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Autore: Luxanne A Blackheart    27/03/2017    3 recensioni
"Noi due siamo uguali, anche se diversi, Zafiraa. Siamo uguali perché siamo stati rinnegati. Siamo diversi perché distruttivi in modo differente: tu come la neve, io come il fuoco."
Zafiraa ha diciotto anni e due problemi. È albina e una piratessa, una delle più temute ed odiate dei sette mari. Fattori questi che rendono il sopravvivere,  in una società fortemente maschilista e  superstiziosa, molto difficile.
Zafiraa ha un rivale che cerca di catturarla, direttamente imparentato con il sultano, che la vuole morta dopo il torto subito.
Ma non appena le loro spade affilate si incontreranno, capiranno di essere due animi affini i cui destini e passati sono fortemente collegati fra di loro.
Sono neve e fuoco.
Sono rinnegati dalla stessa terra.
Sono un uomo e una donna che non hanno un posto nel mondo e che cercheranno di crearselo. Insieme, separatamente, chi può dirlo?
L'importante è che due occhi verdi da cerbiatta e capelli rossi come il fuoco non muovano le carte in tavola, girandole a proprio favore. Perché il tempo passa per tutti, ma le abitudini restano.
Segreti mai rivelati, bugie, odi repressi e amori proibiti e immorali... siete pronti a rientrare a Palazzo Topkapi e vivere una nuova avventura?
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Rinascimento
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Prologo.


