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Autore: vanessie    31/03/2017    3 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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Capitolo 52

“Affascinata”

 

 

POV Kevin    

Ero seduto con Evelyn sul cassone del pick up, nel parcheggio della facoltà universitaria, in una zona vicina al limitare della costa. Lei era silenziosa, per fortuna stava bene. Per riuscire a liberarla dalla sua auto in fiamme, ero stato costretto ad utilizzare i miei poteri di controllo sugli elementi. Quei poteri potevo usarli solo nei momenti delle 8 fasi lunari e il caso aveva voluto che quella sera ci sarebbe stata la luna nuova, dunque non mi ero fatto scrupoli e, con il semplice uso dello sguardo e molta concentrazione, avevo spento le fiamme e l’avevo tirata fuori da quella trappola. Avevo agito d’istinto, com’era logico fare per salvare la vita di chiunque, a maggior ragione quella della ragazza che mi faceva provare quelle strane emozioni intense. Speravo che nessuno avesse visto bene l’accaduto, speravo che Evelyn fosse stata confusa per non dover dare spiegazioni…di certo non potevo dire che ero riuscito a fare ciò che avevo fatto con dei poteri soprannaturali. “È stata un’esperienza assurda!” esclamò lei finalmente serena “L’auto in fiamme?” le domandai per assicurarmi che si stesse riferendo a quello e non ai miei poteri, di cui lei era all’oscuro “Sì, grazie per avermi salvata” disse guardandomi negli occhi. Le sorrisi incontrando le sue favolose iridi azzurre da ragazzina “Hey stai bene?” sentii chiedere dalla voce di Diana in avvicinamento. Diana era la ragazza con cui talvolta uscivo, anche lei frequentava l’ateneo e doveva aver visto da lontano l’accaduto “Che è successo?” aggiunse quando ci fu vicina. Mi alzai in piedi “Per fortuna nulla di grave” risposi “Sì, l’auto deve aver avuto un guasto e ha preso fuoco” affermò Evelyn. Diana si guardò intorno “Forse è meglio che vada ora!” esclamò Evelyn “N-no, no, scherzi?” ribattè Diana e poi si rivolse a me “Dovresti riaccompagnarla a casa dopo ciò che ha passato” mi suggerì, annuii ma Evelyn disse “No” “È tutto ok, puoi fidarti, questo è il mio ragazzo…o una specie…sei al sicuro” spiegò Diana. Osservai Evelyn sorridendo, captai tuttavia nei suoi occhi una sorta di sorpresa quando Diana aveva pronunciato la parola ragazzo. “Ha ragione, ti accompagno” affermai “Ci sentiamo” mi disse Diana prima di darmi un innocente bacio a stampo, dopo il quale ci lasciò soli.

 

