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Autore: tonks17    07/06/2009    10 recensioni
Allora!! Bene, innanzi tutto, Salve!! Questa storia per me è molto particolare, perchè è come mi piace pensare che sarebbe potuta andare se non fosse successo tutto quel che è successo... okay, praticamente questa è la storia come se la veggente Sibilla Cooman non fosse mai nata (lo dice anche il titolo :P). Harry non è mai stato indicato come l'unico in grado di sconfiggere il mago oscuro più potente di tutti i tempi. E' solo un giovane mago qualunque, con due splendidi genitori, con un padrino e con una sorellina. Se la storia vi incuriosisce non vi resta nient'altro da fare che leggere! Bacioni a tutti, e grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno la mia storia!
DAL TERZO CAPITOLO "Godric's Hollow" :
Arrivato davanti al cancello Harry ammirò per qualche secondo… la sua casa, il posto che preferiva al mondo, anche più di Hogwarts. Sentì ancora la sua piccola sorellina che piangeva, poi con un grande sorriso varcò il cancelletto di legno. Davanti alla porta entrò senza esitare, e subito i suoi genitori si girarono. Lily teneva in braccio Anne, e James invece teneva in mano un ciuccio. «Harry!! » «Harry!! Finalmente! » Urlò Lily. Poi la mamma lasciò Anne in braccio a James e corse ad abbracciare Harry. Harry la abbracciò forte e rimasero così per un po’, poi si intromise James che spostò Lily per veder il figlio. Gli diede una mano e lo abbraccio anche lui, battendogli con l’altra mano sulla spalla."
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 19

La festa {1 di 2}

Lily era piuttosto esaltata quella sera.

Aveva “addobbato” il giardino di casa Potter neanche ci dovesse essere un matrimonio.

La casa, davanti, sembrava la solita, anonima villetta a schiera, ma andando nel giardino sul retro, tutto si trasformava…

Il giardino era stato magicamente allargato, per contenere una trentina di persone; da un lato c’era una tavolata piena di succo di zucca, burro birra e cibi vari; al centro una grande pista da ballo, con un pavimento a mosaico contornato sa un bel prato all’inglese, mentre dall’altra parte c’erano due altalene, un piccolo scivolo per Anne e per il resto solo erba. Il tutto, sovrastato da una coltre di gelsomini bianchi, che con le piccole foglie verdi andavano a formare un grande tetto che espandeva il suo profumo per tutto lo spazio.

Harry osservava Lily dalla finestra della sua stanza che dava sul giardino, scuotendo la testa. Le aveva detto milioni di volte di non esagerare… ma lei ovviamente si era fatta prendere la mano. Aveva iniziato allargando il giardino, poi aveva aggiunto i tavoli e dopo la pista da ballo e le altalene. In seguito aveva fatto spruzzare fuori dalla sua bacchetta tutti i fiori, muovendo il polso per andare a riempire ogni buco rimasto sopra il giardino, e lasciando solo un quadrato di cielo sopra il centro della pista. In quel momento stava facendo comparire una serie di panchine di legno, abbinate ai tavoli.

Il ragazzo si abbottonò anche l’ultimo bottone della camicia bianca, poi prese la bacchetta e la infilò nella cintura. Scese le scale velocemente, facendo anche abbastanza rumore, e alla fine saltò gli ultimi tre gradini. Era emozionato. Non sapeva nemmeno lui perché; in fondo Ginny era già stata presentata ai suoi! Cos’altro c’era per cui essere emozionato? Forse lo era per il semplice fatto di vederla, per vedere quanto era bella quella sera, solo per lui.

Sovrappensiero, era andato addosso a suo padre, e non se n’era nemmeno accorto subito!

«Harry! Ma come siamo eleganti! » esclamò James, prima di cominciare a tossire.

«Ma quanto profumo ti sei messo?! » aggiunse dopo aver dato una pacca sulla spalla al figlio. Harry a quell’affermazione spalancò gli occhi, come spaventato.

