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Autore: Khailea    17/04/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Hope
Alexander
Khal
Ailea
Zell
Lighneers
Daimonas
Seraph
Dumb

Non appena la campanella suonò Seraph iniziò a massaggiarsi i muscoli delle spalle, scricchiolando poi il collo un paio di volte, nello stesso momento anche Ailea si era alzata, muovendo velocemente i coltelli tra le mani come se si stesse riscaldando per qualcosa.
Salendo sul banco la ragazza batté il piede un paio di volte, attirando l'attenzione degli altri studenti, anche Seraph avvicinatasi alla finestra aveva fatto lo stesso.
Khal ancora seduto nel posto accanto le fissava incuriosito, temeva che quella scena si rivelasse un tentativo di sedurlo, visto la visuale che gli offriva, la ragazza però non lo degnò di uno sguardo e camminò sul suo banco e su quello del fratello, solo in quel momento si ricordò che Alexander ancora non era tornato.
-Io pugnali.-
-Io spada.-
Dopo queste semplici parole entrambe aprirono le rispettive finestre lanciandovi fuori, Ailea afferrando uno dei pugnali lo lanciò contro Seraph che deviò il colpo grazie alla spada ancora sistemata nella fodera. Entrambe toccarono il suolo solamente un istante poi si rialzarono con veloci scatti, Seraph corse contro l'altra estraendo la lama spostando il metallo in modo che i raggi del sole vi si riflettessero per accecare momentaneamente Ailea.
La sua idea funzionò per il tempo necessario a spostarsi alle spalle della ragazza menando un fendente contro la sua schiena, solamente per un secondo l'altra riuscì a schivarlo, graffiandosi però il dorso della mano con cui aveva tentato di colpire la gamba di Seraph.
Grazie a quella mossa questa fece un passo indietro e Ailea tentò subito di colpirle l'unico occhio visibile, la sua rivale però riuscì a piegare la schiena in tempo prima che questo potesse toccarla, spostando poi la spada per tentare di colpire il fianco di Ailea che capendo la sua strategia si era spinta contro l'altra, facendo leva sul corpo di questa era riuscita a fare una capriola ed a portarsi proprio accanto alla testa.
Velocemente estrasse un nuovo pugnale mirando poi al viso, graffiando la guancia di Seraph che per schivarla aveva rotolato sul fianco.
Fece in tempo a rialzarsi che Ailea le stava già addosso, sul viso della bruna c'era un enorme sorriso ed gli occhi spalancati sembravano quelli di una bestia, Seraph al contrario era molto più calma, parava i numerosi colpi che l'altra le assestava in continuazione e senza tregua, ottenendo solamente ferite superficiali.
Una sembrava un animale che lottava solamente per il gusto di vedere il sangue della propria preda, incurante di altri pericoli e che seguiva semplicemente l'istinto, l'altra invece era precisa e paziente, il suo sguardo mostrava una grande concentrazione difficile da intaccare. Nonostante avessero due stili diversi però era difficile dire chi avesse la meglio.
La bionda attaccò solamente quando riuscì ad intravedere uno spiraglio di successo, l'ultimo attacco di Ailea le aveva lasciato scoperto il fianco sinistro, subito puntò la spada nel fianco perforando la carne, il sangue iniziò a macchiare velocemente il tessuto della giacca e la lama stessa, espandendosi sempre di più, la ragazza però non sembrava averci fatto molto caso, sembrava sempre più divertita.
Senza preavviso Ailea lasciò cadere a terra il pugnale afferrando con entrambe le mani la lama tentando di portarla via a Seraph, altro sangue cadde sul verde prato ma non sembrava importarle, la sua scelta lasciò la ragazza interdetta e fu proprio quello il momento che Ailea aveva cercato.
Senza lasciare la lama le tirò un calcio esattamente sul viso, Seraph non poté pararlo perché sapeva che se l'avesse fatto lei avrebbe tirato a sé l'arma strappandogliela di mano, questa però era ancora conficcata nel suo fianco.
Invece che arretrare si spinse avanti facendola sprofondare ancora di più nella carne, in quel momento un guaito di dolore uscì dalle labbra di Ailea assieme ad un rivolo di sangue, probabilmente si era morsa le labbra nel tentativo di non mostrare segni di dolore.
