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Autore: Rebecca_Daniels    19/04/2017    1 recensioni
*DISCLAIMER: i nomi sono cambiati, ma i personaggi sono chiaramente appartenenti ai One Direction"
E' il 20 Agosto 2013 quando Lexi Golder, ventiduenne londinese per adozione, quasi dottoressa in Storia e fan sfegatata dei The Rush, vede la sua vita cambiare radicalmente. Che cosa potrebbe accadere se una pazza decidesse di sparare al suo grande amore risalente alle scuole medie, nonché cantante della band di cui è innamorata, durante il red carpet per il loro docu-film? Che cosa potrebbe riservarle il destino se per una volta decidesse di fare davvero qualcosa della sua vita? - Un viaggio ironico e introspettivo nella vita di una ragazza più o meno normale che forse capirà come non basta respirare per vivere. Buona lettura & Grazie xx
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26th October 2013


Era ancora attaccata a quelle macchine, ne sentiva il rumore costante e cadenzato che un tempo l'aveva spesso irritata.
Lo sapeva perché percepiva i pianti e i discorsi di chi la andava a trovare.
Era persino tornato il Signor Finnigan, nonostante pure lui avesse avuto i suoi begli acciacchi, dovuti all'età. Aveva sentito i singhiozzi di Mia assopirsi sulla spalla di suo fratello che, questa volta, era subito accorso, ancora prima dei suoi genitori, che non facevano altro che cercare una scusa per non lasciare che la loro sofferenza personale trovasse conforto in quella dell'altro. Pure le domande, fatte forse al vento, del dottor Lawson le erano arrivate alle orecchie, quando si chiedeva come fosse possibile che il giorno prima desse chiari segnali di miglioramento e poi fosse accaduto tutto quello.
Arresto cardiaco.
Il secondo.
Più potente.
Più rischioso.
Poteva essere definitivo, ma l'aveva recuperata per un soffio.
Lexi sapeva che cosa fosse stato quel soffio, ma il solo ripensarci rischiava di ucciderla di nuovo. Aveva pensato alla promessa di Nate e alle parole della canzone che le aveva dedicato, benché fosse consapevole che anche quello, ormai, se ne fosse andato per sempre dalla sua vita. Non aveva lottato per restare in vita, semplicemente il suo corpo aveva risposto da solo, ma la sua mente era ancora immersa in una pozza di dolore e senso di perdita che, lo sapeva, nulla avrebbe mai lenito.
Come aveva sospettato, Nate non aveva chiamato: solo per sentire il rumore della chiamata di Skype continuava a prestare un minimo di attenzione alla realtà attorno a lei, altrimenti avrebbe lasciato che la luce la inghiottisse per sempre. Sperava che, nonostante tutto, lui decidesse di mantenere quella promessa, che rimanesse con lei per portarla fuori dalle tenebre. Che combattesse il fuoco e l'acqua per lei, che tornasse per stringerla più vicino, sperando che il suo cuore fosse forte abbastanza. Lo desiderava così tanto, che riusciva a rimanere a galla in quel vuoto che sentiva dentro, perché lui non c'era più.




29th October 2013


Perché continuasse ad aspettare che quel computer si illuminasse con una richiesta di chiamata, non lo sapeva neanche lei, forse perché, nel corso degli anni, l'aspettare era diventato la sua condizione d'esistenza ed insisteva nel farlo, senza rendersene conto. Ed era per questo che quel giorno sentì le parole di Mia, senza che queste arrivassero però ad attaccare il suo involucro di dolore.
- So che magari non lo vorrai sentire... E, sinceramente, ora come ora, non so nemmeno più se mi senti... Ma te lo dico lo stesso... Tanto abbiamo capito che sono un disastro e che non riesco mai a fare la cosa giusta, quindi... Sta mattina ho sentito Hugh e mi ha detto che le cose stanno degenerando lì e che non vede l'ora di tornare... Mi ha raccontato che durante il concerto, ieri notte, Nate e Lucas non si sono nemmeno guardati in faccia e che Nate faceva di tutto per evitarlo, tanto che quando gli è stato chiesto di imitare i suoi compagni di band da una delle fan, ha fatto tutti eccetto Lucas ed anzi, stava pure per dire che non aveva nessuna intenzione di imitare “uno stronzo come lui”, ma Hugh gli ha tolto di mano il microfono... Allora, mentre stavano tornando in camera, Lucas gli ha chiesto che cosa avesse e, cazzo, non ti dico che cosa non è successo dopo!!
Lexi era certa solo di una cosa: non voleva sentire che cosa fosse accaduto dall'altra parte del mondo, ma sembrava che il suo cervello avesse deciso, anche lui, di seguire l'esempio del resto del suo corpo e di non assecondare i comandi che lei gli mandava.
