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Autore: AlnyFMillen    18/04/2017    1 recensioni
Cosa succederebbe se fosse lui quello ubriaco, si domanda allora.
Sicuramente, avrebbe una scusa in più per allontanarlo dalle grinfie di quell'arpia bionda.
Sicuramente, avrebbe una scusa in più per legare quei graziosi laccetti per capelli attorno al grazioso collo della dama.
| Missing moments | Blue |
Certo, la sua autostima é bassa, ma non tanto da pensare che la gallinella troppo cresciuta possa essere migliore di lei. É pur sempre una Montrose, qualunque cosa si dica dei suoi genitori adottivi o non! Merita rispetto.
E allora perché Lady Lavinia, sempre se così la può chiamare, é ancora completamente avvinghiata al suo, suo dannato idiota in calzamaglia e giacca sfavillante?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Drunk






Cosa succederebbe se, per una volta, fosse effettivamente lei quella responsabile?
Lo era stata molte volte in passato - o forse era il futuro?, anche prima del cosiddetto patto anti-bevute: basti ricordare tutte le feste, le serate tra amiche e quant'altro. 
A essere del tutto sinceri, un bicchiere di birra ogni tanto se lo concede, per un'occasione speciale o un compleanno, ma nulla che vada più in là di due dita di bevanda. 
Contrariamente a quanto l'adorata cugina Charlotte si diverte ad affermare, ha sempre creduto che la lucidità e la consapevolezza siano beni preziosi, così come l'istinto di sopravvivenza. Se una come lei attira guai abitualmente, solo il cielo sa cosa potrebbe combinare senza tutte le rotelle funzionanti! Comunque, crede che avrà modo di scoprirlo a breve.
Insomma non c'è bisogno che vengano a dirglielo, il classico discorsetto può essere risparmiato perché sa già di essere stata una perfetta irresponsabile. Certo, però, affermare di essere stata l'unica ad ignorare i propri compiti é piuttosto sbagliato.
Ha gran parte delle colpe, non tutte.
Vuole solo dissociarsi dal mondo, lo stesso in cui l'hanno catapultata senza il suo consenso, adagiarsi ancora qualche attimo nella nube ovattata che il punch può regalare con tanta facilità. Chiede troppo?
Forse si. 
Per quanto desideri svuotare la mente, tempo una misera oretta, non le riesce proprio. Ogni qualvolta sposta lo sguardo sugli sfarzosi pavimenti dorati, sulle tende di broccato fin troppo costose, non può far a meno di pensare a... Di pensare a... No, forse é meglio dire che non può far a meno di pensare, punto: proprio qui sta il problema.
Se la mente fosse completamente offuscata dall'alcool forse potrebbe mettere fine a quel supplizio e riordinare il caos che regna nella sua testa. Ma no, non le é possibile nemmeno un'azione tanto semplice.