Cominciò a piovere quando il servitore si issò con molta fatica a cavallo, cercando di non fare del male alla neonata, che nascondeva nell'interno della giacca. La temperatura si era notevolmente abbassata, rendendo difficoltoso il clima per una creatura talmente piccola ed indifesa; tuttavia ella non piangeva e continuava a dormire, muovendosi quasi impercettibilmente vicino alla figura dell'uomo scheletrico.
Il cavallo si mosse, galoppando velocemente nel buio della notte, mentre la criniera nera scintillava sotto la pioggia e il pallore lunare, nascosto dietro le nuvole grigie e minacciose.
-Spero solo di riuscire ad arrivare in tempo. - Borbottò il servitore, stringendo maggiormente la bambina estremamente pallida e bianca, per infonderle calore. Ad ogni goccia di pioggia che gli toccava l'epidermide, l'uomo rabbrividiva sempre più.
Doveva dirigersi al porto, dove avrebbe dovuto cercare una coppia, Drake e Fiammetta, a cui avrebbe dovuto affidare la bambina, circa dieci sacche d'oro per il suo sostentamento e una lettera dal suo padrone, nella quale spiegava tutto l'accaduto.
Ma doveva fare in fretta, poiché quella sera stessa i due coniugi sarebbero ripartiti sulla loro nave per chissà dove.
Arrivò, quando ormai la pioggia e il vento sembravano stessero suonando una strana musica fatta di ululati e rumore, assicurandosi che la bambina fosse ancora viva. Non voleva avere una piccola vita sulla coscienza, soprattutto senza colpe.
Il servitore vagò per il porto, cercando la locanda dove li avrebbe sicuramente trovati e quando ebbe fatto, vi si fiondò, urlando: - Signori, sto cercando il capitano Drake e sua moglie Fiammetta, sapete dirmi dove trovarli? -
Un marinaio, che teneva stretto una donna per la vita e nella mano destra un boccale di birra, si alzò, lasciando andare la donna e avvicinandosi al servitore con passo instabile. Era ubriaco.
-E chi li cerca? -
-Mi manda un loro caro amico. Ho qualcosa per loro. - Senza troppe cerimonie fece spuntare la bambina dall'interno della sua giacca, che cominciò a piangere, forse impaurita dalle grida e dal trambusto o dal puzzo di fumo e alcool.
L'ubriacone sembrò sbiancare all'improvviso e senza aggiungere altro, gli fece cenno di seguirlo al piano di sopra. Bussò per tre volte ad una delle porte di legno scadente, che sembravano stessero per cadere a pezzi.
-Che cosa c'è, Henry? - Una donna, abbigliata da uomo, aprì la porta. Era molto attraente, ma incuteva un certo potere e il servitore ne fu assoggettato. Era abituato al vero potere che le donne sapevano esercitare. In questo superavano gli uomini. Sembrava quasi non essersi accorto dell'uomo dietro il marinaio, che sicuramente apparteneva alla sua ciurma.
-Mio capitano, c'è un uomo che chiede di voi. Ha qualcosa di inaspettato... - L'ubriacone si fece da parte, facendo avanzare il servitore e la neonata che si era calmata di nuovo, fortunatamente.
-Mia signora, il mio padrone mi ha detto di mandarvi questa bambina, questo oro e questa lettera. Ha detto di leggerla, prima di accettare di prendervene cura e se la vostra risposta sarà negativa, ho il compito di ammazzarla. -
La bionda, Fiammetta, sembrò mancare per un istante e si resse alla porta, pallida come un lenzuolo. All'istante la raggiunse un uomo dai capelli scuri e gli occhi chiari, che reggeva amorevolmente tra le braccia un bambino di pochi mesi. Guardò prima la moglie con fare preoccupato, poi il servitore in cagnesco e la bambina con stupore. Non pensava che gli uomini fossero in grado di provare così tante emozioni nello stesso momento.
-Vi prego, signori, leggete la lettera e non fatemi uccidere questa neonata. -
Fiammetta e Drake si guardarono intensamente, senza parlare. Avevano quella caratteristica speciale che hanno le coppie che si amano e che stanno insieme da tanto tempo. Si capiscono anche senza parlare. E in quell'istante fra i due stava avvenendo un dialogo segreto.
Il servitore, sentendosi quasi un intruso, spostò lo sguardo sulla bimba che ormai aveva aperto gli occhietti di un colore ancora indefinito e sembrava guardarlo. Gli porse il mignolo, facendoselo stringere, sorridendo.
-E va bene. Dammi la lettera. - Disse l'uomo, porgendo la mano. La aprì in modo tale che anche Fiammetta potesse leggerla. Dopo circa pochi secondi la donna era in lacrime come straziata dal dolore, mentre all'uomo sembrava che gli avessero strappato una parte di sé.
-Lo sapevo, Costa, lo sapevo! - La donna piangeva, era un fiume di lacrime e il servitore non ne capiva il motivo, ma l'unica cosa in cui sperava era che non gli facessero uccidere la bambina.
-Scusatemi, ma cosa devo fare? Non posso restare molto lontano dal mio padrone... - C'era una certa urgenza nella sua voce.
-Dalla a mia moglie, di al nostro amico che la cresceremo come nostra e che quei dieci sacchi saranno più che sufficienti. - Fiammetta, ancora in lacrime, si alzò, afferrando la bambina e stringendola a se delicatamente, mentre le sussurrava parole in una lingua che l'uomo non conosceva. Sembrava una lingua antica, più antica del turco. - E digli anche che è un gran coglione, che la prossima volta che metterà piede sulla mia nave, lo strozzerò con le mie stesse mani! -
Il servitore sorrise, porgendogli tutte le sacche e dopo averli guardati un'ultima volta, se ne andò, lasciandoli per sempre.
La piccola aveva trovato una nuova famiglia e lui sapeva che l'avrebbero amata come se fosse stata loro, più di quanto avrebbero fatto i suoi veri genitori.


°°°°°°°°°
Dopo un interminabile blocco dello scrittore, eccomi finalmente qui con il prologo! Spero che mi seguiate anche in questa nuova avventura!
Al primo capitolo, nel quale entreremo nel vivo della storia e troverete vecchi e nuovi personaggi!
Vi lascio la foto di alcuni dei personaggi! ;)


Emilia Clark as Zafiraa 
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Kit Haringtion as Mustafa Sultan Image and video hosting by TinyPic

Jennifer Morrison and Colin O'Donnogue Fiammetta e Drake Image and video hosting by TinyPic
Meryem Uzerli and Halit Ergenç Hurrem e Selim Sultan Image and video hosting by TinyPic








 
   
 
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