- Anzi, no: te lo dico Lexi! Te lo dico perché voglio che ti risvegli per tirarmi uno schiaffo e dirmi che ho combinato un casino enorme e che sono una cretina! Per farla breve: Nate ha cominciato ad urlare e a dirgli che era un coglione, che non poteva essere stato così stupido e cieco per tutto quel tempo... Al ché Lucas, che non sapeva assolutamente di che cosa Nate stesse parlando, gli ha chiesto delle spiegazioni e le ha ricevute: eccome, se le ha ricevute! Nate gli ha letteralmente sputato addosso tutto quello che aveva scoperto su di te, su quello che provavi per Lucas, su tutte le pazzie che avevi fatto per farti notare, su quanto lo avessi aspettato, mentre tutti gli altri, Hugh, Lewis, Zach e tutta la crew stava là, ad ascoltare attonita... Ma il peggio deve ancora venire Lexi... Dio, non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa del genere!
Non credeva di riuscire a sopportare oltre quel racconto, ma sapeva che Mia non si sarebbe fermata, non se lei non si fosse alzata da quel letto per tapparle la bocca. Davanti agli occhi le apparivano le immagini di un Nate stravolto che urlava contro un Lucas scioccato dalle sue parole, forse confuso e le sembrava che il suo cuore si fosse ristretto di alcune taglie, facendole un male assurdo.
- Quando Lucas gli ha detto che non aveva la minima idea di quello di cui Nate stesse parlando, l'irlandese l'ha guardato con uno sguardo di puro odio, dicendogli che era un ingrato... Poi Lucas, senza nemmeno rendersi conto di star a dirlo ad alta voce, si è lasciato sfuggire una frase del tipo “Ed io che le ho detto tutte quelle cose...” E poi: boom!! Hugh ha detto che è stato un attimo e si sono ritrovati a guardare una scena da film dell'orrore: Nate stava tirando un sinistro da paura dritto al naso di Lucas!! Poi ha cominciato ad urlare cose senza senso... Che era colpa di Lucas se avevi avuto il primo crollo, che era uno stronzo, che ti aveva distrutta, che avevi gettato all'aria la tua vita per salvare un pezzo di merda... Lewis e Hugh sono dovuti andare in due per tenerlo fermo, uno per parte, e portarlo fuori dalla stanza... Zach c'ha messo dieci minuti per far fermare il sangue che Lucas continuava a perdere... Lexi: che cazzo è successo con Lucas e Nate?! Porca miseria, svegliati e rispondimi!!! Dimmi che sono una cretina, una stupida, che mi odi, ma rispondimi!!
Mia voleva piangere ancora ed ancora, ma non le erano rimaste più lacrime in corpo, dato che le aveva versate tutte sulla spalla di David. Già. David. Un altro problema di cui non aveva tempo di occuparsi e che sembrava non voler trovare una soluzione.
Ma che cosa avrebbe dovuto rispondere Lexi? Che si era involontariamente ritrovata ad essere la causa del possibile scioglimento dei The Rush? Che non riusciva a capire la reazione di Nate? Che si sentiva una schifezza perché, senza nemmeno aver mai fatto nulla, era riuscita a ferirlo?? Che, nonostante avesse causato tutto quel caos, l'unica cosa di cui le importasse seriamente sarebbe stato poter sentire ancora le labbra dolci di Nate sulla sua fronte? Avrebbe potuto svegliarsi e dire tutto quello che le passava per la testa, ma ormai non aveva più motivazioni per provarci, perché anche l'ultima persona di cui si era fidata e che sembrava essersi interessata a lei, se ne era andata. Certo, aveva tutte le più buone motivazioni per farlo, ma Lexi non riusciva ad accettarlo.
Mia prese un respiro profondo, cercando di ricacciare indietro quella nausea che la tormentava da quando la sua bocca si era lasciata sfuggire l'unico segreto che avrebbe dovuto portare con sé nella tomba, se fosse stato necessario. Quanto stava per dire a Lexi sarebbe stato mille volte peggio di quanto le avesse riferito fino a quel momento.
- Lo sai qual'è la cosa peggiore Lexi? E' che a tutte quelle domande posso rispondere benissimo da sola.... E sai perché?? Perché oggi pomeriggio ho parlato con Nate, o meglio, lui mi ha chiamata ancora sconvolto da quello che era successo... Da lui erano le tre e non aveva ancora chiuso occhio...
“Nate...”.
