Anime & Manga > 19 Days
Ricorda la storia  |      
Autore: Mestizo    30/03/2017    7 recensioni
He Tian era un esperto in molti aspetti della sua vita: lo studio, le relazioni con quelli che lo circondavano, le ragazze, lo sport in generale e…beh molte altre cose; ma per quanto riguardava le abitudini dei comuni mortali era una vera schifezza.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: He Tian, Mo Guan Shan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

THE TASTE OF IT

 

Era l’alba, il sole sull’orizzonte era appena visibile. In una camera da letto, un cellulare stava squillando.

<< P-pronto? >> disse una voce, rauca

<< A casa mia, ora >> rispose un’altra voce dall’altro capo.

<< Cosa? Ma che...He Tian? Perchè cazzo mi hai chiamato? Che ore sono?! >>

<< Muoviti >> ordinò, una seconda volta, prima di chiudere la chiamata.

GuanShan dovette stringere gli occhi ancora impastati dal sonno per riuscire a distinguere i numeri sullo schermo luminoso. Era presto, appena le sei e mezza, avrebbe potuto dormire ancora una buona ora, fregarsene di tutto…e accettare le conseguenze imbarazzanti che ciò avrebbe comportato. L’ultima volta He Tian gli aveva portato via i pantaloni, compresi quelli da ginnastica negli spogliatoi; era stato terribile. Nascosto nei bagni e senza possibilità di uscirne fuori senza sembrare un perverso maniaco, era stato costretto a starsene lì fino a notte fonda, fino a che non era stato beccato dal custode che aveva preso il tutto per un brutto scherzo. Mosso dalla pietà gli aveva prestato un paio di jeans sgualciti.

“Maledetto He Tian”.

Pensò GuanShan, trascinandosi fuori dal letto. Ogni giorno sempre la stessa storia, cosa aveva combinato questa volta? Perché toccava sempre a lui risolvere i danni della sua incompetenza?

He Tian era un esperto in molti aspetti della sua vita: lo studio, le relazioni con quelli che lo circondavano, lo sport in generale e…beh molte altre cose; ma per quanto riguardava le abitudini dei comuni mortali era una vera schifezza.

Sbuffò, passandosi le mani sugli occhi e lasciandosi cadere sul materasso. Tanto valeva togliersi l'impiccio il prima possibile.

Quando He Tian lo accolse in casa, GuanShan aveva tutte le intenzioni di ricevere per lo meno una spiegazione.

<< Sei un bastardo a chiamarmi a quest’ora e pretendere che venga qui come un cazzo di cagnolino! >>

<< Buongiorno anche a te >>

<< Cosa vuoi? >>

<< Ho degli allenamenti di basket molto presto >> rispose tranquillamente He Tian, spostandosi verso la cucina << Ho bisogno di una buona colazione >>.

“VAI A COMPRARTELA!” volle gridare il rosso, ma qualcosa lo colpì. Annusò l’aria e dovette trattenersi dal vomitare.

<< Cos’è questa puzza? >> chiese GuanShan, tappandosi il naso e impallidendo.

<< La mia frittata >>

<< La tua...frittata? >>

<< Si, sopra il tavolo. Avevo fretta e ho provato con la prima cosa che ho trovato ma...beh guarda tu stesso >>

He Tian, con un cenno del viso, indicò il bancone: c’era una padella posata nel mezzo. Con riluttanza, GuanShan si avvicinò per scrutarne il contenuto: gli si presentò di fronte una sostanza marrone, grumosa e stranamente compatta. C’è ne era molta, almeno mezzo chilo.

<< Cosa- q-quante uova ci hai messo? >>

<< Tutte >>

<< Tutte?!? >>

GuanShan osservò la padella, ricordando che aveva comprato due dozzine di uova l'ultima volta che aveva fatto la spesa per He Tian... ventiquattro uova, finite in quel modo. Che spreco enorme. Afferrò una forchetta, saggiandone la consistenza. All'esterno era croccante, mentre l'interno era molle e viscido, come la gelatina. Notò strani frammenti bianchi in mezzo a tutto quell’insieme di dubbia provenienza

<< Hai tolto i gusci? >>

<< Delle uova? >>

<< Di che altro cazzo?! >>

<< Mi hai preso per un deficiente? Certo che non le ho tolte. Le istruzioni dicevano “uova intere”, quindi le ho messe intere >>

C’erano così tante cose sbagliate in quella frase.

Era stranamente rassicurante sapere che He Tian facesse totalmente schifo a cucinare. Nessuno è perfetto.

“Niente di più vero” pensò GuanShan, guardando l’intruglio “Cristo”.

