Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: _neikos_    21/04/2017    1 recensioni
Alla fine di Signora della mezzanotte Emma chiede a Mark di aiutarla a proteggere Julian, fingendo di stare insieme. Mark accetta facendole solo una domanda, perché mentire?
Ma Emma cosa avrebbe risposto?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Carstairs
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Perchè mentire?»

La mano di Mark era tesa verso di me e io rimanevo lì a fissarla. Non vedevo lui, vedevo solo la sua mano.
Aveva chiuso la porta a chiave e io ancora ferma non riuscivo a parlare, a dirgli “fermati”, “cosa pensi di fare?”, la fissavo e cercavo una risposta. Perché mentire? Non avrei mai potuto avere Julian e dovevo trovare il modo di allontanarlo da me. Forse quella sarebbe stata la soluzione a tutto. Certo non amavo Mark, ma non avevo amato neanche Cameron eppure mi era piaciuto lo stesso. Avrei potuto farlo? Avrei potuto afferrare la sua mano? Seguirlo dove voleva condurmi? Avrei potuto guardarmi allo specchio e vedere la stessa persona? Forse si... Ma sarei stata capace di guardare ancora Julian? Di sapere di aver distrutto il suo cuore senza ritegno? No... il rimorso mi avrebbe uccisa. Ma forse sarebbe stata una dolce agonia, sapere che ormai non mi avrebbe più toccata, più guardata come pochi istanti fa. Sapere che mi odiava ma che sarebbe stato al sicuro. Al sicuro da me, al sicuro dal nostro amore ormai ridotto a brandelli, distrutto e gettato via. Avrei potuto sopportare il suo disprezzo? No, avrei perso Julian in ogni caso, ma non sarei mai riuscita a sostenere il suo sguardo pieno di disprezzo sapendo di meritarlo.
Le parole di Jem ce le avevo stampate a fuoco nella mente, avremmo perso il controllo di quello che avevamo già iniziato ad essere capaci di fare, la magia avrebbe preso il nostro legame e lo avrebbe rivolto contro noi stessi. Avrei rischiato la mia vita per stare con lui? Si, senza ombra di dubbio, probabilmente avrei rischiato anche la sua. Sapevo che era quello che avrebbe scelto anche lui. Saremmo stati insieme contro tutto e tutti ancora un volta. Ma rischiare la sua famiglia? Rischiare di far del male alle persone a cui lui teneva di più al mondo? Rischiare di perdere i ragazzi? I suoi bambini? I nostri bambini? E distruggere tutto quello per cui aveva sacrificato la sua vita? No. Non gli avrei mai potuto fare una cosa del genere.
Tutte quelle notti piene di incubi, quelle a stringere il piccolo Tavvy per tenerlo al sicuro dai sogni infestati da fantasmi e sangue. Tutti i sacrifici per comprendere Ty, tutto l’amore per Livvy, e il sorriso dolce di Dru. Tutte le menzogne per tenerci tutti uniti. E ora? Dopo anni, finalmente aveva ritrovato Mark e avevamo rischiato tutto per tenerlo con noi... potevano essere felici insieme, Jules avrebbe potuto avere un aiuto a mandare avanti l’istituto. Avremmo potuto alleggerire il peso che portava sulle spalle da cinque anni. Ancora non ci potevo credere, il mio Julian, quanto aveva sofferto in tutto questo tempo? Quante responsabilità aveva preso su di sè. Il mio povero amore... Avrei scelto altre cento frustate per non doverlo far soffrire ancora. Altre mille purchè non fossi io a dovergli fare questo. Raziel perchè? Perchè ce l’hai tanto con noi? Era solo un bambino, ero solo una bambina... Abbiamo imparato a convivere con il nostro dolore, sostenendoci l’un l’altra. Ma questo? Come posso fargli questo e non essere al suo fianco per aiutarlo a superarlo?
La mia mano si strinse intorno al braccio, proprio sulla runa che avrebbe dovuto legarmi a Julian, quella dannata runa che invece mi avrebbe tenuta lontana da lui. Alzai gli occhi sul ragazzo che mi stava fissando, quante persone poteva rappresentare per me? Un fratello, perchè era fratello del mio Jules, e allo stesso tempo un estraneo tornato da un altro mondo a portare scompiglio, un nemico che mi chiedeva di tradire l’amore della mia vita. Ed un alleato che avrebbe potuto conoscere la verità per aiutarmi a proteggere il mio Parabatai.