«Dici che ho esagerato? » chiese allarmato, tirando più su la camicia per annusarla, e spiegazzandola tutta.

«Bè…» fu la risposta di James, che muoveva la testa a destra e a sinistra.

«Ma… alle ragazze piace questo profumo! » gli rispose Harry convinto.

Lui aveva sempre pensato che, dato che alle ragazze piaceva il suo profumo  -glielo dicevano loro- voleva dire che più ne metteva e meglio era!

«Si Harry, però vedi…se poi esageri diventa nauseabondo! » gli disse James sghignazzando.

«Come nauseabondo? Sono nauseabondo?! » chiese Harry spaventato.

«Harry basta! Sei fighissimo, va bene? Sei perfetto, farai colpo su tutti e soprattutto su Ginny! Basta, stai tranquillo e vai a far smettere tua mamma che sembra stia impazzendo! » disse James cominciando a dirigersi verso le scale. Arrivato all’inizio di esse guardò Harry che, giratosi, era entrato in cucina, dalla quale si accedeva al giardino sul retro. Scosse la testa e cominciò a salire le scale, mormorando un “…quante cose gli devo insegnare ancora…”

Intanto in giardino Lily aveva cominciato a spargere lanterne ovunque.

«Mamma…» cominciò a dire Harry arrivato sulla porta.

«Aspetta un attimo tesoro, ho quasi finito! » gli rispose velocemente Lily, dandogli le spalle.

«Mamma! » voleva dirle di smetterla, altrimenti quel posto sarebbe diventato davvero esagerato!

«Aspetta ti dico! » gli rispose Lily, sempre sorridente, facendo comparire una piccola fontanella al centro della pista da ballo e mettendosi a guardarla con le mani sui fianchi e la bacchetta tra le dita. Alla comparsa della fontana Harry sgranò gli occhi ed indietreggiò di un passo.

«Okay, ho finito! » disse Lily girandosi. Harry fece appena in tempo a ricomporsi e a mettersi con le braccia conserte, poi sospirò e andò a sedersi su una panchina.

«Allora, ti piace? » chiese Lily, ancora piuttosto esaltata.

«Si mamma… però io ti avevo detto solo di allargare il giardino e mettere qualcosa da mangiare! Cos’è tutta questa roba? Il tetto di fiori, la pista da ballo, la fontana?! » le chiese Harry esasperato, allargando le braccia.

«Non ti piace? » gli domandò lei in risposta, un po’ delusa.

«Si mamma, è bellissimo… ma per un matrimonio! » si lamentò il ragazzo.

«Bè se proprio ti fa schifo puoi cambiare tutto quello che vuoi, vorrebbe solo dire che ho sprecato tre ore e un quarto del mio tempo… ma poi non venire a  lamentarti da me se tutti ti chiedono che diavolo hai combinato! » disse Lily dirigendosi verso la cucina, con le mani alzate in segno di resa.

«Io vado a prepararmi…» aggiunse prima di sparire dietro la porta.

Harry si appoggiò rassegnato allo schienale della panchina. Quella mattina quando si era svegliato aveva trovato il suo letto sommerso dai regali, resi leggeri dalla magia. Appena li aveva visti non aveva resistito: ne aveva aperto subito uno: era da parte di Sirius e Becky ed era un bellissimo orologio d’argento. Dopo di che aveva appellato i suoi occhiali con la magia e aveva chiamato i suoi genitori. Sua mamma l’aveva letteralmente ubriacato di baci e abbracci, mentre suo padre gli aveva dato una pacca sulla spalla e l’aveva abbracciato forte, dicendogli «Adesso sei un uomo… mi raccomando». Poche parole che contenevano milioni di significati. Harry si era limitato a sorridergli. Cominciando ad aprire i regali aveva trovato un nuovo manico di scopa, uno di quelli più veloci e perfetti al mondo; due biglietti per una partita dei Tornados, un libro da parte di sua madre, di cui non aveva letto nemmeno il titolo… sua madre era rimasta secchiona a modo suo anche dopo la scuola... e un sacco di oggetti magici di cui ancora non sapeva né il nome né l’utilità, sempre da parte dei suoi genitori.

