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Autore: Tessie_chan    09/04/2017    1 recensioni
Naruto e Sakura sono disperati, ormai. Non sanno più che inventarsi per strappare Sakuke dalle grinfie di Orochimaru, finora loro sforzi sono stati inutili. Come fai a convincere un amico a tornare sui propri passi se non puoi neanche parlargli?
Vista la situazione, i jonin di Konoha sono giunti ad un’amara conclusione: i ragazzi devono trovare il modo di procurarsi un miracolo, o l’aiuto di lei.
Insomma, tra le due alternative c'è ben poca differenza.
Lei è Denko Hatake, detta anche la Sibilla di Konoha, ed è la kunoichi più indisciplinata, stravagante, pasticciona e incosciente del villaggio. Oltre ad essere una delle più forti, ovvio.
Ah, dimenticavo, è anche la moglie di Kakashi, e non potrebbe essere più diversa da lui.
Lei, con la sua celebre cocciutaggine combinata alla sua abilità innata e ad una stupefacente mancanza di giudizio, potrebbe davvero fare la differenza.
C’è solo un problema: nessuno ha più sue notizie da dieci anni, da quando, appena diciottenne, ha abbandonato il marito e mandato all'aria il suo matrimonio per inseguire i propri sogni e compiere la più improbabile delle missioni, causando uno scandalo monumentale e spezzando il cuore del consorte.
Come farà la squadra a convincerla ad aiutarli?
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Uchiha, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Team 7 | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
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Il Copiatore e la Sibilla

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Le donne hanno un istinto meraviglioso, scoprono tutto, meno ciò che è evidente.
(Oscar Wilde)

Si dice che la verità trionfa sempre, ma questa non è una verità.
(Anton Čechov)

L’uomo cerca la verità per poterla nascondere meglio.
(Stanislaw Jerzy Lec)

Quando la primavera svanisce,
v’è il rimorso di non averla guardata abbastanza.
(Emily Dickinson)

 


 



