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Autore: stardust94    18/04/2017    1 recensioni
Quando il crociato di sangue, arriva a Londra. La vita degli Shadowhunters e, stregoni della famiglia Rosestal, viene stravolta.
La famiglia dovrà affrontare un lungo viaggio verso Oriente, in Giappone.
Un terribile presagio di morte, un nemico invincibile che vuole assoggettare Nascosti e Cacciatori.
Un mistero vecchio di 800 anni, attende i Rosestal.
Riusciranno a risolverlo con l'aiuto, di vecchi e nuovi amici? ma sopratutto...
Riusciranno a rispondere al'eterna domanda: spetta davvero al Conclave, comandare Nascosti e Shadowhunters?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: James Herondale, Jonathan, Matthew Fairchild, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'The story of Rosestal'
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capitolo tre
The Crusader and the Witch of roses 
(Londra 2017)

Il giovane licantropo, aveva appena varcato l'ingresso del Heart caffè, quando si era subito trovato costretto a sedersi.

Era alto e dalla carnagione bianchissima, con occhi rossi e calmi e i capelli completamente bianchi,
candidi come neve.
Indossava una camicia bianca e, un paio di jeans scuri, sopra portava un impermeabile nero lungo fino ai piedi e dietro, aveva qualcosa avvolto in un panno rosso, trattenuto con l'ausilio di alcune catene.
Aveva un bel viso, giovane e dai tratti morbidi e delicati ma, sul lato destro della bocca aveva un piercing ad anello.

Osservava il locale intorno a se, rigirando il ghiaccio, rimasto sul fondo della sua Vodka alla Pesca.

Da quando era stato spedito a Londra, non sapeva bene, cosa fosse successo al resto del suo branco.
sapeva solo, che qualcosa stava per accadere e che, doveva ritrovare sua sorella. 

Strinse con la mano il bicchiere e finì per romperlo.
Accidenti, alla sua forza mostruosa. 

Sospirò e gemette per le schegge di vetro, poi sbuffando entrò in bagno.

Improvvisamente, l'atmosfera si fece strana. Il giovane licantropo, si voltò di corsa come avesse percepito qualcosa.

Si voltò tentando di colpire, una sorta di ombra
Essa, scattò di nuovo verso di lui e si rivelò per quello che era, facendo sgranare gli occhi al bianco.

- Quindi...è per te che il Clave è allarmato? - 
Domandò con un ghigno nervoso, mentre il suo sguardo, cadeva sulla strana creatura.

Era una sorta di donna-chimera. 
Un essere eccessivamente muscoloso, ricoperto di squame verdastre e una lunga coda serpentina, che la faceva camminare ingobbita. 
Aveva un volto di donna, con un nugolo di zanne acuminate nella bocca senza labbra.
Il naso quasi inesistente e folti ciuffi di pelo leonino sulla testa, i gomiti e le ginocchia, oltre che artigli sulle zampe.

Il licantropo scattò indietro, per poi sfoderare la sua arma, togliendola dal involto di tessuto rosso.
Era un arma insolita per un licantropo.

Formata da due semi aste con due lame alle estremità, che si univano a formare un'alabarda.
Un nastro rosso era legato a metà del manico, mentre la lama, riluceva luminosa.

- Okey...Vuoi combattere? - domandò ironico il bianco.

La donna mostruosa si avventò su di lui, cercando di trafiggerlo con i suoi artigli
Il licantropo schivò agilmente su un lato, per poi conficcare la lama della alabarda, nella spalla della donna\bestia.
Reagendo con un grido bestiale, la donna tentò di afferrare il ragazzo con la coda, ma più veloce di lei, Kyle si tolse dalla traiettoria e con un balzo, saltò indietro.

Improvvisamente, vide intorno a se decine e decine di creature, molto simili a pipistrelli.

- Ma mi prendete per il culo! gli Zebax no dai! - 
Sbuffò il ragazzo, mentre schivava le palle acide, che i pipistrelli gli spedivano contro.

Demoni Zebax
Da poco scoperti, questi piccoli esseri dal corpo di pipistrelli, erano molto amanti del sangue e in grado di sciogliere qualsiasi cosa, con le loro sfere acide.

