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Autore: Khailea    17/04/2017    1 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Hope
Ailea
Zell
Lighneers
Daimonas
Seraph
Sasaku

Astral fece il giro dell'intera struttura almeno una decina di volte, il cuore sempre più schiacciato da una morsa di terrore e preoccupazione, ovunque fosse stato non c'era traccia della sua amata sorella.
Si ripeteva che non poteva essere andata troppo lontana, che probabilmente si era addormentata da qualche parte, eppure una parte di lui non poteva evitare d'immaginarsi il peggio, lei sofferente che chiamava il suo nome in attesa del suo arrivo, che sperava non arrivasse troppo tardi.
Si erano trasferiti in quella città da parecchi anni ormai ed avevano imparato a conoscerla ed a prepararsi al peggio, ma lui non sarebbe mai stato pronto a perderla.
Aveva aggredito numerosi studenti cercando delle informazioni ma nessuno di loro aveva saputo dirgli niente, erano serviti solamente ad aumentare la sua rabbia e la sua preoccupazione.
Si era fermato qualche secondo per riprendere fiato davanti al cancello della scuola, era ancora chiuso e nessuno sembrava averlo aperto, c'era ancora la pesante catena di ferro infatti, il sangue sulle punte però lo mise nuovamente allerta, e se fosse stato il suo?
Tirò il pugno contro il cancello facendolo vibrare, urlando rabbiosamente ripetendosi nella testa che Lacie stava bene, che non le era successo niente e che stava esagerando, non avrebbe potuto ripeterselo in eterno però...
-Hey sei così ansioso di andartene a caso?-
Senza girarsi riconobbe la ragazza dai capelli biondi con cui aveva discusso alla prima ora, da quanto aveva sentito dalla sua compagna di banco si chiamava Seraph, in quel momento però non gli importava della sua presenza, non le rivolse minimamente la parola.
-Hey il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-Chiudi il becco.-
Solitamente non aveva un tono così aggressivo con gli altri, per via del momento non riusciva a controllare la sua aggressività e poteva prendersela con chiunque.
-Nya Astral non essere maleducato!-
Spalancando gli occhi il ragazzo si girò di scatto, assieme a Seraph e ad un altra ragazza con gli occhiali c'era Lacie, istintivamente l'abbracciò stringendola a sé, in risposta la sorella iniziò a ridere divertita muovendo la coda facendogli alcune carezze sulla schiena.
Il suo fratellone sapeva essere veramente dolce con lei, ma soprattutto divertente.
Senza lasciarla andare lui guardò le due.
-Cosa le avete fatto.-
Entrambe le ragazze lo guardarono spaesate, in particolare Seraph a cui sembrava il ragazzo avesse appena bevuto.
-Ci prendi in giro?Tua sorella era in palestra con noi a fare lezione, ci ha seguite fino e basta.-
-Nya nya Astral hai perso una lezione divertente nya!-
-Come no...-
Rispose Ailea ironicamente tenendosi il fianco, l'effetto delle pillole era passato quindi il dolore stava iniziando a farsi sempre più forte, era diventata pallida e teneva la schiena curva, Seraph l'aveva notato subito ma aveva cercato di nascondere l'interesse.
-Vattene a casa se non sei in grado di continuare.-
-Incoraggiante Seraph.-
Astral spostò lo sguardo dalle due a Lacie, non aveva minimamente pensato che fosse andata in palestra, si sentì terribilmente sciocco.
-Io...ero preoccupato per te...-
-Nya Astral non sono una bambina, non voglio ti preoccupi così tanto per me nya.-
Prendendogli il viso tra le mani Lacie posò la punta del naso contro la maschera del fratello, sorridendo felice.
-Nya prima o poi capirai che so badare a me stessa!-
Stringendolo forte la ragazza continuò a ridere divertita dalla situazione, ogni volta che lo vedeva preoccupato una parte di lei era dispiaciuta ma un altra era divertita per le sue reazioni, il ragazzo nel frattempo si rivolse alle altre due.