POV Evelyn

Che idiota! Perché ci ero rimasta tanto male quando quella ragazza castana ci aveva raggiunti? Perché avevo reagito con quell’aria sorpresa, quando lei mi aveva detto che potevo stare tranquilla nel farmi riportare a casa da Kevin, che era il suo ragazzo…o una specie? Quanto ero stata stupida a pensare che un ragazzo bello quanto Kevin non avesse qualcuno al suo fianco? Per quel poco che lo conoscevo, lui mi sembrava un tipo in gamba, solare, divertente…ovvio che avesse la ragazza! E io che ci avevo fantasticato su…che stupida! Mi alzai dal cassone del suo pick up e lui lo richiuse. Salimmo sulla sua auto e durante il tragitto verso casa mia meditai sul fatto che, aver scoperto che aveva una ragazza mi aveva colpita parecchio, tanto da farmi quasi scordare che volevo chiedergli spiegazioni sull’incidente, su come avesse fatto a liberarmi dall’auto in fiamme. La musica usciva dalle casse della radio, riempiendo il silenzio dell’abitacolo. Gli diedi una rapida occhiata e lui mi rivolse un sorriso appena accennato. Si fermò davanti al cancello di casa mia e spense la macchina. “Forse dovrei ancora dirti grazie per il tuo gesto, se non fossi arrivato non so cosa sarebbe accaduto” affermai “Non preoccuparti” rispose “Beh…la portiera non si apriva” dissi “Forse…forse eri in agitazione, non era bloccata del tutto, ma tu eri impaurita” tentò di sminuire “No, non è così e poi il fumo si è trasformato in fiamme, com’hai fatto a fermarle?” gli domandai “Non sono stato io” “E chi altro allora?” lo provocai. “È stata solo una coincidenza” affermò, gli sorrisi capendo che voleva nascondermi qualcosa e anche lui sorrise. Restammo a fissarci, in fondo mi aveva salvata, ero curiosa di capire ma non volevo metterlo in difficoltà, gli ero grata per il suo intervento…ed era così bello… “Allora grazie per l’aiuto!” esclamai “Di nulla, chiunque l’avrebbe fatto” “Ringrazia anche la tua ragazza per la sua gentilezza, è stata carina” aggiunsi “Sì” rispose. Mi girai per aprire lo sportello e uscire ma lui parlò “Comunque non è proprio la mia ragazza, cioè siamo usciti insieme qualche volta ma…siamo un po’ più che amici, volevo dirtelo ma” iniziò a giustificarsi, ma lo fermai, non doveva darmi nessuna spiegazione “Sembra molto dolce, è naturale che sia più di un’amica!” esclamai. “Grazie per il passaggio Kevin” conclusi, lui annuì, recuperai la mia borsa tracolla e scesi dall’auto, entrando nel cancello di casa e voltandomi per salutarlo con la mano, rispose con un cenno di saluto (video dell’incontro con Diana e della conversazione in auto tra Evelyn e Kevin https://www.youtube.com/watch?v=WbXOsKH7sHA ).

Andai ad aprire la porta di casa con le chiavi, poiché sapevo che i miei genitori erano fuori. Poggiai la borsa sul tavolo del salotto e mi misi seduta sul divano. Me l’ero vista brutta quel pomeriggio, potevo rischiare di morire! La curiosità su come Kevin fosse riuscito ad aiutarmi restava prepotente, avevo tentato di metterlo alle strette per farlo parlare, ma la tranquillità con cui mi aveva risposto e il fatto che fossi rimasta sconvolta dall’incidente, mi avevano spinta a mollare la presa. Forse aveva ragione lui, magari ero solo entrata in panico, avevo solo ingigantito le cose, forse chissà…sbuffai. Mi concentrai sul fatto che lui aveva una ragazza…o come mi aveva spiegato, una che considerava più di un’amica. Ero lievemente scocciata da quella scoperta, dal fatto che si fossero scambiati un bacio a stampo davanti a me…Kevin mi aveva colpita già al primo sguardo, riuscendo a incuriosirmi sempre più ogni volta in cui ci eravamo parlati. Anche se non lo avevo mai ammesso a me stessa a voce alta, provavo interesse per lui, per il suo modo di fare. Sapere che frequentava un’altra non era piacevole, mi inibiva ancor di più dal mostrargli il mio interesse. Non ero una di quelle tipe che pur di avere un determinato ragazzo giocano sporco, Kevin mi piaceva, ma non avrei mai mancato di rispetto a quella ragazza per portarglielo via. Andai in cucina e mangiucchiai qualche biscotto restando immersa nei miei pensieri. Bevvi un bicchiere di succo di frutta e andai in camera mia. Indossai abiti comodi e accesi il pc portatile per finire una tesina per l’università. Tentai di concentrarmi sulle parole, ma continuavo a pensare a Kevin. Decisi di mollare, era inutile scrivere la tesina senza un briciolo di voglia di farlo, ne sarebbe uscita una vera schifezza ed io invece ero una brava studentessa, non volevo fare un brutto lavoro, o un lavoro superficiale e poco curato. Avrei rimandato al giorno successivo. Navigai su internet, controllando la posta elettronica e i programmi in onda quella sera. Entrai su facebook e guardai le novità pubblicate dagli amici. Tra i vari post e le immagini, me ne apparve anche una condivisa da Kevin, che ritraeva lui e il suo cane, Fox, in un atteggiamento tenerissimo: lo teneva in braccio mentre guardava il telefono e a sua volta Fox era incuriosito dallo schermo.

