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Autore: Harry Fine    14/04/2017    0 recensioni
(Storia in sospeso)
In questa storia, i personaggi di Shugo chara saranno visti in un contesto pieno di spade, combattimenti per mare, frutti del diavolo, passioni amorose su navi incredibili e desiderio di ricchezza e notorietà, pronti a tradire chi li ha cresciuti e a stringere amicizie indistruttibili. Si vedrà se la ciurma della Black lynx riuscirà a conquistare i mari o se verrà inghiottita dall'ora di un pirata leggendario.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Sulla sua isola, Barbanera stava camminando nervosamente per tutta la sua enorme camera da letto. Nonostante fosse notte fonda, gli era impossibile dormire. Aveva da poco ricevuto la notizia che Akai, uno dei suoi subordinati più capaci e per di più in possesso di un frutto del diavolo della categoria Rogia, era stato ucciso insieme a tutti i suoi compagni e che, cosa più importante, il Gasu gasu no Mi di quell'uomo era stato trafugato. Uno di quei preziosissimi frutti che lui si era dannato a trovare negli angoli più remoti del mondo gli era stato sottratto praticamente sotto il naso. E tutto quel disastro era stato compiuto niente meno che da Amu Hinamori e il suo gruppo, che si erano ovviamente alleati con la ciurma della Black lynx e il loro capitano. Questi avvenimenti erano qualcosa che non aveva assolutamente previsto quando aveva deciso di affidare quella missione ai suoi giovani allievi. Il gigantesco pirata battè con rabbia il pugno sullo stipite della porta. 《Sono stato un idiota! Credevo che quei mocciosi non si sarebbero fatti abbindolare da Tsukyiomi e dai suoi compagni tanto facilmente grazie alla paura e al rispetto nei miei confronti. Non avrei dovuto donargli tutto quel potere. Ho commesso un'imprudenza indicibile consegnando addirittura otto frutti del diavolo a quei ragazzini. Sono abili e intelligenti, è vero, ma non erano adatti a servirmi con i poteri dei frutti. E adesso si sono pure uniti ad altri otto individui dotati di abilità demoniache. Se non faccio qualcosa per eliminarli tutti quanti… rischiano di diventare una vera seccatura per la loro stupida intenzione di strapparmi il titolo di re dei pirati.》 Esclamò l'uomo, afferrando una grossa carta geografica e srotolandola di fronte a sé, sfregandosi il mento. 《Secondo i miei calcoli… dato che mi è stato detto che Tsukyiomi è stato gravemente ferito da Akai, quei mocciosi avranno rallentato moltissimo il loro viaggio per poterlo curare, quindi… dovrebbero trovarsi più o meno qui.》 Disse, indicando un punto presso una delle isole più piccole del suo dominio. Barbanera tirò di nuovo fuori il suo orribile sorriso e si concentrò. La sua mano diventò di colpo nera e nebulosa come un'ombra e il punto sulla mappa che lui stava indicando venne coperto da una specie di grossa macchia nera e perfettamente sferica. Il pirata rise. 《Non avrei mai creduto di dover ricorrere a questa mia abilità per distruggere una sola nave, per di più con a bordo un equipaggio di semplici ragazzini, ma adesso quei mocciosi non hanno più scampo. Gli manderò un paio di amici a fargli una bella sorpresa. Finiranno tutti quanti in fondo al mare insieme a quella bagnarola e io potrò recuperare i loro frutti. Unirò l'utile al dilettevole.》 Disse, sedendosi finalmente per rilassarsi un po'. Intanto, nel bel mezzo dell'oceano Pacifico, la Black lynx stava navigando normalmente sulle acque mi, mentre i membri della ciurma svolgevano ognuno i propri doveri. Ikuto Si stava riprendendo rapidamente, nonostante fosse ancora costretto a letto a causa dei resti del veleno nel suo organismo, e tutto sembrava andare per il meglio. Solo che Tadase, da esperto navigatore, guardando il cielo Sopra di loro, notò un accumulo preoccupante di improvvise nuvole nere nel cielo scuro e un calo nella pressione atmosferica decisamente impressionante. Tutto questo avrebbe potuto sembrare una semplice perturbazione, ma il tutto era stato troppo veloce ed improvviso per essere un evento casuale, il che fece insospettire il biondo. 