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Autore: slv_93    15/04/2017    3 recensioni
Beatrice è una ragazza italiana da poco laureata in Management che vive a Londra. Il suo sogno è trovare un lavoro e sistemarsi nella capitale inglese. La ragazza, contro ogni previsione, viene contattata dalla Modest! Management, importante agenzia che cura molti artisti tra cui gli One Direction, e che le propone uno stage di 6 mesi.
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Tratto dal capitolo 9:
"Merda!"
Ripose il cellulare nella tasca dei pantaloni e lo guardò con aria interrogativa.
"Ci sono i paparazzi, dannazione!"
Solo in quel momento la ragazza alzò lo sguardo e vide dei fotografi nascosti dietro agli alberi a pochi metri da loro.
"Sono la vostra manager, Harry. È normale che io stia con voi" disse scrollando le spalle. Poi si bloccò di colpo e lo guardò preoccupata.
"Che ti prende?" le chiese.
"Guarda come cazzo sono vestita! Ho una maglietta dei cinesi con lo smile e una kefiah da terrorista rosa! O mio Dio che figura di merda!"
"Tu non sei normale"
Questa storia è disponibile anche su Wattpad!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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L’ottimista è colui che vede nella grandine una buona partenza per un Mojito
(Anonimo)

Beatrice Clarke, era una ragazza di 25 anni, bionda, con dei profondi occhi chiari e con tanti sogni nel cassetto. Aveva sempre pensato che la legge di Murphy fosse un pretesto degli imbranati per dare la colpa al caso, al cosmo e alla sfiga. In genere era sempre stata piuttosto ottimista, si era sempre imposta di vedere il bicchiere mezzo pieno e di sorridere in faccia alla vita. Tuttavia, quella mattina, dopo aver sbagliato ad impostare la sveglia, aver fatto cadere il caffè direttamente sul suo completo nuovo di zecca, aver fatto andare in frantumi il fard e aver perso l'autobus non poteva fare a meno di pensare che la frase: Se qualcosa può andar male, lo farà fosse effettivamente vera.

Quel giorno malediva la sfiga per averla presa di mira perché, se tutto fosse andato per il verso giusto, avrebbe potuto aggiudicarsi uno stage di sei mesi in una delle più importanti agenzie che curano la carriera artistica di molte star: la Modest! Management. Lavorare per loro sarebbe stato un sogno e sapeva benissimo che le avrebbe aperto la strada per la sua futura professione. Per questo, dopo essersi svegliata con mezz'ora di ritardo, aver ripiegato su un vestito nero lungo fino alle ginocchia per sostituire il tailleur macchiato, aver rinunciato al fard con conseguente cera degna di Edward Cullen e aver preso la metro nonostante la detestasse con tutta se stessa, stava pian piano entrando nell'ottica che quel giorno il suo bicchiere fosse quasi vuoto e che se non si fosse dimostrata spigliata ed entusiasta al colloquio sarebbe finita a vendere hamburger da McDonald's.

"Lei è la signorina Clarke, giusto?". Smise di torturarsi i braccialetti che portava al polso e si voltò verso la porta dell'ufficio in cui stava aspettando il responsabile delle risorse umane ed Harry Magee, uno dei proprietari della Modest. Grazie a Dio era arrivata comunque in anticipo. Annuì e un uomo alto, con i capelli brizzolati e il pizzetto le si avvicinò.

"Piacere, io sono Tom Dawson e farà il colloquio con me. Il signor Magee dovrebbe raggiungerci a momenti" disse con un sorriso a 32 denti.

"Piacere mio, Beatrice Clarke" esclamò stringendo la mano che l'uomo le porse.

La ragazza si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania in mogano. "Ho visionato il suo curriculum e ho visto che durante la sua carriera universitaria ha fatto molti stages in Italia, ma nessuno in ambito musicale. Cosa si aspetta da questa esperienza?"

"So per certo che mi impegnerei al massimo e cercherei di applicare tutte le conoscenze che possiedo, anche se non ho mai avuto a che fare con questo settore. Sono sicura che sarebbe un'esperienza formativa e potrei portare nuove idee" disse tutto d'un fiato. Dopo anni di pratica sapeva che fosse una buona cosa dimostrarsi interattivi e fare domande, quindi mise da parte l'agitazione del momento e chiese "Quali compiti mi verrebbero affidati?"

"Innanzitutto sarebbe affiancata da un manager con esperienza che le spiegherebbe la parte organizzativa e seguirebbe uno dei nostri artisti nello specifico" disse l'uomo incrociando le dita delle proprie mani sopra la scrivania.

Beatrice stava ancora pensando al fatto che se fosse stata assunta avrebbe potuto conoscere uno degli artisti di cui si occupava la Modest, come ad esempio Olly Murs, quando la porta venne aperta e fece la sua comparsa un uomo con i capelli corti tendenti al rossiccio che la ragazza riconobbe subito dalle foto viste su Google. "Harry Magee, uno dei proprietari della Modest Management"disse avvicinandosi con passo deciso. Beatrice non si fece intimorire e si alzò per presentarsi, dopodiché l'uomo si posizionò dietro la scrivania accanto al signor Dawson dandogli un'amichevole pacca sulla spalla.

"Stavo esponendo alla signorina Clarke i suoi compiti nell'eventualità che sia assunta" spiegò il responsabile delle risorse umane. Il signor Magee annuì con un sorriso e la conversazione andò avanti tra domande più o meno impegnative da parte dei due.