Kyle quindi, era finito a schivare non solo gli artigli della bestia mutante, ma anche le sfere acide.
Una di esse gli passò davvero vicino, finendo con il corrodere, il lavandino dietro di lui.

- Se non sto attento, qui ci rimetto la pelle -  deglutì il licantropo, schivando altre sfere.
 
Cacciò un grido soffocato, quando venne colpito alla spalla e vide il tessuto e un po di pelle che si stavano corrodendo.
Represse un lieve ringhio, mentre i suoi occhi diventavano dorati, segno che si stivava trasformando.

E così accadde: in un attimo il bel giovane mutò e, al suo posto apparve un lupo meraviglioso, grande quanto una tigre, dal manto bianco come la neve e, i forti occhi dorati.

- Oh cielo, combattere in un bagno...santi kami ragazzo! - esclamò una voce dietro il lupo.

Questo, era saltato affosso alla donna e le stava dilaniando il corpo con i morsi, sporcandosi i denti di sangue.
L'uomo apparso nel bel mezzo del trambusto, era alto decisamente più del ragazzo.
 
Probabilmente, aveva trenta al massimo trentadue anni, così sembrava.
Appariva con i capelli elegantemente scompigliati, quasi in un modo tattico. Il corpo era celato da un capotto nero lungo fino ai piedi e, che celava completamente il suo vestiario. 
Il colletto, era sollevato dietro mentre le maniche avevano i risvoltini.

Aveva i capelli rossi quasi marroni e gli occhi, che erano socchiusi per il tanfo emanato dalla donna bestia, erano di un profondo rosso sangue, intimidiva ma per Kyle era normale una persona, con occhi di quel colore.
Anche se, non aveva ancora compreso chi fosse l'uomo, sentiva che era dalla sua parte.

Il lupo saltò indietro, compiendo una agile capriola. 
Non era molto forte fisicamente, tuttavia compensava con una grande agilità e capacità di elevazione.

Lo strano individuo, schioccò le dita e in un attimo tutti i demoni pipistrello, vennero avvolti dal ghiaccio.

Il lupo sbuffò ringhiando appena, mentre infilava l'alabarda nella spalla della donna, questa però schivò e lo spedì contro una parete, facendogli perdere la sua arma.

- Serve aiuto Chīsana ōkami? - domandò l'uomo con un sorrisetto divertito.
- Che spiritoso. Senti mister gelo, non puoi fare qualcosa?! - ringhiò Kyle

Era stupito di sentire la sua voce uscire anche in forma lupo, forse era uno dei trucchi dello sconosciuto.
- Ma certo! facile come pettinare le code di una kitsune - 

Esclamò il rosso con un largo sorriso, mentre le sue dita scintillavano di una luce azzurra e, davanti agli occhi di Kyle, si scatenò una tempesta di ghiaccio e neve.

Lo stregone ammirò la sua opera mentre i pipistrelli diventati di ghiaccio, cadevano uno dopo l'altro. 
Si limitò ad un sorriso rilassato facendo apparire, un bastone con il manico di legno e la testa come il muso di un leone.
- Niente da dire, un ottimo lavoro il mio - disse l'uomo guardando poi Kyle.

Quello sguardo, agli occhi del licantropo, voleva dire solo una cosa. 

Un chiaro segno di sfida così lo aveva interpretato Kyle. 
Era come se, lo stregone gli stesse dicendo " vediamo se sai fare di meglio"

Il lican non se lo fece ripetere due volte, afferrò con i denti l'alabarda e, si gettò contro la donna mostruosa.
Questa, grazie al ghiaccio dello stregone, aveva le zampe congelate e, non riusciva nemmeno a muoversi.
Kyle ne approfittò e, balzando sulla schiena della donna, tornò nella sua forma umana trafiggendola con la sua arma.
Lo spruzzo di sangue che scrosciò dalla gola della creatura, sporcò completamente il viso e il corpo del licantropo.

La bestia, si dimenava urlando e rantolando, l'alabarda di Kyle, le aveva completamente squarciato la gola dalla quale, continuava a scendere sangue che macchiava il pavimento.