Scosse la testa e con una smorfia di disgusto prelevò quell’abominio per farlo finire nella spazzatura.

<< Sei un coglione. È l’ultima volta ti avverto. E per la tua salute è meglio se lasci perdere la cucina >>

He Tian ridacchiò, allungando una mano e grattandogli la nuca << Aww~ sei preoccupato per me? >>

Con uno scatto GuanShan si scostò

<< Non me ne frega un cazzo di te,questa roba costa >>

Osservò l’interno del frigorifero, piegandosi leggermente: non era rimasto molto, presto gli sarebbe toccata un altra spesa.

<< Quindi sei un membro della squadra di basket >> disse GuanShan, distrattamente << Non lo sapevo >>

<< Non lo sono. Hanno un amichevole oggi pomeriggio e hanno bisogno di un sostituto >>

GuanShan schioccò la lingua << E lo hanno chiesto a te >>

<< Naturale. A basket sono il migliore in assoluto, no? >>

<< Certo >> affermò subito il rosso. GuanShan afferrò un barattolo di marmellata, scaduto.

“Che schifo” pensó, rimettendola al suo posto.

Improvvisamente, sbarrò gli occhi congelandosi sul posto: che aveva detto? Cosa cazzo gli era appena uscito dalla bocca? Aveva davvero appena fatto un complimento a quel megalomane narcisista di He Tian?

Era così immerso nei suoi pensieri che aveva dimenticato di collegare le labbra al cervello. Non mosse un muscolo fissando in silenzio gli scomparti del frigorifero. Forse He Tian non se ne era accorto, forse poteva fingere che non fosse mai successo. Tuttavia il silenzio alle sue spalle non era affatto rassicurante.

<< Che cosa hai- >>

<< NIENTE! Zitto stronzo! >>

Era sul punto di afferrare il necessario per la sua ricetta, quando le mani di He Tian si strinsero con forza sulle sue spalle, voltandolo. D’improvviso GuanShan si ritrovò con la schiena piantata sul frigorifero, che si chiuse con un sonoro tonfo; He Tian gli stava di fronte e si avvicinava velocemente.

Il tutto successe nel giro di millesimi di secondo, non c’era possibilità che lo potesse evitare.

Istintivamente GuanShan chiuse gli occhi e attese...uno, due, tre…sei...dieci.

I secondi continuavano a passare senza che niente succedesse. Con cautela, GuanShan sbirciò dall’occhio sinistro, intravedendo He Tian immobile ad un centimetro dal suo naso, serio.

Sbarrò gli occhi, un po’ imbarazzato per la sua reazione involontariamente docile, un po’ furioso con He Tian per averlo lasciato lì come un fesso. Digrignò i denti, alzando il mento.

<< Che cazzo stai fissando?! >>

<< Beh >> fece He Tian, facendo una smorfia che GuanShan non gli aveva mai visto fare.

“È...imbronciato?”

<< Devi farlo tu per primo, questa volta >>

<< Che- che cosa? Di che parli? >>

<< Lo sai no >> He Tian sbatté la fronte di quella di GuanShan; fissandogli le labbra lasciò intuire le sue intenzioni << Sono sempre io a fare la prima mossa, tocca a te. È il tuo turno >>

Il rosso serrò la mascella, spingendogli il viso con la fronte

<< No! Cosa sei un cazzo di ragazzino?! E poi non voglio! >>

Tuttavia He Tian non aveva nessuna intenzione di demordere; si spinse con più forza su GuanShan, accentuando il broncio e aggrottando le sopracciglia

<< È il tuo turno >>

<< È una cosa stupida, tu sei stupido!! >>

<< No che non lo è, ha tutto un altro sapore >>

<< Sapore?! Qui non parliamo di qualcosa da mangiare!! Lasciami bastardo! >>

Gli poggiò entrambe le mani sul viso spingendolo via, ma era come tentare di smuovere una colonna di cemento armato. Spingendosi contro le mani di GuanShan premute sulle sue guance, He Tian si riavvicinò il più possibile opponendo resistenza, tirando la pelle del viso e deformandola in modo innaturale​. Fu qualcosa di indescrivibile e GuanShan a fatica si trattenne dal ridergli in faccia.

<< Debi barlo, è il buo burno >> biascicò He Tian.

<< Pfff…>> soffiò GuanShan, trattenendosi e allentando la presa

<< Che fai ridi? >>

<< Nessuno ride! Fatti curare! >>

Questa volta l’espressione di He Tian si fece più seria, quasi minacciosa.

GuanShan deglutí, senza però abbassare la guardia, era una tattica, non poteva cedere.