Solo il rimorso può dare ad una persona la possibilità di redimersi, o di cercare un’altra opportunità. Io ne ho avute diverse di opportunità con te, dobe, e le ho sprecate tutte, dalla prima all'ultima.
Forse non eravamo destinati? No, mi rifiuto di crederlo. Un amore come il nostro non può essere solo un caso, o uno scherzo. Qualcuno deve averlo voluto. So che è così, anche se tu dici di no.
Chissà che ne pensa Teian. Lei è la dea dell’onniscienza, lo saprà di sicuro come stanno le cose, no? Molte volte ti ho pregato di chiederglielo, visto che tu e lei parlate in continuazione delle verità del mondo in quella vostra strana lingua, ma tu non hai mai voluto farlo.
Forse perché la risposta che potresti ricevere ti fa troppa paura. O forse semplicemente non ti interessa più, non si può mai sapere con te.
Orgoglio e paura si inseguono dentro di te, dobe.
Non sono mai riuscito a capirti fino in fondo, dobe. Ci ho messo più di ventotto anni per capire che in realtà non sei affatto stupida come hai sempre voluto far credere. Era una recita, un modo per nascondere tutte le verità di cui sei stata nominata custode, assieme alle tue compagne. Non lo hai mai voluto quel ruolo, ma hai dovuto accettarlo, non potevi scegliere, e così hai dovuto imparare a nascondere le cose. Verità grandi e piccole, gravi o insignificanti, solo pochissime cose hai lasciato sfuggire, e mai per caso.
Tu non fai mai niente per caso, dobe.
Non ti capisco dobe, nemmeno adesso che conosco tutta la verità. Come riesci a nascondere tante cose e al tempo stesso ad essere così tremendamente sincera? Tu non hai mai detto una bugia in vita tua. Dici sempre che non sopporti le menzogne, le trovi vigliacche, imperdonabili. Non mi hai mai perdonato per averti ingannata, più di dieci anni fa. Ma ciò che fai tu, tacere e dissimulare, non è forse come mentire?
Sì? No? Non lo so. Non so più niente, ormai.
Credevo di conoscerti, dobe. Nonostante la tua imprevedibilità, credevo di aver capito alla bell’è e meglio come funzionava la tua mente. Ne ero convinto, mi ero illuso.
Sbagliavo. In tutti questi anni io ho visto solo la punta dell’iceberg. Sono tuo marito, ti amo alla follia, e non ti conosco. Non c’è sensazione peggiore al mondo. Pensavo che l’essermi rovinato con le mie stesse mani dieci anni fa fosse il peggio che potesse accadermi, ma questo è ancora peggio. Diecimila volte peggio.
Eppure, con il senno di poi, mi rendo conto che, almeno per quanto riguarda gli ultimi avvenimenti, in realtà tu non mi hai mai ingannato. Mi piaceva pensare di sì, per avere la possibilità di poterti puntare il dito contro esattamente come tu hai fatto con me, ma non era vero.
Non mi hai ingannato, dobe. Semplicemente hai tenuto fede a ciò che avevi detto: non devo più spiegarti più niente Kakashi, perché ormai il nostro legame non ha più valore. Hai detto così, ricordi? Io ho fatto finta di non sentire perché sapevo che le cose non stavano così – e lo penso ancora -, ma è stato un mio errore. Tu mi avevi avvertito dobe, ma io non ti ho ascoltato.
Sei sempre stata un’egoista, dobe. Ti comportavi come una ingenua idealista zuccona, ma c’è sempre stato egoismo in te. Perfino quando tendevi la mano a qualcuno che aveva bisogno di aiuto, perfino quando asciugavi le lacrime di un amico, anche allora eri egoista.
Ma cos'è poi l’egoismo? Che domanda difficile, ci sono tante risposte possibili. Ognuno ha il suo modo di essere egoista, e tu non fai eccezione.
Hai sempre messo i tuoi obbiettivi al primo posto, qualunque fossero. Gli altri c’erano ancora, e tu continuavi ad amarli e a preoccuparti per loro, ma non permettevi a nessuno di loro di esserti d’ostacolo. Hai sempre permesso a chi amavi di camminare al tuo fianco nella tua corsa verso la meta… ma non hai mai permesso a nessuno di mettersi davanti a te, di fermarti. Chiunque ci abbia mai provato è stato spazzato via…
Io sono stato spazzato via. Dieci anni fa tu avevi un sogno da realizzare, in cui credevi con tutta te stessa. Era così importante per te… e io ho fatto di tutto per distruggerlo.
Ti ho mentito. Ti ho ingannata, approfittando della fiducia che avevi in me, sono arrivato ad ingannare perfino il Terzo Hokage. Mi sono rifiutato di credere in te, io che avevo giurato di amarti, onorarti ed esserti sempre fedele. Ti ho minacciata, ho anche cercato di ucciderti… solo per fermarti. Per tenerti legata a me.
Ma non è servito a niente. Mi hai sconfitto e sei andata via lo stesso, e senza di me. Mi hai escluso dalla tua vita, mi hai spezzato il cuore. Sei stata crudele, dobe, come sempre.
So di averti delusa, dobe. Vorrei poter dire che l’ho fatto perché avevo paura, perché credevo che Orochimaru fosse un avversario troppo pericoloso per te… ma la verità è un’altra, è inutile prendersi in giro.
La verità è che non volevo ti allontanassi da me. Non fisicamente, so che tu mi avresti tanto voluto al tuo fianco in quell'avventura… ma con i pensieri. Fino ad allora mi avevi sempre messo al primo posto… e poi hai avuto la possibilità di realizzare il tuo sogno, quella che cercavi da una vita. E io mi sono messo in mezzo, perché ti volevo per me solo. Che folle egoista sono stato…
Dieci anni sei stata lontana da Konoha, senza dare notizie, né a me né a tuo padre. Per dieci anni ti ho aspettato, incapace di respirare… l’unica cosa che mi dava conforto era sperare che da qualche parte tu c’eri ancora, e stavi combinando una delle tue solite follie.