Con un balzo il giovane si staccò dalla demone, mentre lo stregone, si limitava ad un semplice ed elegante applauso, senza un minimo di enfasi, come se quello " spettacolo" non fosse stato di suo gusto.
- Davvero molto bravo Chīsana ōkami - disse
- Ancora con sto "Tisana" ti sembro uno che apprezza il tè? - 

Domandò il ragazzo, incrociando le braccia al petto dopo essersi messo i pantaloni, tanto per non restare nudo davanti ad uno sconosciuto.

- Oh...Un cavernicolo non può di certo apprezzare - aveva scandito sopratutto la parte del cavernicolo, quasi si stesse beffando di lui.

Il ringhio di Kyle non era per niente un buon segno. 
Si avvicinò e prese per il colletto il più alto, guardandolo con uno sguardo furente.

- Senti manichino blasonato...! - stava per riprendere a parlare, quando si accorse di non poterlo fare.

In effetti, per quanto cercasse di parlare, la voce non voleva uscire e lui, era certo che il responsabile, fosse proprio lo stregone.

- Lo dirò, in un modo facilmente comprensibile, per la tua mente non evoluta - cominciò il rosso
- Il mio nome è Bakudai Miryoku e di grande, non ho solo il fascino, ma anche i poteri. Quindi... -

Con un gesto elegante ma anche forte Bakudai appoggiò le mani alle braccia del lican, facendolo distaccare dalla presa decisamente salda.
- Ti sarei immensamente grato, se invece di rincorrerti la coda, cominciassi a ragionare -

Kyle ringhiò seccato, si soffermò a guardare il mostro ormai sconfitto, chiedendosi chi lo avesse creato.
- è una sorta di chimera, ci sono stati diversi attacchi - 
disse Miryoku, mentre si avvicinava e, prendeva un coltello dalla borsa a tracolla di uno dei mondani uccisi.
- Hey cosa stai facendo?! - domandò lui, accorgendosi di poter di nuovo parlare.
- Mi serve un campione da analizzare. Non preoccuparti lei non sente più dolore - 

Disse ironico, facendo storcere il naso al licantropo che sbuffando, si guardò intorno in quel luogo che un attimo prima, era il locale più grande e in vista di Londra.

- Quindi lavori per il Conclave? - domandò, tornando a guardare lo stregone.
- Lavoro con il Conclave - ci tenne a precisare Miryoku, alzandosi da terra si lisciò il mento pensando a qualcosa
Per poi, sollevare l'indice verso l'alto, segno che aveva avuto una delle sue brillanti deduzioni.

- è giunta l'ora che tu mio Chīsana ōkami, mi faccia da guida! - esclamò lo stregone
- Di nuovo mi chiamo Kyle! e col cavolo che ti faccio da guida - sbuffò Kyle

Così la giornata per il licantropo, continuò e finì con lui e lo stregone, che bisticciavano in giro per Londra.

***

Revent aveva oltrepassato la porta, non sapeva cosa avrebbe trovato. 

Aster lo aveva raccomandato, di non avventurarsi per la villa da solo.
essendo una vecchia casa della fine dell' 900, era piena di passaggi segreti e, trappole e trabocchetti di ogni genere.

Il ragazzo, passò attraverso decine di corridoi bui, per fortuna raggiunse un punto in cui vi era una scala di pietra che portava verso l'alto e forse, verso l'esterno.

La salì svelto e sbucò in un altra stanza, al apparenza si trovava ancora in casa, ma visto il cielo pieno di stelle che sbucava dalla vetrata a specchio, non ne era tanto sicuro.

Si guardò intorno, quando udì un suono molto lieve, era un canto. 

Un canto, che lui aveva già sentito.
si fece coraggio e, avanzò verso una sorta di punto diverso dagli altri.

Evelyn era inginocchiata e si prendeva cura di alcuni vasi, mentre cantava una dolce melodia.
- Non sapevo ti piacessero i fiori - disse il crociato, incrociando le braccia al petto.

La strega mezza cacciatrice, sussultò per la strana visita e si alzò voltandosi verso di lui. 
Aveva indosso il suo abito rosso scuro, con il corpetto ricamato, con alcuni nastri che si legavano dietro e, una grande gonna in tulle con del pizzo nero sottostante.
Una guancia era un po sporca di terra, mentre guardava stupita Revent.

