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Autore: Altair4    08/04/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Donnie si era buttato sul lavoro come al solito, adesso però aveva vari aiutanti Frel, Beal, Lisad e la new entry Gead, la quale a sua volta era rimasta impressionata dalle invenzioni della tartaruga.
            -Le motociclette sono rimaste un po’ danneggiate dalle scorribande dell’altra sera, te ne occupi tu Lisad?- Chiese Donnie.
            -Qualsiasi cosa prima di fare la contadina… del resto non servo…se ne occupano Rel ed Ulil delle piante…-
            -Invece io vorrei dedicarmi al miglioramento del Tartunnel…Donnie se me lo permetti…dovremmo fare la fusione…- disse Gead.
            -Devo chiedere ad Astrid…-
            -Sembra che Farad abbia già fatto la fusione con Mikey…- rispose Gead.
            -Che cosa?? Quello stupido si comporta come un incosciente, non si preoccupa mai delle conseguenze delle sue azioni! Dovrei farlo seguire a vista da Roby!- Commentò Donnie sconvolto.
            -Devo dire che forse in quel caso non è stato un fatto positivo, da allora Farad è cambiata…sembra più…terrestre!- Disse Gead.
            -Vuoi dire che si è messa già a piangere?- chiese Lisad.
            -No, ride sempre, adesso!-
            -Mikey è peggio di un virus, trasformerà tutti i prescelti in pagliacci se non gli diamo una regolata!- Commentò Lisad irritata.
            -Credo che una fusione con Mikey possa fare solo bene, date retta a qualcuno che sa di cosa parla- disse Beal. Tre anni prima era stato liberato dal condizionamento di Redol anche grazie alla mente pura ed innocente di Mikey.
            -Speriamo…lei dovrebbe essere la nostra psichiatra…come potrà fare il suo lavoro se lei per prima è matta come un cavallo?- disse Frel al quale però scappava da ridere.
Donnie chiamò Astrid usando la cintura, ma non ebbe risposta, allora si recò nel laboratorio, la vide mentre eseguiva l’ennesima fusione con la madre. Aspettò che terminassero in silenzio, un silenzio pieno di domande. Dentro Leiad c’era ancora quella parete di gomma immaginaria che rifletteva plasticamente tutti i tentativi di Astrid.
            -Mamma non fare resistenza, libera la mente, lasciati andare, ora sei al sicuro, nessuno può farti del male-  
Per un istante la barriera cedette e la potenza mentale di Leiad si fuse a quella di Astrid: il tempo si fermò, i pensieri, immagini, sensazioni, sentimenti sembrarono come espansi alla quarta dimensione, poi una voce spaventata disse:        
            -Donnie!-
Quella sorta di universo parallelo si chiuse sbalzando fuori Astrid violentemente, facendole provare un dolore acuto. Gridò come se fosse stata accoltellata.
            -Astrid? Che succede!-disse Donnie correndo verso Astrid. Lei lo respinse in malo modo.
            -Perché ci hai interrotto?-
            -Veramente non ho fatto niente…ero qui immobile che aspettavo finiste…ma perché facevate una fusione?-
            -Preferirei non spiegartelo adesso…-
Astrid si teneva la testa con la mano destra, aveva ancora addosso l’eco di quell’unione fortissima spezzata in modo estremamente brusco.
            -Volevo dirvi…credo di aver capito tutto. Senza Nome è la leggendaria Leiad…ho ragione?-
            -C-come lo hai capito?-
            -Perdonami Leiad ti ho visto mentre colpivi l’ologramma di Redol…hai rammentato Sol…non hai detto “padre” lo hai chiamato per nome…Yal ti ha modificato geneticamente…e presumo che tu abbia bloccato la tua forza psichica per non farti scoprire da Redol…-
            -E’difficile nasconderti i segreti…sei troppo intelligente e temo che tu stia diventando forte anche psichicamente…credo che sia del tutto inutile cercare di cancellare la tua memoria nuovamente…- Commentò Astrid.
            -Faremo quello che ritieni giusto…- rispose Donnie tranquillamente.
            -Adesso sono troppo stanca mi devo riprendere, ci penserò, ero quasi riuscita a liberarti mamma…ma come abbiamo fatto a percepire Donnie se non ci ha toccate?-
            -Ho il sospetto che le nostre due potenzialità fuse non abbiano bisogno del contatto fisico…-
Commentò Leiad.
