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Autore: MinuMinu89    06/06/2009    0 recensioni
che cos'è un ombra veramente...e quanta fatica deve fare per starci dietro nella nostra vita
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita di un ombra
Ed ecco che col calar del sole io lentamente sparisco, solo quando si passa affianco alla luce dei dolci lampioni mi si può intravedere. Chi sono io? Io sono l’ombra, che ti segue silenziosa, forse molti di voi pensano che noi ombre non abbiamo anime, ma cari lettori su questa cosa vi sbagliate e non poco, in questo racconto vi narrerò la vita faticosa di un ombra di una persona qualunque.
Ecco ti sei svegliato, tu ti stiracchi e io vengo risucchiata dal mio mondo per fare le tue stesse identiche azioni, ti alzi dal letto ed eccomi li, ancora addormentata, che cerco di seguire ogni tuo minimo movimento, mentre fai  le classiche azioni abituali di ogni mattina, io molto spesso mi perdo, cerco di starti dietro ma anche io sono ancora molto addormentata, tanto che vuoi che sia, di prima mattina non ti rendi neanche conto della mia esistenza. Finalmente esci di casa, vengo trascinata nello schifoso marciapiede con cicche che mi si attaccano addosso, lasciandomi un alone appiccicoso, nella parte in cui ci passo sopra.
 Arrivi finalmente al garage buio, finalmente per un attimo torno nel mio mondo, faccio solo in tempo a tirarmi su dal letto, che hai acceso la luce, e io sono ancora affianco a te. Ti siedi sulla tua automobile, finalmente ho dieci minuti di relax, riesco a bermi il caffè, che mi ero preparata la sera prima, finisco di berlo, ma faccio cadere la tazzina in terra, che produce mille cocci neri.
Sei arrivato a destinazione,mi toccherà di nuovo subire i mozziconi di sigarette, le chicche ma la cosa più schifosa sono gli sputi, bleah .
Arrivi nel tuo studio tutto indaffarato ti siedi e inizi a firmare le tue mille carte, io sono scomodissima, la mia sedia non è reale, è solo l’immagine prodotta dello schienale, quindi io devo stare in una posizione assurda pur di stare nella tua stessa posizione, a volte riesco anche a cascare per terra, però sei troppo indaffarato per renderti conto di quello, che faccio io, pensa che quando mi annoio, mi alzo e giro per la stanza. Naturalmente alle tue spalle, mi diverto a giocare col sole, ma la cosa divertente e che non te ne rendi conto; il problema e quando qualcuno entra nella tua stanza, che devo balzare dietro di te e mettermi nella tua stessa posizione. L’ora di pranzo, finalmente potrò “chiacchierare” con le mie amiche ombre, infatti mentre tu sei seduto a mangiare il tuo buon pranzetto, io ne assaporo solo l’immagine, quindi mi ritrovo a parlare con le altre ombre. Chiacchierare tra di noi non è molto semplice, visto che siamo lontanissime l’una dall’altra e molte volte in direzioni completamente diverse, dobbiamo urlare per sentirci, con tutta la voce che abbiamo, a differenza di voi umani noi parliamo con tutte le nostre simili, almeno ci cerchiamo di dare la forza per andare avanti nella giornata.
Dopo che abbiamo strillato per un oretta circa senza voce si torna alla routine mattiniera, io che cerco di stare in equilibrio, anche solo quando accavalli le gambe, all’inizio non  è così difficile, ma quando iniziano a farmi male le gambe, ricomincio a non starti più dietro e mi addormento per terra, almeno quello è un pavimento abbastanza pulito.
Esausta, una volta finito il tuo lavoro, vengo trascinata dai tuoi piedi, veramente non riesco neanche più a reggermi in piedi, le cose che di prima mattina mi schifavano non m’interessavano, volevo solamente tornarmene a casa.
Finalmente ti chiudi in casa, il sole è tramontato e il buio regna su tutta la città, io sono per metà nel mio mondo e metà nel mio, infatti, magari mentre mi sto preparando da mangiare, sparisco dal mio mondo per riapparire affianco a te ogni volta che sei vicino a una luce. Maledetta lampadina chi ti ha inventato, una volta pensate, che ero con la mia ombra, e mentre ci stavamo scambiando il primo bacio sono sparita perché il mio adorato padrone aveva deciso di leggere un libro, gentile vero? Aveva acceso una luce in un momento così bello, infatti poi la mia ombra, mi ha mollata.
Passano le ore e finalmente decidi che forse è l’ora di andare a dormire, io ora mai non sto neanche più seguendoti quasi ti spingo nel letto, come se volessi cacciarti e finalmente quando spegni la luce, arrivo a casa.
Ho esattamente otto ore e trentasette minuti per uscire e andare a dormire, esco subito di casa passando attraverso il muro, bhe per fortuna noi ombre non abbiamo bisogno di porte passiamo in mezzo a tutto, persone, oggetti in movimento e edifici.
Faccio la spesa e chiacchiero con quattro mie amiche, che anche loro hanno tantissima fretta, tutti corrono come dei forsennati , il tempo è denaro.
Chiudo la porta , casa , ritiro la spesa a una velocità supersonica e mi svacco sul mio divano aspettando la mia ombra, ah dimenticavo alla fine è tornata da me. Accendo la televisione e vedo mille macchie nere che si  muovono nello schermo bianco, sento che mi sto addormentando, finalmente un attimo di…
Venni catapultata nuovamente nel tuo mondo, ma che cosa ci fai in piedi davanti al frigorifero alle tre di mattina, vuoi continuare a dormire si o no? Ancora una volta con tutte le mie forze ti spingo nel letto, sai com’è vorrei dormire almeno cinque orette tonde, ma che cosa stai facendo! Perché adesso hai acceso la Tv, non puoi rimetterti a dormire, brutto scimmione! E va bene fumati una sigaretta, tanto il tuo letto non è mica scomodo sai, peccato solo il tuo dolce peso su di me. Finalmente ti metti nuovamente a dormire, e io posso rilassarmi e fare la tua stessa cosa. Almeno fino al mattino successivo, oh quanto amo la domenica, almeno quel giorno non mi sveglio fino a mezzogiorno!
  
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