Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Spensieratezza    16/04/2017    3 recensioni
Ho sognato con i libri di Harry Potter, ma ho anche tanto sofferto per cose che avrei voluto non fossero mai accadute, tipo certe morti e i Dursley e il loro atteggiamento con Harry. Mi sono allora chiesta, perchè non scrivere una fanfiction, eliminando e cambiando le parti che non mi sono piaciute? Vediamo che storia sarebbe diventata se certe cose non fossero mai accadute e ne fossero accadute altre invece più felici!
la Drarry è diventata più concreta a partire dal capitolo 31
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Speciale



Per lungo tempo, credetti che tutti i bambini del mondo, vivessero in un ripostiglio, poi capii che solo io ero stato così fortunato da aver avuto la famiglia più stronza di sempre.

Non ebbi mai la brutta sorpresa di sentirmi dire che ero stato adottato, credendo per lungo tempo che i Dursley fossero i miei veri genitori, perché loro ci hanno sempre tenuto moltissimo, a dirmi fin da bambino, che erano solo gli zii.
Dudley è una specie di toro obeso che io avevo per cugino. Ed è grasso perché ha tutto il cibo e tutti i giochi che chiede. Sempre. Un grosso, grasso, toro viziato.

Abbiamo solo un anno di differenza e quindi siamo cresciuti come fratelli, anche se in realtà è mio cugino maggiore.
Mi chiedo se tutti i fratelli siano così stronzi o nel mio caso, lo sono solo quelli non naturali. Forse i fratelli veri non sono così.
Peccato. Io sono figlio unico. Se avessi avuto un fratello, magari mi avrebbe aiutato con Dudley.

Invece non ho fratelli e nemmeno i genitori, visto che sono morti.
 
“Sveglia!” urla zia Petunia.

Ecco. Tra tutte le cose orribili di questa famiglia, aggiungiamo anche che non si può mai dormire in santa pace. Ad un certo orario, vengo buttato fuori dal letto dalle grida di zia Petunia.
Mi alzo sconsolato, cercando i miei calzini, rigorosamente sotto il letto.

Non riesco a capire se il mio disordine – mentale e di fatto – derivi dal fatto di essere cresciuto in questa famiglia. Alcuni psicologi dicono che derivi dalla genetica, altri dicono che derivi da come e da chi vieni cresciuto. Odio quando danno informazioni contrastanti.
E ovviamente devo sorvegliare il bacon.

Bistrattato, umiliato e pure ridotto a schiavo.

 
 


Lo zoo.

Altra giornata del cavolo.

Costretto ad andare allo zoo perché questi bifolchi  non hanno fiducia di lasciarmi  a casa da solo. Pregustavo già una giornata intera a fare zapping con i miei programmi televisivi, senza la rottura di mio cugino a girare canale ogni cinque minuti per il solo gusto di farmi dispetto, ma i Dursley non si fidano, ovviamente.
E zio Vernon ha paura che rovini la festa del suo amato figlio.

Non so perché ormai hanno tutti questa convinzione che io rovini sempre ogni cosa.

Una volta mia zia Petunia mi tagliò i capelli, lasciandomi quasi pelato e il giorno dopo mi erano ricresciuti esattamente com’erano prima che li tagliasse.

Un’altra volta, lei aveva cercato di farmi mettere a forza un orrendo maglione di Dudley, ma più cercava di infilarmelo dalla testa e più si rimpiccioliva.

Un’altra volta, cercando di scappare dalla banda di Dudley, mi ero ritrovato seduto sul tetto delle cucine della scuola, seduto sul comignolo.

Fortunatamente, riuscii quella volta a scampare la punizione, perché, quando la direttrice aveva chiamato i Dursley, indignata, mi trovarono in lacrime, per lo spavento.

Credo, abbiano pensato che fossi in preda allo shock e che avessi quindi avuto già una punizione sufficiente.
 

