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Autore: _Sherazade_    03/04/2017    0 recensioni
22 prompt per altrettante storie dedicate alla stagione più fredda dell'anno: l'inverno.
Storie sentimentali, introspettive, storie di delusioni o di lieti fine.
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Questa raccolta partecipa a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Genere:  Slice of life
Capitoli: One shot
Tipo di coppia: Nessuna
Categoria: Storie originali - Generale
Rating: Verde

Storia partecipante a "The Seasons Challenge" indetta da Jadis_ sul forum di Efp.
Stagione: Inverno
Prompt: Sci o snowboard

 


La prima gita di Lilian




«Lilian, vieni in salotto, tra poco è pronto!» Cristoforo buttò lo sguardo nella cameretta della figlia. Notò con un po' di apprensione che la piccola se ne stava seduta sul letto con lo sguardo perso nel vuoto. La valigia era stata svuotata, e i vestiti e tutto l'occorrente per l'imminente gita era stato sparpagliato per terra.
«Va tutto bene, Lilian?» chiese l'uomo avvicinandosi a lei. La bambina annuì, ma i suoi occhioni lucidi gridavano l'esatto opposto.
«La mamma non ti aveva aiutato a preparare i bagagli per la gita?».
«Sì, ma non mi piacevano più i vestiti e volevo cambiarli... forse è troppo tardi per sistemare tutto. Forse è meglio che stia a casa domani». Cristoforo capì subito che sua figlia era preoccupata per il viaggio: sarebbe stata lontana da casa per la prima volta senza il suo papà e senza la sua mamma. La piccola all'inizio si era dimostrata entusiasta all'idea di quella gita in montagna, e ancora di più all'idea che avrebbero seguito un breve corso di sci, ma negli ultimi giorni, Lilian si era spenta e non aveva più parlato di quel viaggio. Lui e la moglie avevano capito che qualcosa non andava, ma speravano che la cosa si sarebbe risolta da sola.
«Se volevi cambiare qualcosa bastava chiederlo, senza disfare i bagagli» le disse il padre con gentilezza. «Ti aiuterò comunque, anche se non credo che siano i vestiti il problema. Cosa ti preoccupa, pulcino?».
Dapprima, Lilian scostò lo sguardo, poi si voltò di nuovo verso il padre con i lacrimoni che le occultavano la vista.
«Mina mi ha preso in giro perché non so andare né sugli sci né sullo snowboard» confessò la bambina che sembrava essere sul punto di scoppiare in un pianto dirotto.
«Non devi preoccuparti per questo.» cercò di consolarla il padre. «Credi che tutti i tuoi compagni sappiano già farlo?»
«No, però... lei continuava a prendermi in giro. È stata molto cattiva».
«E tu non darle ascolto. Sono certo che anche Mina non saprà fare cose che invece tu conosci a menadito. Ad esempio... Mina sa riconoscere i funghi commestibili da quelli velenosi?»
«No, a Mina non piace andare per i boschi».
«Visto? Questo tu lo sai fare, e sei anche molto brava!» Lilian sorrise e abbracciò il padre.
«Però...»
«Cosa?»
«E se non ci riuscissi?»
«A sciare?» chiese Cristoforo, e la figlioletta annuì. «L'istruttore è lì per insegnarvi. Non devi essere preoccupata per questo».
«Ho paura di non essere brava quanto gli altri e di farmi male, papà». L'uomo abbracciò la figlia e la rincuorò ancora.
«La prima volta che ho portato la mamma in montagna c'era la neve: volevo insegnarle a sciare ma lei non l'aveva mai fatto ed era davvero preoccupata».
«La mamma?» Cristoforo rise. Sì, sua moglie, una donna tutto d'un pezzo che sembrava che nulla la potesse scalfire, aveva la sua bella dose di paure, manie e segreti.
«Oh sì. Dovevi vederla com'era in ansia. Non mi lasciava solo per un solo istante, e non voleva uscire dalla baita».
«E poi com'è andata? La mamma ha sciato?»
«Sì, ed è caduta molte volte, non ero un bravissimo insegnante» Lilian sorrise immaginando la madre in quella situazione. «Ma come puoi vedere, la mamma è sopravvissuta. Si è lasciata guidare, ha superato le sue paure, e ha imparato a usare gli sci. Se ci è riuscita lei con un pessimo maestro, vuoi che non ci riesca tu con il migliore istruttore dell'impianto?»
«Davvero è il migliore?»
«Certo! Mi sono informato. Vedrai che riuscirai a imparare e a sbalordire tutti: sei proprio come la tua mamma del resto». La bambina ritrovò allora il sorriso.
«Se cadrò mi rialzerò, proprio come ha fatto la mamma, e diventerò bravissima, così Mina non mi prenderà più in giro» .
«Brava la mia ragazza! Ora andiamo in salotto, o tua mamma si arrabbierà moltissimo».
«E la valigia?»
«Ci penseremo dopo. Ora andiamoci a lavare le mani e corriamo a tavola!»
«Papà?»
«Sì?»
Lilian lo abbracciò forte forte: «Grazie, ora mi sento meglio.»
Cristoforo sorrise, incrociando lo sguardo della moglie che li aveva osservati intenerita dal corridoio.
  
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