            -Vuoi dire una telepatia con onde cerebrali che utilizzano fotoni e non i recettori tattili?-
            -Esattamente come il Digimental …quello strumento per espandere la telepatia che ho usato per comunicare con tutti i membri del Consiglio Scientifico e lo Stato Supremo-
            -Nessun Niano ci è mai riuscito prima naturalmente…allora è possibile…-
            -Dovremo ritentare, ma prima riposati…- disse benevola Leiad.
            -Scusatemi se vi interrompo…di nuovo…ero venuto a chiederti se posso fare la fusione con Gead e per comunicarvi che quell’incosciente di Mikey l’ha già fatta con Farad…-
            -Lo sapevo…tuo fratello è venuto subito a fare il “mea culpa”…comunque credo che sia necessaria al più presto una fusione generale con i nuovi prescelti…naturalmente escludendo i fatti troppo personali… dovrò controllare che Farad non abbia avuto un’indigestione di sentimenti…mi è sembrata troppo allegra…-
 
Farad era sdraiata sul prato vicino alla base, concentrata a rielaborare tutti quei dati preziosi. Il suo potere psichico molto forte le aveva permesso di setacciare ogni angolo della testa di Mikey cercando intenzionalmente ogni attimo della sua vita sentimentale. Aveva inoltre memorizzato ogni attimo di felicità, di dolore, anche i sospiri più segreti di Isabel. Si concentrò pensando ai loro momenti più intimi di coppia, poi un’ombra proiettata sul suo viso la fece trasalire come se l’avessero beccata con le dita nel barattolo di marmellata.
            - Quello che hai fatto non è molto corretto e sicuramente troppo avventato, non credi?-
            -Astrid? Volevo solo studiare il comportamento terrestre…e lui era molto disponibile verso di me…-
            -Lui lo è con tutti…ma non si rende conto di quello che ha fatto…lui crede che essere sinceri e dirsi tutto funzioni sempre…ma purtroppo non è così…tu non sei pronta per quelle emozioni…-
            -Non sei preoccupato per Mikey?-
            -No…per te…lui sa badare a se stesso…tu no-
            -Sono delle sensazioni bellissime …vorrei…vorrei…-
            -Provarle anche tu…-
            -Non immaginavo fosse così bello…-
            -Tutto ha un prezzo e poi non è così facile vivere una storia d’amore così bella… tu hai avuto la fortuna di “visionare” un amore giovane e puro, prima che la vita lo mettesse veramente alla prova. Non è sempre tutto così rose e fiori…-
            -Nemmeno tra te e Donnie…dopo una fusione totale?-
            -Nemmeno tra me e Donnie! Inoltre togliti dalla testa di usare Mikey per esperimenti…non lo dico solo per il suo bene anche per il tuo…adesso vieni nella sala riunioni faremo la fusione con tutti gli altri Niani, solo Kerad sarà esclusa –
 
Dopo la fusione generale l’ingegnere Gead era rimasta ancora più folgorata dalle nozioni e le capacità di Donnie. Stava provando anche una leggera invidia nei confronti di Astrid ed i motivi erano vari. Ora era la Niana dai capelli azzurri il numero1 ed era la compagna del terrestre più intelligente mai conosciuto, anche migliore di tanti scienziati Niani. Gead a fatica represse quei sentimenti così infantili e si dedicò anima e corpo al progetto del Tartunnel. Anche Ulil era felicissimo per le informazioni che aveva assorbito, come del resto Zarel e Farad. In generale la fusione fu molto educativa per tutti, l’unico che però pensava di non aver avuto molti vantaggi era Tredil. Tutte quelle nozioni su Marte, sui costumi terrestri, i problemi che implicano i sentimenti erano sciocchezze, lui voleva affrontare i selvaggi terrestri, voleva provare il brivido, l’avventura per cui era stato preparato. Astrid però non si era limitata ad assorbire le loro nozioni, aveva sondato le loro menti per vedere che cambiamenti avevano subito da quando erano arrivati su Marte. Era gelosa perché Gead aveva una sorta di infatuazione per Donnie, preoccupata per Farad che aveva sviluppato un interesse stranissimo per Mikey e scocciata per Tredil che voleva affrontare qualche terrestre pericoloso. Soltanto Ulil e Zarel erano molto equilibrati e presi dai loro studi.  Come numero 1, Astrid, si sentiva responsabile dell’evoluzione dei giovani prescelti, avrebbe cercato di indirizzarli e correggerli.
