Yue's decision

Nodoka aveva già scelto. Sarebbe diventata un mostro per amore. La sua migliore amica l'aveva fissata con un amorevole sorriso e un cenno della mano, prima di sparire definitivamente nel portale. A quanto le aveva detto Eva-chan, non l'avrebbero con ogni probabilità rivista mai più. Anzi, c'era forse da sperarlo, perché qualora si fossero incontrate Yue sarebbe stata costretta a battersi con lei, forse persino ucciderla.

Anche Jack Rakan e Albireo-sama avevano inaspettatamente scelto di seguire Negi, di stargli vicino, anche a costo di farsi plagiare la mente dal Mago delle origini. Evangeline e Fate avevano tentato di fermarli, ma invano.

Yue sospettava che i due non ci avessero provato seriamente, in particolare la vampira.

Le era chiaro come il sole che Eva aveva il cuore trafitto da mille chiodi... Avrebbe voluto andare anche lei con Negi, glielo leggeva nello sguardo. Eppure il suo allievo prediletto le aveva chiesto di restare, prima di andare ad incontrare il suo destino. Yue si era trovata ad assistere per caso, di nascosto, quella notte in cui la persona che amava di più al mondo aveva deciso di sacrificarsi per salvarlo, il mondo.

“Eva- sensei, forse c'è una alternativa, per sconfiggere Ialda, il Mago delle origini, ma non la vedo... Il tempo per mio padre sta per scadere... E-e tocca a me prendere il suo posto. Quando cercherà di prendere il controllo della mia mente avrete altri cento anni, forse centocinquanta. Dopodiché i-”

“Tranquillo ragazzo. Quando giungerà il momento farò quello che dovrà essere fatto, non temere. Ahahhahahah! Cosa vuoi che ci voglia a far fuori un moccioso come te?”

A quella battuta, Negi aveva scosso la testa e si era lasciato andare ad un flebile sospiro rassegnato, per quanto anche il suo volto lasciasse intravedere un lieve sorriso.

“Buona fortuna, ragazzino.” Le disse solamente lei, prima che lui se ne andasse.

Appena Negi scomparve dalla loro vista, Yue vide e capì.

Vide Evangeline crollare sulle proprie ginocchia e scoppiare in un pianto dirotto. Non era facile distinguere in quelle lacrime quelle di una madre o quelle di una innamorata, ma... quello era amore. Del resto, anche lei provava il medesimo sentimento e, alla stessa maniera della vampira, lasciò che quella rugiada del cuore le solcasse le guance.

Con quell'addio, i chiassosi e divertenti giorni del Mahora e le fantastiche avventure di Ala Alba potevano dirsi conclusi. Come se Negi si fosse portato via con sé persino i rumori, il mesto silenzio di chi popolava la villa magica acquisiva cadenze finanche spettrali. Man mano, uno dopo l'altro, tutti presero la propria strada: alcuni decisero di seguire Negi nel suo sacrificio, altri semplicemente di fuggire da quella atmosfera opprimente e cercare di ricostruirsi una vita. Presto Fate e Evangeline iniziarono a litigare in modo sempre più furibondo sul da farsi, con il primo che non si arrendeva all'idea di perdere per sempre quello che da nemico era ormai divenuto il migliore amico.

Del gruppo originario della 3-A era rimasta solo Yue. Silenziosamente, anche lei, un mattino prese la decisione che tanto aveva tentato disperatamente di rimandare. Fissò il portale verso quel luogo maledetto, con il cuore che batteva all'impazzata.

“Ti sei convinta anche tu quindi.” Disse una voce alle sue spalle, mentre il piede destro stava accennando un movimento verso l'abisso.

“Già. Non provare a fermarmi, ti prego.”. Rispose secca lei. Non aveva bisogno di voltarsi per capire che si trattava di Evangeline.

“Verrai inghiottita anche tu dall'incantesimo del Mago delle origini, Yue-chan.”

“Lo so. Ma non ce la faccio a restare qui, con te, e appassire nell'attesa. Sono una semplice mortale, in fondo.”

“Non credere che mi piaccia, la mia immortalità, baka-ranger. Non credere che mi piaccia rimanere sola ad aspettare... Tentando nonostante tutto di dimenticarvi. Non credere che io non voglia saltare di là con voi... Con lui.”

“Evangeline-san... Se la nostra presenza eviterà a Negi di impazzire sotto il controllo mentale di Ialda anche per un solo minuto, sarà un minuto che regaleremo a te e a Fate per salvarlo. Quindi, ti scongiuro, ti supplico, non abbandonarci all'oblio. E non cedere alla solitudine, per quanto sia egoista da parte mia chiedertelo.”

“Mpf... Mocciosa, per chi mi hai preso?”

Yue non fece in tempo a sentire il resto delle lamentele della bionda Evangeline Anastasia Katherine MacDowell, perennemente incapace di essere onesta con se stessa. Prese un bel respiro e si tuffò. Verso l'ignoto.

Kyonnyuchan space

Eccomi qua, con un altro sclero. Non so quanti di voi abbiano letto Negima e quanti, tra chi l'ha letto, legge ora Uq Holder!, il seguito. Francamente non amo i personaggi nuovi e lo seguo solo per sapere che fine faranno Negi, Evangeline e tutto il resto della banda rimasta. Per questo, non ho resistito alla tentazione di rappresentare il momento di svolta tra la prima e la seconda serie, oltre al motivo per cui Yue, Nodoka, Rakan e Albireo sono incatenati con la volontà al superkattivo Negi Ialda (Ossia Negi con la mente controllata dal Mago delle Origini). Ho voluto anche esplorare un attimino i confusi (tuttora, del resto, dopo ben 135 capitoli di Uq Holder) sentimenti di Eva, una immortale dalle mille maschere, che, in realtà, nasconde ancora in sé una parte della bambina bisognosa di conforto, crudelmente trasformata da un mago perverso in un mostro condannato a vivere in eterno... E vedere inesorabilmente morire coloro cui si affeziona.