Non so perché attorno a me capitano sempre queste cose strane. L'ho sempre detto ai Dursley, ma loro non vogliono neanche aprire l’argomento, preferendo fulminarmi con un’occhiata e dicendomi sempre che non capiscono perché devo sempre fare tutto il contrario delle persone normali.
Io desideravo solo essere normale, per il solo fatto che così avrei smesso di soffrire e forse loro avrebbero imparato ad amarmi, non credo l’avrebbero mai fatto come Dudley, ma forse un po’.
Altre volte invece mi trovo disgustato dalla loro normalità, dalle loro menti chiuse, bigotte, ottuse. Incapaci di immaginare, di sognare, di pensare a idee nuove..
 

“LE MOTOCICLETTE NON VOLANO!!” gridò Zio Vernon, quando mi lasciai scappare il sogno che avevo fatto.
Dudley e Piers ridevano sottovoce e io mi sentivo umiliato e mortificato.

Sentii gli occhi lucidi. Le lacrime che cercavo di trattenere per non sentirmi ancora più umiliato.
 




Caro diario, sono ancora scioccato. Quando sono andato allo zoo, ho parlato con un serpente e due minuti dopo la teca del vetro è sparita e il serpente è uscito dalla teca, dicendo che stava tornando in Brasile.
Era nato in cattività. Non aveva mai visto il Brasile e io mi ero dispiaciuto per lui.

Chissà se riuscirà ad andarci..mi piacerebbe molto…

Sono stato io a farlo? Per farlo andare via?

Ma io chi sono davvero? Perché riesco a fare queste cose? È forse magia la mia? Ma i maghi non esistono, giusto?
Però mi piace. Mi piace credere di essere…speciale.
 
 
 
 
Lettere:

Caro diario, la gioia che mi prese quando vidi che c’era una lettera indirizzata a me, che qualcuno avesse speso del tempo per scrivermi due righe..non me la scorderò mai.
Sono rimasto a fissare la busta contemplando la sua bellezza e l’inchiostro verde smeraldo, per momenti che sembravano infiniti.
Ma i Dursley dovevano sempre rovinare tutto.

Mi impedirono anche solo di leggere quella lettera, senza conoscerne neanche né motivo né contenuto.
La saga delle lettere portò una sferzata di cambiamento nella nostra vita. Non avevo mai visto i Dursley così sconvolti come in queste settimane. Continuavano ad arrivare lettere a mio nome e mio zio continuava a fare il possibile per non farmele leggere.
Pensai qualunque cosa, anche che fossero scritte dai miei genitori che in realtà non erano mai morti..o da parte di una sorella che non sapevo di avere.

Fino a quando mio zio non decise, esasperato, di portarci su una brutta catapecchia appollaiata su uno scoglio.

Si gelava e avevo l’idea che sarebbe stato ancora peggio lì dentro, ma non avevo alternativa.

Mi entusiasmava però questa cosa. Mai in vita mia, mi sono sentito così importante.
 
 
 
 
Hagrid:
Quando Hagrid mi trovò, pensai che non avevo mai letto i libri di Narnia, eppure Hagrid mi ricordava qualcosa di quel mondo. Strano, no? è venuto in quella catapecchia e cominciò a trattar male e insultare i Dursley, e già questo sarebbe bastato a farmelo amare..ma poi, mi diede quella torta. Nessuno mi aveva mai regalato una torta, prima d’ora. Mi veniva da piangere, quando me la consegnò.
Quando mi disse che sono un mago, omisi di averlo sempre sperato..alla fine la mia incredulità era quasi genuina, voglio dire, un conto è fantasticare..un conto la realtà no?
Quando lessi la lettera, mi concentrai, contemplando quella scrittura.

