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Autore: SwanShine    19/04/2017    2 recensioni
Dopo aver spezzato il sortilegio della regina cattiva, Emma Swan e tutti gli abitanti Storybrooke si catapultano nella Foresta Incantata. Biancaneve e il principe riprendono il loro ruolo come sovrani, Regina torna al suo castello dove cerca in tutti i modi di tenere la 'cattiveria' sotto controllo, i nani fanno i nani e così via. in poche parole sono tutti tornati alle loro vecchie abitudini, Henry a poco a poco impara le usanze ma... Emma? La Salvatrice cresciuta in America in tante case diverse, ex ladra, amante del cibo spazzatura, con modi di fare poco regali è riuscita ad inserirsi nel mondo delle fiabe? No. Ma ci proverà con tutte le sue forze, fra un pasticcio e l'altro, e forse... molto molto forse... diventerà la principessa, anzi, la futura regina che tutti si aspettano.
La bionda partirà per un viaggio dove Regina proverà a fare di lei una perfetta principessa e le farà conoscere il regno, passando da una fiaba all'altra.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il grande castello di Biancaneve era stato restaurato dai danni che aveva provocato la regina cattiva con il suo sortilegio; nessun tetto scoperchiato, nessuna porcellana rotta, tutto a posto. 

Tutto era tornato alla normalità, ogni abitante della foresta incantata aveva ripreso la sua vita e nel Palazzo dei sovrani regnava la tranquillità... o quasi. 

 

BUONGIORNO AMORE DI MAMMA!

 

Biancaneve aveva fatto irruzione nella Camera di sua figlia cominciando ad aprire le tende facendo entrare i raggi del sole dalle finestre.

Emma Swan si tirò le coperte fin sopra la testa mugugnando parole incomprensibili. 

 

Forza Emma! Oggi è il gran giorno! Finalmente andrai al tuo primo ballo!

 

La regina tirò via le coperte alla bionda ancora assonnata che tastò il materasso cercando di recuperarle

 

Non possiamo rimandare?

 

Chiese con voce roca stringendo un cuscino; Biancaneve si mise le mani ai fianchi continuando a parlare tutta contenta

 

Per la settima volta? Non ci penso nemmeno! Il popolo vuole vedere la sua principessa! 

 

Emma si tirò su seduta, con tutti i capelli scompigliati, e sgranò gli occhi. 

Al centro della stanza vi era un manichino con un abito dall'ampia gonna fatta tutta di veli ed era tutto rosa. 

 

Cos'è... quell'abominio?

 

Quell'abominio è il tuo vestito. Ed ora va' a lavarti, abbiamo ospiti anche a pranzo.

 

La giovane bionda scese dal suo letto e lanciò un'occhiata sconvolta alla madre 

 

Mi stai forse dicendo che dovrò indossarlo tutto il giorno? Sai che sembrerò un confetto post-nascita con quel coso addosso, vero?

 

Emma.

 

Lo sguardo di Biancaneve mandava saette, Emma stessa si zittì e camminò fino a quello che era un bagno enorme con una vasca da bagno altrettanto enorme piena di bolle di sapone e profumo alla lavanda. 

 

Emma si trovava nella Foresta Incantata con gli altri da ben venti giorni, e non era riuscita ad abituarsi. 

Al terzo giorno, suo padre, James, aveva tentato di insegnarle ad andare a cavallo, ma l'animale l'aveva disarcionata facendola finire su un enorme cumulo di paglia. 

Biancaneve ogni giorno urlava "Buongiorno amore di mamma" e la cosa la imbarazzava da morire, era come se glielo dicesse una sua coetanea visto il suo aspetto bloccato a quello di una donna di circa venticinque anni da non si sa quanto.

Al primo giorno, Emma aveva fissato sua madre per un tempo indeterminato per capire con chi stesse parlando, e appena vide chi erano gli interlocutori la bionda aveva fatto un passo indietro con un'espressione scioccata dicendo ad alta voce

 

Ma che caz- perchè mia madre sta parlando con degli uccelli!?

 

E Regina se la rideva stando di spalle. 

E i vestiti? Emma proprio non sopportava quegli abiti enormi con quei corsetti troppo stretti, indossarli era una tortura e alla fine, quando era tutto pronto, si aveva un perfetto effetto meringa. 

Ringraziando il cielo esistevano le tenute da equitazione, gli unici indumenti comodi, dopo le larghe camicie da uomo che Emma aveva cominciato ad amare dopo averne provata una, erano le tenute da equitazione che Biancaneve le lasciava indossare per non vederla rotolare giù per le scale diventando un involtino di veli e stoffe. 