Capendo il rischio del piano la ragazza finalmente lasciò la spada spostandosi velocemente da quella scomoda posizione, Seraph però non aveva intenzione di darle respiro. Mentre questa si allontanava lei cercava di colpirla in qualsiasi punto, prima alle spalle, poi alle gambe, ed infine al viso, anche lei però ottenne solo ferite superficiali.
Con fatica Ailea prese un terzo pugnale lanciandolo direttamente al viso del'altra, questa fu costretta ad interrompere il suo inseguimento visto l'eccessivo pericolo, non riuscì però ad evitare che la lama le graffiasse profondamente la spalla destra, quei pugnali erano affilati almeno quanto la sua spada.
Entrambe sanguinanti si presero qualche secondo per studiarsi, una con le mani appoggiate al terreno mentre ringhiava come un animale, i capelli neri macchiati di sangue che le coprivano in parte il viso, gli occhi orribilmente spalancati ed il sorriso rosso di sangue, l'altra fiera, letale e silenziosa, rigidamente allerta con la spada vicino al volto, incurante del sangue che perdeva dai numerosi graffi.
Una numerosa folla si era radunata attorno a loro, come se sapessero che a quell'ora esatta ci sarebbe stata una lotta, in mezzo alla folla alcuni incitavano più di altri.
-Nya nya rosso rosso nya!-
Lacie saltellava ovunque osservando la scena, forse senza rendersi conto del fatto che le due stavano lottando senza preoccuparsi della salute dell'altra, forse vedeva la scena come se fosse un semplice spettacolo, divertendosi più per la strana gente attorno a lei che per la lotta, che guardava a tratti.
Astral nel frattempo faceva del proprio meglio per tenerla ferma, osservando allo stesso tempo lo scontro, aveva visto quelle due ragazze conversare come se fossero vecchie amiche, come mai erano cambiate a tal punto nel giro di un'ora?
Dovette ammettere però che se la cavavano nella lotta, certi movimenti erano più rozzi di altri ma sostanzialmente non era una delle solite risse in cui il risultato era scontato e la scena poco interessante, i movimenti erano più studiati, perfino quelli della bruna lo erano.
-Astral Nya anche noi nya!-
-No, lo sai non potrei mai farti del male.-
-Nya Astral cattivo voglio solo giocare!-
-Non stanno giocando...un gioco è differente da questo.-
-Nya ma è divertente!E anche i giochi lo sono quindi non c'è tanta differenza!-
Era inutile discutere con la logica di sua sorella, per quanto tenesse a lei era quasi impossibile capirla completamente.
Nella folla però c'era anche qualcuno che osservava in silenzio tombale, Khal e Daimonas in particolare, il primo più che guardare ascoltava. Grazie al suo udito spesso la vista non serviva, riusciva a sentire il cozzare delle armi tra loro, i versi sommessi di dolore, in certi momenti persino i movimenti che avevano fatto, solamente in certi momenti aveva spostato lo sguardo verso la finestra, in qualche modo era curioso.
Quelle due sembravano amiche, non si spiegava quel comportamento, temeva in parte fosse colpa sua, magari una delle due non voleva aiutarlo e vistasi costretta dall'altra adesso tentava di vendicarsi, forse aveva rovinato senza volerlo una buona amicizia. Turbato da quei pensieri decise di alzarsi e di allontanarsi dalla classe, il professore era ormai andato da tempo quindi non era preoccupato che potesse seguirlo, si sarebbe cercato un posto tranquillo in cui nessuno avrebbe potuto andare.
Non si preoccupò di salutare l'unico ragazzo rimasto ancora nella stanza assieme a lui, il quale inoltre non si era nemmeno accorto della sua presenza, o meglio non gli importava.
Khal aveva osservato interessato tutta la scena, i movimenti di entrambe, i loro volti, era piacevolmente colpito dalla furia con cui la ragazza con gli occhiali colpiva, ed allo stesso tempo gli interessavano anche i colpi calmi dell'altra. Tuttavia questa non gli dava lo stesso effetto dell'altra, qualcosa nella sua furia era nuovamente familiare, e la curiosità di saperne di più aumentava, lei era in grado di essere fredda e distaccata e di liberare una furia nelle lotte, mostrandola senza troppi pensieri.
Sorrise appena guardando quella pelle nivea sporca di sangue, chiedendosi quanto ancora sarebbe stata in grado di versarne prima di cadere al suolo morente.
I suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno che gli picchettò la spalla destra, girandosi irritato vide finalmente che Alexander era tornato.
-Sembra sia successo qualcosa di interessante.-
-Nulla di particolare, la solita lotta tra oche.-
Mentì, ma non sentì il bisogno di fare altrimenti.
-Tu come mai ci hai messo tanto?-
-Mi sono semplicemente mosso con calma.-
Alzando le spalle Khal si spostò dalla sua sedia, gli interessava molto l'esito della lotta ma farlo vedere avrebbe creato al fratello sospetti sul motivo.
-Andiamo alla prossima lezione, ormai non mancherà molto.-
-Vai tu, io salterò per questa volta.-
-Il primo giorno di lezione manchi?Non ci fai una bella figura.-
-Piuttosto che stare chiuso altre due ore con una ventina di ragazze con problemi d'ormoni preferisco ricevere una punizione.-
Mentre lasciavano la classe Alexander si chiese dove fosse finita la ragazza che aveva trovato poco prima, l'aveva vista entrare ma con la stessa velocità doveva essersi allontanata, sicuramente però era nuovamente andata da qualche parte per saltare le lezioni.


Al contrario di quanto aveva pensato il ragazzo Hope si trovava nella gigantesca palestra della scuola, la sua prossima lezione si sarebbe dovuta svolgere lì e visto che aveva già ricevuto una punizione non desiderava mettersi in nuovi guai.
Era seduta in un angolino all'ombra sull'ampio pavimento grigio, disegnando qualcosa sul proprio quaderno, nessuno studente era ancora arrivato, ma infondo era sempre così, lei arrivata sempre con molto anticipo e, da sola, cercava qualcosa con cui passare il tempo.
Non era facile per lei fare amicizia, le ragazze avevano dei modi di fare troppo...espansivi, ed i ragazzi non erano certamente una compagnia migliore.
Ricordò il modo in cui il ragazzo di poco prima l'aveva guardata, come se le stesse dicendo "tu non sei fatta per questo posto". Lo sapeva ma vederlo nei volti della gente la faceva stare male, perché non poteva far parte anche lei di uno di quei gruppi?Uno che magari non prevedesse atti vandalici, ma era chiedere troppo a quanto pare.
Scacciò quei pensieri concentrandosi nuovamente sul disegno che stava finendo, era un meraviglioso cielo in bianco e nero, coperto in vari punti da soffici nuvole e con alcuni pettirossi a decorarlo, era sempre stata brava in queste cose, l'arte era il suo modo di trovare un posto dove sentirsi bene ovunque fosse, perfino in una sudicia palestra, sporca in vari punti di sangue, e con numerose ed arrugginite armi appese ad una delle pareti.
-Ahhh...-
Sorrise appena guardando il soffitto, da una delle finestre sporche riusciva ad intravedere il cielo, sarebbe potuta uscire per ammirarlo ma non voleva rischiare di saltare nuovamente una lezione.
Abbassando lo sguardo si trovò nuovamente a pensare a quel ragazzo, iniziava veramente a sentirsi in colpa per come l'aveva trattato, così freddamente, un modo che non le apparteneva.
-La prossima volta che lo vedrò mi scuserò...magari potrei fare dei biscotti per riparare.-
Non aveva la minima idea di quando si sarebbero nuovamente incontrati però, sapeva solo i lunedì a partire dalla seconda ora, massimo avrebbe aspettato una settimana.
Cambiando pagina nel suo quaderno iniziò un nuovo disegno, osservando di tanto in tanto un grande orologio appeso ad una delle pareti giallastre.
-Chissà dove sono tutti, inizia ad esser tardi.-


Tutti intanto assistevano ancora alla lotta delle due ragazze, la situazione non era cambiata particolarmente, entrambe si trovavano ancora sullo stesso piano. Stavano per partire con un nuovo attacco quando un forte fischio paralizzò Ailea che cercò di tapparsi le orecchie per attutire il suono.
In mezzo alle due era arrivata una figura alta quasi quanto un armadio e larga altrettanto, il corpo era un ammasso informe di muscoli e sudore, i piedi e la testa orribilmente piccoli e sproporzionati rispetto al resto del corpo, le venne sul collo pulsavano a ritmi preoccupanti.