«Perchè mentire?»
Sentivo le lacrime scendere, bagnarmi il viso. Avrei voluto fermarle ma non ne ero capace. Avrei voluto fermare il mondo e tornare tra le sue braccia. Ma non ero capace nemmeno di quello. “Dimmi che mi ami Emma, dimmelo anche se non è vero” ma certo! Certo che è vero! Perché non l’ho fatto? Avrei dovuto urlarlo a pieni polmoni invece di restare in silenzio, ma le sue labbra erano così vicine e ancora così lontane. E fa male, per l’angelo se fa male. “Vuoi che resti Em?” si. Si avrei voluto che restasse, che stupida a mandarlo via, sarebbe potuta essere la nostra ultima notte. Per amarlo ancora una volta, per farmi stringere un’ultima volta. Per svegliarmi con lui, per vederlo aprire gli occhi e farmi investire dal quell’ oceano pieno d’amore, pieno d’amore per me. Vedere i suoi occhi guardarmi come sempre, come da domani non mi guarderanno più. 
«Perchè mentire?»
«Perchè lo amo. Lo amo disperatamente. E posso sopportare di mentirgli, non di tradirlo. Mai di tradirlo. Ho bisogno di sapere che un giorno mi perdonerà. Magari un giorno lontano. Quando sarà felice, quando avrà trovato un’altra donna che lo amerà come merita, come a me non è concesso. Allora quel giorno potrò chiedere scusa per una bugia. Potrò sperare nel suo perdono perchè lui sa cosa vuol dire mentire per amore. Ma non mi perdonerebbe mai se stessi con te. Perchè è la sua paura più grande e ha avuto anche il coraggio di ammetterlo. E ora io glielo sto ritorcendo contro. Capisci Mark? Capisci che l’idea di questo gesto sia già abbastanza crudele senza che io lo debba commettere?» «Emma...» «Ho bisogno di una speranza. Ho bisogno di poter sperare che se mai riuscirò a trovare una soluzione lui mi voglia ancora con sè. Mark non posso toccarti, non riesco nemmeno a guardarti. Io gli appartengo. Io non voglio stare con te. Voglio solo lui, anche se non dovrei.» «Vi farete solo del male.» «Già... ce ne stiamo già facendo, ma non durerà a lungo questa sceneggiata, andrò via con Cristina appena compiuti diciott’anni.» «Va bene, te l’ho promesso, farò tutto ciò che vuoi.» Non sopportavo più la sua vista. Volevo che se ne andasse e anche lui non sapeva cosa dire o cosa fare. «Grazie. Scusami, ora vorrei stare un po’ da sola.» «Ma certo, a più tardi.»
Sentìi la porta chiudersi e finalmente potei crollare, le ginocchia non mi sorregevano più. Le lacrime inarrestabili avevano scurito questo stupido vestito, perchè lo avevo indossato? Ah si... per convincere il fratello dell’uomo che amo ad uscire con me. Dovevo pensare a questo ora. A farmi vedere con Mark, quando avrei preferito nascondermi tutta la vita con Julian. Il pavimento era duro e freddo, ma non mi andava di muovermi, volevo rimanere lì a sentire il fastidio, proprio come Jules quando mangiava le unghie fino alla carne viva. Era l’unico modo per non sentirmi morire. E poi come diceva sempre lui, non dovevo pensarci adesso. Domani. Ci avrei pensato domani. Per oggi mi sarei tenuta stretta l’idea che lui non mi avrebbe mai odiata. Per oggi mi illuderò che il mio Julian mi amerà per sempre, proprio come io amerò lui. Mi illuderò che questa notte duri per sempre. Che domani non arrivi mai. Che non soffrirà mai per colpa mia. Che un giorno non farà più male. Che un giorno staremo insieme.
Buona notte amore mio, che mio non sarai mai, ma lo sarai per sempre.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: _neikos_