-Vi ringrazio allora per non averla lasciata sola.-
-Non è una bambina amico.-
Rispose Ailea avvicinandosi alla catena di ferro dietro ai due.
-Lo so lo so, è che tengo tantissimo a lei e non voglio che le capiti qualcosa.-
-Sei nella città sbagliata allora.-
La bruna aveva iniziato ad armeggiare con alcuni pugnali la catena del cancello tentando d'aprirla, lei e Seraph sarebbero dovute andare nella classe speciale ma non ne avevano minimamente voglia, anche se infondo sapevano sarebbe stato inutile scappare. L'altra intanto che aspettava aveva distolto lo sguardo dai due fratelli, quasi in imbarazzo per quella scena così toccante, ma in qualche modo la loro dolcezza la rabbuiò.
-Merda non ci riesco!-
-Perché state cercando d'aprire la serratura?Mancheranno soltanto quindici minuti alla fine delle lezioni.-
-Non per chi è in punizione...menomale che eri brava a scassinare le porte.-
-Chiudi il becco!-
Alzandosi di scatto Ailea tirò un calcio alla catena rimettendo al loro posto i pugnali che aveva usato.
-Nyahahaha sei buffa hahaha.-
-Sono d'accordo con la gattina ahahah.-
Sia Seraph che Ailea assottigliarono gli occhi, sapevano perfettamente di chi era quella voce e di certo avrebbero preferito non sentirla, mentre loro due tenevano lo sguardo basso Astral e Lacie cercarono subito la persona che aveva parlato.
Alzando lo sguardo videro che sopra le punte del cancello si era sistemata una ragazza dall'aspetto minuti, i capelli viola erano legati in due codini ai lati, la frangetta copriva uno degli occhi mentre l'altro splendeva di un vivido rosso, non capirono come aveva fatto ad arrivare lì da un momento all'altro senza farsi nemmeno sentire.
-Anche io conosco qualche trucco con i pugnali, vi va di andare a provarli?-
Non seppe dire perché ma Astral aveva la netta sensazione che quella ragazza non avesse buone intenzioni, nonostante l'aspetto docile aveva qualcosa di inquietante che lo spinse a stringere ancora di più Lacie, la ragazza era vestita con una camicetta nera ed una gonna azzurra dalle cui tasche pendevano decine di catene, con alle estremità dei sottili aghi.
-Chi sei tu?-
Chiese il ragazzo ringhiando, la sconosciuta iniziò a ridere istericamente.
-Hahahhahaha non conosci nemmeno i professori della tua stessa scuola?Hahahahah.-
-Non dire sciocchezze!Sei troppo piccola!-
-Astral zitto, è una prof.-
Fu la secca risposta di Seraph che gli tirò una gomitata sulla spalla. Intanto la professoressa stava camminando sulle punte delle lance del cancello.
-Allora ragazze...venite a divertirvi con la professoressa Sasaku...-
-Non abbiamo molta scelta...-
-Fantastico!Allora andiamo!-
Con una capriola la ragazza atterrò esattamente davanti a loro, tenendo le braccia spalancate a sorridendo gioiosamente, prese poi le mani di Ailea e Seraph che si videro costrette a seguirla.
-Dite ciao ciao ragazze.-
Astral non fu felice di lasciar andare le due con quella strana professoressa, ma non poteva fare altrimenti, anche Lacie non si fidava di lei e per la maggior parte del tragitto verso casa era rimasta in silenzio. Non capitava spesso ma quando Lacie si perdeva nei suoi pensieri diventava quasi un'altra persona, tremendamente seria e poco vivace, ogni volta era in grado di stupire il fratello.
-Tu pensi abbiamo fatto bene a non interferire nya?-
-Non lo so in realtà...-
-Quelle due ragazze sembrano simpatiche nya.-
-Si hai ragione.-
-Domani potremmo parlarci di nuovo nya.-
-Vedremo domani.-
-Nya!-


Non era stato semplice per Hope trovare la stanza giusta, non aveva potuto certo contare sull'aiuto dei suoi compagni e tutti i professori erano impegnati a finire le proprie lezioni, non c'erano poi mappe in cui orientarsi o simili, se era riuscita a raggiungere l'aula era stata per pura fortuna.