-Cosa ci fate qui la mia lezione sta per iniziare!-
-Oh no...-
Zell che come tutti era interessato alla scena vide comparire il suo incubo peggiore, Miss Dumb, la professoressa di ginnastica, nonché la sua allenatrice. Grazie a lei aveva certamente migliorato le sue tecniche ma quella donna non aveva mezze misure e non sapeva quando fermarsi.
Fischiando nuovamente questa riprese a parlare.
-Subito di corsa in palestra rammolliti!E voi due ragazzine andateci facendo dieci flessioni ogni cento passi!Fate pena con quelle ferite, i vostri muscoli devono essere d'acciaio!Nemmeno una lama deve perforare la carne!-
Ailea e Seraph si guardarono alzando gli occhi al cielo, non potevano però fare diversamente da come aveva detto la donna, iniziarono così a correre assieme agli altri avvicinandosi però per parlare.
-Questa volta ti è andata bene, se non ci avesse fermate i miei pugnali ti avrebbero ridotta ad un colabrodo.-
-Ma se hai il fianco completamente distrutto, stai sudando freddo dal dolore.-
-Prenderò una delle pillole in palestra per non sentire il dolore, poi basterà una fascia ed un po' di tempo.-
-Certo certo, non vuoi ammetterlo che sono stata più brava di te questa volta.-
-Hey nei nostri incontri non sei mai riuscita a farmi fuori, lo direi solo in quel caso.-
-Allora preparati il discorso Ailea, presto dovrai dirlo.-
-Contaci, quanti soldi abbiamo fatto stavolta con le scommesse comunque?-
-Controllerò più tardi.-
Il motivo principale per cui si scontravano in effetti era per i soldi che ricavano dalle scommesse altrui, in parte era anche un modo per tenersi allenate ma se fruttava così bene era tutto un guadagno, sorrisero complici facendo le prime dieci flessioni.
-Aia!-
-Ti servirà più di qualche pillola, ma quanto sei stata idiota ad afferrare la lama?!-
-Zitta e flessioni.-
-Nya Nya Astral la ragazza con gli occhiali lascia impronte di sangue!-
-Lacie non toccarle, non sai se ha qualche malattia.-
Astral che era poco distante da loro stava cercando di tenere ferma la sorella, in quel posto tutto poteva essere un pericolo per lei, Ailea però che aveva sentito lo guardò fulminandolo.
-Grazie tante stronzo, io sono sanissima.-
Il ragazzo stava per risponderle quando sentì qualcuno tirarlo per la camicia, girandosi vide lo stesso ragazzo che poco prima aveva infastidito, almeno a detta sua, Lacie.
-Hey.-
-Levati dalle scatole.-
-Senti, credo siamo partiti con il piede sbagliato.-
-Tu devi tenerti a cento piedi di distanza da mia sorella!-
Lighneers che si era avvicinato per riappacificarsi con i due alzò gli occhi al cielo, gli sembrava quasi di parlare con un muro.
-Sono qui solo per scusarmi, credimi non ho alcun interesse verso tua sorella.-
-Meglio per te!-
Nuovamente una risposta ringhiata tra i denti, era evidente che non apprezzasse la vicinanza del verde.
-Hey io ho avuto almeno lo sbattimento di venirmi a scusare, tu potresti venirmi in contro almeno.-
-Volentieri, con un camion.-
-Vuoi forse fare a botte?!-
La pazienza di Lighneers aveva pur sempre un limite, lui si era avvicinato con calma e senza cattive intenzioni ma se l'altro si comportava così la situazione cambiava di molto, era già pronto a tirargli un pungo quando notò qualcosa mancare.
-Ma tua sorella?-
-E' qui non vedi?-
Fece per indicarla ma l'unica cosa che vide fu un gruppo di studenti correre verso la palestra, un brivido gli percorse l'intera schiena.
-Lacie!-
Qualcuno doveva averla rapita, oppure si era allontanata senza aspettarlo, perché era stato così stupido da non notare prima la sua assenza?Se le fosse capitato qualcosa non avrebbe mai potuto perdonarselo.
Aveva iniziato a correre come un pazzo urlando il nome della sorella, seguito a ruota da Lighneers.
Non che gli importasse molto se la ragazza era andata via, ma almeno avrebbe potuto tentare di guadagnarci qualcosa.
