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Autore: Caroline_    03/04/2017    1 recensioni
Magnus fermò Alec quella sera, sfiorandogli la guancia chiamandolo con il suo nome per intero. Lo guardò andare via dalla finestra che affacciava sulla strada, mentre si ritrovava a sperare... mettendo gli anni di esperienza sulle sue spalle da parte. Sperando che Alexander Lightwood non gli spezzasse il cuore.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Facciamo che semplicemente non scrivo niente e vi lascio alla misera one shot che ho appena finito di scrivere.

#LoveWins





 

L'argento è un metallo più raro dell'oro.


Il ristorante era tra la Tredicesima Est e Third Avenue. Erano passati molti anni dalla prima volta che Magnus e Alexander avevano attraversato la soglia del locale che era rimasto losco e trasandato, sempre gestito dai Nascosti. 
Qualche volta ci tornavano in memoria del loro primo appuntamento. Un appuntamento che era iniziato male per andare in peggio, prima di finire con lo Shadowhunters e il Sommo Stregone di Brooklyn spalmati il primo addosso al secondo sul divano a scambiarsi baci infuocati con le mani pronte a togliersi le magliette. Magnus fermò Alec quella sera, sfiorandogli la guancia chiamandolo con il suo nome per intero. Lo guardò andare via dalla finestra che affacciava sulla strada, mentre si ritrovava a sperare... mettendo gli anni di esperienza sulle sue spalle da parte. Sperando che Alexander Lightwood non gli spezzasse il cuore. Lo Stregone si era subito innamorato dello Shadowhunter. Non lo ammise a se stesso subito, passò del tempo prima di prederne piena consapevolezza.

Luigi, il proprietario del ristorante - che la prima volta per poco quasi cacciò i due ragazzi fuori dal suo locale - così come la prima volta, faceva eccezione per loro due e ogni volta che si presentavano alla sua porta, li accoglieva con un sorriso sulle labbra. 
A servire loro vari piatti fusion tra la cucina etiope e italiana era sempre Erik, il lupo mannaro che durante il loro primo appuntamento aveva cercato di "avvelenare" Alaxander portadogli una porzione di penne troppo arrabbiate, borbottando sul distruggere i vili oppressori. Il locale non era cambiato per niente, era sempre rimasto trasandato senza la minima traccia di Shadowhunters, a parte quelle rare volte in cui si ci poteva trovare il primogenito dei coniugi Lightwood a consumare un pasto con il suo compagno. 

Ormai nessuno faceva più caso a loro. Era risaputo che Alec e Magnus stessero insime da tanti anni e nessuno si stupiva più di vederli in giro insieme mano nella mano, cosa che fecero mentre tornavano dell'appartemento di Magnus, che poi era diventato il loro appartamento. Seppure fossero andati a vivere insime, le loro vite non erano cambiate più di tanto. Alec faceva parte attivamente nel mondo dei Cacciatori, così come lo Stregone continuava ad accettare incarichi di dubbia moralità. Una volta tornati a casa loro, si spogliavano dei loro abiti da Cacciatore e Stregone, per rimanere semplicemnte Magnus e Alexander. Erano innamorati perdutamente uno dell'altro, provando quell'amore incodizionato, puro e semplice. Inizialmente esso li aveva spaventati a morte. Non si vedevano tanti Shadowhunters e Nascosti avere una relazione amorosa che sbandieravano a tutti i venti. Erano insicuri, non solo come due persone facenti parte del Mondo Invisibile, ma anche come dei semplici ragazzi che si innamoravano senza sapere cosa l'altro provasse. 
Erano cresciuti sotto quel punto di vista. Non solo grazie alla consapevolezza dei sentimenti che provavano entrambi, ma anche grazie alle varie situazioni che avevano affrontato insieme e i pericoli. L'immortalità di Magnus era qualcosa che avrebbe sempre terrorizzato entrambi: ad Alec sfiorava il pensiero che lui sarebbe invecchiato, mentre il suo compagno non l'avrebbe fatto di un giorno, mentre a Magnus terrorizzava il perdere il suo Alexander da un momento all'altro. E con questo pensiero nella testa che l'ultracentenario Stregone aveva deciso di non aspettare troppo a lungo per rendere ufficiali le cose tra di loro... più di quanto non lo fossero già.

Erano seduti comodamente sul divano del salotto, mentre il Presidente Miao li ignorava tranquillamente. 
"La prima volta che siamo usciti insime e siamo andati da Luigi, avevo veramente mandato un messaggio a Catarina per salvarmi dal nostro appuntamento, nel caso in cui sarebbe diventato troppo da gestire", rise leggermente, guardando gli occhi azzurri trasparenti di Alec. "E quando siamo tornati qui, sono stato così contento che ci fosse stata la vera emergenza con quella Nascosta."
"E mi stai dicendo questo, perchè... ? Non che io non lo sapessi, della chiamata di Catarina intendo. Quella sera è stata terribile.... inizialmente, perchè quando siamo arrivati quì, quello che abbiamo fatto, mi è piaciuto."
"Anche a me. Talmente tanto che ho dovuto fermarti. Non potevo permettere che le cose andassero troppo in là, Alexander. Volevo proteggere il mio cuore, non volevo provare dei sentimenti per te. Era tutto troppo complicato... ma possiamo dire che ancora adesso lo è. Tu sei uno Shadowhunter e io uno stregone immortale. Non volevo permettere al mio cuore di provare questi sentimenti per te, per un mortale. Poi non sono più riuscito a fare forza contro tutto questo. Io ti amo, Alexander, come non ho mai amato nessuno in tutti i miei anni di vita", sorrise. "E sai che sono tanti", aggiunse ridacchiando. 
"Magnus, ne abbiamo parlato tanto. La tua immortalità è qualcosa che è qui e che non possiamo evitare. Io voglio vivere la mia vita con te, tutti gli anni che mi verranno dati, tutti."
"Lo so, ed è per questo che non sopporto l'idea che un giorno non ti avrò più al mio fianco."
Lo Stregone poggiò il palmo di una mano contro la guacia di Alec, il quale vi posò un bacio, prima di appoggiarsici, portando a sua volta una mano alla guancia di Magnus, carezzandogli lo zigono con il pollice lentamente.
"Alla luce di questo..." Magnus smise di carezzare la guancia del suo compagno per frugare tra la tasca del suo pantalone. Il battito del suo cuore acellerava nel suo petto. Alec continuava a guardarlo stranito. Magnus aprì la scatoletta nera di velluto, per mostrargli un anello semplice al suo interno.
"Sposami, Alexander."

Lo Shadowhunter, non riuscendo a parlare con il cuore in gola per l'emozione, gli occhi azzurri trasparenti luccicanti, non potè non annuire.



 

"Alec era argento: così abituato al fatto che tutti guardassero Jace da guardarlo a sua volta, così abituato a vivere nella sua ombra da non aspettarsi di essere notato."

   
 
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