 

Quando Emma tornò nelle sue stanze dopo il bagno tenendosi una tovaglia addosso, trovò una donna grassottella con dei piccoli occhiali e i capelli color topo con molte ciocche grigie tendenti al bianco. 

 

Tu sei..?

 

Pina.

 

Rispose la donna prontamente con un accento siciliano 

 

Giusep-pina. 

 

Emma annuì con la testa confusamente

 

Capisco. E perché sei qui Giuseppina?

 

La donna si portò una mano al petto con aria umile

 

Mi chiamassi Pina 

 

Eccola che parla siciliano

 

Pensò Emma, che aveva afferrato solo "Pina" in quella frase. 

 

Bene, Pina.. perché sei qui?

 

Sembrava un interrogatorio tarocco.

 

T'avissa avvestiri. 

 

Emma inarcò un sopracciglio facendo un sonoro "Eh?", Pina alzò gli occhi al cielo 

 

Ti dovrei vestire.

 

La giovane bionda annuì lentamente ma poi si bloccò e cominciò ad agitare le mani 

 

NONONONO, MI VESTO SOLA. MI DISPIACE MA POTETE FARE TUTTO FUORCHÈ VESTIRMI.

 

Da fuori la stanza si sentì la voce di Biancaneve

 

TI RICORDO CHE L'ULTIMA VOLTA CHE  HAI PROVATO AD ALLACCIARTI IL CORSETTO DA SOLA SEI CADUTA DI FACCIA. 

 

Emma fece un verso disperato spieccicando entrambe le mani contro le guance. 

 

♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢♢

 

Signori e Signore. Ecco a voi la regina Biancaneve e re James!

 

Un uomo col pancione urlò per farsi sentire da tutti gli invitati presenti nella sala da ballo, dalla scalinata in marmo bianco stavano scendendo con passo leggero i due sovrani, sfoggiando due sorrisi smaglianti;

L'abito di Biancaneve era di un bel color perla e la gonna faceva quell'effetto che Emma avrebbe chiamato "a meringa". 

Gli invitati sorrisero e si inchinarono alla loro regina e al loro re, ora mancava solo un membro della famiglia reale.

 

Dietro alla tenda che la separava dalla sala, Emma si stava sistemando il vestito nella meglio maniera per non somigliare ad un muffin con la glassa rosa. 

 

Maledizione

 

Pensò. Mentre da fuori sentì l'uomo col pancione cominciare a parlare. 

 

Ed ora, sono lieto di annunciare...

 

In sala era calato un silenzio colmo di emozione. 

Emma fece un respiro profondo sistemandosi un ciuffo dietro l'orecchio, che Pina prontamente mise com'era prima. 

 

Avrò un attacco apoplettico se questo non si muove.

 

...la presenza della bellissima...

 

Bellissima? Cambierai idea quando vedrai quello che mi hanno messo addosso. Sembro una drag Queen... 

 

...principessa Emma!

 

Le tende si aprirono, Emma spalancò gli occhi vedendo tutte quelle persone. 

 

Cazzarola. 

 

La principessa mosse un passo, temeva di cadere di faccia e rotolare giù per le scale davanti a tutti, Pina le aveva rifilato delle scarpe con il tacco che sembravano uscite da un negozio delle Barbie, Emma era sul punto di affogare in tutto quel rosa. 

Le persone applaudirono e dei larghi sorrisi si fecero spazio sui loro volti. 

 

Santo cielo, è una tortura.

 

Benvenuta principessa Emma! 

 

Dissero alcune voci sovrastando gli applausi, Emma stava scendendo le scale con la testa bassa e la grazia di un T-Rex che cammina sulle braci.

Appena raggiunse i genitori gli applausi e le voci si fermarono, tutti sembravano trattenere il fiato. 

Ho fatto qualcosa che non va?

 

Emma li guardò inarcando le sopracciglia e notò che guardavano verso le scale. 

 

Ecco a v-v-voi... la R-Regina C-cat... 

 

Ma non continuò la frase; Emma vide Regina scendere le scale con addosso un elegantissimo abito nero con una scollatura più profonda dell'Oceano Pacifico. 

Biancaneve fissò il marito che si era premurato di far chiudere la bocca alla figlia che aveva praticamente perso la mascella. 

 

Beh? Mi aspettavo un po' di chiacchiere al mio arrivo.