Aveva provato a bussare ma nessuno aveva risposto ed entrando vide che era completamente vuota, sicuramente era troppo presto ma non importava.
Non c'erano banchi o cattedre, era una semplice stanza vuota con le tende tirate in modo che ci fosse pochissima luce ad illuminare.
Fece in tempo ad appoggiare il proprio zaino però che la porta si aprì ed entrarono tre ragazze, due erano Ailea e Seraph mentre la terza non l'aveva mai vista prima, al contrario delle due però sembrava molto felice di trovarsi lì
-Oh un'altra studentessa!Ne dovrebbe mancare uno se non sbaglio!-
-Siete anche voi in punizione?-
-Lei è la prof...-
In un primo momento pensò la stessero prendendo in giro ma vedendo i volti scuri delle due capì che non era così, eppure quella professoressa sembrava poco più di una ragazzina...
-Bene, l'ultimo studente dovrebbe essere qui vicino, voi godetevi quest'attesa, tornerò subito.-
Spingendo le due ragazze all'interno Sasaku si allontanò per trovare l'ultimo studente delle ore di punizione, non appena furono sicure fosse veramente andata via Ailea si sdraiò a terra sospirando.
-Va tutto bene?-
Chiese perplessa Hope.
-E' la prima volta che vieni qui vero?-
-Effettivamente...è così terribile?-
-Dipende dai punti di vista, alcune persone potrebbero trovare tutto molto piacevole.-
Ad Hope vennero dei brividi lungo la schiena immaginandosi a cosa si riferissero, tuttavia era comunque una professoressa, non avrebbe potuto fare qualcosa di particolarmente grave, o almeno così sperava.
-Comunque grazie ancora per oggi Ailea.-
La ragazza non rispose facendo solo un leggero segno con la mano, tra le tre sembrava quella con l'umore peggiore in quel momento.
-Voi invece venite spesso qui?-
-No non così spesso.-
Finalmente Ailea alzò lo sguardo, sorridendo leggermente divertita.
-E' una di quelle cose che non vorresti ripetere ogni giorno, siamo state sfortunate tutto qua.-
-Ah capisco...-
-Così la spaventi.-
-Cosa dovrei dirle che ci faranno stare un'ora intera a vedere un filmetto sull'educazione?-
-Ti dovrebbero assegnare un premio per il tuo poco tatto sai Ailea?-
-Aspetterò di riceverlo.-
In un certo senso quelle due erano divertenti, certo aveva ancora paura su cosa sarebbe successo ma in qualche modo quella scenetta aveva allentato la situazione.
Mentre ci pensava la porta s'aprì con uno scatto facendola sobbalzare, la professoressa era tornata e con lei c'era un curioso ragazzo dai capelli verdi e gli occhi rossi, questo sembrava molto rilassato.
-Buon pomeriggio signore.-
Solamente Hope salutò il ragazzo con un gesto della mano, le altre a malapena lo guardarono. Ancheggiando Sasaku andò a mettersi al centro dell'aula.
-Bene bene, cosa abbiamo combinato oggi?Risse e ritardi giusto?-
Nessuno rispose, Lighneers sorrise alzando le spalle mentre Hope annuì debolmente, la ragazza però non sembrò importarle.
-Vi hanno tagliato la lingua?Non vi preoccupate, ci sono io a ricucirla, inizieremo da...-
Spostò lo sguardo su ciascuno di loro fermandosi su Ailea, la ragazza deglutì quando vide che Sasaku le si era avvicinata. La ragazza si inginocchiò davanti a lei, accarezzandole dolcemente le ginocchia e sorridendo amabilmente.
-Coraggio, non hai nulla da dire?-
Mentre la guardava una parte di Seraph sperò le dicesse qualcosa, una qualsiasi parola sarebbe andata bene, ed invece non ci fu altro che silenzio, forse proprio per quello Sasaku sembrava così allegra.
Dalla parete a cui Ailea era appoggiata uscirono alcuni ganci che le bloccarono le spalle ed il collo, impedendole di muoversi.
-Non è meravigliosa questa stanza?E' dotata di tantissimi gadget!-
Mentre parlava la ragazza aveva sfilato dalla gonna un ago più grosso di altri, sfiorò con la mano le labbra dell'altra senza smettere di sorridere.
-Hai delle labbra veramente belle...-
Anche Lighneers ed Hope stavano osservando la scena, lui continuava a restare calmo mentre l'altra ragazza era visibilmente preoccupata.
-Cosa vuole fare?-
-Questo.-
Senza prepararla in alcun modo la professoressa infilò l'ago nel labbro superiore di Ailea, che chiuse gli occhi di scatto aprendo le labbra dal dolore, non volle però far sentire neppure un grido sommesso, era il suo orgoglio a farla comportare così.
-Oh se ti muovi farà ancora più male...vuoi che ti faccia un po' di solletico?-
Solleticandole il fianco fece muovere con uno scatto la ragazza che provò effettivamente ancora più dolore rispetto a prima, non era semplice non darlo a vedere. Tenendole ferme le labbra Sasaku infilò l'altra estremità dell'ago nella guancia inferiore, lasciando che l'ago rimanesse bloccato tra le due, anche solo sospirare sarebbe stato doloroso.
Per Hope quella scena era inconcepibile, iniziò a tremare incapace di muoversi.
-L-la smetta!-
La ragazza sembrò non sentirla, estrasse un secondo ago facendo esattamente le stesse azioni, interrompendosi di tanto in tanto per una breve risata mentre si godeva il viso di Ailea contratto dal dolore, certe volte lo sfilava rapidamente dicendo che non trovava simmetrica la posizione in cui l'aveva messo, ricominciando così da capo.
-La smetta ho detto!-
-Dolcezza è meglio se ti dai una calmata, potrebbe capitarti di peggio.-
Lighneers l'aveva presa per un braccio costringendola a voltarsi verso di lui, non conosceva nessuna di loro quindi non le fece ne caldo ne freddo se venivano ferite, se non agiva però era semplicemente perché quelle erano le regole, sapeva che le cose non potevano andare in altra maniera.
-La punizione dura solo un'ora, copriti gli occhi se non ce la fai proprio.-
Lei però non voleva distogliere lo sguardo, come avrebbe potuto farlo mantenendo la coscienza pulita?Se veramente non poteva fare nulla quantomeno non avrebbe finto non fosse accaduto niente.
A Ailea intanto aveva chiuso quasi completamente le labbra con cinque aghi, ciascun punto perforato sanguinava ed il petto della ragazza si alzava ed abbassava ad un ritmo frenetico, fu un sollievo per lei sentire la ragazza allontanarsi ed i ganci liberarla, erano passati circa quindici minuti.
-Non è stato divertente?-
Solamente una mente malata come lei poteva averlo trovato divertente, persino con il viso scosso da continue fitte di dolore Ailea trovò la forza di guardarla negli occhi con aria di sfida, prima o poi il suo orgoglio le sarebbe costato caro. Nel frattempo la professoressa stava già cercando la prossima vittima.
-Ambarabà cicci coccò, adesso con chi giocherò...tu!-
Fu il turno di Seraph, la ragazza era rimasta con le braccia incrociate osservando la scena in un freddo silenzio, era pronta a tutto ciò che le avrebbe potuto fare, prima di avvicinarsi Sasaku prese da Ailea tutti i pugnali che aveva con sé.
-Hai mai fatto un castello di carte?-
Prima che potesse rispondere delle cinghie le bloccarono entrambi i piedi, quando poi la ragazza le fu vicina la fece cadere in avanti, in quel momento altre due cinghie le bloccarono i polsi.
-Penso ti piacerà, è la prima volta provo con l'agopuntura con dei pugnali ma dovrebbe essere la stessa cosa.-
Iniziò a sistemare le punte dei pugnali nella schiena della ragazza, spingendo nella carne la punta perforando anche il tessuto della camicia e della giacca, nei vari punti in cui li sistemava si stavano lentamente formando grosse macchie di sangue, Seraph però non emise nemmeno un fiato. Era perfettamente in grado di controllarsi e di sopportare il dolore, doveva soltanto mantenere il controllo.
-Uffa non mi piace come sta venendo, ricominciamo da capo!-
Strappò ogni lama dalla carne con una forza tale da lasciare dei grossi tagli, riprese poi nel suo gioco almeno altre tre volte, fino a quando sulla schiena della ragazza si formò un'alta pila di coltelli dalle punte sanguinanti.
-Mh, poteva venire meglio, oh be sarà per la prossima volta.-
Restavano solamente Lighneers ed Hope, in un primo momento sembrava tremendamente indecisa su chi scegliere quando, dopo una manciata di minuti, il suo viso s'illuminò.
-Stavolta lo faremo in tre!-
La ragazza corse incontro ad Hope che la guardò con un misto di disgusto e timore, non trovava naturale una persona si divertisse tanto, tuttavia nonostante ciò che aveva visto non le avrebbe dato nemmeno lei la soddisfazione di sentirla urlare. Qualsiasi cosa avrebbe fatto sarebbe stata forte, sarebbe stata la sua prima dimostrazione che non era affatto debole come poteva sembrare.
Tenendola per mano Sasaku la fece appoggiare contro la parete, facendo poi fare la stessa cosa a Lighneers il quale si stava quasi annoiando in quella situazione, nell'istante in cui toccarono le pareti dei ganci bloccarono loro i polsi, il collo ed i fianchi.
-Ho voglia di camminare sul filo del rasoio, mi aiuterete vero?-
Da una delle tasche della gonna prese un lunghissimo filo grande abbastanza da essere quantomeno visibile, con evidente eccitazione lo legò al collo di entrambi in modo che fosse abbastanza teso.
Incapace di trattenere le risate la ragazza si aggrappò al filo tirandolo e sollevandovi in modo da salirci sopra, tuttavia lo fece con estrema lentezza, fingendo inoltre di non esserne in grado.
Hope sentì il filo graffiarle e stringerle il collo, dovette concentrarsi molto per evitare di lasciarsi sfuggire anche il minimo verso di dolore, strinse le labbra cercando di pensare ad altro, il cielo magari, così bello e tranquillo.
Lighneers nel frattempo stava cercando di muovere la testa per far oscillare il filo, voleva almeno in parte infastidire la ragazza che però non badò nemmeno a ciò che stava facendo, oltretutto teneva le gambe rivolte nella sua direzione offrendogli una vista piuttosto personale delle sottili mutandine di pizzo nero.
Quando finalmente lei riuscì a sistemarsi in punta di piedi sul filo iniziò a fare dei leggeri salti, ridendo sempre di più spostando lo sguardo da Hope a Lighneers in continuazione.
Il suo gioco durò almeno mezz'ora prima che s'interrompesse, i ganci alle pareti lasciarono i due ragazzi ed Hope si affretto a sfilarsi il filo dal collo, era riuscita a resistere per tutto il tempo ma le labbra erano leggermente rosse visto che le aveva tenute strette tutto il tempo.
-Che peccato, è già finita, spero tornerete a trovarmi.-
-Ci conti, è stato veramente divertente.-
Fu la risposta di Lighneers che salutando tutte con un gesto della mano uscì per primo dalla classe, quella sceneggiata era servita solamente a fargli perdere tempo, si sfiorò il collo su cui era rimasto il segno evidente del filo ma non se ne preoccupò molto, trovava però interessanti le tre ragazze con cui aveva condiviso la punizione, se non avesse avuto altro da fare sicuramente si sarebbe fermato a parlare con loro di affari.
Hope invece corse subito ad aiutare Ailea e Seraph a rialzarsi, il sangue di entrambe si era ormai seccato ma questo non era un bene per la prima, non sarebbe stato semplice togliere gli aghi.
-Come state?-
-Visto che non la sentirò parlare per un paio d'ore direi alla grande.-
Disse Seraph per scherzare, fu felice però che quella ragazza le avesse aiutate ad uscire da lì, avevano scelto il giorno sbagliato per lottare ed erano entrambe molto stanche.
Una volta uscite videro che l'intera scuola era ormai deserta, tutti gli studenti erano già andati a casa da tempo.
-Volete che chiami un taxi?-
-Per cosa?-
-Per l'ospedale!Dovete farvi vedere entrambe.-
Ailea non riuscì a trattenere una risata intenerita, le fece ancora più male alle labbra ma proprio non poteva evitarlo.
-Non preoccuparti Hope, entrambe sappiamo medicarci le ferite da sole.-
-Siete sicure?-
-Si, grazie però.-
Disse Seraph accarezzandole leggermente la testa, quella ragazza le ispirava simpatia, non era come gli altri, e questo era un grosso punto a suo favore.
-Te la sei cavata bene oggi.-
-Grazie.-
Hope fu felice glielo avesse detto, finalmente un complimento che sembrava sincero da qualcuno, nonostante la brutta esperienza si sentiva più forte rispetto a prima.
-Quindi non avete bisogno di nulla?-
-No, ci limiteremo a tornare ognuna a casa nostra.-
Dopo aver fatto un breve tratto di strada insieme le tre ragazze dovettero salutarsi, tutte e tre però avevano trovato piacevole la loro breve chiacchierata, anche se una di loro non aveva potuto dir nulla.
Hope pensò che forse, dopo molto tempo, aveva trovato qualcuno con cui essere amica.



Dolore, non sapeva da quanto quella cosa stesse andando avanti, aveva perso completamente la cognizione del tempo.
Il gruppo di ragazzi da cui era sfuggito poche ore prima lo aveva seguito e bloccato in un vicolo nascosto tra i palazzi, qui avevano iniziato a picchiarlo, tirandogli calci, pugni, ed addirittura mazze o tavole di legno addosso. Tutto ciò che aveva potuto fare era proteggere il suo amato cappello, nel frattempo che questi gli rompevano le costole e tentavano di spaccargli la testa, sembravano si stessero divertendo molto.
Alcuni avevano proposto di tagliarli la gola, altri invece volevano continuare a picchiarlo fino a quando non fossero stati stanchi, alla fine però il risultato era lo stesso, picchiarlo fino alla morte.
Lo sguardo di Daimonas era spento ed il suo corpo stava iniziando ad essere quasi completamente insensibile al dolore, non gli venne però da sperare di ricevere presto un qualche sollievo.
Alla fine si era arreso all'idea che le cose andavano bene così, che era giusto quello che gli accadeva.
Mentre i ragazzi continuavano a picchiarlo alternandosi per evitare la tortura durasse troppo poco un ragazzo arrivò loro vicino.
Daimonas non lo vide ma fu perfettamente in grado di sentire i suoi movimenti e, a poco a poco, sentì anche che stava picchiando quel gruppo di ragazzi, mettendoli fuori gioco con una manciata di mosse.
Ad un certo punto non sentì altro che il rumore della gente che passava per le strade lontane quando ad un certo punto il ragazzo lo sollevò prendendolo in braccio e finalmente lo riconobbe.
Era Zell, il ragazzo stava passando da quelle parti per caso e quando aveva notato una certa confusione si era subito avvicinato incuriosito, non appena aveva capito cosa stava succedendo era subito corso ad aiutare l'altro, non era stato difficile atterrare quei tizi, erano il genere di persone in grado di prendersela solo con chi non sapeva o voleva difendersi.
-Hey tutto bene?-
C'era una punta di preoccupazione nella sua voce, Daimonas rispose con un debolissimo cenno, il corpo coperto di sangue stava macchiando la divisa del biondo.
-Coraggio, ti porto da me e ti sistemi.-




 
   
 
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