Cosa succederebbe se fosse lui quello ubriaco, si domanda allora. 
Sicuramente, avrebbe una scusa in più per allontanarlo dalle grinfie di quell'arpia bionda. 
Sicuramente, avrebbe una scusa in più per legare quei graziosi laccetti per capelli attorno al grazioso collo della dama. Dire che é letteralmente strizzata nel succinto abititino giallo é poco in confronto alla realtà dei fatti. 
Ridicola, riflette, eppure attira gli uomini come mosche.
Pensare che lei invece, povera ingenua, aveva creduto scollato il suo di abito, causa la curva dei seni poco più accentuata del solito. Si era spinta persino nel chiedere a Madame Rossini di poter fare qualcosa in proposito, credendo di passare per una poco di buono agli occhi del compagno di viaggio.
Che stupida era stata!
Eccolo lì, il suddetto compagno, intento a sbirciare nemmeno troppo discretamente un decolté più che scoperto.
Eccola lì, lei: Gwendolyn Shepherd, ultima del cerchio dei dodici, rubino rosso, colei capace di comunicare con i morti e mettere fine al regno del conte.
Certo, la sua autostima é bassa, ma non tanto da pensare che quella gallinella troppo cresciuta possa essere migliore di lei. É pur sempre una Montrose, qualunque cosa si dica dei suoi genitori adottivi o non!
Merita rispetto.
E allora perché Lady Lavinia, sempre se così la può chiamare, é ancora completamente avvinghiata al suo, suo dannato idiota in calzamaglia e giacca sfavillante? 
Li osserva da lontano, portandosi schifata il bicchiere alle labbra.
Indosserà pure pantaloni orribili e una camicia tanto brutta da farlo somigliare ad Elton John negli anni d'oro, ma é pur sempre suo.
E allora perché?
Le risposte sono molteplici, ovviamente.
Tra le prime ci sono un certo orgoglio femminile che le impedisce di fare la scenata coi fiocchi, l'essere in missione per conto della Loggia ed un grado di segretezza tale da non poter attirare eccessivamente l'attenzione su di sé. Di conseguenza, piantare il proprio spillone per capelli fra le sopracciglia di quella sgualdrina non le é permesso. 
Non dimentichiamo inoltre che sarebbe inopportuno proclamare pubblicamente incesto durante una festa esclusiva nell'alta società parigina. Per cui, considerato il grado di parentela che teoricamente c'è fra lei e il signor De Villers, ha le mani legate.
Nonostante ciò però, quel che la frena dal fare qualunque altra cosa al di fuori dello stare stravaccata sul comodissimo divanetto oro al centro della sala è un'altra.
Potrebbe benissimo trasgredire gli ordini della Loggia, lo ha già fatto e continuerà a farlo in futuro; nessun problema nel dichiarare apertamente di tenere giù le zampacce laccate delle dame dal suo fratellino; le piacerebbe davvero molto conciare per le feste la Lady, seppure non é mai stata una persona violenta.
Tuttavia continua a sorseggiare punch, la stretta ferrea delle dita attorno al bicchiere di cristallo, l'irritazione crescente.
Se Gideon si fosse mostrato anche solo minimamente infastidito da tutte le attenzioni rivoltegli, se si fosse preoccupato per un microscopico attimo di che fine avesse fatto lei o l'avesse semplicemente cercata con gli occhi tra la folla, allora si, avrebbe potuto fare tutto.
Così non é stato.
L'Idiota, come ormai ha ribattezzato quel così caro ragazzo, farebbe di tutto pur di alimentare il suo ego smisurato e la presenza di quella lì non fa altro che accrescerne l'arroganza.
«Sai che me ne frega» borbotta tra sé e sé.
Già, cosa potrà mai importarle se la vedova allegra sta tracciando il petto del suo quasi ragazzo, se lui la sta tenendo stretta nel mezzo di un minuetto... 
Aspetta, cosa?!
Sono troppo vicini, troppo, troppo vicini per i suoi gusti.
Troppo.
L'ha già detto? Beh lo ripeterà ancora e ancora fin quando non si separeranno e tra loro resterà una sobria distanza di venti metri.
Cercare di incenerire molto discretamente la donna con una sola occhiata sembra abbastanza impossibile persino per un cervello poco attivo, eppure lei ci prova comunque. Almeno fin quando non si rende conto di aver inavvertitamente sporto il busto in avanti e di star per cadere a terra.
Stringe la mano sul bracciolo damascato, i movimenti rallentati dall'alcool, il viso a pochi centimetri dal pavimento e le gonne sparpagliate sui cuscini. 
Intrappola il labbro inferiore tra gli incisivi e fa per reprimere un verso stizzito, indispettita e frustrata.
Ci manca solo che si renda ridicola per una cretinata simile e poi può considerare questa la serata peggiore della sua vita. Persino il tanto ben educato conte lì a fianco non può far a meno di trattenere una risata e qualche commento. 
Quasi sta per parlare, e di sicuro c'è solo che dalla sua bocca non uscirebbe nulla di buono, quando alzando il volto nota un viso famigliare e la gola si chiude.
L'Idiota la sta osservando da dietro una parrucca bionda, il verde dello sguardo talmente intenso da farle mancare il respiro per un attimo. Non sembra prestare molta attenzione alle parole del proprio interlocutore, tutt' ad un tratto pare esserci posto solo e soltanto per la ragazza sul divanetto. E c'è forse, ma solo forse, una sfumatura di preoccupazione nei suoi occhi. 
Il ragazzo s'appresta a portare indietro il piede già avanzato verso la sua rubino. Tuttavia con un po' meno palese movimento cambia idea, resta fermo, immobile.
Pochi lo noterebbero data la distanza che li separa, ma da lì può controllare ogni singola mossa dell'altra. 
Una manciata di secondi e torna ad ignorarla. 
Oltre al danno anche la beffa, pensa Gwendolyn accennando un sorriso.
In fondo, Lady Lavinia non dev'essere poi così interessante come credeva.
   
 
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