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Autore: Emmola 02    09/04/2017    1 recensioni
Storia partecipante allo StingYu day indetto dal forum FairyPiece
20 dicembre, è scesa la neve su Zurigo e Yukino si sta preparando ad uscire, ma c'è un peso al cuore che la tormeta...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Neve:



Tutto bianco, ricoperto da un soffice manto. Zurigo sotto la neve è molto silenziosa, eppure così viva. Le persone per strada si muovono, si salutano,  chiacchierano, ridono. Ma stranamente tutto ciò non fa rumore.

Tutto tace, la neve portava via con sé il nervosismo, lo stress, e lasciava la calma, la serenità. Come si sa calma e serenità non hanno bisogno di rumori manifestarsi: si insinuano nei nostri cuori lasciando un piacevole calore che si trasmette di persona in persona, con un semplice sorriso.

Il grande orologio alla parete marca le sette meno un quarto di sera e anche se non sono gli orari adatti, io stringo tra le mani una calmante tazza di cioccolata calda, che sorseggio nel salotto seduta su di una morbida poltrona, tra il camino acceso che scoppietta allegro e la porta finestra del balcone da cui osservo i lampioni, appena accesi nell'imbrunire della sera.

Indosso una gonnellina corta bianca, un maglioncino di lana soffice e rosa opaco delle ghette spesse in tinta con la gonna. Ho alcune ciocche bianche e ribelli legate appena sopra l'orecchio da un elastico con una rosellina rosa spento che mi dà un tocco di freschezza. Non sono del tutto soddissfatta del mio outfit: penso sia un po' troppo elegante per quella semplice serata, ma allo stesso tempo voglio essere notata. Mi sento molto agitata, mi sto mordendo le unghie.

Difatti di lì ad un quarto d'ora sarei dovuta uscire: "una promessa che hai fatto ad un "amico" nulla di più" mi ripeto tentando di scacciare l'ansia, che non fa altro che tormentarmi.

Guardo l'orologio: 

19.00

Certo che il tempo vola, così mi metto il cappotto beige in stile parigino che tanto mi piace la sciarpa bianca, i guanti, gli stivaletti di pelle ed esco di casa, chiudendo la porta e infilando la chiave nella tasca della giacca.



La neve è illuminata dai lumi della strada e dalle tipiche figure di luce natalizie che rendono l'admosfera magicamente nataliza: Il manto bianco sulla strada scricchiola sotto i miei piedi. In lontananza si odono delle campane che trillano una melodia sconosciuta alle mie orecchie, ma al contempo quel suono capace di suscitarmi dentro una sensazione di tepore simile alla felicità. Dalle finestre delle case si può avvertire un lieve profumo di cannella e biscotti.

Ed è perdendomi tra queste sensazioni di pace più pura che mi ritrovo a camminare nella piazza della città. 

Questa è circondata da piccole magnolie addormentate sotto il peso della neve. Al centro della piazza la grade fontana a strati ricoperta dalle ghirlande di pino. Al posto dell'albero difatti si ricopre la vecchia fontana di ghirlande di pino, per poi posarci le lucine e i vecchi addobbi natalizi degli anni passanti. Ogni capodanno su quello specchio d'acqua fanno galleggiare sui piani della fontana alcune lanterne che a seconda del fatto che si fossero alzate in volo, o sprofondate nell'acqua significavano fortuna o sfortuna per l'avvenire del nuovo anno.

Mi siedo in una delle numerose panchine vicino al municipio scostando la neve.

In un ansiosa attesa lo cerco tra la gente, sono le 19.30. Cerco di preservare quel poco di unghia rimasta:

"Calmati Yukino, calmati è solo un uscita con un amico, lo hai sempre fatto. Le cose non devono cambiare " continuo a ripetermi con il solo effetto di sentire un terribile nodo allo stomaco e le labbra piegarsi verso il basso: non ci parlavo da quasi quattro mesi, o più precisamente da quando avevo scoperto cosa era quella sensazione di bollore all'interno del mio corpo, mista a quel bisogno di sorridere solo alla vista di quel viso. Mi sono innamorata di lui e questo mi fa un male cane, voglio solo far sparire i miei sentimenti, allontanarmi da una persona che non mi ricambiava. Perchè io cosa sono per lui se non la migliore amica d'università? Nulla, per lui sono solo quello, per me non c'è speranza di riuscita. Quindi il giorno che mi ero accorta di essere innamorata scappai da lui e cominciai ad evitarlo, fu la fine, cominciai a soffrirne. E anche se lui mi cercava io o lo ignoravo, o inventavo delle patetiche scuse. Avevo continuato così sperando di dimenticare quei sentimenti che non sarebbero mai stati ricambiati. Fino a che non avevo capito che era inutile comportarsi in quel modo. Se avessi confessato ciò che provavo sicuramente non sarei stata ricambiata, ma almeno lui mi avrebbe lasciata stare: non nutrire gli stessi sentimenti per una persona questa si allontana, e a me serve propio quello: lontananza.