Ormai erano quasi le nove e di lì a pochi minuti sarebbero dovuti cominciare ad arrivare gli ospiti.

In quel momento sua madre e suo padre fecero il loro ingresso nel giardino. Suo padre aveva una camicia rosa chiaro con una cravatta blu notte e un paio di pantaloni eleganti abbinati alla cravatta; sua madre aveva un vestito dello stesso colore della camicia del marito, leggermente attillato, con una fascia sotto il seno e delle spalline trasparenti, che cadeva in una larga gonna ondulante, ai piedi aveva due tacchi abbastanza alti, ma che non la facevano comunque arrivare all’altezza del marito, abbinati al vestito. I capelli di Lily erano raccolti in un’acconciatura complicata e contorta.

«Che belli che siete…» disse il ragazzo sorpreso e leggermente adorante. Guardava sua madre meravigliato, quando da dietro la porta spuntò una piccola testa rossa, vestita di fucsia.

«Mamma…» disse Anne con la sua vocina piccola piccola.

Harry sorrise nel vedere la sorella e le si avvicinò sorpassando i suoi genitori.

«Ciao piccolina! Sei elegantissima! » le disse prendendole una mano. Lei si allungò per farsi prendere in braccio, perdendo l’equilibrio. Lily era già arrivata per prenderla prima che cadesse, sostenendosi il vestito, ma Harry la prese al volo, sorridendo alla madre. Lei si sporse per prendere la figlia, ma Harry le disse:

«No! Sono io il festeggiato oggi…» allontanandosi per andare verso la fontana. In fin dei conti non gli dispiaceva poi così tanto il giardino messo in quel modo…

Fece sedere Anne sullo stretto bordo della fontana, sostenendola con un braccio, e con la mano dell’altro prese la bacchetta dalla cintura. La puntò sull’acqua e con un incantesimo non verbale fece comparire un pesciolino rosso. Anne si allungò per toccarlo ma Harry la trattenne.

«Vuoi cadere in acqua e rovinarti tutto il vestitino? Sai… il pesciolino sta meglio lì…»

Anne a quell’affermazione spalancò gli occhietti e la bocca, in un espressione stupita.

Era ormai il momento in cui la luce del sole si mischiava a quella del fuoco delle lanterne, quando suonò il campanello e Lily corse ad aprire la porta senza dire una parola, presa dall’emozione.

Harry e James si guardarono e il secondo scosse la testa sorridendo. Entrambi andarono verso l’entrata del giardino, Harry con in braccio Anne, e non fecero in tempo ad arrivarvi che i Malandrini con rispettive mogli e figli fecero capolino in giardino, rimanendo a bocca aperta.

Le donne fecero subito i complimenti a Lily. Le tre donne erano elegantissime: Becky e Tonks, con le loro pancione, portavano dei coloratissimi vestiti pre-maman, mentre Emily, la moglie di Peter, portava una gonna azzurra al ginocchio e uno scintillante corpetto di perline. Le quattro donne cominciarono a parlare, così come i Malandrini.

A poco a poco cominciarono ad arrivare tutti gli invitati. Prima i membri della famiglia Weasley con Hermione, poi la maggior parte dei membri dell’Ordine, con tanto di Minerva McGranitt, i compagni di scuola, Neville, Seamus, Dean e Luna e in fine Daniel, Emma e Rupert, i fratelli maghinò.

«Auguri Harry! » dissero in coro Fred e George. «Ora sei penalmente punibile! » continuarono.

«E voi siete simpatici! » rispose Harry dando una pacca sulla spalla ad uno dei due.