《Ragazzi… temo che stia per arrivare una tempesta! E anche forte.》 Disse, lievemente allarmato. 《Che cosa!? Non è possibile. Anche io sono un navigatore esperto e le condizioni atmosferiche erano perfette per navigare fino ad un attimo fa.》 Affermò Shuraia, per poi sentire una goccia d'acqua cadergli sulla testa. Ad essa ne seguirono altre. Tante tante altre che ben presto, da lievi spilli liquidi, si trasformarono nell'acquazzone più potente che si fosse mai visto in quelle acque, ormai mosse da correnti sempre più anomale e pericolose, cogliendo di sorpresa i quindici ragazzi sul ponte. E il vento, che aveva iniziato a soffiare di colpo in maniera impetuosa, gettando la pioggia direttamente nei loro occhi, non aiutava di certo a vedere meglio la situazione. Erano letteralmente precipitati in un tifone. 《Accidenti! Presto ragazzi! Ammainate le vele prima che queste raffiche le spezzino!》 Urlò Utau, cercando di sovrastare l'ululato di quella specie di uragano che si era scatenato. Subito Kukai, Tadase, Rima, Reika, Yaya e Nadeshiko, ignorando la pioggia che li martellava, si precipitarono alle cime, chiudendo le vele prima che venissero seriamente danneggiate dai venti. Improvvisamente, però, qualcosa di molto grosso che si agitava sotto il pelo dell'acqua assestò un poderoso colpo alla fiancata dell'imbarcazione, facendola sbilanciare verso sinistra. La nave si stava inclinando pericolosamente, soprattutto a causa dei continui scontri con le onde sempre più alte che agitavano la superficie ormai nera del mare, mentre Tsuyo, impegnato al timone, cercava di mantenerla dritta e di non farla ribaltare. 《Che cosa è stato quel colpo di prima!?》 Chiese Rikka spaventata, cercando di scorgere qualcosa in tutto quel caos. 《Di sicuro non era uno scoglio. Lo avremmo visto. Sembrava qualcosa di vivo.》 Sentenziò Amu, che si stava mantenendo in piedi appoggiandosi alla balaustra. Di colpo, tutti gli altri alzarono lo sguardo e assunsero un'espressione atterrita. La ragazza dai capelli rosa, seguendo il loro sguardo, comprese il perché. Un gigantesco serpente ricoperto di squame biancastre e un paio di enormi e minacciosi occhi neri incombeva con la sua enorme mole Sopra di loro con le fauci irte di denti veleniferi spalancate. 《Un… un mostro Marino! Credevo che questi cosi fossero solo storielle per bambini!》 Esclamò Rima con gli occhi sbarrati. 《Beh, questo qui è verissimo. E non sembra avere intenzioni pacifiche.》 Affermò Hikaru, stretto alla gamba del ragazzo dagli occhi castani. E aveva perfettamente ragione. Infatti il mostro cerco di avventarsi sui ragazzi, ma Nagihiko utilizzò i suoi poteri idrocinetici per trasformare le gocce di pioggia in delle acuminate frecce liquide, che però vennero evitate dal loro bersaglio, che si immerse di nuovo con uno scatto, causando tremende onde che si riversarono sul ponte. 《Non fatevi colpire dall'acqua di mare! È la sostanza più pericolosa per noi utilizzatori dei frutti del diavolo, perché neutralizza le nostre abilità demoniache! Se perdessimo i nostri poteri adesso, diventeremo carne morta nella pancia di quell'affare!》 Si raccomandò Amu, mentre cercava, copiando i poteri di Kukai, di colpire insieme a lui il rettile con dei raggi luminosi, però lui era talmente veloce da impedire loro anche solo di prendere la Mira. 《È inutile. Non riusciamo a colpirlo! È troppo veloce.》 Esclamò frustrato il ragazzo dagli occhi verdi. Intanto il gigantesco rettile continuava a menare tremendi colpi di coda allo scafo dell'imbarcazione, cercando in tutti i modi di farla colare a picco. 《Lasciate fare a me. Mirufurūru! Gigantesco mano! Horudo!》 