Videogiochi > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: JessTheKiller    08/04/2017    0 recensioni
[Divinity - Original Sin]
Il party non demorde, siamo tosti, niente e nessuno può fermarci. Tantomeno qualche graffio. Il nemico non ha scampo.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non era il momento di pensare, era il momento di agire. Lo sapevamo tutti. Non-morti e scheletri ci sbarravano la via, non potevamo passare senza affrontarli e nemmeno potevamo tornare sui nostri passi, poiché tra i nemici c'erano arcieri pronti a colpire appena fossimo usciti dai ripari. Nessuno avanzava, noi restavamo con le spalle contro la fredda roccia, accucciati o in piedi, ma fuori dalla porta delle frecce. Loro restavano sto loro posti. Si poteva sentire il cigolio delle ossa degli scheletri che muovevano appena, oppure il suono del nostro respiro pesante, oppure i grugniti degli zombie. -Siamo in trappola- la voce maschile e grave di uno dei nostri due maghi, rieccheggiò soprattutto nella mia testa. Il pessimista. A volte volevo gettarlo in pasto ai nemici, ma spesso riusciva a salvare il culo a tutti. Capelli scuri come la carnagione visibile solo sul volto. Il resto del corpo era coperto dalla tunica. Era abbassato, ma nella posizione di uno pronto a correre. Il suo bastone era nella sua mano, in orizzontale. La luce azzurrina della sua punta gli illuminava quei suoi occhi gialli. -Potremmo evitare le frecce con qualche scudo magico e tornare indietro- la voce femminile della biondina diede un'idea che era stata scartata da un po'. Le sue vesti suoi pelliccia erano appoggiate a terra, assieme ad suo didietro, vicina al mago pronto a partire. -Non... Non è una grande idea. Ricordi gli enormi elementali e il freddo gelido che ci aspetta... Ggnh- gli misi una mano al petto, per farlo sedere del tutto. Il secondo mago, quello delle idee, era stato beccato in pieno da una freccia. La spalla gli faceva male, non riusciva a sollevare il bastone magico, e il veleno dava solo problemi. L'arciera, la donna bionda, aveva un antidoto, peccato che forse dall'altro lato della grotta. -Stai seduto, limitati a pensare e alla svelta, ci serve un piano!- mi mancava sentire la mia voce, mi mancava lamentarmi. Non lo facevo da circa venti minuti. -Io mi butto, prima o poi decideranno di sorpassare quelle fiamme... Inoltre non dureranno per sempre- ero una guerriera, ma sapevo giostrarmi bene qualche incantesimo da piromante. Ero sempre stata attratta dal fuoco. -Chiudi la bocca e non provare a fare qualcosa di cui ti pentiresti. O meglio, se ti butti, avremo perso una comoda forza bruta- cominciò lui, cercando suoi sollevare il bastone. Io sospirai irritata, ma sapevo che aveva ragione. Se mi buttavo adesso, potevo anche abbatterne qualcuno, ma sarei rimasta sola in mezzo a tutti quei non-morti. No, non sarebbe stato piacevole. Stava per riprendere a parlare, ma lo interruppi. -Ho capito, non posso sfondare il nemico come un ariete...- non avevo idee, era lui che ne aveva sempre... Anche se non lo avrei mai ammesso, era lui quello intelligente. Io ero la forza bruta, che mai guastava. -Spostati, ho un'idea.- il mago interruppe quel silenzio che stava terrorizzando tutti, persino me. Mi spostai il giusto per permettere al ragazzo di lanciare un incantesimo: una scia di fumo partì dalla sua mano e ci divise fare nemici. -Ora, ora!- a quel l'inghippo lo aiutai ad alzarsi, presi il suo bastone e gli corsi dietro, raggiungendo gli altri. Finalmente il ferito venne sistemato, mentre io avevo da un pezzo lasciato il bastone a terra e avevo estratto le mie due spade. Avevo approfittato del fumo, mi avvicinai al più vicino in fretta e con un movimento rapido gli tagliai la testa. Senza fermarmi e compiendo un giro completo su me stessa, alzai la punta della spada e tagliai la testa a quello che si era avvicinato dopo aver sentito i rumori. Quelli che brancolavano nel fumo nero si trovarono presto in fiamme. A quel punto, con un salto, tornai al riparo. Gli arcieri avevano preso a colpire alla cieca e mi avevano sfiorato una mano. No, questo non avrebbe fermato nessuno di noi. Nessuno ci avrebbe separati, nessuno sarebbe stato lasciato indietro, il party è uno. O si vince o si perde. E noi abbiamo sempre vinto.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Altro / Vai alla pagina dell'autore: JessTheKiller