 
La Niana di cristallo osservava Raph che schiacciava un pisolino. La tartaruga non era utile per i suoi intenti ma sarebbe stato divertente giocarci un po’. Lo chiamò un paio di volte ma lui non rispose. Visto che la tartaruga non era un problema, il prossimo passo era procurarsi la vittima giusta. Doveva usare i mezzi di cui disponeva che non erano tanti, ma erano risultati spesso efficaci, di lì a poco sarebbe passato Zarel.
            -Ciao Kerad, i tuoi valori sono ottimi, ma tu come ti senti?-
            -Non molto bene ho un gran mal di testa…e poi ho tanta sete…ho finito l’acqua…me ne porti un po’?-
            -Ti chiamo subito Roby-
            -Ma non puoi portarmela tu? Puoi entrare…-
            -Astrid ha detto che posso entrare solo in casi estremi…-
            -Ti prego Zarel cosa ti costa? Hai la cintura che protegge dal virus e quando uscirai di qui la barriera automaticamente ti sterilizzerà…di cosa hai paura?-
            -Ma…-
Kerad aveva sbottonato la camicia da notte che stava indossando e mostrava le sue scaglie con i riflessi di diamante, Zarel era come ipnotizzato da quei colori e senza esitare oltrepassò la barriera, si avvicinò a lei, si fece slacciare la cintura, si distese accanto a lei. Le due fronti si toccarono, in quel momento Kerad fece la fusione, lo baciò alla terrestre e poi gli disse:
            -Zarel rimetti la cintura ed esci di qui, sai cosa devi fare-
Il Niano obbedì senza una parola. Qualcuno aveva visto la scena e rimase in silenzio, non capiva bene cosa era successo e non sapeva cosa fare.
 
A chilometri e chilometri di distanza Leo viveva la sua vita quasi normale, in forma di umano insegnava nella palestra di Karai, amava il suo nuovo ruolo di sensei. Aveva spesso incontri con Splinter confrontarsi come insengante, ma oramai era maturo e ne aveva sempre meno bisogno. Quella mattina aveva quasi terminato e poi avrebbe pranzato con la sua compagna, un’altra giornata perfetta. Mentre salutava gli ultimi allievi notò fuori un tipo che inciampando si era appoggiato al vetro della palestra. Uscì a controllare.
            -Ha bisogno di aiuto?- Chiese Leo in forma umana.
            -Dov’è lei?-
            -Lei chi?-
            -Non fingere di non sapere! Dov’è?-
            -Non so di cosa sta parlando…potrebbe essere più chiaro?-
            -Parlo di lei…Karai!-
            -Conosce Karai?-
            -Sì…dov’è?-
            -Cosa vuole da lei?-
            -Quello che mi spetta!-
            -Quello che le spetta?-
L’uomo urlava e Karai si affacciò per vedere cosa succedeva.
            -Karai…sono io…-
            -Martin?-
Leo rimase senza fiato, il tipo strano era il marito di Karai, il dottor Martin Chaplin, lo scienziato che credevano morto nell’esplosione del suo laboratorio avvenuta quasi otto anni prima. Karai lo guardò come se vedesse un fantasma. Leo vide il suo mondo perfetto crollare come una struttura di carte.
