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Autore: Jane41258    15/04/2017    0 recensioni
Scritta per l'evento primaverile della pagina Fb "We're out for prompt"
Prompt:
"SPN, Dean/Fem!Cas: Cas è incantata dalla vetrina di un negozio, in cui sono esposte diverse sfere di vetro con la neve e chiede a Dean di entrare a dare un'occhiata. Il Winchester non ha la minima intenzione di passare neanche un minuto in quel posto, ma quando Castiel sorride è impossibile per lui dirgli di no."
Era la ragazza più bella che avesse mai incontrato. Castiel diceva che quella ragazza aveva acconsentito di diventare suo vessel in punto di morte, ma il giovane cacciatore non ci credeva molto. Non si fidava degli angeli ed era convinto che i piani alti del Paradiso gli avessero assegnato un angelo che avesse apparentemente la sua stessa età per manipolarlo più facilmente. Anche suo padre, John, era dello stesso avviso.
E stava funzionando totalmente, realizzò Dean, sentendo il battito del proprio cuore accelerare quando lei inclinò leggermente il capo di lato e lo guardò negli occhi.
"Dean."
"Che c'è?"
La voce gli uscì stabile a malapena. Era fottutamente fottuto, si rese conto. Gli angeli erano dei dannati figli di puttana.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Quarta stagione
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Dean adorava girare in centro con Castiel.
Tecnicamente si stavano dirigendo a interrogare una sensitiva amica di suo padre rimasta inspiegabilmente accecata e che sosteneva che gli angeli la stessero tormentando, ma per Dean era come se stesse uscendo con lei.
Castiel si stupiva di ogni dettaglio dell'esistenza umana con un'ingenuità che Dean non aveva mai visto nemmeno nei bambini e che adorava. Più che adorava, lo faceva impazzire. Era un angelo del Signore vecchio probabilmente milioni di anni, lo aveva tirato fuori dall'Inferno scontrandosi con 77 legioni demoniache e restava a bocca aperta quando vedeva la pioggia.
Dean la osservava di sottecchi mentre lei si guardava attorno con la solita curiosità. Il suo vessel era una ragazza di circa diciott'anni e quindi coetanea di Dean stesso, dai capelli corvini, le forme attraenti, le labbra rosa a forma di cuore, la pelle bianca e gli occhi azzurri come l'oceano poco dopo l'alba. Era la ragazza più bella che avesse mai incontrato. Castiel diceva che quella ragazza aveva acconsentito di diventare suo vessel in punto di morte, ma il giovane cacciatore non ci credeva molto. Non si fidava degli angeli ed era convinto che i piani alti del Paradiso gli avessero assegnato un angelo che avesse apparentemente la sua stessa età per manipolarlo più facilmente. Anche suo padre, John, era dello stesso avviso.
E stava funzionando totalmente, realizzò Dean, sentendo il battito del proprio cuore accelerare quando lei inclinò leggermente il capo di lato e lo guardò negli occhi.
"Dean."
"Che c'è?"
La voce gli uscì stabile a malapena. Era fottutamente fottuto, si rese conto. Gli angeli erano dei dannati figli di puttana.
"Voi umani riuscite a creare delle opere di incomparabile bellezza. Non siete lontanamente al livello di Nostro Padre, ma molto più bravi di noi angeli."
Beh voi angeli avete la creatività di un sasso, pensò Dean ma evitò di esprimerlo ad alta voce e piuttosto le chiese cosa avesse visto.
L'angelo indicò col capo una vetrina e Dean volle improvvisamente urlare per l'orrore.
Era un tremendo negozio di addobbi invernali e in vetrina erano esposte delle banali palle di vetro in cui nevicava. Una di quelle robe per gay e femminucce che piacevano pure a Sam. Dean pensava che chi le apprezzava lo facesse solo per moda, perché non era possibile che un essere umano normodotato restasse incantato davvero a guardare della neve finta in una palla di vetro. Inoltre gli ricordavano il Natale e Dean odiava il Natale perché John non c'era mai e Sam si aspettava ogni anno che il padre cambiasse e quando non succedeva, cioè sempre, Sam era triste. E Dean era furioso.
