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Autore: SwanShine    21/04/2017    0 recensioni
Dopo aver spezzato il sortilegio della regina cattiva, Emma Swan e tutti gli abitanti Storybrooke si catapultano nella Foresta Incantata. Biancaneve e il principe riprendono il loro ruolo come sovrani, Regina torna al suo castello dove cerca in tutti i modi di tenere la 'cattiveria' sotto controllo, i nani fanno i nani e così via. in poche parole sono tutti tornati alle loro vecchie abitudini, Henry a poco a poco impara le usanze ma... Emma? La Salvatrice cresciuta in America in tante case diverse, ex ladra, amante del cibo spazzatura, con modi di fare poco regali è riuscita ad inserirsi nel mondo delle fiabe? No. Ma ci proverà con tutte le sue forze, fra un pasticcio e l'altro, e forse... molto molto forse... diventerà la principessa, anzi, la futura regina che tutti si aspettano.
La bionda partirà per un viaggio dove Regina proverà a fare di lei una perfetta principessa e le farà conoscere il regno, passando da una fiaba all'altra.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Siamo arrivate?»

 

«No.»

 

«Quanto ci vuole?»

 

«Non molto.»

 

«...Siamo arrivate?»

 

«...»

 

«Siamo arr-AAAAAAAAAAARGH»

 

Emma si ritrovò sospesa per una caviglia a testa in giù

 

«REGINA NON USARE LEVICORPUS SU DI ME!»

 

«Levi-che?» 

 

Regina la guardò confusa mentre teneva una mano sollevata a mezz'aria.

 

«Levicorpus... Harry Potter... No?»

 

Disse Emma dimenandosi appena

 

«Ah si. Beh, comunque la smetterò solo quando starai zitta e non mi romperai tutto il giorno le scatole lamentandoti per il mal di piedi, il sonno, la fame... che poi hai mangiato una mela dieci minuti fa!»

 

«Ma è da quasi un'ora che camminiamo!»

 

«Bene, allora non ti dispiacerà restare ancora a testa in giù.» 

 

Regina si girò e si mise poggiata al tronco di un albero con le braccia conserte, mentre Emma piagnucolava pregando di essere messa giù.

 

«Se continui a frignare peggiori le cose.»

 

«Non sto frignando! Mi lamentavo!»

 

«Cambia qualcosa? Ti stai portando la testa ugualmente.»

 

La bionda le lanciò un'occhiata di fuoco mettendosi a braccia conserte, con le labbra serrate.

 

«Finalmente.»

 

Regina fece un cenno con la mano ed Emma piombò a terra con un tonfo secco.

Si tirò su massaggiandosi la testa, addosso aveva qualche foglia secca e chiazze di terriccio.

 

«AHIA!»

 

«Shhh..»

 

«Mi sono fatta male! Non farmi "shhh"»

 

La bruna si spostò dal tronco facendole gesto di stare in silenzio con insistenza. Emma ubbidì confusa.

E poi  PSGIUM spuntò un tizio fuori dai cespugli che teneva in mano una piccola rapa

 

«FERMI TUTTI... QUESTA È UNA RAPINA!»

 

Emma scoppiò a ridere piegandosi in due, mentre Regina osservava il tizio con un sopracciglio inarcato, con sguardo da "ti sto giudicando male." 

L'uomo si mise dritto sbuffando

 

«Perchè non ridete? La vostra amica dai capelli biondi ha riso, perché voi no? Dev'essere l'umorismo della gente ricca. Cos'è? Una principessa? Una duchessa?»

 

«Una Regina. E la mia non-amica qui dovrebbe essere una principessa ma ha la stessa regalità di un bufalo affamato. Ed ora, chiarite le nostre posizioni gerarchiche, vorrei passare avanti, grazie.» 

 

Nel momento stesso in cui Regina passò avanti, un altro uomo sbucò fuori dai cespugli 

 

«WILL COSA DIAMINE FAI!? NON PUOI PUNTARE RAPE ALLA GENTE PER STRADA!»

 

Il tizio che doveva essere "Will" indicò Emma con una piccola rapa

 

«Ma Robin! La signorina qua ha riso! Siamo a uno su venti!»

 

Emma si allontanò lentamente, Robin si batté una mano in faccia e si rivolse a Regina 

 

«Vogliate perdonarlo milady, ma il mio compare sta cercando di non rubare più e vuole riempire il suo vuoto facendo delle battute terribili...»

 

«Però ti piaceva quella della rapa!»

