Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: thanksfornothing    29/03/2017    3 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
McKinley- 12:30
Mensa scolastica
 
 
Erano passate alcune settimane dalla parentesi ‘Alex’.
Santana e Brittany continuavano a frequentarsi regolarmente , alternando intense sedute di baci roventi sul divano di casa della latina a semplici passeggiate nel parco, caffè offerti e aneddoti divertenti.

Le due però non avevano ancora discusso su una questione importante, se la loro potesse evolversi in una relazione chiusa o se semplicemente si stavano divertendo insieme.
In particolare,Brittany sembrava quella che tra le due risentiva di più di questo eterno punto interrogativo, ma allo stesso tempo si ostinava a rimandare quell’ argomento con la latina.

Brittany e Quinn erano sedute al solito tavolo dei “popolari” aspettando che anche gli altri, tra cui cheerleader e atleti, si unissero a loro col pranzo.
“Ma perché non parlarne, B?!” le chiese Quinn che ormai aveva esaurito ogni motivazione per convincere l’amica.
“Non mi va Q, stiamo bene così. Non voglio rovinare le cose. Non voglio che pensi che sia una bambina.” Rispose Brittany piagnucolando frasi che apparentemente sembravano sconnesse tra loro, ma Quinn aveva perfettamente capito le difficoltà dell’amica.

Aveva paura di un rifiuto da parte della latina. Si conoscevano da poco, ma c’era fin troppo dentro ormai.
La presenza di Santana ormai era parte integrante delle giornate di Brittany e lei preferiva averla senza alcuna certezza, piuttosto che perderla.
“Va bene, okay. Argomento chiuso” Quinn decise di lasciar cadere l’argomento ma un’idea si fece largo nella sua mente contorta ed un sorrisino di formò sulle labbra “Allora… stasera vieni con me all’annuale festa di Joe Nickelson?” domandò
“Mmmh.. non saprei” rispose pensierosa Brittany
“ma come non saprei ?! stiamo parlando della leggendaria festa annuale dei Nickelson!  Lì ci siamo prese la prima vera sbronza quando stavamo al secondo anno. È li che è avvenuto il nostro rituale di passaggio nelle Chereeos . Ti ricordi quando imparasti a fare quella cosa strana con la lingua e il gambo delle ciliegie, era sempre ad una delle sue feste!! .. e fidati, facesti venire qualche brivido dove non dovrebbe anche a me  quella sera!” Rispose Quinn con entusiasmo.
Joe Nickelson era il capitano indiscusso di football al McKinley. Era stato il primo alunno del primo anno nella storia del liceo a ricevere il premio come miglior atleta della stagione e dall’anno successivo in poi fu sempre riconfermato come capitano.
In occasione di quella data, ogni anno dava una mega festa a casa sua che si era guadagnata l’appellativo di “epica”.
La casa dei Nickelson era tutt’altro che modesta. Era una mega villa di due piani con tanto di seminterrato attrezzato da un lato come sala giochi e dall’altro come pista da ballo con piano bar. Vi era anche una depandance esterna e piscina all’aperto.

Ogni volta che lei e Brittany mettevano piede lì, si sentivano come due bambine a Disney world.
Alla festa erano invitati tutti i ragazzi e le ragazze più popolari dell’istituto e anche alcuni ex alunni, poiché il fratello maggiore di Joe, Luke era stato anche lui alunno del McKinley, tra le star della squadra di football ai suoi tempi . Era stato Luke l’inventore dello “spaccarty”, il party a cui ti “spaccavi” fino a perdere il senso della realtà .
Era stato proprio ad una di quelle feste che Quinn, al secondo anno, aveva visto per la prima volta Puck, ma  non lo aveva mai confidato al moicano.
In quell’occasione, le due ragazze,sfoggiavano i loro look migliori cercando di mettere quanto più in risalto le loro forme senza essere mai volgari, perché non sapevano mai chi sarebbero state le ‘gests star’ della serata.

Brittany adorava farsi corteggiare e desiderare da tutti.. e tutte, la sua amica non si sarebbe mai fatta scappare l’occasione.. e invece oggi tentennava. Proprio come Quinn si aspettava
.
La causa della sua indecisione? Santana.
Brittany non voleva essere corteggiata e desiderata da tutti.
Voleva che solo Santana la desiderasse in quel modo.
Ma la latina non si era mai esposta su quel fronte, e poi era Santana Lopez, amava corteggiare tutte le donne.

“uuuuhm.. non so se mi va Q” rispose Brittany nuovamente scocciata, giocando col cibo nel suo piatto.
“Dai Britt, questa festa è molto meglio di qualsiasi evento studentesco, cosa ti impedisce di divertirti come facciamo sempre?! Tra l’altro stiamo per diplomarci.. cose ne è stato dell’entusiasmo di inizio settembre ‘non ci dobbiamo assolutamente perdere niente Quinn quest’anno, perché sarà il migliore della nostra vita’ ?!” provò Quinn a convincerla riportando la frase euforica che l’amica le aveva letteralmente sparato nelle orecchie, nella sua stanzetta, giusto pochi mesi fa.
“d’accordo, ci penserò” ribattè Brittany ma poco convinta
“Su cosa dovrai pensare?” intervenne Joe Nickelson, che nel frattempo aveva riempito il suo vassoio alla mensa e preso posto accanto a Quinn.
Quinn subito sfruttò il momento “Brittany non sa se venire alla tua festa, stasera” disse con fare civettuolo incrociando le braccia sotto al seno e sfidando con lo sguardo l’amica.
“Quinn!” la richiamò subito Brittany
“cosa c’è?!è la verita!” ribattè lei fingendo di non capire cosa avesse irritato l’amica.
“Ma come non sai se venire alla mia festa? Hai di meglio da fare?” chiese quasi offeso Joe “e poi non hai idea di chi abbia invitato mio fratello, quest’anno lo concluderemo con il botto!” rispose tutto entusiasta.
“E va bene, va bene, ci vengo!” rispose esasperata Brittany
“Grande!” disse Joe battendo il cinque a Quinn
Brittany lanciò uno sguardo inceneritore all’amica che finse di non coglierlo.
 
 
 
 
 
**************************************************************

 Quel pomeriggio…

Casa Pierce- stanzetta di Brittany.

*brrr* *brrr*

Il telefono di Brittany vibrò nuovamente.

La ragazza distesa sul suo letto, allungò la mano tastando il copriletto in cerca del suo cellulare senza aprire gli occhi.
Si era concessa un riposino dopo il lungo allenamento infernale con la Sylvester.
Portò il cellulare ad altezza viso e lo sbloccò con un occhio semichiuso e l’altro chiuso del tutto.
Scorse tra le varie notifiche sbadigliando. Molti messaggi erano di Quinn che ovviamente stava dando il meglio di sé vista l’imminente festa… quella ragazza era troppo energica..prendeva troppe vitamine, Brittany glielo diceva sempre.

Tra i messaggi, ne trovò uno di Santana di circa un’ora fa.
Aprì la conversazione e lesse:

Allora che farai stasera?’

Una domanda molto semplice e ricorrente nelle normali conversazioni, che però fece risvegliare del tutto Brittany.
Avrebbe potuto dirle che sarebbe andata ad una festa fighissima e che per questo era molto euforica.
E invece no, non era euforica, era quasi.. triste.

Avrebbe tanto voluto chiedere a Santana di accompagnarla, ma la latina si era sempre mostrata un po’ contraria a questo genere di proposte, quindi, per qualche motivo non chiaro neppure a Brittany, decise di omettere qualche particolare sulla sua serata.

stiamo organizzando una serata tra amici con Quinn… Tu??’

Si pentì subito dopo della sua risposta, ma ormai era fatta. E comunque realmente sarebbe uscita con i suoi amici. E poi perché si faceva tutti quei problemi?! Santana non era la sua fidanzata!
Era libera di mettersi un vestitino per andare ad una festa con la sua migliore amica, dove ci sarebbero stati alcool ed erba a volontà e di conseguenza tanti ragazzi strafatti e arrapati.
Libera di bere e ballare in mezzo a quei ragazzi scatenati e magari portarsi qualcuno a letto senza dover dare conto a nessuno.

Eppure ogni cellula del suo corpo desiderava ardentemente che Santana le impedisse di andare a quella festa, le chiedesse di passare la serata con lei, di ballare con lei.. per lei, di divertirsi con lei, ma non sarebbe mai successo perché, beh era di Santana Lopez che si stava parlando e non era nel suo stile sbilanciarsi con una ragazza.

*brrr* *brrr*

Santana subito le aveva risposto.

serata tra amici eh.. mi raccomando, non fare troppe stragi di cuori ;)
Io il solito.. lavoro T.T  Mentre tu andrai a divertiti..Che ingiustizia!!’

 La risposta della latina l’aveva fatta un po’ sorridere , almeno Santana non avrebbe passato una serata folle  con qualcun'altra.
Ovviamente la latina per buon senso(forse) non le diceva mai quando usciva con qualche altra ragazza, ma Brittany aveva imparato a dedurlo dalle risposte un po’ più distaccate della mora.

Chissà.. magari stasera potrei incontrare la donna della mia vita u.u
Ed anche tu, con un po’ di fortuna, potresti incontrare una bella ragazza al bancone del bar ed approfittarne.. ;)’

La punzecchiò Brittany

*brrr* *brrr*

Santana fu più rapida del solito a risponderle.

Non posso.. se il capo mi becca di nuovo nella cella frigorifero sul retro con una cliente, stavolta mi licenzia veramente! Ahhahahhaha
Anche se… molte clienti fisse gliele ho portate io ;)’

Quella risposta un po’ inaspettata fece ribollire e non poco il sangue nelle vene di Brittany

Stai attenta, che a furia di stare nella cella frigorifera, potresti spegnerti u.u’

Digitò il messaggio alla velocità della luce con lo sguardo che le andava a fuoco.
Poi con uno scatto si alzò dal letto e iniziò a frugare nell’armadio alla ricerca di qualcosa di super sexy da indossare quella sera.
Un sorrisino sadico le si formò sul suo volto quando vide l’outfit perfetto.
Se Santana preferiva qualsiasi altra ragazza a lei, avrebbe ricambiato con la stessa moneta.. e qualcuna.. o più di una… sarebbe stata molto fortunata quella sera.
 
Riprese il telefono ignorando il successivo messaggio di Santana e finalmente si degnò di rispondere alla sua migliore amica.

A che ora mi passi a prendere?
Ps. Preparati ad una serata IN-DI-MEN-TI-CA-BI-LE! ;)’
 
 
************************************************************************************

Casa Lopez, quella stessa sera

Ore 23:50

 
“Santana sei pronta?” bussò per la terza volta Puck alla porta del bagno in cui Santana si stava preparando
“Solo un secondo..” si sentì un ticchettio e poi la porta finalmente si aprì mostrando una splendida Santana in un abitino nero che la copriva fin poco sopra il ginocchio “Sinceramente non ho ancora capito che ci fai qui… Ehi Puckerman” si interruppe la latina sventolando la mano a pochi centimetri dal volto dell’amico “Va tutto bene?”
Puck era rimasto imbambolato fuori la porta del bagno con un’aria sognante appena la latina si era mostrata
“cos- eh si certo! Benissimo! Solo, non mi aspettavo ti vestissi così per andare ad una stupida festa da ragazzini!” spiegò l’amico cercando di riprendersi.

La latina si guardò nello specchio poco sopra il lavabo del bagno. Un trucco non troppo marcato le contornava gli occhi e un bel rossetto rosso metteva in mostra le sue tenere labbra carnose. I capelli erano raccolti in uno chignon laterale fatta eccezione per il ciuffo corto che le copriva parte dell’occhio destro.
“Perché? Non vado bene??” domandò un po’ confusa Santana.
“In realtà sei bellissima” si lasciò sfuggire Puck con un enorme sorriso che gli spuntava da un orecchio all’altro
“E allora perché continui a guardarmi con quella faccia da pesce lesso?” chiese la latina
“oh forse perché mi hai criticato dandomi del vecchio adolescente da quando ti ho chiesto di venire a questa festa con me e poi tu sei la prima a metterti in ghingheri come se fosse la tua prima festa al liceo” gli rispose un po’ canzonatorio l’amico incrociando le mani sotto il petto ed appoggiandosi alla parete accanto a lui.

“Puck,tu hai preso un aereo per catapultarti in questa stupida festa, io al massimo ho messo in mostra un po’ di pelle, davvero vuoi paragonare il livello dei tuoi ormoni al mio?!” subito contro beccò Santana mentre si spruzzò una leggera dose del suo seducente profumo
“San??” Puck richiamò divertito l’amica
“okay, okay Puckerman. Le feste di Nickelson sono sempre state le migliori del liceo.. ora datti una mossa!” rispose mentre indossava il suo giubbino nero  di pelle, recuperava le scarpe col tacco al volo e si dirigeva verso l’uscita

“ma se sei tu quelle che ci ha impiegato un’eternità per prepararsi!” sbuffò il moicano
“PUKERMAN!”
“okay.. andiamo” sconsolato Puck prese le chiavi dell’auto e si diresse verso la vettura mentre Santana salutava un ultima volta Lucy chiudendo la porta di casa.
Entrati in macchina di Santana, i due ragazzi si guardarono con complicità e sui loro volti comparve uno sorrisino languido.
“PARTY HARD, ARRIVIAMO!”
Urlarono insieme la frase che gridarono la prima volta che andarono alla festa di Luke Nickelson .
Ridendo come due adolescenti eccitati si diressero verso la bellissima villa Nickelson.
 



 
 
 
Casa Nickelson


Ore 00:20


 
Arrivati nel viale in cui abitavano i Nickelson già si udiva la musica a tutto volume e alcune voci stridule di qualche adolescente.
Prima di scendere dall’auto, Santana ricontrollò il cellulare un’ ultima volta
Strano.. Brittany non mi ha ancora scritto niente..
Un pizzico di delusione le morse lo stomaco, ma fece finta di non aver sentito nulla.
Richiuse il cellulare nella tasca del giubbino e uscì dalla vettura.

Puck era al suo fianco, si prese un attimo per osservarlo. Era sempre il suo amico Puck, ma era diverso. L’aria di Los Angeles gli stava facendo bene.

Indossava una maglietta bianca aderente che lasciava intravedere i suoi pettorali scolpiti, jeans stretti stracciati e giubbino nero. Cresta rigorosamente alzata e sorrisino compiaciuto sul volto mentre con gli occhi osservava felice tutte quelle ragazze che ormai ubriache fradice si rincorrevano seminude nel cortile dei Nickelson.
Lo vide avanzare con la sua andatura lenta e fiera verso Luke che in quel momento era uscito dalla dépendance con un gruppo di vecchi amici del liceo. Puck sollevò il braccio il braccio sinistro in segno di saluto. Questo movimento fece sollevare di poco la maglia del moicano, facendo intravedere il tatuaggio che la latina e il suo migliore amico condividevano sull’inguine


Everything will be Okay


Il loro motto.

Il suo mantra.

Il motivo per cui non aveva mai rinunciato a soffrire.. per il suo lieto fine.

Sarebbe arrivato presto, lo sentiva.
Lo sapeva perché Brittany ne era la prova vivente.
Era lei.

Santana doveva solo trovare il modo di spogliarsi di tutte le sue maschere, della sua strafottenza per aprirsi a Brittany.
Doveva ancora trovare il giusto compromesso, la giusta quantità di Santana da mettere da parte per lasciare che Brittany le entrasse dentro.
Sapeva che Brittany era qualcosa di troppo grande, troppo forte, non sapeva ancora gestire la situazione, per questo non si era ancora sbilanciata.
Un’unica cosa era certa, la voleva.

Ma non poteva averla a qualsiasi costo, doveva preservare qualcosa di sé.
Non poteva lasciarsi travolgere da quell’uragano che si scatenava quando lei e Brittany erano insieme, altrimenti si sarebbero distrutte a vicenda ancor prima di poter essere qualcosa.
 

‘Ehi San!’ la richiamò Puck ‘ vieni a vedere chi c’è!’ disse felicissimo mentre le faceva segno.
Santana si riprese dai suoi pensieri e si diresse verso la depandance dove la aspettavano Puck, Luke ed una figura femminile che non avrebbe mai potuto confondere, neanche in quel momento che era di spalle a parlare con altri ex alunni del liceo di cui non ricordava bene i nomi.

‘Ciao Luke’ affermò Santana avvicinatasi al gruppetto.
‘ Ehi Snix! Favolosa come sempre’ la salutò Luke con un occhiolino, depositandole un bacio un po’ umido poco sotto l’orecchio sinistro.
Snix era tra i suoi soprannomi più usati al liceo, anche se non le piaceva molto.
‘ ah-ah, non ci provare, mi piacciono ancora le ragazze’ lo ammoni divertita Santana
‘ pazienza, continuerò a provarci.. magari un giorno sarò fortunato’ rispose il ragazzo sorridendo
‘ ahhahahahaha non arrendersi mai Luke, così si fa.. ma semmai dovessi cambiare idea sui miei gusti personali, credo che come minimo dovrei dare la precedenza a quel poverino di Puck’ disse Santana sorridendo, indicando Puck che aveva seguito tutta la scena e si era un po’ offeso.
Luke si girò a guardarlo e rise di gusto  ‘ nulla di personale amico’
‘si, si okay, ma ora và a farti un giro’ commentò scocciato


Era una scena vista e rivista quella.
Nel periodo un po’ confuso di Santana, poco prima del suo coming out, Luke e Santana si erano avvicinati molto e Puck le guardava costantemente le spalle, a volte si spingeva oltre il limite interpretando la parte del fidanzato geloso.
Santana sapeva bene che quello era solo l’atteggiamento protettivo di Puck, a volte era davvero troppo buffo, per questo, lei e Luke non avevano mai smesso di prenderlo in giro.
‘solita scenetta?’ la figura femminile che prima era di spalle, ora era di fronte Santana e le stava porgendo una birra fresca.
‘ credo non la smetteremo mai ahahahah’ prese la bottiglia che le aveva offerto la ragazza e con la mano libera l’aveva attirata in un abbraccio.
‘Ciao Alex’ soffio la latina felice tra la massa di capelli rossi e profumati
‘Ciao San’ rispose lei lasciandole un bacio sulla guancia ‘ Dio lo chignon era il look che più adoravo di te’ disse ricordando i vecchi tempi
‘per favore- le diedi un colpetto sulla spalla- nuda era il look che più adoravi di me’ ammiccò la latina nei suoi confronti
‘ touchè’
Entrambe scoppiarono a ridere


‘Allora.. che ci fai da queste parti stasera?’ chiese Santana prendendo Alex sottobraccio per dirigersi verso il vivo della festa
‘ho incontrato Luke per puro caso in un locale qualche sera fa e mi ha praticamente persuasa a venire… credo speri in un nostro ritorno di fiamma ahhaha’ spiegò rapidamente Alex prendendo un altro sorso dalla sua birra.
‘ quindi tu lo sapevi da un paio di giorni, ed io ho dovuto fare le corse stasera.. dannato Puck! Ha il cervello più piccolo di una gallina’
‘smemorato come sempre?’ sorrise Alex
‘oh tu non ne hai idea, e con l’avanzare del tempo peggiora! Mi chiedo se questo non sia un principio di demenza senile’ ragionò a voce alta Santana.
Poi entrambe si voltarono verso la piscina esterna sentendo alcune grida. Puck e Luke si erano appena lanciati in piscina con un tuffo a bomba, seguiti da altri ragazzi.
‘non credo affatto- disse Alex- piuttosto sembra che non sia mai cresciuto.. altro che invecchiamento precoce’
Entrambe risero

‘E tu ci credi ancora?’ domandò di punto in bianco Santana.
Alex ebbe per un attimo lo sguardo smarrito, poi comprese.
Santana in passato aveva avuto molti dubbi sulla chiusura del loro rapporto. Si domandava come sarebbero finite le cose se solo le avesse dato una chance in più, se Alex era la donna della sua vita. Ci aveva messo tanto ad accettare che semplicemente, le cose tra loro, in un modo o nell’altro, sarebbero terminate. Non era colpa di nessuno.
A volte le cose, semplicemente.. finiscono.
‘mmh… se questo servisse a far svegliare Jessi.. tappezzerei la California di foto mie e tue insieme! Hahahah’ rispose con non chalance Alex
‘Jessi? Una nuova fiamma?’ domandò curiosa Santana
‘beh.. direi più una fiammifero che non riesco proprio a far accendere..’ disse un po’ sconsolata la rossa
‘ e che problema c’è?! Tu strofinatici un po’ su!’ rispose ammiccando la latina
‘Fidati, l’ho fatto, ma non c’è verso di far prendere una piega a questa storia. Ci sono momenti in cui mi sembra che sia realmente interessata a me, che sia pronta per qualcosa che vada oltre il semplice corteggiarsi, cercarsi, punzecchiarsi e altre volte invece.. boh, mi sembra di non interessarle, di essere solo un divertimento per il tempo libero. Mi sembra proprio di rivivere i primi tempi con te!’
Alex si lasciò sfuggire quell’ultima frase così, senza neppure pensarci.
Invece per Santana fu quasi un’illuminazione, un fulmine a ciel sereno.
Un pensiero iniziò ad insinuarsi nella sua testa.. ma lo scacciò e provò a concentrarsi sulla sua amica.
Assaporò un altro sorso della sua birra fredda del tutto in contrasto con l’aria afosa di quella sera di inizio novembre.
‘Raccontami qualcosa in più su lei, ti va?’ le sorrise con dolcezza Santana.
Alex annui.


Si sedettero sull’altalena che si trovava proprio di fronte alla porta d’ingesso di casa Nickelson, da lì si poteva avere l’intera visuale dell’immenso giardino strapieno di ragazzi ubriachi, barcollanti e felici, ma era abbastanza isolata da dare quasi un senso di rifugio.
Alex si lasciò andare in un fiume di parole accompagnato dal dolce e lento andamento del gioco da giardino.
Che Santana ricordasse, non aveva mai avuto così stretto contatto coi pensieri del cuore di Alex, neppure quando erano fidanzate, l’aveva sentita così vicina. E ad ascoltare quel flusso di pensieri su Jessi, i suoi dubbi, le sue debolezze, quasi si commosse.
Ciò confermò i suoi pensieri, Alex non era la sua anima gemella… ma i pensieri di Alex, le sue paranoie.. non erano poi così lontane da quelle che lei si faceva quando si trattava di Brittany

Decise di restare in silenzio ad ascoltare, speranzosa che Alex, ancora una volta, le fornisca una risposta a tutte le domande che si stava ponendo.
 
 

***********************************************************************************

 
Casa Nickelson- camera da letto per gli ospiti


Ore 01:10


‘Ah.. siii!!’ ansimava la ragazza mora a cui Brittany stava dando piacere.

La bionda si avvicinò all’orecchio della mora sussurrando con voce roca ‘sei così sexy.. vieni per me piccola’
Brittany aumentò la velocità delle spinte portando la ragazza all’apice, che venne copiosamente sulle dita di Brittany mentre urlava il suo nome.
La bionda si ripulì le dita sulle lenzuola ormai stropicciate rivestendosi con grande fretta.
‘Ehi, dove vai? Non ho ancora avuto modo di ricambiare’ provò la ragazza sconosciuta nel vano tentativo di trattenere Brittany.

La bionda la guardò ‘oh fidati, non ce né bisogno, il modo in cui ti ho ridotta è già molto appagante’ assunse un sorrisino sadico ed uscì dalla stanza.


Non era vero ciò che aveva appena detto.

La verità è che non voleva essere toccata da lei.

Non ricordava neppure il nome della ragazza che aveva lasciato nuda nella stanza.

Non ricordava il nome di nessuno con cui era stata quella sera.

Come si chiamava quella ragazza?

Susan?.. no, no forse era Meredith.. no, no, Meredith aveva i capelli biondi, questo lo ricordava.

Allora forse era Erika.. o forse no.
Perché non riusciva a ricordare?!
Le aveva chiamate tutte ‘piccola’. Ecco perché.

Cosa le era preso?

Brittany aveva sempre avuto molto rispetto per tutte le donne con cui era stata, specialmente con quelle di una notte e via. Ci teneva a trattare ognuna di quelle ragazze come meritavano, non come semplici oggetti del piacere.

Ma quella sera c’era proprio qualcosa che non andava.

Era come se in ognuna delle ragazze che aveva assaporato in quella serata cercasse qualcosa.. qualcosa che non aveva ancora trovato. Quel qualcosa che solo una persona avrebbe potuto farle provare.. Santana.

Brittany si sentì improvvisamente soffocare, aveva bisogno di respirare aria fresca.
Provò a posare una mano sul petto per calmarsi e contenerne i battiti troppo accelerati, ma non servì a nulla.
Percorse il lungo corridoio con rapidità e alla fine raggiunse il bagno, senza accorgersi che due occhi verdi scrutatori avevano osservato tutta la scena.
 

 
Brittany spalancò la finestra del bagno, poggiò le mani sul davanzale e prese grandi respiri.
Si sentiva andare a fuoco, ma allo stesso tempo tremava.


Sentì la porta aprirsi alle sue spalle, Brittany aprì la bocca,voleva dire qualcosa per allontanare qualsiasi persona fosse entrata in quel momento, ma non ci riuscì.. non usciva nulla dalle sue labbra. Si limitò semplicemente a respirare con più regolarità.

Sentì dei passi, segno che quel qualcuno si stava avvicinando, un profumo conosciuto invase la stanza ed una mano delicata le si posò sulla schiena.

‘Piano, respira piano.. così brava, segui me Britt’

Era Quinn.
L’amica le spostò i capelli sudati dal volto permettendole di respirare meglio.
‘G-grazie’ provò a parlare Brittany che nel frattempo aveva assunto il suo colorito normale.
‘Shh.. non ancora, tranquilla’ Quinn le accarezzò la schiena e lentamente la spostò verso il lavabo, aprì il rubinetto e fece scorrere i polsi di Brittany sotto il getto d’acqua fredda.
‘Va meglio ora?’ chiese cauta Quinn
Brittany annuì. La delicatezza della sua migliore amica era qualcosa che a volte la spiazzava.


Si sedettero entrambe sul bordo della vasca da bagno con lo sguardo verso la finestra.
‘Visto? Si vede la luna piena da qui’ disse Quinn cercando di distrarre l’amica dal suo flusso di pensieri.
Ma Brittany non si mosse, continuava ad avere lo sguardo fisso nell’indefinito.

‘Cosa ti è successo B? cos’è successo stasera?’  domandò Quinn cercando di suscitare qualche reazione nell’amica.
Silenzio. Ancora una volta non vi fu alcuna risposta.

Quinn poggiò la mano sulla coscia di Brittany ‘va bene, non dire niente. Io sono qui’

Quelle parole, quella dolcezza struggente mossero una valanga nel cuore di Brittany.
Calde lacrime caddero sul suo volto e scivolarono fino a raggiungere la mano di Quinn.
‘Ehi, Britt’ la richiamò Quinn, senza alcun risultato.
Provò a scuoterla con la mano, ma nulla.
‘Guardami Brittany, ti prego parlami.’

Fu così che di scatto Brittany si voltò e guardò l’amica.

Azzurro nel verde.

Cielo nella terra.

Quinn non vedeva quegli occhi così disorientati e devastati da tanto.
Era spaventata quanto la sua amica.

‘Q..’ sussurrò l’amica mentre tirava su col naso ‘Io.. io non sono così. Non sono questa!’ Brittany iniziò a sollevare il tono della voce.
‘ma cosa credevo di fare eh?! Venire qui stasera e trasformarmi nella cacciatrice bella e dannata?! NO!
Io non sono così, e non permetterò che lei mi trasformi in questo! Io non sono come LEI!’
Buttò tutto fuori, fregandosi di chi fuori avrebbe potuto ascoltare

‘è vero Quinn? Io non sono così, giusto?’ domandò poi con un nuovo carico di lacrime che le sporcarono il viso.

Brittany era crollata.

Era arrivata al limite.

Santana l’aveva spinta al limite della sopportazione, e lei ne era stata sopraffatta.

Tutte quelle incertezze, quelle domande senza risposta.. Brittany aveva mandato tutto giù senza fiatare, senza opporsi, ed ora Quinn si ritrovava a fronteggiare i solchi profondi che l’incoerenza di Santana aveva tracciato nel petto e nella mente della sua migliore amica.

Quinn strinse forte a se Brittany.

Riusciva a sentire il cuore dell’amica che batteva all’impazzata nelle sue vene.

‘Ovvio che non sei così. Tu sei delicata, rispettosa e-‘
‘E allora perché non ricordo i loro nomi?!’ esplose nuovamente Brittany
‘Quali nomi?’ domandò un po’ confusa Quinn.
‘delle ragazze di stasera!’
‘ma Britt, è una festa, avrai bevuto troppo.. succede a tutti’ Quinn cercava scusanti valide, ma era inutile.
Brittany ricordava ognuna delle singole persone con cui era stata fino ad ora. Era importante per lei.
‘andiamo Q, non è da me. Lo sai!’ contro battè l’amica

‘Okay Brittany, allora cosa vuoi che ti dica?!- Quinn iniziò ad infuriarsi ed allontanò l’amica dall’abbraccio- vuoi che ti dica che stasera sei venuta con l’unica intenzione di dimostrare a Santana che lei per te non è importante?! Che sei qui per dimostrare che sei mille volte più sexy e seduttrice di lei?! Bene, te lo dirò! Perché questo hai fatto stasera, Brittany. La stronza senza cuore. E questo perché?! Perché non sei in grado di dirle in faccia ciò che senti! Non vuoi e non puoi dirle che ti piace e che la desideri perché hai una fottuta paura. Paura di perderla. E non ti accorgi che così non hai proprio nulla di lei.
Non vuoi dirle che il suo atteggiamento scostante ti ferisce ogni istante, e allora ti vendichi sulle altre. Perché le altre ti muoiono tutte ai piedi. Ma le altre non sono LEI. E tu le punisci per questo.
Tu non sei così Britt, ma lo diventeresti se ciò servisse a farti scegliere da Santana.’

Quinn si era fatta tutta rossa. A stento riusciva a respirare.
Brittany la guardava sconvolta, senza battere ciglio.

 
 
‘Grazie, Q. avevo bisogno proprio di questo’
‘oh, figurati. Non c’è di che, è stato proprio rilassante’ sorrise Quinn.
‘eh si, ho notato’ rispose divertita Brittany
Entrambe scoppiarono in una fragorosa risata.

Quinn si alzò in piedi e porse la mano all’amica.
‘dai su, diamoci una sistemata, c’è la festa più cool dell’anno che ci attende!’ le sorrise dolcemente ed aiutò Brittany a risistemarsi il trucco e i capelli.
‘andiamo?’ domandò un’ultima volta Quinn prima di aprire la porta, per assicurarsi che l’amica fosse realmente pronta.
‘Si’ le sorrise Brittany.
Aprì la porta e accadde l’inaspettato
‘S-Santana’ sussurrò con gli occhi spalancati.
 

 
*****************************************************************************

Casa Nickelson – seminterrato- bancone del bar


Ore 01:10
 
 
Santana e Alex si erano spostate verso il vivo della festa insieme a tutti ‘Tu invece? Che mi racconti di quella ragazza? Come va con lei?’ domandò Alex

Santana era rimasta lì ad ascoltarla per tutto quel tempo, Alex si sentiva in dovere di ricambiarla.
Santana stava sorseggiando il suo drink mentre una goccia le andò di traverso.

‘Chi? Brittany? Domandò mentre cercava di riprendersi senza soffocare.
‘Si San, non fare la finta tonta con me. Ti conosco.’ La richiamò Alex.
‘non sto fingendo, solo che tra noi  non c’è nulla.. nulla di serio’ precisò Santana
‘ma vorresti che ci fosse’ fini la frase Alex per lei.
‘Cosa?! Non correre Alex. Non sono quel tipo di ragazza, lo sai’ rispose la latina
‘Beh, con me lo sei stata’ la punzecchiò la rossa
‘Beh ma con te era diverso, tu eri più grande .. ed è successo tanti anni fa. Adesso sono diversa Alex, potrei scottarla veramente..’
‘.. e potresti scottarti tu’ continuò di nuovo Alex per lei
‘Già’ sospirò Santana

‘Ehi, non lo trovi romantico? Continuiamo ancora l’una le frasi dell’altra!’ smorzò la situazione la rossa.
‘ahhahaha sei sempre la solita scema!’ Santana prese un altro sorso del suo drink e poi richiamò l’attenzione dell’amica ‘ti va di venire a ballare?’
‘è un invito?’ ammiccò Alex
‘solo se lei desidera che sia così’ rispose a toni Santana

Detto questo, prese per mano Alex e andarono verso il centro della pista a scatenarsi come ai vecchi tempi.

Dopo un paio di balli frenetici Santana si accorse di un movimento strano intorno a lei, ma non ebbe il tempo di realizzare.
‘DIOS. MUCHAS COSAS MALAS A TE RAGAZZINO’

Un ragazzino stava giocando a fare il ballerino professionista per conquistare una più grande di lui, inciampando su un altro ragazzo accanto a Santana, facendogli rovesciare totalmente il drink che aveva in mano sul vestito di Santana.

Puck era ancora al bancone, ed avendo sentito le urla della sua migliore amica si era precipitato da lei.

Quando raggiunse Santana, tutto si aspettava tranne che vedere la faccia di un ragazzino terrorizzato che quasi si nascondeva dietro quella che suppose fosse la fidanzata.
Sollevò di sano peso Santana che nel frattempo inveiva sulla sul goffo malcapitato che non sapeva in che altro modo scusarsi, e la portò al piano di sopra, inseguita da Alex .

‘NON è FINITA QUI RAGAZZINO, CI RIVEDREMO!’ urlò Santana mentre Puck se la caricava sulle spalle come un sacco di patate per salire le scale.
Puck ritenne opportuno portare Santana al secondo piano, dove sperava non ci fosse nessuno, perché avrebbe potuto colpire chiunque.
Nel frattempo la latina continuava a battere coi pugni sulla schiena di Puck

‘fammi scendere scimmione, o giuro che ti castro con le mie stesse mani’ urlava

Mentre Alex assisteva a tutta la scena esilarante con la mano davanti alla bocca e le lacrime agli occhi per le troppe risate trattenute.
‘si si, calma Snix’ disse Puck senza lasciarsi minimamente spaventare dalle minacce della latina.
‘Alla faccia, meno male che eri cambiata, eh San?!’ Alex non resistette più e si lasciò andare ad una fragorosa risata.
‘che ridi tu, rossa?! Guarda che ce né anche per te!’ continuava ad agitarsi Santana sulle spalle di Puck.
Nel frattempo Puck continuava a camminare senza alcuno sforzo ‘Alex ma tu hai visto la faccia terrorizzata di quel ragazzino?!’ domandò all’amico scoppiando a ridere anche lui con la rossa.



Sentendo la battuta del moicano, anche Santana iniziò a ridere tranquillizzandosi.
Arrivati sul piano delle camere da letto, Puck finalmente mise giù la latina.
‘ah, wow, grazie del passaggio! E grazie per aver mostrato il mio posteriore ad un intero liceo di ragazzi arrapati.. tu sì che sei un vero amico.’ Disse al moicano. ‘e tu, dovresti aver provato un minimo di solidarietà femminile, invece nulla!’ si riferì poi ad Alex, ma entrambi la ignorarono
‘ci pensi tu?’ domandò ad Alex
‘si si, tranquillo’rispose Alex
‘ah fantastico, ora ignoratemi pure!’ sbuffò Santana.


Puck udì una voce a lui molto familiare e di istinto mise la mano sulla bocca di Santana ‘shh, sta zitta un attimo.. questa mi sembra.. è Quinn!’
I tre si avvicinarono alla porta da cui sentivano provenire le urla

‘..Perché questo hai fatto stasera, Brittany. La stronza senza cuore. E questo perché?! Perché non sei in grado di dirle in faccia ciò che senti! Non vuoi e non puoi dirle che ti piace e che la desideri perché hai una fottuta paura. Paura di perderla..’

Più si avvicinavano, più la conversazione diventava chiara e nitida.

‘..E non ti accorgi che così non hai proprio nulla di lei.
Non vuoi dirle che il suo atteggiamento scostante ti ferisce ogni istante, e allora ti vendichi sulle altre. Perché le altre ti muoiono tutte ai piedi. Ma le altre non sono LEI. E tu le punisci per questo.’

Santana si pietrificò ascoltando quelle parole.

Un dubbio le si insinuò nella sua mente.

Però no, Quinn non poteva parlare di lei. Non ne avrebbe avuto motivo, loro due non si conoscevano. Il loro punto di contatto era.. Brittany. Ma non aveva fatto del male a Brittany.. o forse si ?

La conferma non tardò ad arrivare


Tu non sei cos Brittì, ma lo diventeresti se ciò servisse a farti scegliere da Santana.’

Poi la calma nella stanza dietro la porta.

 
Santana smise di respirare. Semplicemente fissava la porta in attesa di altro.
Una risposta da parte di Brittany, che però non arrivò.
Puck era lì che la osservava preoccupato.

Anche Alex aveva collegato nel modo corretto i fili.

‘San’ provò a scuotere la latina.
‘è tutto okay ragazzi, andate per favore’


Per favore.. Santana non usava mai modi gentili, eccetto quando si sentiva svuotata, senza forze per poter reagire. Questo lo sapevano bene sia Puck che Alex, per questo decisero che la cosa migliore da fare, era non contraddirla.
 




Santana attese lì, cercando di trovare un ordine a tutti quei pensieri che in quel momento le si affollavano in testa


 ‘hai paura di perderla, e non ti accorgi che cosi non hai nulla di lei’ era cosi? Aveva ragione Quinn? Non stava dando nulla di sé a Brittany?


‘..mi sembra di non interessarle, di essere solo un divertimento per il tempo libero. Mi sembra proprio di rivivere i primi tempi con te!’ poi le tornarono in mente le parole di Alex. Stava forse facendo sentire Brittany un suo giocattolino?


Tu non sei cos Brittì, ma lo diventeresti se ciò servisse a farti scegliere da Santana.’


Forse si.
Aveva sbagliato tutto con Brittany.


Doveva rimediare.
Ma in che modo?
Forse si era già spinta troppo oltre.
 


Era talmente persa nei suoi pensieri che non avverti la porta aprirsi.


‘S-Santana’ la sottile voce di Brittany le arrivò dritta come un pugno in pieno petto
‘Brittany’
Ebbe un momento di indecisione, poi si decise.
‘ Vieni con me, dobbiamo parlare.’  









Friaria's corner
Hey guys! come va?? L'allergia di questa primavera vi ha già colpiti??
spero che tra uno sternuto e l'altro siate riusciti a leggere questo nuovo capitolo.
aaaaah che bellezza tornare a scrivere! non ne avete idea, mi mancava un sacco! voi mi mancavate un sacco!
Spero di essere stata abbastanza chiara nelle descrizioni e nelle tempistiche.. a volte non sono tanto brava ad esprimere le immagini che mi si formano nella testa XD
Niente.. mi fa quasi strano finalmente scrivere nel mio angolino personale.. questo capitolo sembrava non finire più! ahahahah
Spero tanto che vi sia piaciuto, anche se mi rendo conto che ci sono molti punti in cui non sono stata precisa al massimo. Credo che le parti più introspettive, in cui i pensieri dei vari personaggi viaggiano come un treno senza senso logico, non vadano spiegati.. tempo al tempo ed ogni minima venatura verrà svelata! ;)
vi lascio con un bacione forte forte. 
aspetto le vostre opinioni
Bacioni!
F.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: thanksfornothing