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Autore: Elisa24g    02/04/2017    1 recensioni
In una terra dove la parola pace vuol dire solo un intermezzo tra una guerra e l'altra, senza possibilità di scampo dal terribile popolo del Vento, una famiglia decide di non arrendersi e di prepararsi alla battaglia, apprendendo i segreti e le magie di chi si nasconde da anni, in attesa della vendetta.
Teresa: dolce e buona;
Enn: curiosa, testarda e coraggiosa;
Rodd: di buon appetito, impaziente e sempre pronto alla risata;
Marcus: allegro e vivace, a volte provocatorio
Serin: reso muto dalla sofferenza, leale.
I genitori : innamorati, forti e coraggiosi, saranno disposti a rinunciare a tutto pur di proteggere la loro famiglia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
Capitoli:
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Di lei si diceva che fosse una bella ragazza, resa triste dalla vita. Aveva lunghi capelli ramati, che teneva sempre intrecciati, e, come veste, indossava una tunica marrone dalle maniche larghe.

Si diceva anche che fosse nata da qualche incrocio inumano: forse dall'unione di un uomo con un animale, o da un incesto, o una violenza. Fatto sta che era considerata un mostro dalla maggior parte delle persone.

 

Guardandola si rimaneva ammaliati dalla bellezza del suo viso, dal colore intenso dei suoi occhi, azzurri con venature più scure, ma spostando lo sguardo agli arti tutti rimanevano  inorriditi. Le gambe erano ricoperte da peli neri e lunghi, che la riparavano dal freddo, lo stesso si vedeva nelle braccia, mentre alle mani ed ai piedi, che erano sempre scalzi, aveva lunghe unghie affilate. Infine guardandole i denti si provava terrore per quanto fossero aguzzi. Sì, molti credevano che fosse nata da un animale.

 

 Non era cattiva, secondo alcuni, per altri invece era dotata di poteri spaventosi, da poter uccidere un uomo anche solo con la forza del pensiero. 

 

Viveva in una casa isolata dal resto della città, in un bosco, per sua scelta o forse per quella di qualcun altro. Era sola e nessuno osava avvicinarsi.

 

I suoi genitori l'avevano abbandonata al suo destino molti anni prima, quando, appena nata, la Signora del Vento venne a dirgli che quella piccola bambina, ancora dalle apparenze umane, le apparteneva. 

 

<>urlò suo padre, cercando di difenderla.

 

<> rispose la Signora del Vento.    

 

<> chiese sua madre, con voce timida, mentre stringeva al petto sua figlia.

 

<> disse indicando l'uomo, <> le venne risposto.

 

<> le sue parole erano così scioccanti, quasi da far ridere, da pensare che fosse pazza, eppure il suo viso sembrava sincero e, soprattutto, pericoloso.

 

<> rispose con voce glaciale e sparì.

 

Rimasti soli, fissarono la piccola, dal viso dolce e paffuto, le gambette che si muovevano svelte ed i piedini così perfetti. Come poteva essere Figlia del Vento? Era figlia loro, non c'erano dubbi. Crederono che si fosse sbagliata e decisero di allevare la loro piccola. 

 

I giorni seguirono le notti, e la vita continuò tranquilla. Poi, con il tempo, le gambe iniziarono a crescere, coperte da una pelle strana, morta, rimpiazzata da peli lunghi e neri. Sapevano cosa stesse succedendo, ne avevano sentito parlare nei racconti, nella mitologia, ma continuavano a fingere che non fosse vero, che si stessero sbagliando. Poi iniziò a camminare e perfino a correre, così veloce che sembrava volasse. La sua forza cresceva a dismisura, di pari passo con i suoi bei capelli. Sapevano che di lì a poco sarebbe stata pericolosa. 

 

Nei racconti, gli esseri nati metà Vento metà uomo erano crudeli, affamati di sangue e di violenza, così, con il cuore distrutto, un giorno la presero e la portarono alla casa nel bosco, lasciandola lì, dopo un anno dalla sua nascita. 

 

Poi arrivò la Signora del Vento e si occupò di lei: le insegnò come uccidere, come controllare gli animali, come dominare sul mondo. Era l'ultima nata, quindi sarebbe dovuta restare in quella casa ancora per qualche tempo, prima di poter uscire da lì e raggiungere gli altri, <>.

 

Molte volte gli abitanti della città vicina pensarono di ucciderla finché si fosse trovata lì in quella casa, ancora abbastanza innocua, ma la paura della Signora del Vento era troppo forte per potersi avvicinare.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Quarant'anni prima che tutto ciò avvenisse, i Figli del Vento decisero di attaccare i villaggi vicini, in cerca di donne per continuare la stirpe; un rituale che purtroppo si ripeteva nel corso degli anni, ogni qual volta ne avessero avuto bisogno. 

Non appena varcarono le porte del nostro villaggio, il mio popolo decise di sottomettersi, giurando immediatamente fedeltà. 

 

Gli Uomini del Vento erano potenti, muscolosi, dotati di una forza sovraumana, capaci di uccidere anche solo stringendoti la mano. Vestivano con pelli di animali, avevano capelli lunghi e sciolti al vento, loro alleato, e gli occhi colore del cielo. 