- Non credevo, che qualcuno fosse in grado, di trovare la mia serra - disse un po imbarazzata, cercando di non guardare il giovane

Revent le sorrise appena, con molta calma le prese i vasi che teneva in grembo e li poggiò sul tavolo. Si voltò appoggiandosi al muro e la guardò.

- Quindi è una sorta di santuario o posto segreto? - le domandò il crociato.

Evelyn esibì un piccolo sorriso, raggiungendolo e, annuì portando una mano alla sua spalla, coperta dalle bende.
Revent tentò di soffocare il dolore, quando la vide ritrarre la mano e la sentì sospirare.

- Scusa...ti fa ancora tanto male? - domandò Evelyn, alzando il capo.

Revent scosse piano la testa e fece spallucce, anche se in effetti, gli faceva leggermente male.
Le fasciature coprivano parte del collo e ovviamente il torace. 
Ma il ragazzo, non sembrava poi così dolorante o almeno, tentava di non sembrarlo.

Evelyn distolse lo sguardo da lui, concentrandolo verso le rose dai mille colori.

- Credevo che le rose, fossero solo rosse -  disse il giovane, attirando di nuovo l'attenzione della cacciatrice mezza strega.
- Oh no. Ci sono molti colori. e relativi significati -  spiegò Evelyn, mentre prendeva due vasetti con due rose diverse.

- Rose bianche e rose gialle? - 
il bianco, alzò un sopracciglio dubbioso, mentre la ragazza annuendo indicava le rose gialle.
- Gelosia. è il significato di queste rose - disse Evelyn
- E quelle bianche? - fu la domanda di Revent, che aveva spostato lo sguardo, dalle rose gialle a quelle altre.
- Purezza - spiegò Evelyn con un lieve e delicato sorriso.

Revent annuì e si avvicinò al bancone indicando le rose argento e nere.
Evelyn lo raggiunse, guardando le due rose, riprese a spiegare i loro relativi significati, visto che trovava Revent interessato.
- Quelle nere, sono simbolo di morte, quelle d'argento invece di eternità - disse, spostando l'ultimo vaso in avanti.

Erano delle bellissime rose di un intenso e ammaliante rosso. 
Sembravano risplendere, come sensuali gocce di sangue che si confondevano, con il bianco e azzurro della serra.
- Le rose rosse. Sono il simbolo di una sfrenata passione e, un amore travolgente - arrossì ridacchiando Evelyn. 
Era un po imbarazzata, ma anche felice di parlare con Revent.

Si voltò e sorrise al ragazzo, arrossendo quando lui ricambiò il sorriso.
Entrambi erano in imbarazzo ma anche felici.

- Senti...Dovresti andare a dormire - tentò di dire Revent

Evelyn inclinò su un lato la testa e, una ciocca di capelli le sfiorò il viso. 
Quando Revent, con delicatezza la spostò, la ragazza divenne rossa come un peperone.

- Scusa - disse il crociato  - non dovevo forse? - sembrò domandare più a se stesso, che effettivamente alla mora.

Evelyn scosse la testa sfiorandogli la mano con la sua, sentendo il fresco della sua pelle e, il profumo di terra e zolfo che emanava. Un profumo, che solo un guerriero abituato a combattere, possedeva. 

Un profumo che lei avrebbe potuto riconoscere ovunque.
- Anche tu dovresti riposare - 
disse la ragazza, accarezzando con la sua piccola e, delicata mano quella più grande di Revent.
- Non riesco a dormire, sarebbe inutile - affermò il Crociato.
 
Le strinse piano la mano portandola alla bocca, sorrideva appena. Le lasciò un piccolo bacio sul dorso, dopo di che fece per allontanarsi.

- Un baciamano? nobile ma un po...Antiquato - 
ridacchiò la ragazza, con una mano chiusa a pugno davanti al viso ma un po rossa sulle guance.

Revent voltò lo sguardo, e in una frazione di secondi, così veloce che lei, non ebbe il tempo di realizzarlo, si ritrovò a due centimetri dal volto di Evelyn.

- Come vorresti essere baciata...Allora? - domandò con un lieve ghigno di sfida.

La Rosestal trattenne il respiro per l'emozione e la sorpresa, mentre apriva leggermente la bocca incurvando le labbra in un lieve sorriso.
- Non so...Come i ragazzi di questo secolo? - ridacchiò la ragazza, mentre accarezzava la guancia al bianco.