Quando fantasticavo tra me e me sulla magia, mi chiesi spesso come sarebbe stata una cosa DAVVERO magica. Continuavo a guardare le lettere di quella lettera, aspettandomi quasi di vederle scintillare e spruzzare colori d’argento o oro. Ma non avvenne. Ma questo non importava. Ero felice.
Hagrid mi raccontò poi la vera storia della mia famiglia. Non erano morti in un incidente d’auto, ma per colpa di un mago. Un mago malvagio.
Hagrid si rivelò così dolce e buono con me, mentre mi raccontava, così dispiaciuto per il triste destino dei miei genitori.
Mi ritrovai, senza volerlo, a lasciarmi sfuggire delle lacrime.

Piansi anche durante la notte e i Dursley, incredibilmente non infierirono.

Forse un po’ d’umanità, ce l’avevano anche loro.

Mi accorsi poi per caso, che anche mia zia aveva pianto.

Non doveva essere piacevole ricordare la morte di una sorella.
 
 
 

Andare a Diagon Alley

 
 
Pensavo che fosse un sogno. Temevo che lo fosse, visto che ogni volta che mi capitava qualcosa di minimamente bello, alla fine mi svegliavo nel mio letto, invece con mia grande sorpresa, Hagrid ERA Lì.
 
Hagrid dormiva appollaiato sul pavimento. Aveva lasciato a lui il suo pesante pastrano per coprirlo. È stato molto carino si ritrovò a pensare , Harry.

Poi vide la catapecchia vuota e un pensiero improvviso gli balenò la testa.

“Hagrid!! Ma dove sono i Dursley??”

“Mpf…li ho portati a casa io..non ci pensare..”

“Ma..come..” ma non c’era tempo per le domande. Un gufo raspava con gli artigli alla finestra e a giudicare dal tono, sembrava molto arrabbiato.

D’altronde la loro insistenza si è vista con la consegna precedente delle lettere.
 
 
 
 
Parlando dei Dursley:

Quando Hagrid e Harry presero posto nella barca, lasciando la catapecchia, Hagrid si preoccupò vedendo Harry un po’ triste.

“Ragazzo, ti vedo triste. Non sei contento di scoprire di essere un mago? Ho detto qualcosa che ti ha offeso, forse?”

“No!” disse subito Harry. “Stavo pensando..ai Dursley..sicuramente me la faranno pagare per questo, quando arriverò a casa..soprattutto per la coda di Dudley.”

“Intendi per colpa mia?” chiese Hagrid.

“No, io non intendevo..” si scusò Harry, ma Hagrid centrò il punto. Era ovviamente contento che Hagrid fosse venuto con quella bella rivelazione, ma ora aveva il terrore di tornare a casa.

“Ragazzo, non puoi farti terrorizzare da quei pazzi per tutta la vita. Ora che sanno che sei un mago, ti lasceranno in pace, fidati di me. Ti rispetteranno. Vedrai.”

Harry però aveva dei dubbi in proposito.

"Ma come faremo con la coda? è un bel problema..non rischia di tradirvi al mondo babbano? Come verrà spiegata alle persone?"

“ Oh, i babbani si rifiutano di vedere la magia anche se ce l'hanno sotto il loro naso. Diranno che è un foruncolo un po' strano o robe del genere e la faranno rimuovere chirurgicamente, non preoccuparti! Mi dispiace, ragazzo. Se avessi saputo che genere di persone fossero, non avrei mai accettato di spedirti da questi qua. Ti avrei tenuto io piuttosto.” Disse.

Harry sorrise teneramente a questo. Chissà come sarebbe stato vivere con Hagrid. Aveva dei dubbi sul fatto che un gigante sarebbe riuscito a crescere un neonato, ma i Dursley non avevano forse cresciuto lui e Dudley? Se ce l’avevano fatta i Dursley..

“Non potevi saperlo. E comunque non ero una tua responsabilità.” Disse Harry, ignorando che anche Albus Silente ci avesse pensato.

Con gran sollievo di Harry, poi, lasciarono perdere la sua triste vita e cominciarono finalmente a parlare di cose magiche.
 