Presero le donne del villaggio e le portarono via, in massa. Lasciarono nella città solo gli uomini ed i bambini, persino le vecchie vennero prese. Le condussero nel bosco e da lì lungo un sentiero che portava alla loro immensa città. Le case erano diverse da quelle degli uomini: non avevano porte o finestre ed erano aperte al Vento, senza alcun tetto. Le strade erano attraversate da un lungo fiume, che scendeva contorto dal monte fino ad ogni casa. C'era una piazza ed un altare, dove la Signora del Vento ed il suo Uomo parlavano alle genti.  Volevano accrescere il loro regno, ed avevano bisogno di nuovi Figli. Così presero quelle donne, spaurite, indifese, che si battevano con i denti e con le unghie per evitare lo scempio che sarebbe accaduto di lì a poco.

 

Dopo averle violentate le riportarono alle loro case e non si fecero vedere per nove mesi, fino a quando vennero a riscuotere il premio. 

Per gli uomini la sorte fu diversa, molto più felice. Nessuno di loro venne ucciso o schiavizzato, gli uomini gli servivano a poco, avevano i loro, che valevano molto di più. Solo uno sarebbe servito, ma solo se fosse stato ritenuto degno. 

 

L'origine della nuova regina non poteva avvenire dalla banale unione di un Figlio del Vento con una donna di un villaggio vicino, ritenuto per di più inferiore.

Ella sarebbe dovuta nascere dalla Signora del Vento ed un determinato uomo, con caratteristiche che solo gli Anziani saggi conoscevano. Una volta trovato, avrebbe dovuto lasciare la sua famiglia, la sua vita, per diventare uno di loro. 

 

 Nei nove mesi di gravidanza gli fu insegnato a cavalcare, a combattere ed a parlare come loro; un cambiamento che per lui non fu tragico, anzi. La vita di prima non gli mancava affatto. Aveva una moglie che i suoi genitori avevano scelto per lui, una casa con del terreno da coltivare, una vita semplice, che però non gli dava alcuna soddisfazione. Gli piaceva saper combattere, sentirsi forte e padrone di sé e degli altri: lui era stato scelto, e tutti lo rispettavano. Si riteneva uno dei Figli del Vento e la sua nuova vita gli piaceva molto.

 

Poi la Signora del Vento partorì.

 

<< Maschio >> urlò una delle Anziane dall'altare.

 

Di lì a poco vi fu il caos. Molti urlarono, rabbiosi:

 

<< L'avete scelto voi! E adesso ha dato un maschio! Avevate detto che sarebbe stato l'uomo giusto! >>

 

<< Silenzio! Come osate contraddirci >> risposero gli Anziani. Erano vecchi e dalla pelle rugosa, molto magri e vestiti di tuniche bianche.

 

<< L'abbiamo scelto secondo la Sacra Legge! Se è nato un maschio vuol dire che così dev'essere! Darà alla luce una figlia e avremo lei. O un figlio e allora aspetteremo ancora finché la nuova Signora del Vento nascerà >>, il silenzio cadde sulla piazza. 

Poi si alzò il Vento. Volò sopra le loro teste e raggiunse l'Uomo, che per tutta la durata della discussione aveva solo capito che era nato un bambino, era diventato padre, ma che questo, per qualche motivo non andava bene.  

Il Vento si sollevò, forte e potente e lo raggiunse, lui divenne pallido, e morì. Poi andò dalla Signora del Vento, le prese il bambino dalle braccia e lo portò alle terre degli uomini.

 

La Signora del Vento non si scompose minimante, quel bambino non era il suo. Lei sapeva, come sua madre prima di lei, quale fosse il suo destino: era nata per regnare. La regina doveva essere potente, forte, veloce, molto più di tutti gli altri, e per fare ciò doveva nascere dalla Signora del Vento con un uomo di un villaggio vicino, da questa unione sarebbe nata una bambina, che avrebbe dovuto regnare dopo di lei; così le era stato insegnato. L'Uomo non era stato scelto bene, la colpa era degli Anziani e adesso lui era stato ucciso per pagare il sacrilegio. Un Uomo innocente.

 

Poi il tempo passò. 

 

Nel villaggio la vita riprese normalmente. Ogni donna odiò il proprio marito per averle costrette a sopportare quelle crudeltà ed odiarono loro stesse, per non essere state in grado di difendersi da sole e per non aver protetto in qualche modo il loro bambino.

 

 Eppure la vita andava avanti, le stagioni proseguivano e nascevano nuovi bambini. 

I piccoli andavano a scuola, mentre gli adulti cacciavano, coltivavano o allevavano bestiame. E del Vento nessuno sentì parlare per molto tempo.

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO :

"Dall'ultima PrimaVera erano passati più di quarant'anni. E quella donna era comparsa nel bosco. Nessuno sapeva quando fosse nata, poteva essere una figlia dell'ultima strage, o di una nuova di cui non erano a conoscenza, ma comunque lei era lì, e sapevano che sarebbe stata crudele, come il resto della sua gente."

                   ~

Serin bussò alla porta. Era piccolo e magro. Aveva la mia età, i capelli neri arruffati e un volto affamato.

 

<< Vi prego...-disse a mia sorella- non abbiamo da mangiare... >>

 
   
 
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