«Auguri fratello…» disse Ron avvicinandoglisi, e abbracciandolo. Harry rispose all’abbraccio, e quando si staccarono Ron gli diede in mano un pacchetto incartato alla meglio.

«Questo è per te» gli disse con un sorriso.

«Grazie! Non dovevi…» gli rispose Harry.

«Si che dovevo invece… il mio amico compie 17 anni e io non gli faccio nemmeno un regalo? Che razza di amico sarei? » si lamentò il rosso.

«Bè, ma non è mica il regalo che conta…» disse ancora Harry.

«Ad ogni modo… ora lo apro lo stesso, anche se non dovevi. » concluse ridendo.

Aprendo il pacchetto scoprì una set completo di manutenzione per manici di scopa.

«Grazie Ron!! E’ magnifico! A proposito, sai che i miei me ne hanno regalato uno? » chiese tutto eccitato.

«Di cosa? » chiese l’amico disorientato.

«Di manico di scopa, no? »

«O mio dio!! E cos’è? » chiese ancora Ron.

«E’ una Firebolt05! Quella uscita il mese scorso! E grandiosa! » gli rispose Harry. Cominciarono a parlare di manici di scopa, partite e campionati che sicuramente quell’anno avrebbero vinto quando nel quadretto si inserì Hermione, elegantissima nel suo vestito al ginocchio nero e luccicante, con un nastro di raso alla vita. Ai piedi delle semplici scarpe nere, alte.

«Sei elegantissima Hermione! » disse Harry sorpreso.

«Grazie Harry, buon compleanno! » gli rispose lei sorridendo, e dandogli anche lei un pacchetto in mano, molto più piccolo di quello di Ron.

«Oh, grazie Hermione… ma anche te, non dovevi! » disse ancora Harry.

«Oh Harry… sei una lagna! Aprilo e basta! E poi ti servirà quest’anno… » disse sconsolata.

Harry non se lo fece ripetere due volte e aprì il pacchetto. Dentro c’era una scatola quadrata, piccolina. Aprì anche quella e vide che dentro c’era una specie di gomma da cancellare di color rosso acceso.

«E’ un rivelatore… serve a scoprire quel che c’è scritto su un libro o su un foglio apparentemente bianco… basta strofinarcela sopra. » spiegò Hermione.

«Wow… quindi se qualche Mangiamorte ci rifila qualcosa di apparentemente innocuo io posso vedere cos’è? » chiese Harry.

«Bè… solo se quel qualcosa è su un foglio di carta… » disse Hermione.

«Figurati se non c’entrava con qualche libro…» commentò uno dei gemelli che nel frattempo si era avvicinato.

«Tieni Harry, questo è da parte nostra e da parte del negozio» disse George porgendo ad Harry una grande scatola con scritto “Tiri Vispi Weasley”.

«Grazie ragazzi! E’ fantastica! » disse Harry aprendo la scatola e appoggiandola su una panchina lì vicino per guardarci dentro.

«Se qualche Mangiamorte ti rompe, tu usa una delle cose che ci sono lì dentro e vedrai che così ti lascerà stare! » scherzò Fred. Hermione gli lanciò uno sguardo glaciale, e lui le fece una linguaccia.

All’improvviso arrivò Ginny, splendida nel suo abito alle caviglie color rosa perla.

«Posso rubarvelo un secondo? » chiese, e senza aspettare una risposta prese una mano ad Harry e se lo portò via, verso le altalene.

«Hey… ma dov’eri finita? Prima non ti ho vista…» le disse Harry mettendosi al suo fianco. Lei gli sorrise, un sorriso che fece sciogliere Harry in un secondo.

«Stavo chiacchierando con tua madre…» rispose evasiva.

«Cosa? E che ti ha detto? » chiese Harry leggermente allarmato.

«No, tranquillo, niente di che… sai, è simpatica quando non mi guarda come se volesse uccidermi…» disse lei come se fosse la cosa più naturale del mondo. Harry deglutì rumorosamente a quell’affermazione.

