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Autore: Capolera    28/03/2017    0 recensioni
Dal testo:
«Sono solo stanco. Penso che andrò a letto...» [...]
«Buonanotte.»
La porta si chiuse. [...]
Capì che, ormai, non si poteva fare più nulla.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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«Sono solo stanco. Penso che andrò a letto...»
«Si può essere assonnati, ma mai stanchi. Stanchi lo si è della vita.»
 
Seguì il silenzio. Lui, con la testa china e le lacrime che gli rigavano le guance, sollevò la testa e si voltò.
Eppure Thomas lo guardava con uno sguardo affettuoso, compassionevole, come una madre che guarda il figlio andar via. Sapeva che ormai non poteva fare più nulla, e che ben presto si sarebbero dovuti separare. Pensò ad un pretesto, una qualsiasi cosa per tenerlo lì, vicino a lui. Non voleva che se ne andasse. Guardava ansiosamente la sua mano allungarsi verso la porta ed aprirla con fare lento e stanco. Era la sua ultima occasione.
 
«Fermo! Non puoi-»
Ma venne interrotto.
 
«Buonanotte.»
La porta si chiuse.
 
Thomas corse verso la porta, cominciando a battere le mani contro di essa. Non voleva perdere la persona a lui più cara, il suo unico punto d'appoggio. Come aveva fatto ad essere così cieco? Come aveva potuto non accorgersi del suo dolore?
Urlò il suo nome nel vano tentativo di attirare la sua attenzione. Potevano essere passate una, due, tre ore, quando finalmente si arrese. Capì che, ormai, non si poteva fare più nulla.
 
Guardò ancora la porta, tornando cosciente. Batté le palpebre varie volte, come per svegliarsi da un sogno. Lentamente si diresse verso l'uscita. La strada era desolata, come ogni martedì sera. Prima che potesse accorgersene una lacrima gli rigò la guancia. Alzò lo sguardo verso la finestra per scorgere un qualsiasi segno, ma la luce era spenta. Si diresse così verso una qualsiasi direzione, vagabondando tra i fiocchi di neve.
Non esisteva parola per descrivere ciò che lui stesse provando: un forte senso di vuoto, attorno e dentro di sé, una strana sensazione d'abbandono e desolazione, nonché un leggero alone di tristezza.
 
Una luce abbagliante lo fece cadere  sulla soffice, pura e bianca neve.
 
«Quello era un segno. Ora potremo stare di nuovo insieme. »

 
  
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