Fanfic su attori > Jake Gyllenhaal
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Autore: GPM    27/03/2017    0 recensioni
Giulia, una ragazza italiana di ventuno anni, dopo un anno passato a lasciare l'università e facendo lavori che non le piacciono, decide di mettersi in viaggio verso gli Stati Uniti d'America, per godersi una meritata vacanza in compagnia dell'amica Isabelle;
Le ragazze si troveranno a contatto con diversi artisti e celebrità di Hollywood che faranno capire loro che nonostante soldi e fama la vita non è proprio così idilliaca.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver passato all'incirca undici ore in aereo in compagnia della mia amica Isabelle, non vedevo l'ora di scendere e finalmente riposare. Arrivammo in hotel verso l'una di notte; Stanche ed assonnate, appena entrate nella nostra suite iniziammo a saltellare sopra i letti come due ragazzine di sedici anni, anche se in realtà ne avevamo ventuno, ma non è questo il bello?
Non bisogna perdere mai il bambino che è in noi a mio parere.
Tutto mi si chiarì meglio quando fui sotto la doccia, la mia mente ancora non stava realizzando che finalmente ero nella splendida Los Angeles, la magica città degli angeli. Patria di artisti famosi, musicisti rock e celebrità.
Volevo solo andare a riposare per riprendermi dal jet-lag, Isabelle nel frattempo da maniaca ossessiva qual'era mise già sulla scrivania i vestiti per l'indomani, si riempì il viso della sua crema di bellezza e fece un enorme chignon con i suoi capelli dorati, mi guardò seria mentre io ero ancora sulla porta del bagno intenta ad osservarla, e balzò sul lettone urlando.

"Non ci posso credere Giuli, siamo finalmente ad L.A!, è una vita che sognavo di essere qui, ed ora ci siamo io e te! ci godremo questa vacanza e ce la spasseremo!"

"Calmati Isa, altrimenti ci cacciano dall'hotel" replicai.

"Ma và, dopo tutti i soldi che i nostri genitori hanno sborsato per questo fantastico hotel, con spa, piscine e spiagge mi devono almeno un urletto di felicità"
In effetti aveva ragione, così iniziai a sorridere come un ebete e mi coricai anche io a letto. Fremendo per quella che sarebbe stata una vacanza da urlo.

La mattina seguente mi svegliai completamente riposata, e con mia grande sorpresa Isabelle mi aveva portato la colazione dopo aver chiamato il servizio in camera.
 "Buongiorno pigrona! Forza è ora di alzarsi, ci sono posti da vedere, prelibatezze da assaggiare e soprattutto ragazzi da rimorchiare!"
Ero su di giri, non per il discorso di incitamento di Isabelle, ma perchè era riuscita a trovarmi un'espresso!
Ah, dio solo sa quanto io ami il caffè e di quanto ne abbia bisogno per svegliarmi.
Diedi una spettinata fra i capelli ad Isa, e mi fiondai in bagno dedita a truccarmi per rimettere a posto quella cosa che mi ostinavo a chiamare faccia.
Passata una buona mezz'ora a farmi sembrare, bè ecco, accettabile dalla società mettiamola così, uscii e Isabelle era già pronta, i suoi capelli gialli come il grano ondeggiavano e facevano sentire i miei invece nero corvino uno straccio. Ma lasciamo stare, non si può mica avere tutto dalla vita, come lei infondo aveva sempre invidiato il mio decolletè, punto di forza da anni del fisico a clessidra.
Decidemmo di andare a visitare per prima cosa la Hollywood Sign ovvero la scritta sulle colline di Hollywood; Infilai un vestito verde che mi ero portata sandali con la zeppa nera e occhiali da sole.
Arrivate a destinazione dopo 45 minuti di traffico eravamo senza fiato, per la prima volta mi sentivo lontanissima da casa e artefice del mio destino.
Andammo poi a vedere la Hollywood Walk of Fame, il famoso marciapiede costellato da oltre duemila stelle con i nomi di celebrità passate e presenti. Dopo aver passeggiato per più di due ore la fame ha cominciato a farsi sentire così agguantammo un sandwich e ci fermammo in un delizioso diner a bere e a ricaricarci.
"Ti va più tardi di andare a visitare gli studi cinematografici della Universal e della Paramount?" chiesi ad Isabelle.
"No G, non ne ho davvero la forza, vorrei andare un pò in spiaggia a rilassarmi sotto il sole ti spiace?"
"No certo che no Isabelle, non ti preoccupare ci andrò da sola." In effetti non mi dispiaceva rimanere un pò da sola, dopotutto io ed Isabelle siamo grandi amiche si, ma non abbiamo molti interessi in comune.
"Perfetto tesoro allora ci vediamo stasera in albergo che ti porto a cena e poi andiamo a spassarcela al Sunset Boulevard."
"D'accordo Isa, divertiti in spiaggia e ricordati la crema solare altrimenti diventi come un'aragosta"
e mi lasciò lì nel diner.
Dopo aver fumato due sigarette per digerire l'enorme sandwich ingurgitato un'ora prima mi diressi verso gli studi, ah, sospiravo in quelle meravigliose vie, adoro il cinema, la capacità che ha di farti sognare, di vivere vite altrui, provare sentimenti che neanche pensavi di avere. Una magia.
 
   
 
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