 

Disse la Regina Cattiva osservando gli invitati restando ferma all'ultimo scalino. 

 

Regina 

 

Fece Biancaneve a mo' di saluto, spezzando il silenzio in sala, dove gli invitati ripresero a parlare fra loro cercando di evitare lo sguardo della Regina Cattiva. 

La donna si avvicinò ai sovrani con fare altezzoso e li squadrò da capo a piedi. 

 

Mi fate venire il diabete solo con lo sguardo. Ho visto dei Muffin da Granny meno colorati.

 

James alzò gli occhi al cielo e Biancaneve fece un sorriso forzato. Emma, dalla sua parte, stava pregando che Regina non si accorgesse di lei.

 

Non girarti, non girarti, non girarti...

 

Ma guarda chi abbiamo qui.

 

Porca pu...

 

Chi ti ha conciato come un confetto misto ad un cupcake?

 

Chiese la bruna con un sorrisetto malevolo. Emma assottigliò lo sguardo e le puntò un dito contro

 

Non dire altro.

 

C'è qualcuno che mi vieta di farlo?

 

La principessa fece un passo verso di lei

 

Sì. Io.

 

Regina prima inarcò le sopracciglia e poi scoppiò a ridere, per poi allontanarsi. 

Emma era su tutte le furie, era particolarmente irritabile quando qualcuno la prendeva in giro in circostanze come la sua. 

Solo lei stessa poteva darsi del confetto. Nessun altro poteva farlo. 

 

Emma dove stai-

 

Biancaneve non riuscì neanche ad afferrare la figlia che  aveva alzato la gonna ingombrante fino alle caviglie camminando, in modo molto 

T-rexoso, verso Regina. 

 

EHI.

 

La donna si girò lentamente al richiamo e, proprio quando era ormai di fronte a lei, Emma inciampò goffamente fra un velo che era sfuggito alla gonna e cadde rovinosamente addosso a Regina. 

In sala calò il silenzio, Emma si ritrovava fra tutti i veli di quell'odiosa gonna enorme che l'avevano ricoperta fino alla testa, Regina non si vedeva più neanche. 

 

Cacchio cacchio cacchio 

 

Emma cominciò a spostare veli su veli per trovare il pavimento e tirarsi su senza rotolare all'indietro. Ad un certo punto sotto a dei veli sentì qualcosa di morbido. Qualcosa? Erano due cose!

 

Ma che è? 

 

Tastò ancora con entrambe le mani. 

 

Ma si muove!

 

Quelle due cose si muovevano lentamente, ed erano anche calde!

 

IL MIO VESTITO HA UN'ENTITÀ NON IDENTIFICATA DENTRO!

 

Swan.

 

E PARLA!

 

Toccale ancora e giuro che saranno l'ultima cosa che toccherai in tutta la tua vita.

 

ARGH!

 

Emma fece un balzo all'indietro dopo aver capito di star toccando le.. sorelle di Regina. 

 

La bruna si era alzata e con un gesto della mano tutto ciò che aveva fuori posto tornò al suo posto, mentre Emma, riemersa dai veli, aveva i capelli tutti scombinati, le ciocche bionde andavano dove volevano e la gonna era un completo disastro. 

 

Silenzio. 

 

Ad un certo punto dal fondo della sala si alzarono delle risate che subito contagiarono tutti i presenti. 

Regina alzò gli occhi al cielo infastidita, Emma invece era rimase lì a guardare tutti ridere a crepapelle. 

 

Emma..!

 

Biancaneve era corsa dalla figlia e la stava aiutando ad alzarsi, ma la giovane bionda fece tutto da sola e si rivolse agli invitati. 

 

Sentite un po'. Perché non provate voi ad indossare tacchi e gonne enormi dopo aver usato jeans e scarpe basse per ventotto anni. 

 

Cosa sono i jeans? 

 

Chiese l'uomo col pancione, che aveva sceso le scale lasciando la sua postazione. 

Emma mosse una mano infastidita

 

Poi te lo spiego. 

 

La giovane principessa sollevò la gonna fino alle caviglie

 

Ed ora perdonatemi, ma le fiere medievali e i vestiti a forma d meringa non fanno per me. Buona serata!

 

E detto questo salì le scale lasciando gli invitati in sala e i suoi genitori scioccati; Regina era rimasta zitta con un sopracciglio inarcato ad osservarla mentre se ne andava con quella sua camminata da T-Rex.

   
 
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