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Autore: Gigashiro    05/04/2017    0 recensioni
[Royaumes Renaissants]
Le frontiere nel ducato sono aperte, i mercati rigogliosi. Lo sfregiato dai capelli rossi ne approfitta per sopravvivere, ma è troppo bello per essere vero.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un mercante pasticcione, coi capelli rossi, dei baffetti poco curati e gli occhi neri come la pece.
Chi lo vedeva rimaneva sorpreso: una lunga cicatrice gli attraversava la faccia dalla tempia destra alla spalla sinistra.
Non sapeva fare il mercante per davvero, ma non gli andava di fare altro, le aveva provate tutte: brigante, sindaco, soldato... ma alla fine gli piaceva vagabondare e rivendere roba che trovava a buon prezzo gli dava abbastanza da vivere giorno per giorno. Con il provvedimento ducale di aprire le frontiere le cose erano diventate anche più semplici.

Una sera si fermò in una taverna poco frequentata, fuori dal centro del paese, si avvicinò al locandiere e chiese una camera per la notte.
"Ripartirò domattina dopo colazione" aveva aggiunto.
Si aspettava di trovarne una libera e invece inaspettatamente il locandiere gli rispose: "Una sola camera è rimasta con un letto libero. Vi alloggia già un'esausta viandante. Se vi accontentate posso chiederle se le va bene condividere con voi" e così dicendo accennò ad una persona seduta in uno dei tavoli illuminati dal solo lampadario a candele della taverna.
Lei leggeva un libro ma dai vestiti non si capiva se fosse maschio o femmina. I capelli erano corti, scuri e sporchi e aveva davanti a sè un grande boccale di birra ormai quasi del tutto vuoto.
Il mercante volle prima chiedere qualcosa di lei al proprietario della taverna, ma lui aveva poco da dire: "Non si sa da dove viene o dove sia diretta".
Rassegnato lo sfregiato accettò e osservò il locandiere andare a parlare alla donna, la vide annuire e capì di aver trovato il suo alloggio per la notte.
Il taverniere tornò e fece pagare la notte allo sfregiato e poi si rintanò nel retro per dividere i barili di birra secondo la provenienza e il prezzo.

L'uomo coi capelli rossi si avvicinò al tavolo della donna e la osservò: i capelli non erano scuri, erano solo sporchi, ma gli occhi erano limpidi, verdi come le foglie dei noccioli in primavera, le labbra sottili, il mento un po' pronunciato e poco seno, però era snella e anzi, sembrava deperita a causa del viaggio. I vestiti erano in pessime condizioni, messi insieme a caso, senza uno stile, senza un senso apparente.

Lei si accorse di essere osservata e alzò gli occhi verdi per incrociare quelli neri di lui. "Sareste voi il mercante con cui devo dividere la stanza questa notte?" chiese all'uomo come se fosse una cosa cui aveva fatto l'abitudine. Gli occhi di lei non seguirono il percorso della cicatrice come lui si aspettava, lo guardava negli occhi, indugiando solo un istante sui capelli disordinati.

"Si, sono io" rispose lui in poche parole. Il suo pensiero era ancora focalizzato sul suono della voce di lei. Non era lui, no, aveva conosciuto tante donne, e mai si era soffermata sul suono della voce di una di loro. Nemmeno quando ci si divertiva. Scacciò il pensiero dalla mente, si alzò e andò nella camera, dove lei aveva già sistemato le sue cose. Non era la prima notte che passava li, era ovvio.
Il sonno lo colse piuttosto in fretta.
Nei suoi sogni vedeva quella donna nel modo in cui la desiderava, non era bellissima eppure aveva qualcosa... la donna lo incuriosiva e la mattina si svegliò deciso a porle qualche domanda.

La stanza era vuota,
nessuna traccia della donna o delle sue cose,
nessuna traccia della mercanzia dell'uomo dai capelli rossi.

Sul cuscino del letto in cui avrebbe dovuto dormire lei c'era un biglietto:
"Trovami, sarò tua per sempre".

  
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