Piuttosto avrebbe apprezzato delle palle con la scena in cui L'Uomo Senza Nome sparava alla corda con cui stavano impiccando il Tuco, ma ovviamente nessuno avrebbe prodotto degli addobbi così originali.
"Entriamo?"
"No." rispose di scatto.
Cosa avrebbe pensato la gente (normodotata) che lo avesse visto entrare lì dentro?
"Perché no, Dean? Siamo in anticipo. Per favore."
E poi Castiel sorrise e Dean non capì più nulla. Non era nemmeno qualcosa che dipendeva dall'aspetto della ragazza, era il modo di Castiel di sorridergli come se lui fosse una persona degna di ricevere il più bel sorriso del mondo e di come lo guardasse scavandogli dentro e di come inclinasse la testa, come se non fosse umana, e a pensarci bene non lo era.
A Dean veniva voglia prenderle il viso tra le mani e di baciarla con forza, quando inclinava la testa in quel modo.
Un istante dopo era nel negozio e stava trascinando Castiel per la mano.
"Ecco Dean, non ti piace questa?"
Castiel prese una palla dove era rappresentata San Francisco ricoperta di neve, ora la stava fissando come se avesse voluto entrarci.
Dean doveva rivedere la sua teoria che solo le persone stupide o modaiole apprezzavano quegli addobbi, perché Castiel era la creatura più intelligente che conoscesse e certamente non seguiva alcuna moda.
"Sai, preferisco l'interno di questa palla al paradiso. Un giorno vorrei visitare questa città con te, se avremo tempo." disse fissando intensamente la palla, leggermente accigliata per la concentrazione.
Ogni tanto Castiel diceva qualcosa di talmente importante per Dean che gli faceva dimenticare che lui era un umano e lei un angelo piazzato al suo fianco per manipolarlo e lui sapeva che probabilmente lo faceva di proposito, ma non riusciva a non farsi trascinare a fondo. Quella era una delle volte.
"Dici sul serio? Beh, ok, allora. Ti farò fare il viaggio più divertente della tua vita!" rispose il ragazzo con entusiasmo.
La guardò e fu sicuro di non essere così felice da anni.
Per lui era difficile anche soltanto essere sereno e quando lei gli sorrideva e diceva cose importanti come quella era felice come un bambino a Natale in braccio ai genitori.
Era rovinato.







NDA:
Allora il contesto è totalmente IU, ma gli accadimenti che hanno portato alla morte di Sam, al patto di Dean e alla discesa di Dean all'inferno con la rottura del primo sigillo non sono avvenuti quando Dean era trentenne ma quando era adolescente. Quindi pesantemente what if, con tutte le conseguenze della variazione dela timeline, come Dean adolescente, Sam piccolo e John vivo.
E come si evince dalla storia è stato comunque Castiel a salvarlo dalla perdizione e ad essere assegnato a lui, soltanto che è stato scelto un corpo diverso per ispirare maggior fiducia a Dean. Le dinamiche Cacciatori/Angeli sono quelle della quarta stagione. Potrebbe essere considerata anche una teen!AU.
Come avete letto nell'intro, è una fic che filla il prompt
"SPN, Dean/Fem!Cas: Cas è incantata dalla vetrina di un negozio, in cui sono esposte diverse sfere di vetro con la neve e chiede a Dean di entrare a dare un'occhiata. Il Winchester non ha la minima intenzione di passare neanche un minuto in quel posto, ma quando Castiel sorride è impossibile per lui dirgli di no."
per l'evento del gruppo Fb "We are out for prompt
"!
Per chi aspettasse aggiornamenti delle long, ci sto lavorando, appena torna il portatile dall'assistenza pubblico. Non mi odiate ahaha
   
 
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