            -Come è possibile?…credevamo che tu fossi morto…-
            -Forse sono morto…non esiste più il dottor Chaplin…ma quello che rimane di me ti cercava…-
            -Dopo l’incidente sono venuta di persona a cercarti nel laboratorio, abbiamo estratto il tuo cadavere dalle macerie…ho pianto tutte le mie lacrime…-
            -Avrai anche pianto…ma vedo che mi hai già rimpiazzato-
            -Sono stata sola per anni…non ti ho rimpiazzato, tu per me eri morto!-
            -Ho perso la memoria…avete trovato il mio collaboratore …-
            -Ma sembravi tu…e nessuno sapeva che avessi un collaboratore-
            -Era un progetto segreto…non dovevate saperlo…forse l’esplosione lo aveva sfigurato…avevamo una corporatura simile…-
Leo era incerto su cosa fare, ma si sentiva di nuovo inadeguato e forse la cosa migliore era lasciarli chiarire, per cui suggerì:
            -Perché non rientriamo, devi rimetterti in sesto hai un aspetto orribile, non vorrai farti vedere da tuo figlio Leo così…-
            -Il mio Leo come sta?-
            -Sta bene…-
Karai avrebbe voluto aggiungere che era sorpresa che si ricordasse di avere un figlio, ma si trattenne. Martin fu condotto dentro, si guardò attorno e vide che lei aveva continuato a vivere bene anche senza di lui. Aveva messo su la sua palestra, non aveva rispettato la sua volontà, non era certo la tipica donna di casa. Martin voleva commentare ad alta voce con disappunto ma Leo lo interruppe come se gli leggesse nella mente:
            -Karai è Karai pretendere da lei di essere qualcuno che non sarà mai è come soffocarla. Adesso io me ne andrò e vi lascerò soli a chiarirvi. Mi farò da parte se è quello che lei vuole, ma se non sarai in grado di amarla non mi importerà se siete sposati…io non l’abbandonerò mai…sono stato chiaro?-
            -E’ inutile che fai l’umano, ti ho riconosciuto Leonardo…non so come sia possibile ma riconosco la tua voce, i tuoi occhi e quel tuo modo di sputare sentenze come su fossi depositario della verità assoluta!-
            -Per uno che ha perso la memoria mi sembra che tu sappia molte cose…-
            -Karai come hai potuto sopportare di vivere con questo essere…mentre con me…-
            -Non ti permetto di chiamarlo essere, ha molta più umanità di te nell’unghia del piede di quanto tu ne potrai mai avere in tutta la tua vita!-
            -Perché dici questo?-
            -Tu sei mio marito e dovremo discutere come andare avanti…ma lui è stato al mio fianco in questi ultimi tre anni e sono stati gli anni più felici della mia vita…mi ha lasciato vivere come volevo e mi accettato per la guerriera che sono!-
            -Posso cambiare! Ti ricordi i primi tempi insieme? Non eravamo felici?-
            -So come funziona …non si può cambiare quello che si è, nemmeno tu potresti…-
            -Ti scongiuro fammi tentare! Siamo sposati! Leo è nostro figlio…-
La tartaruga in blu non poteva più ascoltare era troppo doloroso, lentamente si allontanò mentre Martin aveva preso le mani di Karai e le parlava dolcemente. Come in passato il mutante raggiunse il primo tombino per sparire alla vista di tutti.
 
Raph stava aspettando pazientemente che Nied finisse l’ultimo trattamento per alzarsi definitivamente dal letto, era stata veramente dura restarsene lì senza far nulla. La presenza di Kerad aveva fatto in modo che passasse meglio le sue giornate ed Hedgy era andata spesso a trovarlo. La Vattina non faceva granché, prendeva le carezze e dopo pochi minuti se ne andava soddisfatta, aveva un effetto soporifero e calmante su Raph, ignaro del fatto che dietro tutto questo c’era lo zampino di Astrid.
            -Bene adesso puoi alzarti ma non puoi ancora allenarti…sono stata chiara?- Disse Nied.
            -Che peccato, adesso me ne starò tutta sola…con te era divertente…-
            -Kerad prometto che verrò a trovarti spesso e quando ti sarai rimessa andremo a fare una bella passeggiata, c’è un lago termale non lontano da qui, vedrai ti piacerà!-
            -Non vedo l’ora…ho ancora tante domande da farti…-
Raph finalmente mise il naso fuori e cominciò a camminare per il prato fino a raggiungere la foresta, voleva carezzare un po’ i Cervizek, ma vide suo fratello Mikey che parlava con Farad e rimase in ascolto.
            -Astrid dice che non dovevo vedere i tuoi fatti personali…che non sono pronta, a quanto pare è troppo per me…-
            -Prima o poi devi crescere anche tu…sono sicuro che te la caverai benissimo…ma non contare su di me per prove pratiche!-
            -Ma perché? E’solo un esercizio…hai visto gli altri prescelti? Sono dei baccalà essiccati con troppo sale…che me ne faccio?-
Mikey cominciò a ridere in modo sguaiato.
            -Forse ha ragione Astrid, ti ho influenzato troppo!-
            -Ti prego Mikey solo una volta…poi non ti disturberò più…-
            -Vedi…non è un disturbo…è molto di più quello che mi chiedi…non me la sento…per me non è solo un atto fisico, è qualcosa di più e non ho quei sentimenti per te…-
            -Potrei condizionarti solo per un po’…-
Farad fece per avvicinarsi, ma Mikey sfoderò i nunchaku.
