Per strada, all’improvviso, vedo un bambino di due anni che guarda incantato una vetrina di un negozio di giocattoli e sorrido, perché so che se lo vedessi ora, lo adoreresti e sentirei la tua voce dire “RyoTan guarda quel bambino non è adorabile?”. Istintivamente mi affaccio alla vetrina del negozio e lì lo vedo un bellissimo ed enorme orso di peluche tutto bianco, candido come la neve. Un peluche meraviglioso che mi ricorda te e decido di comprarlo. Entro nel negozio e acquisto quell’enorme orso bianco, chiedendo espressamente che venga protetto al massimo perché non voglio che nessun fiocco di neve si posi su quest’orso rovinandone così il pelo così morbido e vellutato. Sorrido mentre torno al Dome dove mi aspettano gli altri. Sono felice di esser riuscito a farti un regalo. Quest’anno ci eravamo detti “niente regali” , poiché a causa del tour non volevi farmi impazzire tra le vetrine, eppure ora eccomi qui nei camerini del Dome a sistemare con cura il peluche. Non voglio che Ohkura lo veda oppure se ne innamorerà per quanto è carino. Sorrido pensando a casa nostra tutta addobbata a festa e mi vien voglia di sentirti, così prendo il cellulare e mi allontano dal gruppo per sentire la tua voce che mi manca tanto e immaginarti sorridere alle mie battute idiote. Mi manchi e ti amo tanto, non vedo l’ora di rivederti, di stringerti e riempirti di baci. Questa notte senza di te accanto è stata orribile, ogni notte senza averti accanto è orribile: sento freddo e mi manca una parte di me importante. Quando mi sono svegliato ho guardato accanto a me cercando una testolina bionda che mi aspettavo di vedere accucciata vicino a me, ma tu non c’eri e mi sono sentito così triste.Ora, invece, mentre ti sento raccontare di come hai addobbato la casa, dei cuccioli che sono stati trasformati in cuccioli festivi e di tutto quello che è successo oggi, sorrido. Sorrido felice perché tu mi fai quest’effetto. Il solo sentirti e starti vicino mi rende l’uomo più felice di questo mondo. La telefonata finisce e io sussurro, per farmi sentire solo da te, “好きだよ, suki dayo” dopodiché rientro in camerino e trovo Yokocho con il tuo peluche in mano.
-Lascialo immediatamente e rimettilo delicatamente al suo posto! -Ohh, il nostro Ryochan è di cattivo umore. -Non sono di cattivo umore. Non è tuo, quindi posalo. -Se ci tieni così tanto a riaverlo perché non vieni a prendertelo?!“Volentieri” dico, sfoggiando uno dei miei sorrisetti malefici, mentre mi avvicino a Yokocho, ma appena gli sono vicino vedo il peluche volare dall’altro capo della stanza e atterrare tra le braccia di Hina e io rimango impietrito a guardare tutta la scena trattenendo il respiro…-Hina ridammi subito quell’orso, giuro che se lo rovini…! -Cosa mi fai Ryochan? Cosa farà il povero piccolo Ryochan?Mi avvicino a lui e il peluche vola da Maruchan che entra in quel momento nella stanza.-Maruchan passa a me, dai, lancia qua!Maru non capendo molto della situazione lancia il peluche a Tori e io mi avvicino a quest’ultimo.-È così tenero e morbido, è stupendo! Me lo regali Ryotan? -Neanche per sogno! Non è per te! Quindi ridammelo e giuro che te ne compro un altro, ma questo è per Yuyan.In quel momento sento le parole del biglietto di accompagnamento del regalo riecheggiare nella stanza. Mi volto e vedo Yassu con il mio biglietto tra le mani che legge a tutti le parole che avevo scritto solo per te.
-YASSU! Ridammi immediatamente quel bigliettino!Questa volta sono davvero furioso: non dovevano arrivare a questo. Mi avvicino con aria minacciosa a Yasuda, ma Subaru mi si para davanti e, senza dire una parola, mi fissa: è inquietante quando fa così e mi spaventa da morire.
Per fortuna questo gioco idiota viene interrotto da un’assistente di scena che ci avverte di essere pronti in 10 minuti perché inizia il concerto . Riprendo il biglietto e il peluche riponendoli con attenzione in un posto sicuro e guardo male tutti, nel caso avessero ancora voglia di scherzare.Il concerto inizia e va liscio come al solito: siamo i soliti baka, non siamo cambiati di una virgola negli anni e siamo solo più uniti come famiglia.
Quando mi tocca cantare la canzone che ho dedicato a te mi viene un nodo in gola, il cuore mi batte all’impazzata e mi sudano le mani. Compongo velocemente il tuo numero e metto il vivavoce facendoti ascoltare le parole scritte per te, quando solo immaginavo e desideravo di poter stare con te non avendo mai la presunzione che tu un giorno potessi dirmi di sì e quindi stare con me.
Entro in casa e le luci di Natale e della tv accesa illuminano la stanza e tu sei lì, sul divano, che dormi nel tuo adorabile pigiamino con su disegnate delle ciliegie ed avvolto in una coperta. Mi avvicino a te e ai cuccioli che dormono: ti bacio e ti sveglio ponendoti davanti l’enorme peluche che ti ho comprato. Sì, lo so che è per Natale, ma non resisto all’idea di vedere la tua faccia sorpresa quando lo vedrai. Però, quando vedo la tua faccia assonnata appena sveglia e ti sento accanto a me, non penso più al peluche e inizio a baciarti con crescente passione, finendo per fare l’amore sul divano.Ora dormi beato tra le mie braccia e io resto incantato a guardarti dormire: sei così bello che passerei le ore a guardarti e senza nemmeno accorgermene si è fatta l’alba e il sole che filtra tra le finestre irradia il tuo bellissimo volto, disturbando il tuo sonno. Sento dei lamenti di protesta per la luce che ti arriva sugli occhi e io ti stringo di più a me, per proteggerti da quella luce che vuole per forza vuole strapparti al mondo dei sogni. Ti bacio dolcemente e ti carezzo sussurrandoti “dormi amore mio, dormi” e in quel momento vedo disegnarsi sul tuo volto un sorriso, il sorriso più bello del mondo. Non sai quanto mi sei mancato questi due giorni: sono stati un inferno senza di te, ma ora è tutto passato. È la vigilia e stiamo assieme e ci staremo tutto il tempo possibile. Ti bacio ancora una volta, stringendoti ancora di più a me, tenendoti al caldo tra le mie braccia e finalmente riesco a lasciarmi andare al sonno, ma, prima di donarmi a Morfeo, ho giusto il tempo di mormorarti “Buona Vigilia di Natale”
*Tutto ciò che ti dà colore, lo proteggerò Qualunque cosa succeda, sarò al tuo fianco Tutto ciò che ti rende infelice, lo strapperò via Quindi, ancora per un altro po' questo amore... amore... amore... [Code – Nishikido Ryo]