 

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Perché ero tanto affascinata da lui? Perché quell’interesse smisurato per un ragazzo che conoscevo pochissimo? Sì ok era bello, ma non capivo fino in fondo la mia smodata attenzione per lui. Entrai sul suo profilo e curiosai nella sua bacheca. Recentemente aveva pubblicato dei videoclip di cantanti famosi, qualche foto e un video. Cliccai su quest’ultimo e lo guardai. C’erano lui e altri amici su un campo da basket ed io non riuscivo a smettere di cliccare play ogni volta che il video finiva, vedere il suo sorriso e sentire la sua voce mi metteva allegria. Spensi il computer e mi distesi sul letto, puntando lo sguardo verso la finestra. Il fatto che frequentasse una ragazza non mi impediva di mantenere con lui un rapporto amichevole. Forse dovevo solo farmene una ragione e smetterla di crearmi tutte quelle paranoie. Mi sarei sforzata di vederlo come un semplice amico, nient’altro.     

 

POV Kevin

Uscii di casa con zio Ethan per accompagnarlo a lasciare l’auto dal meccanico. Lo seguii in moto, almeno avrei potuto riportarlo a casa evitandogli i mezzi pubblici. Il meccanico disse allo zio che il malfunzionamento della macchina non era dovuto a niente di serio, ci avrebbe lavorato su e in due giorni l’auto sarebbe stata perfettamente funzionante. “Ti va se prima di tornare a casa ci fermiamo in una tavola calda?” mi propose lo zio “D’accordo” risposi. Salimmo sulla moto e ne raggiungemmo una poco distante. Entrammo nel locale e ordinammo. Ethan scelse un caffè macchiato, io preferii un cappuccino. “Come va con lo studio?” mi chiese mentre sorseggiavamo le bevande calde “Bene, devo dare un esame il mese prossimo e mi sto preparando” “Sono contento di vederti meglio adesso” aggiunse alludendo al fatto che fossi tornato padrone della mia vita, dopo il brutto periodo seguito alla morte di Megan. Gli sorrisi “Sì, è passata” risposi “La zia ed io siamo stati molto preoccupati per te, ma vedo che hai ripreso ad uscire spesso con gli amici, che ti impegni molto con lo studio e con il lavoro al parco e questo ci rende più tranquilli” affermò. “Non è stata semplice da superare, ma apprezzo che tu e la zia abbiate avuto la pazienza di starmi vicini” “Era il minimo che lo facessimo Kevin. Non devi ringraziarci, sai che ti vogliamo bene” “Vale lo stesso per me” dissi. La cameriera tornò da noi “Volete ordinare qualcos’altro?” ci chiese gentilmente “No, grazie” le risposi.

 

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Ethan aveva sposato una ragazza umana e quindi aveva deciso di starle accanto smettendo di trasformarsi, perciò aveva ripreso a crescere e fisicamente dimostrava ora una quarantina d’anni. Io ne avevo 21 e forse non potevo essere suo figlio, ma era assolutamente credibile che lui fosse mio zio, il fratello minore di mia madre. “Senti Kevin, volevo dirti che Carlisle ha fatto delle ricerche approfondite e ha chiesto aiuto al clan di vampiri irlandesi suoi amici a proposito della ragazza della profezia. Ti ricordi di Liam, Siobhan e Maggie, vero?” “Sì” “Sai loro hanno conoscenze approfondite sul territorio, visto che abitano in Irlanda da secoli ormai. Ci stanno lavorando su e appena avranno qualche informazione utile a scoprire l’identità della ragazza in questione ci avviseranno” mi spiegò “Va bene, staremo a vedere cosa ne verrà fuori” risposi. “Ciao Kevin” sentii dire da una voce femminile alla mia destra. Mi girai e riconobbi Evelyn in compagnia di alcune amiche. Mi alzai per salutarla “Ciao” “Anche tu qui?” domandò “Sì, mi sono fermato a prendere qualcosa di caldo con mio zio” risposi indicandoglielo “Io invece sono con le mie amiche” affermò mentre alzai la mano per fare un cenno di saluto alle ragazze. “Lui è mio zio Ethan” affermai per presentarglielo. “Non ti ho più visto al lavoro!” esclamò “Ho dovuto sostituire un collega e quindi ho avuto orari diversi dal solito” “Ah ho capito. Domani sera c’è una manifestazione di beneficenza in tutela degli animali, ci sarai?” mi chiese “Sì, avevo deciso di venirci con il mio cane, Fox, insieme ad alcuni compagni del college” “Bene, allora ci vedremo là, anche perché mi avevi promesso di farmi conoscere Fox” disse sorridendo. Rimasi ammutolito sperando che lei non si fosse accorta del fatto che non avevo smesso un attimo di poggiare i miei occhi sul suo corpo: le gambe lunghe e affusolate, la vita stretta, il seno evidente sulla sua minuta corporatura…e quel miniabito aderente blu che indossava, certo non mi aiutava a staccare lo sguardo.

