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Autore: Revenge71107    05/04/2017    2 recensioni
San Marino, 1880. Il marito di Angela è appena partito per una stagione lavorativa, lasciando la giovane donna sola a casa. Tra le ore di semina nei campi e le uscite con la cognata, Angela trova però il tempo per rivoluzionare la propria vita, anche se non in maniera del tutto positiva...
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: L'Ottocento
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San Marino, 1880.
 
Una leggera nebbiolina aleggiava tra le vie del Borgo del piccolo stato di San Marino. Angela si stava preparando per andare a lavorare nei campi: era tempo di semina per i contadini della Repubblica. Si mise un fazzoletto in testa per non bagnarsi i capelli per via della nebbia e si girò a guardare il letto disfatto alle sue spalle. Suo marito era partito solamente una settimana prima per fare una stagione di lavoro a Roma ma già la casa le sembrava terribilmente vuota.
Aveva vissuto fino a pochi anni prima con i propri genitori e fratelli, non era mai stata abituata ad essere sola. Sapeva che Marino sarebbe tornato entro pochi mesi ma il pensiero di dover affrontare quel lasso di tempo senza di lui la deprimeva. Suo marito era una brava persona, si era sempre preso cura di lei e non le aveva mai fatto mancare niente.
Angela lavorava come contadina per aiutare i suoi genitori, ormai piuttosto anziani, che avevano un piccolo lembo di terra sotto il monte. Nel resto del tempo badava alla casa, nella speranza di ricevere presto un dono dal cielo: un figlio. Prima di partire lei e Marino avevano fatto  “all’amore” e lei sperava di poter dare alla luce un bambino quando lui sarebbe tornato. A causa di questi pensieri la mente di Angela era annebbiata almeno quanto le strade del Borgo.
Era mattina presto ma già erano tutti svegli: Maria la fornaia stava già ritirando le padelle di pane e ciambella da cuocere per le compaesane, Palma stava aprendo la porta della merceria, Nazzarena portava invece la colazione alla coppia di turisti che aveva passato la notte in una delle stanze che affittava.
Le donne del Borgo erano già attive, almeno quanto i loro uomini.
Angela salutò Maria, amica d’infanzia, chiedendole se poteva portare a cuocere una piccola ciambella nel tardo pomeriggio, quando sarebbe tornata dai campi. Nonostante fosse sola in casa voleva cercare di mantenere l’atmosfera felice che vi era sempre stata ed un buon dolce non poteva che aiutare. La donna pensò alla prima volta che sua madre le aveva insegnato a preparare una ciambella. Aveva forse nove o dieci anni, prima di allora non aveva mai fatto niente di più in cucina che giocare con un po’ di farina, creando pagnotte di pane. La preparazione della ciambella era piuttosto semplice ma ci voleva amore e quel pizzico di ingrediente segreto, diverso per ogni famiglia, che rendeva il dolce qualcosa di speciale.
Ad Angela piaceva cucinare, nonostante ancora non fosse proprio brava in tutto. La pasta fatta in casa era la sua specialità, anche se poche volte potevano permettersi di farla ripiena di carne. Adorava vedere suo marito felice davanti ad un piatto di cappelletti in brodo, soprattutto quando tornava stanco dal lavoro.
Mentre camminava per le viuzze sterrate, Angela ripeteva mentalmente gli ingredienti per la ciambella e sorrideva pensando a quando avrebbe preparato la torta per il ritorno di Marino o magari per festeggiare la tanto aspettata gravidanza.
  
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