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Autore: Larrystattoos    16/04/2017    1 recensioni
Scritta per l'event indetto dal gruppo Facebook "We are out for prompt."
Prompt: "SH, Malec: "Dormi con me. Resta.""
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Non riesco a credere che l’avresti fatto davvero.-
Alec era appoggiato alla ringhiera dell’appartamento di Magnus, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.
Magnus, seduto con fare rilassato su una delle poltroncine di canapa del suo terrazzo, si irrigidì leggermente. -Cosa?- chiese, voltando la testa verso quello che non sapeva più cosa fosse, per lui. Non il fidanzato (non più), non un amico, decisamente non un conoscente. Lo chiese pur sapendo di conoscere la risposta. Sacrficarmi per degli Shadowhunters e un vampiro, lasciare che Alec e i suoi amici tornassero a casa. Lasciare Alec, un’altra volta.
Le mani dello Shadowhunter strinsero la ringhiera fino a diventare bianche. –Non farmelo dire- mormorò.
Magnus si avvicinò, poggiando una mano su quella di Alec, carezzandola leggermente. –Alexander, quello che ho detto ad Edom lo pensavo davvero. Lo penso davvero.-
In quattrocento anni di vita, lo stregone non si era mai sentito così vulnerabile come in quei giorni. Due giorni prima era sfuggito a morte certa, aveva rivisto Alec e aveva avuto modo di aprire il suo cuore come mai prima d’allora, eppure, dopo che l’adrenalina del momento si era abbassata, con il ragazzo dai capelli mori non era cambiato nulla. Tornati da Edom, si erano separati subito ed Alec non si era fatto né vedere né sentire per tutto il giorno successivo, fino a che, quella sera, non si era presentato a casa sua. Non avevano parlato molto, almeno fino a quando Alec non aveva pronunciato quella frase. Capì che era giunto il momento di chiarirsi, finalmente.
Alec evitò il suo sguardo, continuando a tenere gli occhi fissi sulla città. –Lo so. Anche io.-
-Lo so.-
Un silenzio denso di sottintesi li avvolse. Inaspettatamente, fu di nuovo Alec a parlare per primo, voltandosi verso lo stregone. –Lo sai che non farò niente per avere l’immortalità e che non voglio che tu rinunci alla tua per me.-
Magnus annuì. –Non mi importa, Alexander. Non più.-
-Neanche a me.-
Gli occhi di Alec erano più intensi del solito. Magnus non resistette all’impulso di avvicinarsi ulteriormente e poggiare le labbra sulle sue. Gli era mancato così tanto che sentiva di non poter resistere oltre. Ci sarebbe stato tempo di chiarirsi, di parlare, ma non quella sera.
 Il moro rispose immediatamente, poggiando una mano sul suo petto e l’altra sul collo per avvicinarlo ancora di più. Molti minuti dopo, Alec si staccò, facendo tuttavia in modo che le loro fronti restassero unite. Si bearono del contatto dei loro occhi finché il cellulare di Alec non iniziò a vibrare.
Riluttante, lo Shadowhunter si staccò. Lesse il messaggio di sua sorella e guardò l’ora, sospirando. –Dovrei proprio andare- disse.
Era già sull’uscio quando Magnus lo chiamò. Lo stregone gli si avvicinò fino a far rincontrare i loro occhi. -Dormi con me. Resta.-
Alec sostenne lo sguardo, l’ombra di un sorriso sulle labbra.  Annuì piano, tornando a cingerlo con le braccia. –Per tutto il tempo che vorrai.-
  
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