«Comunque questa sera sei bellissima…» disse poi lui, quando arrivarono alle altalene. Lei si sedette su una di esse, e tirò un po’ su il vestito per evitare che strisciasse a terra.

«Grazie, anche tu non sei niente male…» rispose lei dolcemente.

Harry le si avvicinò e si abbassò alla sua altezza, per darle un tenero bacio sulle labbra, che presto entrambi approfondirono.

«Tanti auguri tesoro…» disse Ginny, quando si staccarono.

«Grazie…» le rispose Harry con un sorriso.

«Ah,dimenticavo… questo qui è per te! » continuò Ginny allungando un pacchetto rettangolare in carta blu, che prima Harry non aveva notato.

«Ma non è possibile! Tutti che mi fanno regali! » disse Harry allargando le braccia.

«Bè, sai… non so se ti ricordi, ma oggi è il tuo compleanno… è ovvio che tutti ti facciano regali! Su non lamentarti e aprilo! » disse Ginny sorridendogli amabilmente.

Harry sospirò e poi aprì il pacchetto, facendo attenzione a non strappare la carta. Quando ebbe terminato ancora non aveva capito che cos’era. Si rigirò per un attimo tra le mani quel che sembrava un libro, rilegato in pelle marrone scuro, con una specie di piccolo lucchetto su un lato, e poi chiese:

«Che cos’è, esattamente? » rendendosi pienamente conto di aver appena fatto la figura dell’idiota.

Ginny rise piano, e poi rispose.

«E’… un diario. Una specie di diario. L’ho fatto io. Dentro ci sono alcune nostre foto, e poi potremo scriverci qualcosa quando vorremo. Ah! Possiamo anche inserirci dei messaggi parlati… insomma, una specie di registrazione, come quelle dei babbani… ogni pagina sarà un po’ della nostra storia…» spiegò con un sorriso in faccia.

«Oddio… amore ma è una cosa fantastica! » disse Harry con gli occhi lucidi dall’emozione.

«Grazie…»

«Però… è chiuso…» disse Harry osservando il diario.

«Certo, perché solo noi due possiamo sfogliarlo… tieni» disse Ginny sfilandosi dal collo una catenina d’argento con una minuscola chiave come ciondolo, e mettendola al collo di Harry.

«Aprilo» gli disse gentilmente.

Harry prese subito in mano la piccola chiave, e la infilò nel buco del lucchetto, girandola. Il lucchetto scattò e si aprì da solo. Harry lo sfilò e aprì il diario.

Sulla prima pagina c’era una scritta argentata: “Harry e Ginny”, in un magnifico corsivo. Girò la prima pagina e trovò una foto di loro due.

«Ginny… è bellissimo… questa… questa l’abbiamo scattata il giorno prima della morte di Silente… al lago, quel pomeriggio…»

«Si…» rispose semplicemente lei.

«Grazie» disse poi Harry chiudendo il diario e girandosi verso di lei.

«Grazie, davvero… è il regalo più bello che potessi farmi» sussurrò Harry, prima di stringerla in un dolce abbraccio.

«Di niente…» rispose lei sorridendogli.

«Senti, che ne dici se ad Hogwarts lo mettessimo in un posto che solo noi due conosciamo? Così, quando vogliamo possiamo andarlo a vedere e a scriverci qualcosa… » propose Ginny.

«Io un idea cel’avrei su quanto riguarda il posto…» disse Harry ammiccando.

«Anche io, sai? » rispose Ginny, sorridendo allo stesso modo del fidanzato.

«Aspetta un secondo… e se scrivessimo qualcosa adesso? » chiese Harry, come illuminato da un idea geniale.

«Si, dai! Scrivi qualcosa tu! » esclamò Ginny.

Harry con un colpo di bacchetta fece comparire una piuma e una boccetta di inchiostro, che Ginny prese in mano. Harry intinse la piuma e aprì sulla prima pagina bianca dopo le foto e i messaggi e cominciò a scrivere, intingendo la piuma ogni tanto.