Se c'era una cosa che Beatrice Clarke odiava con tutta se stessa era stare al centro dell'attenzione e, nonostante, non fosse di certo il primo colloquio della sua vita, non si sentiva a suo agio a rispondere a tutte quelle questioni.

"Bene, allora entro la settimana le faremo sapere. Arrivederci signorina Clarke". La ragazza ringraziò il Cielo quando il signor Magee pronunciò quella frase e dopo aver salutato i due uomini si avviò velocemente verso casa.

***

"Allora, come è andata? Ti hanno assunta? Quando cominci? Quanto ti pagano?"

Appena mise piede nella sua abitazione la sua amica, nonché coinquilina, si precipitò quasi correndo all'ingresso. "Shay, frena! Era un colloquio di selezione, sai quante persone avranno partecipato? È praticamente impossibile che scelgano proprio me" sbuffò chiudendo la porta del loro appartamento che si trovava nei pressi di Trafalgar Square.

Le due si erano conosciute quando Beatrice si era trasferita a Londra dall'Italia e avevano subito stretto amicizia. Shay era un ciclone: mora, occhi castani ed energia da vendere; era in grado di far tornare il sorriso a chiunque.

La ragazza guardò Beatrice accigliata "Da quando sei diventata così pessimista?"

"Da quando la sfiga ha deciso di perseguitarmi, non era la giornata giusta oggi. Ho bisogno di tanto gelato e di Harry Potter" mugugnò affondando il viso sul cuscino del divano.

Il suo innato ottimismo quel giorno aveva deciso di farsi un viaggio alle Hawaii, complice forse la giornata piovosa di quel luglio. Beatrice era convinta di doversi preparare all'ennesimo colloquio snervante da quando si era trasferita. Era il suo sogno lavorare a Londra e non ci avrebbe mai rinunciato. Se lo avesse fatto, sarebbe dovuta tornare a casa e dover ammettere alla sua famiglia di aver fallito miseramente.

Con la consapevolezza di non avere possibilità di entrare alla Modest si riempì lo stomaco di gelato al cioccolato nonostante fosse ora di pranzo e si auto-commiserò guardando Harry Potter con Shay al proprio fianco.

***

Tre giorni dopo...

Beatrice e Shay stavano camminando su e giù per il centro commerciale da circa due ore perché la mora aveva deciso di trascinarla con sé per tentare di risollevarle il morale. Non era stata una delle sue idee migliori dal momento che a Beatrice lo shopping provocava il mal di testa. 

"Hai esattamente 50 paia di scarpe, dove hai intenzione di mettere questi indispensabili stivali? Tralasciando il fatto che è estate e non potresti indossarli" borbottò la bionda con una punta di irritazione.

"Bea, la tua scarpiera è vuota e poi guardali, quando trovo degli stivali così belli?" rispose Shay osservando le scarpe che teneva in mano come fossero le ultime rimaste nel negozio.

"Ehm magari quest'inverno? E poi scordatelo! La mia scarpiera è off limits". Beatrice non aveva tutti i torti; infatti, la mora, si era già presa una buona parte del suo armadio e sapeva per certo che se non avesse fermato la sua vena conquistatrice avrebbe potuto occupare tutta la sua camera come i romani fecero con l'Europa.

"Sei una palla! Penso che metterò un annuncio per rimpiazzarti come coinquilina" sbottò facendole la linguaccia.

Bea non fece in tempo a controbattere con una delle sue frasi pungenti che il telefono iniziò a squillare. Con fatica riuscì a recuperarlo dalla borsa maledicendo il fatto che comprava sempre borse grandi quanto quella di Mary Poppins. Notò subito il numero non salvato in rubrica e rispose immaginando fosse la risposta della Modest. Il suo cuore iniziò a galoppare come Furia cavallo del West.

"Salve, sono la segretaria della Modest Management. Volevo comunicarle che il signor Dawson e il signor Magee hanno deciso che lei è la candidata scelta per lo stage. Si presenti qui lunedì mattina alle 9. Complimenti e buona giornata!" concluse la donna forse ignara delle sensazioni che la ragazza provava in quel momento.

Ricominciò a respirare solo dopo aver gentilmente salutato e riattaccato il telefono. Un sorriso iniziò a formarsi sulle sue labbra mentre la sua mente stava già improvvisando un balletto sculettando sulle note di We are the champions. Presa dall'euforia si fiondò al collo della sua amica che stava ancora ispezionando le scarpe con le sopracciglia corrugate. "In culo la legge di Murphy!" esclamò suscitando una reazione confusa da parte di Shay.

_ _ _

Eccomi qui, sono Silvia e questa è la mia prima ff. Spero di avervi invogliato a continuare. Questo è un capitolo introduttivo che avevo bisogno di scrivere per spiegare la situazione e inquadrare un po' la protagonista. Io l'ho immaginata come Ashley Benson di Pretty Little Liars, ma potete figurarvela come più vi piace. Spero sia stato di vostro gradimento anche se ora può risultare noioso perché non c'è Harry Fico Styles, perdonatemi! ;) Questa storia è disponibile anche su Wattpad, però là sono già al capitolo 4.

Battete un colpo se ci siete e commentate pure che vorrei confrontarmi con voi per suggerimenti o eventuali critiche costruttive :)

Buona serata,

Silvia

   
 
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