno sta per chiudere no?" dice e il padre annuisce, non sapevo che la scuola in cui insegnasse stesse per chiudere e la guardo stupito   "ecco io ho saputo che farete una festa di inagurazione per la nuova centrale di polizia, e io vorrei che quell'inagurazione fosse di beneficenza per raccogliere un po di soldi per la scuola" dice e io la guardo e un sorriso mi nasce spontaneo. E' sempre stata così, farebbe di tutto per aiutare gli altri anche, a costo di rimetterci lei stessa   "per voi è un problema?" chiede poi, ci guarda con suppilica mente mio padre e il signor Toyama si scambiano sguardi,  "mi sembra un'idea geniale" dice mio padre   "davvero?" chiede lei contnta. I suoi occhi splendono quando è felice, e a me piace vedere quella luce nei suoi occhi, ma sembra che a causa mia quella luce si stia spegnendo.  "Certo tesoro conta su di noi per qualsiasi cosa, per te va ben vero Heiji?" mi chiede il signor Toyama interrompendo i miei pensieri, porto lo sguardo su di lei che non mi guarda, tiene lo sguardo basso  "no no, non è un problema anzi" dico abbassando lo sguardo a mia volta,  "bene, vi ringrazio infinitamente ora vado a parlare con il preside di quest'idea, grazie ancora" dice felice uscendo dall'ufficio.

Sospiro affranto per poi sedermi su una sedia, ma com'è possibile che le cose tra noi siano peggiorate cosi...




*****************************




Non pensavo di trovarlo lì, immaginavo che fosse in centrale, ma non credevo che fosse nell'ufficio di mio padre.  Sbuffo mentre cammino per strada, Aiko se ne tornata a casa. Maledetto il giorno in cui mi sono innamorata di lui, dei suoi occhi, del suo sorriso sfrontato e dell'atteggiamento che assumeva quando doveva risolvere un caso, maledetto quel giorno.  Arrivata difronte la scuola, salgo le scale e mi dirigo nell'ufficio del preside per parlargli della mia idea. 

Qualche ora dopo aver parlato con il preside e aver organizzato tutto, mi dirigo nella mia classe per parlare della mia idea agli alunni. Busso alla porta e la preofessoressa di storia dell'arte mi da il permesso di entrare  "buongiorno" dico e tutti ricambiano il mio saluto "come sapete tutti la scuola ha deciso di chiudere per mancanza di fondi" dico e tutti annuiscono tristi  "bene vedete, io ho pensato di fare una festa di beneficenza per raccogliere i soldi, non saranno molti però almeno sono qualcosa" dico suscitando sguardi perplessi da tutti,  "che festa?" mi domanda la prof    "vedete mio padre lavora in polizia, e visto che sabato prossimo deve inagurare un oiano di un grattacielo in centro, ho chiesto se potessimo fare li la festa di beneficenza e lui ha accettato" dico e i volti di tutti si accendono di speranza. Dopo aver raccontato i particolari anche ai ragazzi decido di tornare a casa.

Appena entro in casa mi fiondo in camera mia e mi butto sul letto. Non mi trovo qui da neanche un mese e sono successe tante di quelle cose. Mi metto a sedere sul letto e mi perdo a fissare il muro, e il mio cervello ritorna al suo pensiero costante, Heiji.

L'amore è un fuoco. Ma non si può mai dire se vi riscalderà il cuore o se vi brucerà la casa.  Ma in fondo l'amore non fa male...ma può far male amare. Ma io non sono nessuno per definire pienamente che cos'è l'amore, io non lo so. Pochi anni fa credevo di saperlo ma mi sbagliavo.  la gente  pensa che la cosa peggiore sia perdere una persone a cui si vuole bene. Si sbaglia. La cosa peggiore è perdere se stessi mentre si vuole troppo bene a qualcuno, dimenticarsi che anche noi siamo importanti. Mi alzo dal letto e mi avvicino alla scrivania con l'intento di fare una videochat con Aiko,  ma mi accorgo che la lettere indirizzata a me sta ancora li sopra chiusa. Spinta dalla curiosità decido di aprirla e inizio a leggere  'Cara signorina Kazuha Toyama, volevamo invitarla a partecipare e a far esporre una delle sue opere alla mostra d'arte che ci sarà tra sei mesi nella nostra sede che si trova a Los Angeles.  Se dovesse accettare la preghiamo di partire qualche mese prima, per definire i particolari della mostra. Il prezzo che le proponiamo per una sua opera è di 35.000 yen.  Speriamo che lei ci sia.'  rimango sconvolta quando finisco di leggere la lettera, 35.000 yen? con questi soldi, più i soldi della festa di beneficenza, potrei risolvere i problemi della scuola che non dovrebbe chiudere. Ci andrò dopo la festa, ma non so come la prenderanno la mamma e i papà, Aiko e Heiji. Sempre che a lui importi. Magari se me ne vado, anche se per poco, potrei cercare di dimenticarlo. Sorrido perché so che non ne sarò capace, ma forse allontanarmi un po da qui dopo quello che è successo è la cosa migliore...

 

 

 

 

 

 

                                              NOTE DELL'AUTRICE 

Ciao a tutti, finalmente soro riuscita a pubblicare questo capitolo. Vi chiedo scusa per il ritardo ma la scuola in questo periodo mi sta portando via un sacco di tempo. Spero che il capitolo vi piaccia, anche se non è molto.

Bacioni.

XXX

 

                 

   
 
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