-Stai calma, rilassati e predi un bel respiro, č soltato scuola no?-
Ecco cosa mi ripetevo ogni mattina, quando venivo svegliata dall'assordante rumore della sveglia, mi alzavo con gran fatica, perseguitata da mia madre che mi fischia fastidiosamente
-Lo faccio per farti svegliare.-
Fanculo penso io, mi infilo una felpa e le cuffie nelle orecchie, sguscio fuori casa e mi mettevo a correre per tutto il tragitto fino alla fermata del bus, ero sempre in ritardo.
Lo prendevo sempre al volo e mi sedevo da sola affianco al finestrino, prima perņ salutavo rigorosamente le mie 'amiche'.
In classe c'era l'inferno sceso in terra, io me ne andavo a sedere per i fatti miei, lasciandoli chiaccherare su di me, ero l'ogetto preferito delle loro discussioni.