 

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“Quindi ci vediamo domani?” mi chiese “D’accordo, a domani” “Ciao e buon pomeriggio” concluse tornando dalle amiche. Mi rimisi seduto davanti a mio zio, che sorrise quando lo guardai negli occhi. “Carina la tua amica Evelyn” disse “Sì…lavora anche lei al parco e studia nel mio stesso college” “Anche lei ama gli animali?” “Sì perché?” domandai curioso. “Beh avete un interesse comune e fisicamente è parecchio bella, bionda e con gli occhi azzurri, ha un bel sorriso e insomma…” iniziò a dire “Lo so che è una bella ragazza” ammisi “C’è dell’interesse?” “Mi piacerebbe conoscerla meglio” confessai. “Credo che anche lei voglia conoscerti meglio, è quello che ho percepito” affermò “Tu credi? Sai è una ragazza particolare, non riesco a capire fino in fondo quali siano i suoi desideri” spiegai. “Kevin le ragazze sono fatte così, chi le capisce è bravo, è molto più semplice capire noi maschi. Ad esempio prima, guardandoti mentre parlavate, l’ho notato che tu provavi interesse per lei” “È vero, sono interessato, ma non voglio stressarmi troppo, cioè…diciamo che da quando Megan è morta, Evelyn è la prima persona che mi suscita un certo…coinvolgimento. Vorrei esserle amico, scoprire com’è fatta e capire senza fretta se ci potrebbe essere più di un’amicizia, tutto qua” affermai.

 

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“Nessuno ti corre dietro Kevin, fai quel che senti” “Pensi che sia troppo…presto?” “Per cosa? Per provare interesse per una ragazza dopo la morte di Megan?” “Sì” risposi. “Megan è morta quasi da un anno e mezzo, non è presto. Hai 21 anni, hai tutta la vita davanti. Non bacarti il cervello di domande inutili. Sii te stesso, fai ciò che senti, non dar retta a nessuno. Non reprimere ciò che vuoi per paura del giudizio degli altri. Hai il diritto di goderti la vita, sei giovane e devi pur trovare la tua strada nel mondo” “Grazie per il consiglio zio” affermai sinceramente. Ethan mi sorrise e insieme lasciammo la tavola calda.

 

NOTE:

Buongiorno, il capitolo si spre con i mille dubbi di Evelyn sul come sia stato possibile che Kevin sia riuscito a liberarla dall'auto in fiamme. Tenta di fargli delle domande, di porre dei dubbi, ma lei non sa niente dei poteri di Kevin e alla fine molla la presa, convinta forse di essere confusa per la paura provata e soprattutto la scoperta che lui frequenta una ragazza, Diana, fa distrarre del tutto Evelyn dalla sua voglia di capire. Fin da subito lei si è dimostrata interessata a Kevin, il suo essere così "bambina", il suo carattere che pian piano imparerete a conoscere, ma soprattutto l'idea che lui sia impegnato la frenano...voglio che compaia che Evelyn è una brava ragazza, una tipa seria, che non vuole mettersi in mezzo a situazioni ingarbugliate. Nella seconda parte del capitolo, invece, troviamo un momento zio-nipote. Ethan ha chiesto aiuto ai vampiri irlandesi per trovare finalmente risposte in merito all'identità della ragazza della profezia, ma questo è anche un momento di confidenze, Ethan sa dare buoni consigli a suo nipote e Kevin ormai ha imparato a rivolgersi a lui quando c'è qualcosa che lo turba. Vi aspetto venerdì!  

Vanessie

 

P.S: Se non l'avete visto prima, ecco il link del video dell’incontro con Diana e della conversazione in auto tra Evelyn e Kevin https://www.youtube.com/watch?v=WbXOsKH7sHA .

   
 
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