Tu fai sempre così. Vai allegramente per la tua strada, e ad un certo punto ti viene una delle tue idee assurde, di quelle che potenzialmente potrebbero radere al suolo un intero villaggio. Fai la tua solita dose di baraonda, poi chiedi scusa al malcapitato, grattandoti la nuca e ridacchiando con aria imbarazzata, e per fare pace proponi di andare a mangiare insieme una bella ciotola di ramen, perché per te non c’è problema al mondo che non possa essere risolto con il cibo.
Stupida dobe. Tu e la tua fissa per il cibo e per i guai. E dire che vai per la trentina! Dovresti darti una regolata, non sei più la bambina pestifera che sei stata.
Anche i ricordi che avevo di noi mi hanno aiutato. Strano, vero? Avrei dovuto provare rimpianto ripensando ai nostri momenti più belli, alle nostre tante sfide, alle missioni affrontate sempre fianco a fianco, alle risate e ai litigi, ai nostri allenamenti e ai tuoi scherzi infantili… e invece ripensare a noi è stata l’unica cosa che in questi ultimi dieci anni, per alcuni brevi momenti, mi abbia riscaldato davvero l’anima.
Ti ricordi? Litigavamo in continuazione, e sempre per motivi stupidi, fino a quando non scattava la sfida, che era sempre senza esclusione di colpi. Era il nostro modo di divertirci, non potevamo farne a meno: punzecchiarci, provocarci, creare la competizione… non ne avevamo mai abbastanza, soprattutto perché alla fine, chiunque dei due riuscisse a spuntarla, si finiva sempre in camera da letto. O anche in altri posti, dipendeva da quanto era stata intensa la competizione.
Poi però tu hai deciso di andartene, e la nostra casa è diventata ben presto irriconoscibile: niente più risate, niente più grida, niente più risse sul divano… solo la solitudine, e il più spaventoso dei silenzi. Perfino i tuoi scherzi ridicoli, che prima mi mandavano così tanto in bestia, mi sono sembrati qualcosa di prezioso e necessario, al pari delle carezze e dei baci.
E poi sei tornata. Senza preavviso, con una delle tue solite entrate ad effetto eccessive e rumorose, facendo casino come al solito, dannata dobe. E dopo dieci anni ho finalmente ripreso a respirare.
Ma tu non mi volevi più, ormai. Mi amavi ancora, ma non mi volevi più vicino, né tantomeno nella tua casa, o nel tuo letto. Io ovviamente non l’ho accettato, e così è cominciata la nostra ultima e decisiva grande sfida. Perde chi si arrende, come al solito.
Crudele dobe, sei crudele! Come fai ad essere così dolce e crudele al tempo stesso?
Credevo di aver vinto io, dobe. Pensavo di aver avuto ragione del tuo rancore, e di essermi riconquistato il tuo amore, e la tua fiducia. Ero così felice... ma poi è andato tutto in pezzi, di nuovo. Nuove verità si sono messe in mezzo, io ho saputo la verità su di te e sulla tua famiglia, e tu hai scoperto la verità su di lui.
So che un tempo lo amavi, dobe. So quanto lui fosse importante per te. Lo era anche per me, sai? Ma lui non è più quello di un tempo. Il vecchio Obito è andato, dobe. Non riuscirai a riportarlo indietro.
Niente. Non mi ascolti, come al solito. Provo a fermarti, ma tu ti agiti nella mia presa, fissandomi con occhi spalancati. Lasciami, mi gridi, devo riportarlo indietro!
Non serve a niente sperare che tu ti arrenda. Non succederà mai, lo so. Così mi arrendo io, e ti lascio andare per la tua strada. Ma non passano neanche due secondi che me ne sono già pentito. Ti guardo andare di nuovo via, consapevole di non poterti fermare neanche stavolta.
Mi sento come se fossi stato rifiutato. Come se tu preferissi lui a me. Probabilmente tu diresti che è un pensiero stupido, ma non posso farne a meno, perché so che in realtà stupido non è.
Forse perché a lui non hai mai voluto nascondere nulla. Forse perché lui è stato il tuo primo amore, e so che non sei mai riuscita a dimenticarlo del tutto…o forse perché anche dopo aver scoperto quali azioni terribili avesse commesso, hai continuato a credere in lui, a volergli bene.
Non hai perdonato me, ma a quanto pare sei disposta a perdonare lui. È questo che mi spaventa.
Denko Kadai Hatake, perché devi essere sempre così? Perché non vuoi mai arrenderti?
Siamo in guerra, domani potremmo essere morti. Ma a te non importa, vero? Vedi solo il tuo obbiettivo…
Senza neanche rendermene conto comincio a correre per raggiungerti. Non voglio fermarti, so che non ci riuscirei. Voglio solo guardarti, voglio solo abbracciarti, e dirti che ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Prima che tu ti allontani per sempre.
Sembri già così lontana, Denko…
Perché non sono riuscito ad aggiustare le cose fra di noi prima? Forse mi avresti ascoltato, se solo io non ti avessi deluso così tante volte…
Perché non stato capace di proteggere il nostro amore?



Angolo autrice:
Salve a tutti! Io sono Tessie-chan, ed è un vero piacere conoscervi! 
E' la prima volta che scrivo su questo fandom, quindi sono un po' emozionata! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, anche se è solo un prologo!
La storia è ambientata dopo la Saga della riunione tanto attesa, e comincia cambiando gli avvenimenti della Saga dei dodici guardiani ninja. Non so ancora quanto la mia storia si discosterà dall'originale, ma spero che comunque alla fine l'apprezzerete!
Non so quanto spesso potrò aggiornare, considerando gli impegni universitari e il livello di ispirazione; in realtà avevo pensato di aspettare di essere ad un buon punto della storia prima di cominciare a pubblicare, ma sapete com'è... non ho resistito! >.<
Ringrazio chiunque abbia voluto leggere questo primo capitolo, e spero che vorrete recensirlo per farmi conoscere la vostra opinione! Un bacio grande!
Tessie_chan

 
   
 
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