Revent, le poggiò la mano sulla sua e sorrise appena, avvicinando le labbra al suo orecchio sussurrandole lentamente forse, per paura che Evelyn scappasse o scomparisse come un sogno

- Non dovresti...Avere a che fare con me - disse, freddo

La ragazza sussultò guardandolo
Sentiva il suo fiato caldo e, quando avvertì il tocco delle sue labbra sul collo, il cuore cominciò a battere più del normale e ogni muscolo si rilassò a quel tocco.

Revent le lasciò una scia di lievi baci, mentre le accarezzava le braccia, salendo alle spalle per poi portarle entrambe le mani tra i capelli, guardandola. 
Lei arrossì vistosamente e lo abbracciò, sentendo il suo calore, mentre gli stringeva la giacca tra le dita da dietro.
- R-Revent... - riuscì solo a sussurrare imbarazzata

- Oh ma quanto siete carini - ghigno divertita la voce alle loro spalle.

Era nella forma da stregone, la pelle color nero metallizzato scintillava quanto gli occhi rossi da gatto 
passò una mano tra i capelli rossicci e, accarezzò appena le corna nere da ariete 
Si poteva anche notare, un tatuaggio di un goccia, color rosso sangue sotto l'occhio destro.

Bakudai Miryoku se ne stava lì a guardarli con un sorrisetto divertito.

Subito, come colpiti da una scarica elettrica o punti da uno spillo, i due si separarono entrambi abbastanza rossi, da fare concorrenza ad un orto di pomodori.

Revent aveva voltato lo sguardo per non incontrare gli occhi viola che lo facevano diventare matto da giorni.

Evelyn si era limitata a voltarsi e parlare con lo stregone, con una calma quasi finta.

Il bianco, la osservava o meglio, tentava di imprimersi ogni dettaglio della giovane.
maledicendo mentalmente la sua troppa cortesia e il suo addestramento da cavaliere.

Improvvisamente strinse i pugni, vedendo l'uomo sfiorare la spalla di Evelyn. 
Un gesto troppo amichevole e decisamente intimo.

- Lady Rosestal il Conclave richiede la sua assistenza -
Stava dicendo lo stregone, insieme ad altre cose che Revent, per quanto si sforzasse non aveva voglia di capire.

Alla fine se ne andò lasciandoli discutere e decise di fare un giro per la villa.
Camminava, ma più si allontanava più sentiva ancora la pelle delicata del collo di Evelyn e quel suo profumo di rose.
Si appoggiò al muro con la fronte, sperando di scacciare quel profumo dal suo corpo, senza però riuscirvi.

***

Evelyn era da poco rientrata, aveva scoperto molte cose e il giorno seguente, ne avrebbe parlato con la sua famiglia.
Ma ora, voleva solo rilassarsi un po.

Nonostante cercasse di negarlo, sentiva ancora la pelle sul collo, dove era stata baciata, decisamente rovente. 

Il ricordo, delle labbra di Revent le fece scuotere la testa, mentre arrossiva come un peperone.
Si appoggiò alla porta, mentre il volto del Crociato le appariva davanti, con il suo sguardo forte, quel sorriso appena accennato e i suoi occhi...

Ci sarebbe volentieri annegata in quei suoi occhi neri come petrolio e inchiostro.
E il suo odore il suo calore...La facevano sciogliere tanto da renderla debole e impotente.

Alla fine decise di non pensarci, si lasciò cadere sul letto, ma non fece altro, non dormì mentre nel suo cuore, desiderava solo svegliarsi rivendendo il volto di Revent

Ancora una volta...

Angolo autrice
Eccoci ala fine di questo capitolo ^^
Appaiono nuovi personaggi, il licantropo albino Kyle e lo stregone Bakudai Miryoku
Questo è il Sommo stregone di Tokyo e chiede l'assistenza ad Evelyn Rosestal.

Ma la ragazza ha ben altro per la testa. tra lei e il giovane Crociato Revent, infatti succede qualcosa di intimo
I due però sono ancora confusi e non sanno bene cosa accadrà ne quanto stanno per perdere.
non perdetevi il prossimo capitolo

note capitolo

Bakudai Miryoku ( grande fascino)
Chīsana ōkami (piccolo lupo)
  
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