-Se la trovo prima di te mi paghi vero?-
-Stai zitto!-
-In due si farebbe prima, ed io sono bravo in queste cose...-
-Nessuno ha chiesto il tuo aiuto!-
-Va bene va bene, ma non sarò io ad asciugarti le lacrime quando la troverai in un qualche cassonetto...-
A quel punto Astral non ci vide più, girandosi gli tirò un pugno sul naso con tutta la forza che aveva, facendo cadere così a terra il ragazzo, era tentato di restare lì per pestarlo ma Lacie aveva la precedenza su tutto.
Lighneers nel frattempo si poteva dire aver reagito bene al colpo, lo aveva colpito solo sullo zigomo quindi non aveva nulla di rotto.
Guardò il ragazzo col cappello allontanarsi, immaginando in quale maniera avrebbe potuto ripagarlo per quel gesto, ci sarebbe stato sicuramente tempo per farlo.


Dopo una decina di minuti tutti gli studenti erano finalmente arrivati nella palestra e si erano tutti cambiati, i maschi indossavano dei pantaloni lunghi e delle maglie a maniche corte, le ragazze invece dei pantaloncini e delle canotte, l'unico colore presente era il grigio.
Non si poteva dire fossero entusiasti, a molti mancava il fiato ed altri avevano dovuto sedersi per la stanchezza, la professoresse Dumb nel frattempo li guardava uno ad uno, sembrava che soltanto quel movimento la facesse sudare.
Fischiò con tutto il fiato che aveva nei polmoni attirando così l'attenzione dei vari studenti.
-Cinquanta giri di pista, corsa veloce!Ai maschi oggi tocca la lotta, le donne i pesi. Muoversi muoversi muoversi!-
Fissando con sguardo torvo la professoressa tutti gli studenti ripresero a correre, chi più lentamente di altri, in testa a tutti però si trovava Zell, era stato il primo ad arrivare ed aveva anche una notevole distanza rispetto agli altri.
Quasi sembrava non si stesse minimamente sforzando, ma in fondo con gli allenamenti quotidiani quello era veramente solo un riscaldamento, era felice che la Dumb avesse deciso di far lottare i maschi, era un bel modo per allenarsi, anche se molti non sarebbero riusciti a metterlo veramente alla prova.
In pochi minuti aveva già completato quasi cinque giri di pista, sicuramente avrebbe potuto riposarsi prima degli altri che erano ancora al secondo giro.
Agli ultimi posti si trovavano Hope, non abituata ad un tale sforzo, Ailea, ancora intontita sia per le medicine prese che per il sangue e Lacie, la ragazza aveva "abbandonato" involontariamente, attirata da una farfalla che l'aveva portata in palestra.
-Non...ce la faccio più.-
Le gambe di Hope le chiedevano pietà ad ogni passo, il sudore aveva ormai coperto la fronte ed i capelli erano totalmente spettinati, accanto a lei nemmeno Ailea era messa bene, gli occhiali continuavano a scivolarle dal naso e sembrava far una fatica doppia.
-Pensa ad altro.-
Sorpresa dalla risposta della bruna Hope la guardò qualche istante, cercando di trovare il fiato per parlare.
-Come?-
-Pensa...ad altro...qualsiasi cosa...solo altri...giri...-
Non era mai stata brava nella corsa, sin da piccola aveva sempre avuto molte difficoltà, per questo nelle lotte non scappava mai, anche se avesse voluto non ne sarebbe stata in grado.
-Ma sono...quarantasette giri.-
-Non...importa...dopo...prendi i pesi...viola.-
La ragazza non capì perché proprio quelli, sembravano i più grandi, Ailea doveva aver notato il dubbio nel suo viso stanco.
-Fidati...viola.-
A qualche metro di distanza da loro si trovavano Seraph, che manteneva un ritmo costante in modo da non affaticarsi troppo, e Daimonas, lui era molto bravo nella corsa ma dare nell'occhio non sarebbe stato l'ideale, per questo aveva sempre preferito stare verso il centro, in mezzo a tutti quei ragazzi uno piccolo come lui si confondeva bene.
-Hey tu sei il ragazzo di oggi, il tuo naso sembra apposto.-
Il ragazzo annuì leggermente senza distogliere lo sguardo dal pavimento, si sentiva ancora in colpa per aver probabilmente rovinato l'amicizia tra lei e la ragazza con gli occhiali.
