Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: lostinthefreedom    04/04/2017    0 recensioni
Una continua corsa alla ricerca di qualcosa apparentemente impossile da trovare, quell'essenza effimera che tanto bramiamo e che tentiamo di colmare con il semplice benessere, un surrogato della tanto agognata felicità.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La felicità. Avete mai pensato a come si trova la felicità? Io troppe volte, tento e ritento in tutti i modi possibili di inseguirla, cercarla, trovarla, prenderla e non lasciarla mai andare, tenerla stretta fino al mio ultimo respiro. Peccato che io non l’abbia mai vista nemmeno di sfuggita, a volte mi ha solo regalato qualche sprazzo del suo magnifico effetto, qualche spiraglio di aria pulita, pura e così piacevole da respirare…ma solo qualche assaggio…e ora, rimango con l’amaro in bocca perché non ne posso avere più, o almeno, così mi pare abbia deciso lei. In tutto questo tempo ho imparato che la vera felicità forse non esiste, ma esiste il benessere, quello che apparentemente ti rende felice, sereno, ma che in realtà è solo un’illusione, una piacevole e bellissima illusione che vorremmo non finisse mai. E questo benessere lo condizioniamo noi, ci rendiamo noi cosi apparentemente felici, ognuno di noi, ogni essere umano, ha il suo angolo di paradiso, quello che ci riserviamo quando siamo demoralizzati, abbattuti, tristi, disperati o depressi, ma in alcuni casi diventa una necessità, l’unica cosa che riesce a tenerti in vita in quella melma appiccicosa e schifosa che è la tua vita.Io sono uno di quei casi. Dipendo dal mio angolo del benessere per continuare la mia vita, o come la chiamo io “pura sopravvivenza”. C’è chi trova benessere nel cibo, chi negli amici, chi nella famiglia, oppure nello sport, nell’arte, nella lettura, nell’amore…e poi ci sono le persone della mia categoria, che trovano il loro benessere in un semplice pezzo di ferro…affilato…tremendamente affilato. Sì, questa è la categoria che tutti quanti voi chiamate “autolesionisti” o “malati”, “deviati mentali”, “esibizionisti”, “depressi” e chi più ne ha più ne metta, io li chiamo solo “cercatori”, esatto, cercatori, perché come tutti quanti sono ancora alla ricerca della felicità e non essendoci riusciti trovano il loro benessere nel sangue, nei loro tagli, nelle loro cicatrici, nella battaglia tra loro e la loro stessa mente. La mente, è quella che ti fotte, se tutti avessimo la convinzione di essere felici nulla riuscirebbe a scalfirci, ci metteremmo un attimo a rialzarci in piedi e far vedere quanto siamo forti, ma purtroppo non è cosi che vanno le cose nella vita, per nulla. La nostra mente ha mille e più meandri, la maggior parte di questi ancora inesplorati dalla razza umana magari e potrebbero rimanere tali. Grazie alla nostra mente noi reagiamo a diversi eventi, vicende, emozioni e sensazioni che proviamo sula nostra pelle…in tutti i sensi. Ecco, la mente dei cercatori reagisce cosi, vedendo il sangue, sentendo il dolore fisico, la pelle che si squarcia sotto il loro sguardo loro riescono a trovare il benessere che molte altre persone trovano in altri svariati modi, ma non per questo siamo persone malate, non per questo dobbiamo essere discriminati da gran parte del resto delle persone, perché siamo tutti uguali, siamo ancora tutti cercatori e forse lo saremo per sempre, ma abbiamo in comune il benessere, la nostra dolce illusione che lega tutti noi. Sempre è stato così e sempre lo sarà. Chissà, magari la felicità si trova proprio alla fine della nostra ricerca, quando le dolci braccia del sonno eterno si apriranno a noi e potremo finalmente stare in pace e avere il nostro angolo di vera e intensa felicità…per l’eternità. Quindi gente, state bene a sentire, siamo tutti esseri umani e abbiamo li stessi problemi, solo che troviamo le soluzioni in modo diverso, ma non per questo dobbiamo perdere di vista l’obbiettivo comune, perciò dico a chi ama mangiare di mangiare fino a scoppiare, a chi ama stare con gli amici di cercare di passare ogni singolo istante libero con uno di loro, a chi adora la famiglia di stare sempre uniti, mai disgregarvi o permettere che questo avvenga, a chi ama fare sport di allenarsi fino allo sfinimento, a chi ama l’arte di disegnare, dipingere, ricoprirvi di colore finché non vi riconoscerete più, a chi ama la lettura di leggere così tanto da perdere qualche diottria e a chi ha trovato il vero amore di non perderlo mai al mondo, per nessuna ragione. Ora vi confido un piccolo segreto, penso che il mio colore preferito sia il rosso, ma dico a tutti che è l’azzurro, non so bene il perché di questa insignificante bugia, so solo che proprio ora, in questo momento, sono ricoperta dal mio colore preferito, sono ricoperta dal mio benessere.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: lostinthefreedom