Le gente cammina tranquilla sotto i miei occhi attenti che, si spostano sull'orologio in legno del municipio: 

19.43

È di nuovo in ritardo, ciò non mi stupisce. Mi tremano le mani, forse non mi sarei dovuta sedere su si una panchina...

Improvvisamente buio e qualcosa di tiepido a toccarmi il viso arrossato dal freddo.

Sting è arrivato, avrei riconosciuto il suo tocco tra mille altri. Sorrido, perchè non riesco a non sorridere, ad essere felice per il suo tocco, sono un controsenso unico: non voglio vederlo, ma quando lo vedo ne ero euforica e non voglio che se ne vada.

Tocco le sue manone ruvide sui miei occhi sentendomi sobbalzare per la gioia, ma una gioia strana: Il mio cuore vorrebbe poter intrecciare le sue mani con le mie ma non posso, la mia testa me lo impedisce.

"Sting" dico  malinconica accorgendomi di come mi piaccia quel nome.

"Yukino!!" Esclama lui come aveva sempre fatto, mi fa male lo ha sempre fatto è lo farà sempre. Cade il silenzio tra di noi, non so cosa dire e nemmeno lui lo sa, è imbarazzante sento di diventare rossa. Il silenzio che ho tenuto per questi mesi ci ha allontanati. Meglio per me.

"Andiamo o hai intenzione di restare li impalata ancora per molto!" Mi dice ridendo e prendendomi la mani, per poi trascinarmi per le vie innevate.

"Dove stiamo andando?" Chiedo cercando di staccare la mia mano dalla sua, che mi trascina per le viuzze cittadine fino alla stazione della metro. Lui stringe invece forte la mia mano e continua a trascinarmi.

"Lo vedrai" fa con un ghigno stritolando la mia mano nella sua. Perché mi sta facendo questo? La sua mano non avverte niente, lui lo sta facendo come una cosa naturale, senza sapere che una cosa così semplice sta uccidendo il mio animo. Chiedo di più di un semplice gesto, voglio essere ricambiata, desidero percepire dei veri sentimenti in quella stretta, domando solo un secondo!

Persa in quei pensieri mi accorgo di essere seduta nella metro, sono confusa e mi sento distante dal mondo, abbandonata a me stessa, non riesco nemmeno a sentire ciò che mi sta attorno.

È questione di attimi, sta succedento tutto troppo velocemente, non riesco nemmeno a capire ciò che succede, gli eventi mi passano davanti come dei razzi: 

Sto risalendo le scale, adesso di nuovo correndo trascinata da Sting. 

Non sono più in centro città, mi trovo in periferia in riva al lago. Le mia mano è ancora stretta da quella di Sting. D'istinto la mia mano strappo dalla sua stretta prepotente e come scusa guardo l'orario sul cellulare:

20.18

"Eccoci arrivati" dice lui in modo da riavere la mia attenzione.

"Dove siamo?" Chiedo fingendomi indifferente a tutto ciò che succede.

"Yuki sei viva pensavo di trascinare un morto! Ed ora seguimi" Ride arrogante, perchè mi sono innamorata di una persona così arrogante? Ma lo seguo comunque, non riesco a resistere di nuovo all

"Non hai risposto alla mia domanda." Faccio fredda e distaccata, non voglio cadereci più di quanto ci sia già caduta.

"Un paesino vicino a Zurigo che si chiama Magnolia" fa lui un po' preoccupato dal mio tono staccato, ma so che è preoccupazione da amico e che presto sarà tutto finito.

Inizia a nevicare: mi è sempre piaciuta la neve, ma oggi non ce la faccio propio, vedo tutto negativo: I fiocchi puri che cadono leggiadri dal cielo sembrano posarsi nel mio cuore come pesanti e oscuri ghiaccioli.

"Perchè siamo venuti qui?" Faccio con il bisogno di chiarire quello che provo all'istante.

Lui non risponde e per tutta risposta mi trascina per le rive del lago del paesotto fino ad arrivare al molo di legno. 

Intorno a noi le luci delle case si specchiano nell'acqua scura e i fiocchi di neve si posano su tutti i tetti a punta già innevati delle casette medievali. Sento di esplodere, come può farmi una cosa del genere?! Portarmi in un posto tanto romantico come se fossi un amica, stringermi la mano come se fossi un amica, parlarmi cose se fossi solo un amica. Devo finirla li, sono stufa marcia.