Disse Tsuyo. Due enormi braccia emersero dalla fiancata destra della nave e afferrarono il serpente proprio mentre stava riemergendo, cercando di tenerlo fermo, nonostante lui si divincolasse con forza. 《Sembra quasi come stringere in mano una saponetta. Sbrigatevi a farlo fuori!》 Disse il castano. A quel punto si fece avanti Reika. 《Ci penso io. Stringer head!》Esclamò, utilizzando il suo potere per trasformare i suoi lunghi capelli in altrettanto lunghi e affilati aculei. Sembrava quasi un riccio di mare in quel modo. 《Dammi una bella propulsione Kairi!》 Disse al ragazzino dai capelli verdi. Lui annuì e utilizzò i movimenti delle sue spade per generare una corrente d’aria potentissima che fece schizzare la ragazza verso la testa del serpente veloce come se fosse stata una cannonata. Il suo attacco perforò la testa del serpente da parte a parte come se fosse stata di burro. Quando atterrò sul ponte, stava per esultare per la vittoria appena conquistata, ma qualcosa la bloccò. E quel qualcosa fu un sibilo molto più forte ed inferocito di quello emesso dal serpente appena morto. Tutti guardarono in alto, osservando un mostro dal corpo composto da lunghissime spire identico in tutto e per tutto alla carcassa dell'altro, che ora galleggiava inerme sul mare burrascoso, ergersi minaccioso con tutta la sua imponenza sopra di loro, solo che questo era almeno tre volte più grosso, e sembrava anche abbastanza furioso. 《Ehm… io scommetto tutto il sakè del mondo che questa qui è mamma serpente... E sembra anche parecchio arrabbiata.》 Disse Shuraia, pallido come non mai per il terrore. 《Se quello era solo un cucciolo…. Ora capisco perché i marinai preferiscono credere che questi cosi siano solo racconti di fantasia!》 Esclamò Lulù, con la sua stessa espressione stampata in faccia. A quel punto, il serpente, probabilmente per confermare quella teoria, si avventò su di lei, che attivò subito i poteri del suo frutto. Quando le zanne si chiusero sulla sua pelle di diamante si sentì il rumore di qualcosa che va in frantumi, e tre denti caddero spezzati dalla bocca del mostro, accompagnati da del sangue verdastro. Questo, dipinse sul volto della bionda un'espressione soddisfatta. 《Beccati questa sgorbio!》 Gli urlò, mentre Reika faceva allungare le sue unghie a dismisura e le lanciava come frecce contro il corpo del rettile. L'altro, per tutta risposta, tornò alla carica, ma di colpo delle lunghissime catene d'oro e delle spesse piante lo bloccarono, costruendo una sorta di museruola di fronte alle sue fauci. Erano stati Tadase e Nadeshiko. Dopodiché, fu Yaya a fare la sua mossa, generando un grosso fantasma che si incollò al muso del mostro. A questo conseguì una terribile deflagrazione che lo lasciò alquanto intontito. A quel punto, intervennero anche Tsuyo, Rikka e Hikaru. Tantissime mani spuntarono sul corpo del serpente, tenendolo fermo, mentre una ventata di vento ghiacciato ricopriva la sua pelle squamosa di uno spesso strato di brina, che poi venne percorso da un'intensa scarica elettrica. Amu osservò con sorpresa il ragazzino biondo. 《Anche tu sei un Rogia?》《Esatto. Lo Hie hie no Mi è la fonte del mio potere.》 Rispose semplicemente lui. Poi, Rima e Nagihiko crearono una sorta di vortice di acqua e fiamme, accompagnato da una lama di sabbia di Shuraia, le ondate luminose di Kukai e le scariche sonore di Utau, mentre Kairi menata fendenti con i suoi poteri sul vento. Il serpente, però, non sembrò preoccuparsene e ripartì all’attacco. A quel punto, un’ombra munita di artigli, orecchie e coda da gatto schizzò rapidissima verso di lui, superando tutti gli altri. 《Neko neko killer!》. Neanche due secondi dopo, il corpo del gigantesco serpente era stato tagliato di netto in due in maniera perfetta. I quindici ragazzi non poterono fare a meno di spalancare gli occhi e le bocche. Ikuto atterrò, come di suo solito, con eleganza sul ponte. 《Come fareste senza il vostro capitano?》.
   
 
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