Sì, aveva pensato il suo nome. Aveva pensato a lui. Aveva pensato al suo  tocco gentile che raccoglieva una lacrima fuggitiva, alle labbra calde che la salutavano, alle dita che le carezzavano il dorso della mano, alla voce che non sentiva da quello che le sembrava un tempo eterno. E le mancava. Le mancava come non le era mai mancato nessuno in vita sua, come l'aria che sarebbe dovuta entrare nei suoi polmoni, attraverso la sua gola, ma che ormai non lo faceva più da due mesi... Le mancava come passare le sue serate a casa da sola, mentre Mia era fuori a far festa con qualcuno di appena conosciuto, la musica a riempire il piccolo appartamento, la sua tazza di tea caldo tra le mani e i libri che raccontavano la storia di migliaia di persone che avevano lasciato il segno, come sognava di fare lei... Le mancava come il calore che si respirava in casa Golder a Natale, quando i suoi genitori erano ancora assieme e non si nascondevano il loro amore incondizionato... Le mancava come la sua stessa vita, quella che non aveva mai vissuto prima dell'incidente ma che non vedeva l'ora di cominciare a far contare sul serio... Le mancava e basta.
- Mi ha detto che aveva capito tutto... Che poi era tornato a parlare con Lucas e che si era fatto raccontare tutto quello che ti aveva detto, durante la sua ultima visita... Lexi, io non sarò forse la persona più indicata per dirtelo, perché, considerata la mia situazione attuale, non posso di certo fare la morale a nessuno, ma spero tanto che tu non abbia intenzione di perderti ancora dietro a quello stronzo di Lucas, soprattutto dopo quello che ho scoperto da Nate... Quel discorso smielato che ti ha fatto su lui e Sophia... Dio, se penso che è stato lui a farti avere il primo attacco di cuore! Quanto vorrei averlo ora per le mani e picchiarlo fino a rovinargli quel faccino strafottente e fintamente dolce che si ritrova!!
“Ha scoperto anche questo allora??”.
Lexi non poteva pensare che Nate credesse che lei fosse ancora innamorata di Lucas, perché, ad essere completamente onesti, non lo era mai stata veramente. Lo aveva capito solo dopo essersi presa una pallottola sulla spalla anche per salvare la sua vita, ma soprattutto, lo aveva capito dopo aver conosciuto Nate. Forse nemmeno il loro era amore, anzi, quasi certamente non lo si poteva definire come tale, ma tutte quelle piccole attenzioni, quell'essere sempre presente al suo fianco, quel suo rassicurarla e dirle che tutto, per una volta, sarebbe andato bene: beh, quello, a Lexi sembrava terribilmente simile a quello che la gente chiamava amore. Era così presa da quel pensieri su Nate, da non essersi nemmeno resa di conto di star effettivamente pensando di nuovo.
- Lexi, io avrò fatto un casino enorme, ma credimi: credo sia meglio così... Sai, Nate, ad un certo punto, ha detto una frase che non ho capito... Tipo che ora comprendeva finalmente il tuo sorriso... Boh... Io non lo so che cosa stia succedendo tra di voi, ma fidati di me quando ti dico che non è normale... Tutto questo suo attaccamento nei tuoi confronti, le chiamate, la canzone... Sì, perché non pensare che gli altri ragazzi non se ne siano resi conto che quella canzone l'ha scritta per te... Io non l'ho sentita, ma Hugh mi ha detto che è molto speciale e profonda ... Lexi, qualsiasi cosa stia succedendo dentro di te, per favore torna da noi... Da me, da David, dai tuoi genitori... E anche da Nate... Me l'ha detto prima di riattaccare: lui ti sta ancora aspettando...
Forse la stava ancora aspettando, ma come poteva sapere con che animo lo stesse facendo? Lexi non voleva che lui pensasse in alcuna maniera che il suo cuore appartenesse a qualcun altro. Non aveva nemmeno senso quel pensiero se doveva vedere le cose sotto una prospettiva anche solo vagamente logica, ma in quella situazione, di logico e razionale non c'era mai stato nulla. Dal momento stesso in cui aveva dato l'input alle sue gambe per muoversi in direzione della pistola, tutto era diventato un susseguirsi di eventi senza senso apparente, che le avevano però procurato un insieme di emozioni che mai aveva provato prima e che le stavano facendo gustare quello che un'esistenza sfrutta al massimo poteva diventare. Nate si era rivelato per lei molto più di quanto si sarebbe mai immaginata, forse proprio per quella sua promessa di restarle sempre accanto, qualunque cosa sarebbe successa nelle loro vite e quella sua frase, detta quasi in confessione a Mia, poteva essere la prova più importante del suo voler mantenere la parola data.