 
 
Tutti conosceranno il tuo nome
 
“Bentornato signor Potter, bentornato” “ Sono Doris Crockford, signor Potter, non riesco a crederci, finalmente la conosco!” “Sono così orgoglioso, signor Potter, veramente orgoglioso!”
 
Finalmente usciamo dal Paiolo magico e ci addentriamo nel piccolo cortiletto all’esterno. Stava cominciando a mancarmi l’aria.

“Ti senti male, Harry?” mi chiede Hagrid.

“No..è solo che non sono abituato a così tante attenzioni..mi gira la testa..di solito la gente non bada a me..”

“Ma è piacevole, no? Sei felice?” chiede Hagrid allegro.

“A dire la verità, non sono sicuro di come mi sento. Credo sia colpa di zia Petunia e la sua avversione per le domande. Alla fine deve averla attaccata anche a me.” rido nervoso. Spero che Hagrid non cominci a giudicarmi anche lui strano.

Ma lui inaspettatamente sorride.

“Te l’avevo detto, no? Te l’avevo detto che eri famoso. Anche il professor Raptor tremava tutto quando ha fatto la tua conoscenza. Va bene che per lui, tremare è normale.”
 
 
 
*

Il mondo magico non era come me lo aspettavo. Era così…concreto. Non avrei mai immaginato che a due passi da Londra esistesse una sorta di città segreta, nascosta da un muretto, in cui era legale comprare cose come calderoni, bacchette magiche, e altre cose del genere.

Avrei voluto avere altre dieci paia di occhi. È come se finora fossi stato sempre cieco e avessi cominciato a vedere solamente ora, il mondo, per com’era realmente.

E il mondo era fantastico.
 
La Gringott era stupefacente. E vedere tutti quei folletti fu incredibile. Avrei voluto parlare con loro, chiedergli come vivevano, ma loro non sembravano badare a me. La cosa mi dispiacque un po’. Ma stavano lavorando.

Hagrid mi disse anche dei draghi a guardia delle camere blindate della Gringott. Mi dispiacque. Dei draghi chiusi in una banca? Avevo sempre pensato ai draghi come a delle creature leggendarie che fossero libere. Mi chiesi se lo fossero anche nel mondo magico e come mai nel mondo babbano, non se ne vedessero traccia.

Ma non mi andava forse di saperlo. Non in quel momento. Avevo la testa che frullava per le troppe domande.
 
 
Edvige:


Con Edvige fu amore a prima vista. Era bella e bianca come la neve, soffice come un peluche. Non avevo posseduto mai neanche un gatto. Un sentimento d’amore potente sgorgò nel mio petto mentre tenevo tra le mie mani la gabbiola con l’animale all’interno.

Oltre a conoscere Edvige, conobbi però anche DRACO MALFOY.

 













Note dell'autrice: 

allora, ragazzi, scrivo anche qui la stessa nota che ho scritto nella storia "il diario di Albus " 

vi spiego, non ho intenzione di riscrivere tutto il libro , tranquilli xd oltre a non essere permesso, non mi verrebbe mai in mente, sarebbe una cosa noiosissima e di una pesantezza allucinante O_O quello che ho intenzione di fare è una cosa moltopiù complessa..e cioè una serie di vari pov con storie distinte..cioè una storia che comprende solo il Pov di albus, una di harry e così via (non comprenderanno tutti i personaggi, ma solo alcuni ) e cercare di coprire tutti i libri, non so se sarà possibile, ma mi alletta molto l'idea..all'inizio l'idea era solo quella di fare un'intera storia con il pov solo di Hermione, ma in realtà siccome quello che voglio fare non è una storia solo di pensieri, ma ad un certo punto inventare anche cose che non sono successe nei libri e stravolgere un pò anche certe coppie, vorrei davvero fare altri pov, non solo quello di hermione!

Da qui l'idea di varie storie diverse con vari pov ma che si allacciano tutte alle storie, infatti faranno tutte parte della stessa serie, anche se le storie saranno divise :3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza