Vampire Knight Eternity

Finale alternativo vol. 6

“…E io non ho niente in contrario a usare il resto della mia vita per te!”

Yuki piangeva disperata quando le parole di Zero la colpirono. Dritte come un proiettile le entrarono nel cuore, e lei ripensò a quando, poche notti prima, in una situazione simile, Zero le aveva dato l’impressione di volerla baciare.

Anche ora, la stessa sensazione. Lui distoglieva lo sguardo e si staccava, in un certo senso intimorito da se stesso.

“Io mi preoccupo invece…”

“Non dovresti. È inutile.”

Yuki prese il viso di Zero tra le mani e lo bloccò.

“Guardami!”

Lui obbedì. Soffriva e si vedeva.

“Zero…” Yuki aveva capito. I sentimenti che Zero nutriva verso di lei erano più forti di quel che lasciava vedere. Zero l’amava, probabilmente da sempre.

“…Come ho fatto a non accorgermene…”

“Lasciami!” Zero si divincolò dalla presa di Yuki.

Cosa aveva visto Yuki nei suoi occhi?

Una mano gentile si posò sulla sua spalla e il ragazzo si voltò a guardare la perfezione di quella pelle. Una mano bellissima, forte e delicata quando serve.

“Zero…”

“Che c’è?”

“Girati per favore”

“Che c’è?” ripeté il ragazzo voltando di nuovo le testa verso il viso di Yuki.

Zero non si aspettava il gesto di lei.

Yuki gli si buttò addosso senza neanche dare il tempo al ragazzo di capire. Lo spinse con le spalle contro il letto e lei ricadde su di lui. Prima ancora che Zero potesse chiederle che cosa le fosse passato per la testa, lei lo stava già baciando.

Un bacio calmo. All’inizio Zero non ricambiò il bacio. Si chiedeva se stesse sognando, poi si domandò il motivo di quel gesto, ma appena lei stava per staccare le labbra lui decise che non gli importava niente dei ‘se’ e dei ‘perché’ .

Le mise una mano dietro la testa e la tirò a se con forza e passione. La baciò intensamente. Un bacio raro e desiderato, lungo e profondo. Le labbra morbide di Yuki erano tutto ciò che sentiva e in quel momento non gli importava di nient’altro. Furono costretti a staccarsi per respirare. Ansimavano entrambi violentemente e avevano le guance leggermente arrossate.

La consapevolezza del suo gesto colpì Zero istantaneamente. Distolse lo sguardo dai profondi occhi di Yuki e pregò mentalmente di stare sognando. Perché nei sogni non avrebbe dovuto trattenersi, i suoi gesti non avrebbero avuto conseguenze e, soprattutto, nei sogni Yuki lo amava.

“Allora quella volta, non è vero che non è stato niente…”

Zero era terrorizzato. Yuki aveva scoperto il suo segreto, conosceva i suoi sentimenti, e lui avrebbe solo voluto scappare via il più lontano possibile. Non solo il suo sangue, adesso anche le sue labbra si era preso. Si faceva schifo. Non poteva credere di essere così crudele. Non era lui la sua felicità. Che futuro le avrebbe potuto dare un vampiro ex umano come lui, destinato a cadere al livello E?

Nessuno. Lui voleva solo che lei fosse felice.

“Perché l’hai fatto?…”

“Dovevo sapere. Da quanto tempo, Zero?”

Lui fece una risatina sarcastica.

“Da un po’. Non potevi vivere nel dubbio? Sarebbe stato meglio…”

“Perché dici così?”

Zero si voltò e la guardò dritto negli occhi.

“Certo, tanto non sarai mica tu a soffrire tutte le notti grazie a questo ‘bel ricordo ’ . Ora alzati e lasciami andare!”

“No! Perché devi dire così Zero?!”

“Perché mi sbaglio forse? Tu non sei innamorata di Kaname Kuran?! Togliti!”

“No! Non sono innamorata di Kaname! Lo ammiro si, ma perché mi ha salvato la vita! È di te che sono innamorata razza di stupido! Non mi metto mica a baciare tutti quelli che capitano!”

Zero guardò Yuki con l’espressione di chi è convinto d’averci sentito male.

“Cosa?...”

“Hai sentito benissimo!”

“Tu? È da quando?!”

“… Da un po’…” Yuki arrossì.

Zero iniziò a ridere. Rise così tanto che Yuki si preoccupò gli mancasse l’aria. Poi però fu contagiata dalla stupenda risata di Zero. Non l’aveva mai sentito ridere di cuore.

Quando smisero di ridere Yuki appoggiò la testa sul petto di Zero.

“E così ci amiamo e?”

“Così sembra.”

Yuki rialzò la testa ma Zero fu più veloce. La abbracciò e tenendole delicatamente la nuca la tirò a se per un altro bacio. Poi un altro, e un altro ancora. Finché i baci si trasformarono in carezze e le carezze in qualcosa di più.

Erano sensazioni umane, emozioni umane. Così umane che Zero non riusciva a spiegarsele, ma erano così belle che vi si perse. Ora Yuki era solo sua, tutta sua, e lo sarebbe stata per sempre.

Fine



Ed eccomi qui, ho finalmente deciso di pubblicare un'altra di queste storie, non so perché io non riesca a farle marcire nel mio pc come chiaramente dovrei fare, invece... Comunque, spero che ci sia ancora qualcuno disposto a leggere un ff su VK. Questo resterà probabilmente per sempre il mio manga preferito e nonostante i tanti anni passati non riesco ad abbandonarlo.
Questa storia è stata scritta nel lontano 2011 e solo oggi è stata riesumata. Non ho toccato nè cambiato niente, nonostante il mio stile sia ormai completamente diverso, perché ci sono in un certo senso affezzionata, perciò abbiate pietà di me.
Spero la legga qualcuno e se vi dovesse piacere sentitevi libere di lasciare un commento che, anche se breve, fa sempre piacere. 
Un abbraccio a tutti, R