Ma allora cos'era quella sensazione di fastidio che sentiva morderle insistentemente la base dello stomaco? Forse le sarebbe bastato fare un ultimo sforzo di sincerità con sé stessa per capire la fonte di quell'emozione apparentemente fuori luogo, ma che aveva delle radici molto più profonde. Forse, però, era arrivato il tempo per Lexi di farlo quello sforzo ulteriore e decisivo per poter capire, per poter trovare una spiegazione.
“... Avanti... Cosa aspetto a dirlo?... In fondo lo so perfettamente perché mi dà così tanto fastidio che Nate sia venuto a sapere ciò che provavo per Lucas... Basta solo trovare il coraggio di ammetterlo... Ma che conseguenze avrebbe farlo? Rimanere delusa di nuovo? Cadere per l'ennesima volta in una situazione senza lieto fine, né assicurato né auspicato? Donare un'altra volta tutte le mie attenzioni a qualcuno che ormai appartiene ad un mondo troppo lontano dal mio?... Forse, eppure mi sembra che con lui potrebbe essere diverso... Che stupida che sono: qualsiasi ragazza innamorata si nasconderebbe dietro ad una scusa del genere... Oddio!! L'ho detto... Oddio: non posso!!! No, no, no e poi no!! Io non... Io non mi sto... Ma perché deve essere così tanto frustrante non dire la verità?! Al diavolo: mi sto innamorando di Nate James Hanson!!! Ecco... Ed ora cosa ne ho ricavato? Un bel nulla, perché lui è stupidamente convinto che a me piaccia ancora quel cretino, montato e assurdamente innamorato di una tipa perfetta, del suo compagno di band! Cazzo quant'è frustrante!! Io non ne posso più, sul serio! Sono stanca di dover sottostare agli eventi, di non poter far andare le cose come voglio io, di non riuscire a dire quello che penso veramente! Sono stanca... E ciò di cui avrei davvero bisogno ora, è  Nate...”.
Mia si risedette su quella poltrona di cui ormai non sopportava più neanche la vista e si chiese se mai lei cose si sarebbero sistemate. Appoggiò la testa allo schienale e chiuse gli occhi, sperando che quell'uragano che le stava sconvolgendo la mente decidesse di lasciarla stare. Aveva ancora davanti agli occhi il momento in cui Lexi l'aveva convinta ad accompagnarla a quella stupidissima premieré di cui non le interessava assolutamente nulla e di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Ma doveva così tanto a quella ragazza che era entrata nella sua vita quando ancora erano delle bambine e che, poi, non se ne era mai più andata. Doveva così tanto a quella ragazza che forse, solo dopo tutti quegli eventi surreali, aveva capito di non conoscere affatto. Non l'aveva mai ascoltata veramente, non aveva mai prestato attenzione a quei suoi infiniti discorsi su Lucas. Non aveva mai creduto che quel suo sentimento per lui potesse averla fatta soffrire così tanto. L'aveva capito solo con le parole di Nate che, quasi inspiegabilmente, sembrava conoscerla più di lei che le era sempre stata accanto. Quando aveva sentito ciò che Lucas le aveva detto ed aveva ricollegato ogni cosa, tutto le era apparso immediatamente più chiaro: Lexi aveva passato undici anni della sua vita ad aspettare qualcuno che non sarebbe mai arrivato, amandolo comunque e non avendo nessuno a farle capire come stesse sprecando i suoi anni migliori. Sentì una lacrima scenderle lungo la guancia e, dopo aver riaperto lentamente gli occhi ed aver preso la mano di Lexi tra le sue, riuscì a dire quell'unica parola che le sembrava un primo passo per rimediare ai suoi errori.
- Scusa Lexi... Scusa...



Hi sweethearts!
Eccoci qui con due capitoletti insieme, per non lasciare troppa suspance, che onestamente piace fino ad un certo punto ^^ Spero che abbiate passato una splendida Pasqua e che questo aggiornamento vi dia un pochino di speranza sulla situazione di Lexi. Non è andata da nessuna parte, fortunatamente, ma c'è davvero mancato un pelo, cosa che ha creato un po' di scompiglio dall'altra parte del mondo (LOL). Precisando di essere una persona tendenzialmente non violenta, non ho potuto proprio trattenermi dal permettere a Nate di sfogarsi un attimo sul naso di Lucas *ooooops*. Spero anche che dopo aver letto, diate un'altra possibilità a Mia che, è indubbio abbia combinato un casino cosmico, ma sta sul serio cercando di rivedere tutta la sua amicizia con Lexi, ammettendo i suoi innumerevoli errori.
Grazie per aver letto fino a qui: è importantissimo per me, come lo sono i vostri pareri..
Lots Of Love xx
  
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