Prologo
I can't sleep tonight
Wide awake and so confused
Everything's in line
But I am bruised
Nightngale - Demi Lovato
Wide awake and so confused
Everything's in line
But I am bruised
Nightngale - Demi Lovato
Un fiocco, qualche merletto dai toni caramellosi e il vestito fu pronto.
Marinette sorrise soddisfatta afferrando il disegno tra le mani e mostrandolo alla badante di casa impegnata nelle faccende. Aveva avuto sempre quell’aria di chi avrebbe voluto viaggiare il mondo, ma la signorina Amandine aveva dovuto accontentarsi della vita umile da cameriera nella casa di un nobile borghese e Marinette lo sapeva.
-È bellissimo mademoiselle- piegò un lenzuolo, Amandine, riponendolo poi nell’enorme cassettone di legno scuro.
-Vorrei poterlo farlo diventare reale- sospirò con tono triste la bambina, delineò col dito i contorni dell’abito appena disegnato, nella mente le immagini della madre intenta a spiegarle come riuscire nell’impresa.
-Ma voi potete-
-Sono un’imbranata, non riuscirò mai ad usare il potere della creazione- si strofinò gli occhi con la manina imponendosi di non piangere: “una donnina non piange, rimane sempre a testa alta”.
Una citazione della madre, un insegnamento di vita, sempre e comunque a testa alta, ma lei non era sua madre e non era forte, non riusciva a guardare in faccia in mondo con la fierezza negl’occhi e nell’animo e ne ebbe prova quando percorrendo con foga la scalinata che portava alla stanza dei genitori si era gettata ai piedi del letto piangendo lacrime amare come il veleno, lo stomaco in un subbuglio e una voglia disumana di urlare, di pregare qualunque dio per rivedere nuovamente il volto della madre roseo, sorridente… vivo.
Aveva solo quindici anni quando Sabine Cheng morì. Cardiopatia ischemica.
Quando aveva immerso per la prima volta le mani in un ritratto ad olio raffigurante la giovane donna dai capelli corvini aveva percepito chiaramente qualcosa, una sensazione soffice e fredda al tatto. Quando aveva riemerso il braccio, stretto tra le sue mani si trovava il corpo morto, in stato di decomposizione, della madre.
Urlò.
Non pensava che riuscire per la prima volta nell’uso della Creazione comportasse tale orrore.
Little Wonderland
Salve fandom di Miraculous ^-^ vorrei presentarvi questa mia long, che spero con tutto il cuore di riuscire a continuare, ambientata nel 1800 ma che tratta soprattuto di tematiche sovrannaturali.
Scusate il prologo molto criptico ma dal prossimo capitolo capirete meglio la storia.
Lasciate una recensione se in qualche modo vi ho incuriosito e sostenere gli aggiornamenti.
Un beso.
A_M.J