-Ailea ci sa fare in queste cose, non hai idea di quante volte se lo è rotto, la maggior parte delle volte son stata io la causa.-
Alzò lo sguardo confuso, il rapporto di quelle due non sembrava molto sensato. Seraph notò la sua faccia e cercò subito di spiegargli chiaramente.
-Non pensar male, non ho nulla contro di lei, e lei contro di me. Certo è ottusa, irascibile, prepotente, rozza, non ragiona molto in certi momenti, ma si può dire che è quasi apposto.-
Subito il viso le divenne leggermente rosso, sentì di esser sembrata troppo dolce.
-Ma non siamo amiche!E' solo una con cui lotto, e con le risse prendiamo i soldi delle scommesse. Niente di più!Confidenze, supporti morali, io non ne ho bisogno.-
Imbarazzata iniziò a correre più velocemente di prima, cercando di sfuggire a quella situazione che solamente per lei era diventata una fonte d'imbarazzo. Daimonas nel frattempo aveva ascoltato in silenzio facendosi finalmente un'idea chiara della situazione.
Ancora più avanti a loro c'era poi Khal, circondato dal solito gruppo di ragazze adoranti, molte avevano "accidentalmente" dimenticato il reggiseno per attirare la sua attenzione, muovendo le maglie lasciando intravedere così più del dovuto, la sua attenzione però era rivolta altrove, lontana da quelle disgustose ragazze. Pensava ancora a quella che si era seduta accanto a lui, ignorandolo iniziando poi una lotta con una sua compagna, oltre al resto si chiese come mai di quello scontro. Forse avrebbe potuto usare una di quelle sciocche attorno a lui per scoprirlo.
Stava già decidendo chi usare quando una massa di capelli verdi gli si affiancò.
-Hey vedo che sei molto desiderato dal gentil sesso, chissà che gioia per te.-
Nonostante il silenzio di Khal Lighneers non cedette, aveva notato una buona occasione di guadagno in quel mucchio.
-Ho notato non sei molto felice qui, se vuoi pagando bene io posso allontanarle, non ho secondi fini con te eh. Se a te piace quello io non ho nulla in contrario ma preferisco tenermi certe cose intatte.-
-Vattene.-
-Sicuro?Posso farti un buon prezzo.-
-Me ne ricorderò quando sarà necessario.-
Non era certo stato il primo a fargli una proposta simile, ma non aveva bisogno di sperperare così il suo denaro, non trovò necessario dirgli che nemmeno lui provava attrazione per il loro stesso sesso ma se poteva allontanarlo allora poteva anche lasciargli quella sciocca idea.
L'altro intanto facendo spallucce si era lentamente allontanato, avrebbe ritentato in seguito, sicuro che prima o poi il biondino avrebbe ceduto.
Finalmente i giri di pista finirono, quasi tutti gli studenti si accasciarono al suono alla ricerca d'aria e delle forze perdute, la prof però non diede loro nemmeno il tempo di riposarsi che nuovamente fischiò a pieni polmoni.
-Vi ho forse detto che potevate riposarvi?I maschi nella lotta le femmine ai pesi!-
Lentamente e con il sottofondo dei fischi continui della Dumb tutti si misero al loro posto, in una metà della stanza le ragazze si stavano sistemando per prendere i pesi migliori, che per molti erano quelli più piccoli.
Hope in un primo momento stava per prendere uno di quelli più sottili, ma ricordando il consiglio della ragazza si sentì indecisa. I pesi viola erano enormi, grossi quanto lei, perché avrebbe dovuto fare quella fatica?
Però perché quella avrebbe dovuto suggerire quelli invece che altri?Non ce n'erano altri viola poi, aveva controllato.
Decise speranzosa di fidarsi, pregando di non essere stata ingannata, mise entrambe le mani sui pesi preparandosi a sollevarli con tutta la sua forza, restò però piacevolmente sorpresa.
Quei pesi erano finti, fatti di cartone e riempiti di polistirolo.
Cercò con lo sguardo la ragazza con gli occhiali pronta a ringraziarla e la vide in compagnia di una biondina con una fascia all'occhio, subito le si avvicinò sorridente, tenendo sollevati i pesi. Quando fu vicina notò che la ragazza aveva entrambe le mani fasciate, nessuna delle due però si accorse di lei sul momento.