Dopo qualche secondo porse il diario a Ginny, che cominciò a leggere.

“Oggi è il mio compleanno, e la mia fantastica fidanzata mi ha regalato questo diario. Ti amo Ginny, ora e per sempre”

Non appena Ginny finì di leggere si aprì in un largo sorriso. Senza dire una parola tirò fuori la bacchetta dal laccetto dei sandali alti che portava ai piedi. La puntò sulla terza pagina del diario, bianca e ci picchiettò sopra due volte. All’improvviso dal diario uscì una debole luce argentata che per Harry profumava “di Ginny”, e con la luce e il profumo uscì anche la voce della ragazza che diceva “Ti amo, Harry”.

«O cavolo… ma come hai fatto?! » chiese Harry strabiliato.

«Sono una strega, no? Dai, forse ora è meglio se torniamo dagli altri… sei il festeggiato e sei letteralmente scomparso! Penseranno che ti ho rapito! » scherzò Ginny.

«Si hai ragione…» disse Harry alzandosi dalla posizione accovacciata in cui era, e porgendo una mano a Ginny per aiutarla ad alzarsi dall’altalena.

«Ah, dimenticavo! »

Harry tirò fuori da una delle tasche dei pantaloni i due biglietti per la partita dei Tornados e li mostrò a Ginny.

«Vuoi venirci con me? » le chiese.

Ginny spalancò la bocca.

«Ommioddio! Chi te li ha dati, dove li hai presi? Certo! » disse tutta esaltata.

Harry non poté fare a meno di ridere per quella reazione.

«Me li hanno presi i miei genitori» rispose.

«Hey Harry! Auguri! Ma dove diavolo eri finito? »

La voce di Daniel lo fece girare. Davanti a lui stavano i suoi tre amici babbani, uno più elegante dell’altro. Tutti e tre gli fecero gli auguri, e poi Harry si ricordò che loro non avevano ancora conosciuto Ginny.

«Ragazzi, lei è la mia fidanzata, Ginny» disse Harry, cingendo con un braccio il fianco della rossa, che sorrideva.

«Molto piacere! » disse Emma con un sorriso un po’ tirato. La baciò sulle guance, sorprendendo sia Ginny che gli altri tre.

«Piacere mio » disse Ginny un po’ sconcertata.

«Harry, stavamo pensando ad un gioco babbano, giusto per conoscerci un po’ meglio… i tuoi amici di Hogwarts sembrano così simpatici! » disse Rupert, dando una pacca sulla spalla ad Harry.

«Oh, certo va bene! Che gioco è? » chiese curioso.

«Si chiama “Obbligo, Giudizio, Verità o Sentenza” » rispose Emma con uno sguardo poco rassicurante.

 

 

ANGOLO DI QUELLA CRETINA CHE NON AGGIORNA DA 36 GIORNI

Ehm... toc toc... c'è qualcuno?

Vai, partite con gli insulti ragazzi!! Io sono qui che non vedo l'ora di prendermeli tutti! Dal primo all'ultimo, sul serio, me li merito proprio. Però prima sappiate che non ho avuto tempo per scrivere. Scuola, scuola, scuola. Però non è solo per questo...perchè in fin dei conti un minutino per scrivere si trova... il problema era che non avevo idee, non avevo l'ispirazione giusta... bè, sono imperdonabile comunque. Spero che ci sia rimasto qualcuno che vuole leggere... e poi sono doppiamente cretina, perchè lo scorso capitolo ho ricevuto 10 recensioni!! 10!!! Mamma mia quanto sono stupida... mi dispiace davvero. Inoltre, volevo dirvi che tornare qui, a scrivere per voi, ad aggiornare questa piccola storia, è stata una cosa fantastica... scrivere mi piace davvero, e spero che voi continuiate a seguirmi perchè se non ci foste voi io non scriverei nemmeno più.. insomma, per chi scriverei senò? 

