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Autore: threeisaperfectnumber    12/04/2017    3 recensioni
"Vivevi come una farfalla, un battito d'ali alla volta. E come una farfalla, che vive solo tre giorni, sei vissuto ventidue anni come settantadue ore, pochi mintuti e zero secondi."
Chanbaek, angst.
~alla mia luna, che nei momenti bui è li ad illuminare ogni mio passo affinché io non mi perda.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Ti starò accanto fino a che lo vorrai e, quando non lo vorrai più, continuerò a farlo in silenzio"
~happy bithday to my moon, i love you more than i tell you




Kiss the rain.


Contemplando una bara aperta, Chanyeol  pensa che la sua vita sia finita qui. Il suo Baekhyun è là dentro e niente e nessuno glielo riporterà mai indietro. 
Fissando il suo viso spento si sente spaesato, lui che aveva un perenne sorriso sulle labbra.

 

Si rigira la collana fra le mani, il pizzo metallico gli ferisce le dita ma non ne se cura più di tanto. 
Una grossa B ci è incisa sopra, una cosa piuttosto dozzinale che a lui piace sfoggiare fiero, sul suo lungo collo.
Ne aveva una uguale Baekhyun, con un' altrettanto grossa C.

 

"Scordatelo Channie, non la indosserò mai. Io non ti amo" gli disse con il suo solito ghigno.
A Chanyeol faceva male sentirglielo ripetere ogni volta, cercò, per quella volta dunque, un giusto compromesso.
"E va bene. Facciamo che la metterai soltanto quando ti renderai conto di amarmi. Quando la indosserai io saprò tu mi stai dicendo ti amo"
Baekhyun sembrò sorpreso dalla proposta, da quello strano patto, ma si ricompose in un attimo, rimettendo su la sua solita facciata.
"Certo, accetto. Tanto non ti amerò mai." Disse facendogli la linguaccia.


Un bambino cocciuto.


Questo era, un bambino cocciuto che aveva il mondo in pugno ed una vita davanti.


Passato oltre, esatto, Baekhyun è passato oltre in un battito d'ali.


Come una farfalla


È proprio come la vita di una farfalla, vola solo per tre giorni, Baekhyun aveva vissuto i suoi ventidue anni come settantadue ore, pochi minuti e zero secondi.


Si uccide la sera del sei maggio duemilasedici, il giorno del suo ventitresimo compleanno. 
Gli agenti lo trovano nella vasca da bagno di ceramica della sua casa alla trentaduesima strada. 
È la stessa vasca in cui lui e Chanyeol hanno fatto e rifatto l'amore ancora ed ancora.


Era lì, lo hanno trovato così, immerso in quella che in principio doveva essere acqua, diventata ormai un gelido lago di liquido vermiglio.


La diagnosi è chiara: morte per dissanguamento. Si è tagliato i polsi.


A Baekhyun piaceva vivere in bilico, non apparteneva a nulla, nemmeno a se stesso. 
Baekhyun era come i granelli di sabbia che ti sfuggono dalle mani.

 

Era tanto strano, quanto buffo.


Chanyeol lo aveva incontrato una sera di tanti anni prima, in un locale, era ubriaco marcio ed i suoi capelli erano rosa confetto. Si ricorda che gli si era praticamente spiaccicato contro, il tempo di un sorriso e poi gli aveva vomitato sulle scarpe.


Non ci crede a queste stronzate, ma gli piace pensare che sia stato il Destino. 
Il suo è stato amore a prima vista. Lui che non credeva nemmeno di essere gay. 
Si sente veramente stupido, in realtà, perché lui glielo ripeteva sempre.


"Non innamorarti di me, io sono tossico, non so amare"


E forse aveva ragione, forse doveva solo stargli più lontano del centimetro e mezzo, come si quando si tiene lontano un magnete da un corpo metallico.  E forse Chanyeol realizza di essere stato solo un pazzo masochista. 
Ma su una cosa Baekhyun aveva torto, lui sapeva amare eccome e, nel suo piccolo, anche se brevemente, lo aveva amato. Non abbastanza, certo, date le circostanze. Ma lo aveva fatto.


Chanyeol fissa una bara aperta ormai da ore e, nel mentre, si chiede se avesse potuto fare di più. 
Per un attimo ci aveva creduto.


"Spesso l'amore può salvare le persone, non demordere mai, piccolo Channie"


Glielo ripeteva sempre nonna Park, dopo una giusta strizzata di guance. La sua saggia nonnina era infallibile, non sbagliava mai. 
Ma con Baekhyun non bastava, non è mai bastato.


Baekhyun viveva come un equilibrista sempre sul filo del rasoio. Pronto a scappare quando le cose si facevano più serie, quando il macigno nel suo petto ricominciava a pesare più del suo effettivo peso fisico.
Abbandonato da piccolo, vissuto in un orfanotrofio fino ai tredici anni, era finalmente riuscito a scappare dalle grinfie di tre sporchi frati che violentavano continuamente sia lui che altri bambini, sin da piccolissimi.


A Chanyeol lo ha confessato qualche anno prima, durante la notte, quando l'oscurità entrava dalla finestra ed avvolgeva la stanza, tutto era più lecito e Baekhyun poteva smettere di sorridere.


Porta le mani ad accarezzare il volto ormai senza vita dell'amore della sua vita, ed è sempre bello, anche se gelido.


Gelido Baekhyun, quasi ride.


Lui che durante la notte, quando gli si stringeva contro, gli riscaldava il cuore, l'anima.


Se chiude gli occhi rivede ancora il suo ghigno, il suo sguardo mentre Chanyeol gli ripeteva di amarlo. 
Mai una volta che avesse ricambiato. Si limitava stringerglisi contro e a ripetergli sempre la solita frase.


Come si sopravvive senza la propria anima? 

Se lo chiede proprio mentre Kyungsoo gli comunica che stanno per chiudere la bara per iniziare i funerali.


È proprio l'ultima occhiata che rivolge all'ormai corpo spento di Baekhyun a fargli notare una cosa: dal collo pende un ciondolo, una grossa C è poggiata proprio su di esso, contrastando il malsano bianco della sua pelle.


Come si sopravvive senza anima? 

Chanyeol se lo chiede mentre si portano via la sua anima gemella. 
Se lo chiede anche la sera stessa, quando, seduto sul davanzale della finestra, contempla il mondo che, ignaro, va avanti e vive.
Se lo chiede anche quando pensa di buttarsi e farla finita.


I ricordi del sorriso di Baekhyun sono come un film proiettato davanti ai suoi occhi, con anche i suoi continui "non ti amerò mai Yeol, mettitelo in testa".


Chanyeol vola dal quindicesimo piano del suo appartamento, ad occhi chiusi. Con il suo sorriso radicato sotto le palpebre ed un ti amo sussurrato al vento, stretta tra le mani la sua B.


Amore mio, vivevi come una farfalla, un battito di ali alla volta. Era enorme il peso che portavi sul petto e non ti giudico per averlo fatto. Ma, permettimi di raggiungerti, permettimi di stringerti ancora una volta. 
Per sempre tuo,
-Chanyeol.





 



Kiss the rain perchè Yiruma è sempre una grande fonte, si consiglia l'ascolto di suddetta canzone durante la lettura.

  
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