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Autore: Violetta_    31/03/2017    2 recensioni
Che il giovane marionettista di Suna utilizzasse far uso del kumadori era un fatto risaputo. Anche se la maggior parte dei ninja si limitavano a definirlo "trucco".
Aveva iniziato a tingersi il viso verso i dieci anni e nonostante le prese in giro dei suoi coetanei e le ramanzine di sua sorella aveva continuato a farne uso.
Dapprima solo durante gli allenamenti poi tutti i giorni.
"Perchè ti fai quei segni?"
Questa era la domanda che i più gli rivolgevano come a prenderlo in giro, le ragazze poi usavano un tono di stizza che lui non riusciva a sopportare.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'Of AU and new characters -Sumire-'
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Kumadori





Che il giovane marionettista di Suna utilizzasse far uso del kumadori era un fatto risaputo. Anche se la maggior parte dei ninja si limitavano a definirlo "trucco".

Aveva iniziato a tingersi il viso verso i dieci anni e nonostante le prese in giro dei suoi coetanei e le ramanzine di sua sorella aveva continuato a farne uso.
Dapprima solo durante gli allenamenti poi tutti i giorni.

"Perchè ti fai quei segni?"

Questa era la domanda che i più gli rivolgevano come a prenderlo in giro, le ragazze poi usavano un tono di stizza che lui non riusciva a sopportare.


*


Quando, due anni prima, aveva conosciuto Sumire, lei aveva atteso qualche settimana poi gli aveva fatto la stessa domanda, ma non con stizza o con aria di scherno. Sembrava sinceramente curiosa.

Gliel'aveva chiesto un paio di volte e lui aveva sempre dato risposte vaghe come “per spaventare il nemico” oppure “perché? Non sono più bello così?”

Ma la realtà era molto diversa.

Kankuro sapeva di somigliare moltissimo al padre, nonostante -e per fortuna- il colore degli occhi e dei capelli fossero diversi, i tratti somatici erano quelli e lui non riusciva ad accettarlo.

Diversamente da Temari e da Gaara lui non aveva perdonato il quarto Kazekage per le sue azioni, per come si era comportato come ninja, come uomo, come padre.

Non riusciva a ricordare una sua dimostrazione d'affetto, un gesto dolce, una parola gentile. Niente.

Sabaku no Rasa era l'uomo a cui si doveva ubbidire ecco tutto.
E lui da bambino ubbidiva, non gli si era mai ribellato, ma una volta cresciuto si era reso conto che non era mai riuscito a sopportarlo.

Dopo l'attentato a Konoha la sua insofferenza era mutata man mano in odio.

Per questo si copriva con strati di pasta viola e tentava in questo modo di mascherare quell'eredità così fastidiosa.
Se ne vergognava moltissimo.


*


Sumire lo guardava di sottecchi quando si svolgeva quel rito mattutino e le era riuscito piuttosto facile notare quell'aria corrucciata e quel velo di malinconia che invece i suoi fratelli avevano sempre scambiato per concentrazione nel tracciare bene le linee.

<< Prima o poi me ne parlerai? >>

Lui allontanò il pennello dalla fronte e si voltò a guardarla: aveva usato un tono molto dolce ma dalla sua espressione si capiva che era seria e un po' preoccupata.
Lui chiuse gli occhi e sospirò.

<< Da quanto tempo l'hai capito? >>
<< Ho intuito qualcosa quando Temari ha tirato fuori l'album di famiglia per farlo vedere a Shikamaru, Matsuri e me. Ho notato la tua reazione... ma allora non me la sono sentita di insistere >>

Finì di tracciare le sue linee e si sedette sul letto accanto a lei, le posò una mano sulla guancia attirandola a se e dandole un veloce bacio.
La pasta era ancora fresca e le labbra della ragazza si tinsero di un velo viola.

Lei gli sorrise e poggiò una mano sul suo braccio.

<< A me non da fastidio lo sai. Ma non nasconderti dietro una maschera. Devi essere orgoglioso dell'uomo che sei diventato... >>

Kankuro non poté che sorridere a quelle parole.

<< … io lo sono >> concluse lei.
<< Arigatou Sumy-chan >> disse stringendola delicatamente a se.















***
Angolo dell'autrice

Si pensa sempre che la reazione di Gaara sia automaticamente la reazione dei suoi fratelli. Ma io penso che non sia sempre così.
In questo caso Temari ha condiviso il pensiero di Gaara riuscendo a perdonare il padre nonostante da bambina cercasse, in modi molto blandi, di ribellarsi.
La stessa cosa non è avvenuta per Kankuro, anche se da bambino non gli si era mai ribellato non è mai riuscito a perdonare il genitore.
   
 
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