Non credo che ci sia da spiegare questo capitolo... solo, è diviso in due parti, perchè altrimenti sarebbe venuto troppo lungo.. già vi ho tediato abbastanza con questo qui. Comunque, spero che vi sia piaciuto. Vi capirò se deciderete di non leggermi più... magari vi siete anche dimenticati di cosa parla la storia da tanto è che non aggiorno. Comunque, io spero di no. Rispondo lo stesso alle recensioni, anche se magari non ci siete più... e grazie ai  55 preferiti e i 9 seguiti.

 

ALOHOMORA: sono contenta di non esserti sembrata troppo sdolcinata ^^ Già, Molly è un po' insopportabile a volte... Bacio!!!

DRAMIONE: una cosa buona c'è, so che voi due mi leggerete sempre...o almeno spero! Comunque, sono contenta che vi sia piaciuto il parco, piace molto anche a me. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!! Un bacione grosso a tutte e due!!

ERIGRE: bè... prima di Hogwarts qualche ragazza babbana non gliel'ha tolta nessuno xD sono contenta che ti sia piaciuto il parco!!! No, figurat se ti odio perchè non ti piace Romeo e Giulietta xD i gusti sono gusti! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Bacioni

KISSGABRI: sono contenta che ti piaccia la mia storia! E grazie davvero dei complimenti!! ^^ Spero che continuerai a leggere!! Bacioni!

ISINA4EVERYPUNG: Isa... ci sono. Cel'ho fattaaaaaaaaa!!!!!!! Sono troppo contenta... non vedo l'ora di leggere la tua recensione, e grazie dei consigli =) Ti voglio bene!!

ERIKAPPA: eccomi!! Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e che non ti sia sembrato troppo sdolcinato e mieloso! Cavolo devo guardarlo quel film! Mel'hanno detto in molte che è bello! Per quanto riguarda Ron... ui è semplicemente geoloso ^^ La sua sorellina sta crescendo e lui non vuole, forse anche perchè lui ci ha messo una vita per mettersi con Hermione e lei è molto più svelta xD spero che questo chappy ti sia piaciuto!! Bacioni

DIRKFELPY89: ehm... non ho aggiornato presto, mi dispiace. Ad ogni modo, sono contenta che la storia ti piaccia! E diabetico al punto giosto è l'epressione perfetta! Grazie!! Bacioni!

_HARRYGINNY_: wow!! Che bella recensione! Sono contenta che la storia, e lo scorso capitolo ti piacciano!! Hai ragione sai? Non si parla per niente di Harry e Ginny nei libri.. cioè, proprio pochino!! Piacciono molto anche a me comunque! E amo James, Sirius e Lily!! Mamma mia, li adoro... spero chq questo ti sia piaciuto. Bacioni!

LIZZYEJANE: uuuuhhhh che bello rileggere una tua recensione! Sono contenta che tu sia tornata! Ma guarda te... tu torni, e io non aggiorno più per un mese...sono davvero penosa... bè, sono contenta che ti piaccia come scrivo i pezzi romantici!!! Davvero, grazie mille!!!!! Scusami se non ho aggiornato per tanto tempo... spero  che questo capitolo ti sia piaciuto! Baci

MEISSA_S: eccomi... mamma mia sono di un ritardo spaventoso... ma visto? Prima di mettere il mio capitolo ho scritto la tua recensione! Sono perdonata vero? Comunque sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! E meno male che non era troppo sdolcinato! Vro anche che Ron è divertente... fa ridere anche me che lo scrivo! xD Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!! Bacioni!

Bene... ragazzi mi siete mancati, seriamente. Spero di non dover mai più fare un ritardo del genere. Grazie di cuore a chi leggerà ancora. Ma tanto io vi adoro lo stesso.

Un bacione grandissimo a tutti quanti!

Vale

  
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