- E mi fissai d'allora in poi in questo proposito disperato: d'andare inseguendo quell'estraneo ch'era in me e che mi sfuggiva – Luigi Pirandello
Lily: la ragazza perfetta, la figlia devota, la strega capace.
Ma il riflesso tradisce le attese.
Gli occhi verdi – estranei a loro stessi, conosciuti dagli altri.
I capelli lucenti – rossi di giorno, corvini di notte.
La mente brillante – acuta tra i banchi di scuola.
Il continuo cercarti, sfuggirti e non trovarti: il futuro incombe, la vita bussa… la paura incalza, sai chi sei?
Nello specchio ti guardi, non ti riconosci, è davvero quello il tuo viso?
Quell'idiota di Potter ti è sempre tra i piedi, ma è nei suoi occhi che hai visto riflesso il verde per la prima volta.
Note:
Devo dire mio malgrado, che la citazione non era affatto facile da sviluppare, in più avevo deciso di scrivere su di Lily a prescindere dalla citazione scelta (una mossa azzardata, me ne rendo conto). Comunque, non so, ho scritto di getto, senza pensarci, volevo uno stile veloce (la mancanza dei verbi nella prima parte è, ovviamente, fatta di proposito) e incalzante, spero di essere riuscita nell'intento almeno in piccola parte. Ho pensato che anche Lily avesse le sue crisi di identità e che tutti la vedevano come perfetta, ma lei come si sentiva?
Ho immaginato la drabble ambientata durante il settimo anno di scuola: i primi approcci con James e la guerra che è sempre più vicina… spero vi piaccia almeno un po'.
Buona lettura.