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Autore: TeamFreeWill    21/04/2017    7 recensioni
Dean è un ometto. Per lui non sono concesse le favole della buona notte o avere paura. Lui è grande per la sua età. :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Prima dell'inizio'
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"Buona notte Sammy". Dean lo disse dolcemente osservando il suo fratellino, che si era appena addormentato. Teneva stretto al petto un orsacchiotto di pezza.

Quel pupazzo era appartenuto a lui. Era l'unico giocattolo scampato all'incendio. Da quando il maggiore aveva deciso di regalarglielo per il suo primo compleanno, il minore non se ne staccava mai, nemmeno all’asilo.

Com’era tenero il suo fratellino, rannicchiato sotto le coperte.

Dean appoggiò il libro di favole sul piccolo comodino. Dalla finestra entrava un po’ di luce lunare, soffusa dalle tende.

Il suo compito era proteggere Sammy a ogni costo, così per farlo addormentare e fargli fare dei bei sogni o solo per tenerlo tranquillo nelle lunghe giornate in cui erano soli, aveva iniziato a leggergli le favole. Addirittura in un paio d’occasioni se le era inventate lui stesso e Sammy gli aveva detto che erano bellissime.

Funzionava il più delle volte. Sorrise e gli diede un bacio sulla guancia prima d'andare nel suo lettino, accanto a quello del minore.

Sammy sorrise. Il loro legame andava oltre. Non avevano bisogno di comunicare a parole per capirsi e sentire la presenza dell’altro.

Con il cuore riscaldato, spostò le coperte e si coricò nel suo lettino. Il biondo per i suoi 7 anni era un ometto. Era un bambino che aveva visto troppo per la sua età.

Per lui nessuno leggeva le favole per farlo addormentare. Lui se le diceva nella sua mente finché non si addormentava.

A Dean non era concesso avere paura dell’uomo nero nell’armadio o di quello sotto il letto. Lui li faceva fuggire da solo. Con la sua forza.

Nessuno accompagnava Dean a scuola. Prendeva l’autobus da solo. Sapeva muoversi bene tra le varie fermate.

Alle recite scolastiche partecipavano solo Bobby e il suo fratellino, per non parlare delle riunioni. Solo Bobby parlava con i maestri.

Nessuno augurava la buona notte a Dean. Gliela diceva sua mamma e suo papà nei suoi sogni.

Per il mangiare aveva dovuto imparare presto, ricordando la sua mamma quando gli faceva degli ottimi manicaretti.

Ma per lui non era importante. Lui era un ometto, anche se a volte era dura quando ci pensava alla sua vita.

Come in quel momento. Non se ne rese nemmeno conto. Delle lacrime scesero sul cuscino e sospirò troppo forte. Se le asciugò in fretta, ma oramai era tardi.

Due manine lo accarezzarono e lo abbracciarono stretto. “Non piangere ora ci sono io” gli disse Sammy entrando nel letto e dandogli un bacio sulla guancia, per poi abbracciarlo stretto.

A Dean quel gesto riscaldò il cuore ancora di più. “Lo so piccolo, ora dormiamo”

“Buona notte Dee” Sammy lo sussurrò appena stringendolo ancora di più a sè.

"Buona notte Sammy” rispose il maggiore ricambiando la stretta.

Il padre il giorno dopo li trovò ancora così stretti l'uno all'altro. Un cuore duro come quello di Jonh non potè non sciorgliersi di fronte a tanta tenerezza.
 
 


Note autrice
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.
  
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