 

Protestò Will mettendo le mani ai fianchi

 

«Si, ma l'hai ripetuta ventimila volte con ventimila persone!»

 

«Beh, e tu ripeti sempre che rubi ai ricchi per dare ai poveri! Sei antico, Robin!»

 

«Quello è il mio motto!»

 

Mentre i due litigavano, Regina tirò via Emma che li stava fissando 

 

«Swan, muoviti.»

 

Le due se ne andarono, lasciando Will e Robin discutere sui loro motti.

 

Camminarono per un altro po', Emma era sul punto di lamentarsi per il mal di piedi e la fame di nuovo, ma Regina ad un certo punto si fermò.

 

«Che succede?»

 

«Siamo arrivate alla nostra prima tappa, Signorina Swan.»

 

«Un Bed&Breakfast?»

 

Regina la guardò malissimo per dieci buoni secondi 

 

«No. Siamo dove si trovano i vari villaggi della foresta incantata.»

 

«Ah..»

 

Emma lasciò vagare lo sguardo sulle varie casette che somigliavano tanto a quelle che vedeva nei campeggi di Boston, solo un po' più fiabesche. La giovane neo-principessa avanzò lentamente, fino a quando si ritrovò a ruzzolare giù per terra dopo aver inciampato su qualche radice sporgente. Regina si batté una mano sulla fronte.

Alcuni abitanti del villaggio che erano fuori dalle loro abitazioni puntarono gli occhi verso la bionda che imbarazzata si mise in piedi e cominciò a spolverarsi la tenuta da equitazione che indossava.

 

«Emma!»

 

Una voce conosciuta catturò l'attenzione di Emma; era Ruby! E indossava un tipico abito da "contadinella" e un mantello rosso.

 

«Cosa ci fai qui?»

 

«Io... Regina mi sta facendo vedere il regno»

 

Ruby arricciò il naso

 

«Perchè lei

 

Regina le raggiunse con aria altezzosa, gli abitanti del villaggio trattennero il fiato

 

«Perché io sono la più capace.»

 

Emma guardò l'amica e Regina che si stavano guardando in cagnesco.

 

Ora si picchiano.

 

Pensò.

 

Lei diventerà un lupo e Regina sarà fritta. Ed io resterò qui, dispersa in questo villaggio.

 

«BENE, che ne dite di andare a mangiare qualcosa? Muoio di fame!»

 

Ruby lasciò perdere Regina e guardò Emma.

 

«Allora andiamo da mia nonna»

 

Il trio si fece strada fra gli abitanti del villaggio, fino a quando arrivarono davanti ad una capanna dove si intravedeva una Granny indaffarata vicino ad un ceppo, stava tagliando la legna con un'accetta.

 

«Santi cavoli...»

 

Borbottò Emma guardandola.

 

«Nonna Cazzuta a babordo!»

 

«RUBY, TI HO DETTO UN MILIONE DI VOLTE DI NON USARE QUESTE PAROLACCE!»

 

Granny lanciò l'accetta a terra e puntò un dito contro la nipote.

Emma sgranò gli occhi, Regina dalla sua parte aveva aggrottato la fronte

 

«Non era lei la vecchietta col mal di schiena giornaliero e mezzo udito non funzionante?»

 

«Magari ero entrata nel personaggio, maestà.»

 

«Wow... cazzuta forte...»

 

Fece Emma a bassa voce, Granny le sorrise

 

«Grazie cara! Forza, entrate.»

 

Ruby guardò sua nonna, indignata, mentre entrava con le altre due dentro alla capanna 

 

«Perché Emma può dire cazzuta e io no!?»

 

«Perché finché abiti sotto al mio tetto e con le mie regole non puoi. E poi ti ho cresciuta in un certo modo.»

 

«Ma lei è una principessa! Non dovrebbe!»

 

«Ci deve pensare sua madre, mica io.»

 

Ruby sbuffò 

 

«Ma Biancaneve non le dirà mai nulla!»

 

«Ecco perché ci sono qua io.»

 

Disse Regina con una nota di superiorità, Emma la guardò inarcando un sopracciglio.

 

«Ah, e come mai non mi hai detto nul-AHIA! QUALCOSA MI HA PUNTO IL SEDERE!»

 

«Ops...»

 

«REGINA!?»

 

La bruna fece un sorrisetto nascondendo la mano con cui aveva usato la magia.

Ruby guardò Emma assottigliando lo sguardo.

 

«Questa si chiama giustizia.»

   
 
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