Prompt: Spamano, modern AU, Lovino è uno che ne sa parecchio di sfortuna. Adesso anche il suo ristorante sta per chiudere e Lovino sta per gettare la spugna. Ma un giorno si presenta all'ingresso Antonio, in cerca di lavoro come cuoco
-Ma non è possibile!- gridò Romano in preda alla rabbia: e la settimana prima gli scarafaggi nell'armadio, e ieri i topi in cucina, e la mattina il latte andato a male... Ci mancava solamente che il suo cuoco, l'UNICO cuoco, se ne andasse.
-Inglese del cazzo, la prossima volta se non ti piaccioni i piatti italiani non vieni a lavorare in Italia!- gridò tra sé e sé l'italiano. Suo fratello Feliciano e il suo ragazzo Ludwig gli avevano detto anni prima che era una pessima idea aprire un ristorante, ma lui non aveva voluto ascoltare il fratello e il crucco biondo e ora ne stava pagando le conseguenze. Era così preso tra i suoi pensieri che non si accorse della porta che si aprì.
-Scusami? Sei tu Romano Vargas?- chiese una voce dietro di lui. Non appena si girò, per poco non cadde a terra: di fronte a lui, stava un angelo. Aveva ricci capelli marroni, grandi occhi dello stesso colore, la pelle color caramello e un sorriso da togliere il fiato.
-S-si... Sono io. Ti serve aiuto?- chiese l'italiano balbettando.
-Mi hanno detto che il tuo ristorante è nei guai perché il cuoco se n'è andato e io sono cuoco... Volevo chiederti se potevo avere il posto.- disse. Aveva un bellissimo accento spagnolo. L'italiano rimase per un po' senza parole, ma dopo si riprese.
-Beh, ti farò fare una prova. Come ti chiami?- chiese. Lo spagnolo sorrise.
-Il mio nome è Antonio Fernandez Carriedo. Posso entrare in cucina?- domandò.
-Puoi entrare dove vuoi...- sussurrò Romano mentre faceva strada. Lo spgnolo sembrò non aver sentito. Ad un certo punto, Antonio si avvicinò a lui, soprattutto con la bocca vicino al suo orecchio.
-Quello posso farlo anche dopo...- disse maliziosamente, facendo arrossire l'italiano: lo conosceva da almeno cinque minuti e aveva già fatto una figura di merda. Niente male.