Anche ora che tutto tace tu persisti nei miei pensieri, rendono quel comodo silenzio un assordante lamento.
Del presente che usavo come scudo, rimangono solo frammenti sparsi al suolo, poiché nulla può contro di te, che droga è il tuo sorriso, con la sua moltitudine di irresistibili sfaccettature;
E fenice i tuoi occhi, che ad ogni battito di ciglia tornano alla vita più profondi ed intensi che mai.
Ed ora che ho superato quel limite di cui percorrevo incessantemente la riva, non posso che accusare la persona che ha redatto la mia anima.
Così mi ripeto che
La colpa è tua, se ogni volta che non ci sei mi ritrovo a prendere in mano questa penna;
La colpa è tua, se la mia mente è pervasa dal tuo viso;
La colpa è tua, per avermi costretto ad amarti.
Ed infine la colpa è mia, per essermi strappato dei pezzi di carne, per diventare la tua permetta metà.