-Non dovevi prendere i pesi viola?-
-Ho bisogno di tenermi allenata.-
-Come mai questa scelta?Hai capito che sono più forte di te e che in queste condizioni non hai speranze di vincere?-
-Ma tu zitta mai Seraph?-
La bionda stava per risponderle quando finalmente notò Hope, questa sorrise educatamente appoggiando i pesi falsi a terra, non appena Ailea la notò le fece un segno di saluto con la testa.
-Ho parlato con te prima giusto?Avevo gli occhi chiusi dallo sforzo.-
-Rammollita.-
Al commento di Seraph Ailea le tirò un pugno sulla coscia provocando nell'altra solo una risata di scherno, imbarazzata Hope prese parola.
-Si, volevo ringraziarti.-
-Tranquilla, tanto non avevo voglia di usarli.-
-Non dire a nessuno però di come sono, solo io e Ailea lo sappiamo.-
-Certo. Comunque piacere, io mi chiamo Hope.-
-Non credo le presentazioni servano, ci avrai sentito dire i nostri nomi mentre parlavamo.-
Rispose Ailea ridacchiando.
-Effettivamente.-
Nonostante alcune cose quelle ragazze sembravano abbastanza normali, perfino simpatiche, l'avevano poi trattata gentilmente a parlare, salutandole tornò al proprio posto riprendendo a fare pesi.
Poco distante da lei c'era poi Lacie, che stava sollevando dei sottili pesi con la propria coda, canticchiando un allegro motivetto sui gatti.

Dall'altra parte del campo la situazione era più testa, tutti i ragazzi erano stati messi in fila e la Dumb stava scegliendo chi avrebbe lottato, il primo nella lista era stato ovviamente Zell, che si stava già riscaldando in attesa del suo avversario.
-Bene, Zell tu contro questi cinque.-
La professoressa aveva scelto tre studenti dalla corporatura massiccia, tutti erano alti più del ragazzo e decisamente più grossi, ridevano assieme pregustandosi già le ossa rotte del povero malcapitato, che però sembrava molto più calmo di quanto normalmente avrebbe dovuto essere qualcuno in quella situazione.
-VIA!-
Non c'era bisogno di spiegare le regole, dovevano colpirsi con tutta la forza che avevano puntando a vincere con tutti i mezzi possibili.
Subito i tre saltarono addosso a Zell che li schivò facilmente uno alla volta, colpendo il primo con un forte calcio alle costole, al secondo invece toccò una serie di pugni dritta sul viso mentre il terzo un colpo secco alla schiena che lo fece cadere a terra, era stato così veloce che non si erano resi conto di nulla fino all'ultimo.
Prima che il terzo potesse rialzarsi Zell l'aveva colpito al fianco costringendolo a voltarsi, dietro di lui gli altri due ragazzi avevano tentato di prenderlo alle spalle senza però successo, infatti lui con una scivolata era riuscita a sfuggire colpendo il ginocchio di uno dei due abbastanza forte da farlo piegare dal dolore, con una precisa mossa afferrò poi l'ultimo per la spalla e spingendogli il petto lo fece cadere sopra il ragazzo ancora a terra, tirandogli poi un pugno alla bocca dello stomaco che lo lasciò senz'aria.
In quell'attimo di distrazione il ragazzo che aveva colpito al ginocchio si era rialzato e lo aveva afferrato dietro la schiena bloccandogli entrambe le braccia, in attesa che gli altri due si rialzassero colpendolo, ancora una volta però Zell fu più veloce.
Piegandosi sulle ginocchia riuscì a capovolgerlo facendo cadere anche lui addosso agli altri, colpendo quell'ammasso di muscoli con una serie di calci e pugni ben mirati.
Ogni colpo produceva un suono secco che si propagava per tutta la stanza, in quel momento nessuno stava parlando, interessati sia dalla grande abilità del ragazzo ed intimoriti dalla presenza della professoressa.
Si fermò dal colpirli solo quando questa fischiò la fine della lotta.
-I prossimi!-
Non si perse in complimenti o consigli per migliorarsi, subito chiamò in campo i seguenti avversari, Lighneers ed un ragazzo dai capelli celesti con il viso coperto da tatuaggi dello stesso colore, questo sembrava molto sicuro di sé.