<< Puoi stare a fissarmi tutto il giorno, scordatelo >>.

Era una battaglia persa in partenza. Quello che voleva He Tian era un gesto spontaneo, anche minacciandolo e quindi obbligandolo non ne sarebbe stato soddisfatto. GuanShan non doveva fare altro che aspettare.

<< Non avevi degli allenamenti? Togliti dalle palle! >>

<< No >> rispose He Tian, secco.

<< Ah?! >>

Le mani di He Tian si spostarono ai fianchi di GuanShan avvicinandolo, si abbassò accostando le labbra appena sotto il pomo D'Adamo. GuanShan spalancó gli occhi avvertendo i battiti del proprio cuore pulsare contro le labbra sottili del moro.

Le mani di He Tian salirono, lente, lungo tutta la schiena, per poi riscendere sui fianchi.

<< E-ehi...smettila! >>

He Tian restava al suo posto, senza allontanare la labbra dalla pelle sottile della sua gola. Il cuore prese a battere all’impazzata e fu in quel momento che a GuanShan parve di avvertire le labbra di He Tian che si piegavano in un sorriso.

<< Eccolo >> gli sentì sussurrare, ma fu’ così flebile che si chiese se non se lo fosse immaginato. Rialzandosi appena, He Tian lo fissò negli occhi, serio.

<< Preferisci che sia io, a farlo? Come piace a me? >> gli sussurrò leccandosi le labbra, vorace.

<< No!! >> gridò GuanShan

Gli si avvicinò, fermandosi a pochi millimetri dalle sue labbra.

<< No? Eppure hai detto che non è il tuo turno. Allora, posso io? >>

<< Ugh...fottiti! >>

<< Vuoi chiudere gli occhi come prima? >>

Ormai gli stava praticamente respirando sulle labbra. Non poteva più scappare.

Che doveva fare? Subire il bacio imbarazzante di He Tian o fare in modo che la cosa avvenisse per mano sua? Veloce e indolore.

“Fanculo!”

Strinse gli occhi scattando in avanti. Fu un contatto di qualche millesimo di secondo, non si poteva nemmeno definire un bacio.

GuanShan scostò lo sguardo, furente, aggrottando le sopracciglia come mai prima di allora.

Per una buona manciata di secondi nessuno disse niente.

<< Sei arrossito >> sussurrò He Tian

<< ZITTO! Non è vero! >>

Il moro ridacchiò, schiacciandogli l’indice sulla fronte.

<< Visto? Tutto un’altro sapore >> sussurrò.

He Tian si allontanò, con un’espressione vagamente soddisfatta. GuanShan lo osservò raccogliere lo zaino e un borsone.

<< Andiamo >>

<< Dove? >>

<< Agli allenamenti >>

<< Cosa? E la cazzo di colazione?! >>

He Tian inclinò il capo, squadrando GuanShan da capo a piedi, assottigliando lo sguardo e ghignando.

<< Improvvisamente non ho più fame >>

Digrignando i denti GuanShan afferrò il suo zaino, dando una spallata a He Tian lo precedette entrando nell’ascensore.

He Tian gli si posizionò accanto, incrociando le braccia

<< Ah quindi… >> sbottò, improvvisamente << Adesso è di nuovo il mio turno eh? >>

GuanShan lo colpì con un poderoso calcio alla schiena, prima di uscire fuori dall’ascensore come un cane rabbioso

<< Fanculo bastardo! >>

Chissà per quanto tempo ancora sarebbe durato quello stupido gioco. D’altra parte He Tian non ne era e non ne sarebbe mai stato sazio.


[Mestizo]

Dobryy vecher!

Si lo so...è una schifezza. Non ha molto senso ma avevo bisogno di svuotare la mente e così ho buttato giù la prima cosa che sono riuscito ad articolare, inoltre avevo fatto una promessa ad una certa persona.

Itak, vam nravitsya?

Avevo bisogno di spezzare dall’altra fic a cui sto lavorando... che dovrebbe essere uno spin-off di “Ten minutes”, che tra parentesi ha tutto un’altro “tono”. Ummm...scusate se non è di vostro gradimento, lo posso capire. Però mi sono divertito a scriverla.

Se avete domande o richieste (legate a 19 Days) chiedete pure qui https://www.tumblr.com/blog/mestizo-efp  questa che ho scritto era una mezza richiesta e ho scoperto che mi piace molto mettermi alla prova u.u

Ok, me ne vado.

Do svidaniya!

Mestizo, out.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > 19 Days / Vai alla pagina dell'autore: Mestizo