"Allora?" Sputo rendendomi conto della freddezza delle mie parole. Lui mi guarda con uno sguardo indefinito

"Perché mi eviti? Perchè mi ignori? Se ti ho fatto qualcosa basta dirlo. Perchè mi tratti così freddamente? Spiegami perchè, io non capisco." Dice con la sua arroganza, con la sua voce talmente profonda e roca  da farmi rabbrividire.

È ora di confessarmi e di scappare per poi svanire per sempre, ma in questo momento il mio cuore protesta, un nodo alla gola mi impedisce di parlare, non voglio andarmene, io voglio restare. Abbasso lo sguardo a terra mentre il mio cuore si riempie di ghiaccioli freddi e oscuri.

"Allora?" Fa lui alzando il tono di voce è molto arrabbiato. Gli occhi mi pizzicato e le prime lacrime scendono contro la mia volontà, cerco di ricompormi, voglio andarmene da quel posto, da quella droga capace di farmi stare bene per poi uccidermi.

"Fa niente" fa lui come se ciò che ha appena detto siano che parole.  Cerca di nuovo il contatto fisico con me, che non c'è la faccio davvero più e con le ultime forze superstite alla battaglia tra cervello  e cuore riesco a dire:

"Smettila"

Lui indietrieggia spaventato dalla mia parola.

"Smettila?" Fa con la voce tremante, mentre le mie forze stanno tornando, e allora finalmente riesco a sbottare:

"Perchè mi fai questo? Perchè continui a cercarmi malgrado io ti rifiuti? Perché ti ostini a cercare un contatto fisico con me? Non capisci che non voglio vederti! È così difficile?" Un altra lacrima cadede sulla neve del molo. Respirò a fatica ma non posso andarmene, prima devo dirgli che lo amo.

"Da come parli sembra quasi che tu sia la vittima... sono io quello che è stato ignorato da un giorno all'altro per quattro mesi!" Questo mi fa arrabbiare veramente e allora perdo le staffe, alzo il mio volto rigato dalle lacrime in modo che lui veda chi tra i due soffra veramente.

"Tu la vittima? Li vedi questi?!"e indico i fiocchi di neve urlando. 

"Sono dei pozzi di oscurità, ghiaccio che si sta infilando abusivamente nel mio cuore ed è colpa tua! Lo sai il perchè? Perchè IO TI AMO, ma tu ti ostini a trattarmi da migliore amica, a passarmi davanti con le tue nuove fidanzatina ogni tre settimane e ignorare me! E tu sei ancora la vittima?!" Mi volto, glie l'ho detto, c'è l'ho fatta ora non mi resta che andarmene senza voltarmi, non voglio confermare il presagio di avere una faccia schifata dietro alle mie spalle. Ho un nodo alla gola e le lacrime non fanno che scendere: è ora di andare.

"Non seguirmi" è l'ultima cosa che dico prima di muovere i passi verso la strada.

Non ci riesco, qualcosa mi afferra, mi gira velocemente e mi stringe forte, di nuovo Sting.

"Allora non hai propio capito vero? Lasciami andare! Lasciami andare!" Tento di ribellarmi, perché si ostina a farmi questo? Intanto lui ha preso a soffiare sul mio petto.

"Che fai lasciami! Non capisci che mi stai facendo male così?!" Scoppio in lacrime, non riesco più a trovare le forze per ribellarmi.

"Shhhh" mi fa lui continuando a soffiare sul mio petto, io ho smesso di reagire e continuo a piangere disperatamente.

"Sai invece io la neve la vedo un po' come dei fiocchi di luce. Questo solo quando sono con te, come adesso: il mio cuore è riempito da fiocchi di luce, ho bisogno che anche il tuo cuore lo sia Yukino." Le sue mani mi artigliano la schiena possessivi mentre lui continua a soffiare sul mio petto.

"Luce entra nel cuore di Yukino e sciogli il suo giaccio" sono ancora bloccata dal suo abbraccio disperato. Alla fine mi guarda negli occhi e appoggia la fronte alla mia.

"Luce entra nel cuore di Yukino e dille che la amo"




Angolo Emma

Che roba ragazzi ho finito appena in tempo sono le 11. 47 , spero che vi sia piaciuto Ci saranno un botto di errori scusate in anticipo ma l'ultimo pezzo è fatto di fretta

Ringrazio Laura per l'html♡♡ tanto love♡♡♡♡♡

Ciau a tutti

Emma

   
 
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