-Broccoletto faresti meglio a scappare.-
-Se sei bravo a lottare come ad insultare sono a cavallo.-
-Vedrai te ne pentirai, sono veloce come il lampo e forte come il tuono, sono silenzioso come il vento ma impetuoso come la pioggia, sono l'incubo delle strade e l'amore proibito delle donne, sono...-
Prima che potesse continuare quell'infinito monologo Lighneers gli si era avvicinato tirandogli un pugno dritto sul viso, non sopportava più quell'inutile chiacchiericcio, tutto ciò che aveva sentito erano parole inutili mosse da una bocca altrettanto inutile. Purtroppo per lui però non poté sfogare tutta la sua irritazione perché quel colpo era bastato a mandare KO l'avversario, ed a rompergli buona parte dei denti.
-Stai scherzando!?-
-I prossimi!-
-No mi rifiuto!Mi mette contro un puffo che al primo colpo sviene e pretende che io lo accetti!?-
-I prossimi!-
A nulla servirono le continue lamentele del ragazzo, che tutto ciò che riuscì ad ottenere fu una punizione e l'allontanamento dalla lezione, non che la cosa lo turbasse, era stato quasi un premio di consolazione potersene andare.
I terzi a combattere furono Khal ed un ragazzo smilzo con dei grossi rasta a legargli i capelli, quasi tutte le ragazze avevano interrotto il loro allenamento per guardarlo adoranti ed esultare o svenire eccitate ad ogni suo respiro.
Non appena lo scontro iniziò Khal non perse tempo, bloccò l'avversario in una morsa che gli impediva di respirare, strinse sempre più forte fino a quando il viso dell'altro non divenne completamente rosso, lo lasciò solo per il tempo necessario a farlo inginocchiare per poi assestargli una violenta ginocchiata sul naso, rompendoglielo.
Incurante delle condizioni dell'avversario lo colpì con un calcio alla testa facendolo cadere, colpendogli poi senza pietà il ginocchio, producendo un secondo suono di ossa rotte seguito poi dalle urla agonizzanti dell'avversario.
Questo però non sembrava importare al ragazzo, prese anzi a colpirgli il viso con pugni sempre più violenti, coprendosi così le nocche di sangue. Mentre lo massacrava il suo viso restava completamente calmo, i suoi occhi gelidi ed inespressivi, si fermò però non appena la professoressa fischiò, rimanendo qualche secondo dov'era alzando gli occhi sulle varie ragazze.
Tutte le sue ammiratrici stavano urlando esaltate dalla sua forza e dalla sua bellezza, a lui però non importava, se stava guardando in quel mare d'ormoni era per un motivo ben preciso, voleva che quella ragazza lo vedesse lottare, attirando così la sua attenzione. Quando però la vide non poté trattenersi dall'assottigliare lo sguardo e serrare le labbra dal disappunto, lei non aveva spostato lo sguardo dalla ragazza con la benda all'occhio, non aveva smesso di sollevare i pesi, continuava a parlare incurante di tutto, non lo aveva nemmeno notato.
Quella cosa lo irritò più di quanto avesse pensato, senza pensarci tirò un calcio al corpo ormai esamine del suo avversario, nonostante la lotta fosse finita. Tornò al suo posto mantenendo il solito atteggiamento freddo, ma dentro di provava emozioni assai difficili da controllare.
Gli scontri si susseguivano ed ormai gli studenti erano rimasti in pochi, l'unico che ancora non aveva lottato era Daimonas, non era preoccupato, in qualche modo avrebbe potuto cavarsela, inoltre gli ultimi rimasti non sembravano così forti da ferirlo gravemente, non amava però la sensazione che da lì a poco sarebbe dovuto andare sotto gli occhi di tutti.
-Bene per oggi la lezione è finita, andatevene!-
Il ragazzo guardò la professoressa senza particolari emozioni, a quanto pare si era dimenticata anche lei di lui, non era un grosso problema anzi la cosa andava a suo favore, non aveva dovuto lottare con nessuno almeno, avrebbe dovuto sentirsi ferito ma era ormai abituato a quelle situazioni, silenziosamente intanto che gli studenti andavano a cambiarsi lui andò verso l'uscita.


 
   
 
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