            -Se fai un altro passo non solo ti farò del male ma non saremo più amici! Non osare condizionarmi…non l’ho fatto fare ad Astrid per togliermi dalla mente Isabel, non lo farai per una stupidaggine come questa! Vatti a cercare qualcun altro-
Farad se ne andò indignata, Raph si avvicinò al fratello.
            -Ma sei scemo? Una splendida Niana come quella e te gli dici di no?-
            -Raph sei incorreggibile! Nessuno può sostituire Isabel, nemmeno per un secondo-
            -Sei proprio un romantico infantile, non la tradisci mica, i rapporti si possono avere anche con femmine che non ami, mica si muore folgorati da qualche fulmine!-
            -Non me ne frega nulla di come ragioni tu o tutto il resto del mondo, io sono così, non posso prendere alla leggera questa situazione…intendiamoci è bellissima Farad e non è che non ci abbia pensato, ma certe azioni non sono mai prive totalmente di sentimenti…è sempre un rischio…o almeno per me è così!-
            -Allora se mi offro io, non avrai nulla da ridire…immagino-
            -Sì invece!-
            -Bè e perché? La cosa non ti riguarda l’hai appena rifiutata!-
            -E’una bambina…e tu sei ancora innamorato di Lisad, ti comporti così perché ti vuoi vendicare di lei…-
            -Non è vero, mi è passata da un pezzo! E adesso lasciami solo, ero venuto per fare una passeggiata in tranquillità ma tu sei sempre il solito casinista, nemmeno su Marte dove siamo quattro gatti si può stare in pace con te nei paraggi!!-
Mikey se ne andò stizzito, mentre a passo svelto si apprestava ad uscire dalla foresta vide qualcosa che lo sorprese. Zarel parlava animatamente con Farad, la prese per mano e si avviarono verso la base.
            -Non può essere…non può provarci con quel bietolone…Hedgy? Hedgy? Figlia di una gatta arpia, dove ti sei cacciata?-
Sentì un miagolio metallico sopra di lui, la Vattina era sopra un albero proprio sulla sua testa, forse lo osservava da un pezzo.
            -Vai da Farad e difendila da Zarel, quello stupido vuole farle del male, presto!-
            -Hedgy…ferma…stupido… Zare’-
La Vattina fece un balzo da puma e corse alle calcagna dei due Niani che intanto erano entrati nella base, si sentì un miagolio arrabbiato, Zarel che gridava e Farad che rideva sonoramente.
            -Stupido ibrido ma cosa vuoi da me!-
Roby accorse in pochi secondi.
            -Zarel sei ferito?-
            -Sì quella bestia mi è saltata alle gambe e mi ha graffiato-
            -Non è una ferita profonda, ma preferirei medicarti-
Roby passò un raggio cicatrizzante sulle gambe ed i due graffi sparirono, Mikey intanto li aveva raggiunti.
            -Che succede? Come mai Hedgy ti ha attaccato? Non è da lei farlo senza motivo-
            -Veramente non lo so, io e Farad volevamo fare un esperimento importante per capire meglio voi terrestri, ma mi è passata la voglia…non ti dispiace rimandare?-
            -Non c’è problema Zarel…-
Mikey prese Farad per un braccio e la portò lontana dagli altri.
            -Cosa ti sei messa in testa? -
            -Che cosa ti importa? Tu non sei disponibile, l’ho chiesto a lui…sono rimasta sorpresa che mi abbia detto di sì…-
            -Non sono cose da prendere alla leggera…-
            -Aspetta…non sarai mica geloso?-
            -No ma cosa dici! Mi preoccupo per te…-
            -Non serve…sono una fredda Niana, non porterà conseguenze uno sciocco gioco amoroso-
Detto questo si divincolò, Mikey la stava tenendo per un braccio come si fa coi bambini capricciosi, cercò di replicare ma Roby segnalò un arrivo al Tartunnel.
            -Sta arrivando Leonardo dalla Terra, battito accelerato, sudore, stato d’animo agitato probabilmente-
            -Deve essere successo qualcosa !-
Mikey corse incontro al fratello, il quale stava piangendo, lo abbracciò e disse:
            -Martin è vivo…perderò Karai…-
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Mentre Astrid tenta di liberare il potere mentale della madre le faccende amorose si complicano. Riuscirà Leo a restare al fianco di Karai? Farad riuscirà a perdere la sua verginità? E Kerad, la Niana dalle squame di cristallo, cosa avrà in mente?
Chi vivrà vedrà!
Ciaux
Altair
   
 
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