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Autore: Blunder    22/04/2017    2 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff, dopo aver letto tanto, sto cercando di cimentarmi in questa nuova esperienza.
Usagi è una neodiplomata che si trova ad affrontare le incertezze del suo futuro immediato, potrà contare sulle sue inseparabili amiche. Ma cosa le riserverà il futuro? Riuscirà a trovare l'amore?
Tratto dal primo capitolo "....chiuso il telefono Usagi si mise distesa sulla schiena e incominciò a ripensare alle parole di Mina, i ragazzi, già, chissà se prima o poi qualcuno avrebbe fatto breccia nel cuore spento e triste di Usagi, anche se all'esterno era sempre vivace e allegra, da sola era sempre malinconica,come se non si sentisse completa, con questi ultimi pensieri si addormentò." Spero che la mia prima ff possa piacervi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Era una domenica mattina al Crown e Makoto era impegnata in cucina a preparare muffin e dolci da servire ai clienti, li aveva portati il giorno prima a Motoki per ringraziarlo del lavoro, sorrise guardando i muffin e si fermò a ripensare a cosa era successo.

 

Motoki imbarazzato diede un morso al muffin, Makoto lo guardava aspettando il giudizio, dopo interminabili secondi Motoki mandò giù il boccone « Makoto questi muffin al cioccolato sono fantastici! Ti piacerebbe se li vendessimo qui??? » chiese Motoki prendendole le mani, Makoto arrossì vistosamente, e iniziò a balbettare per quel contatto che era apparentemente innocente, ma il contatto con Motoki la faceva agitare, Makoto annuì ancora imbarazzata e Motoki l’abbracciò « grazie Mako », in quel momento Makoto era immobilizzata ‘ oddio che faccio? Lo abbraccio anche io? Se non lo faccio sembro una maleducata’ titubante e un po’ rigida Makoto rispose al gesto del ragazzo, sentiva il suo calore su di lei, era una bella sensazione, Motoki avvertì l’imbarazzo di Makoto e la sua titubanza nel rispondere al gesto, sorrise, Makoto era una ragazza ingenua e genuina, lentamente si staccarono, e Motoki si ritrovò a guadarla, e la trovò davvero bella, poi scosse la testa per quei pensieri « ora al lavoro Mako, vieni ti mostro la cucina » disse sorridendo e così incominciò la giornata di lavoro dei due ragazzi.

 

Motoki mentre era occupato a pulire il bancone si accorse di Makoto che in cucina canticchiava Happy di Pharrell Williams, trasmessa dalla radio in quel momento, si affacciò in cucina e la trovò immersa nel lavoro, che canticchiava e ondeggiava i fianchi, Motoki si appoggiò alla porta e prese a guardarla, non aveva mai fatto molto caso alle sue curve, ma il quel momento la trovò molto seducente, i fianchi e il fondoschiena di Makoto che si muovevano a tempo di musica lo avevano ipnotizzato, iniziò a sentire molto caldo nonostante l’aria condizionata e deglutì a vuoto, poi il rumore della porta scorrevole lo distolse da quello spettacolo, per fortuna Makoto non si era accorta di nulla, era troppo presa dai suoi dolci.

Un fischiettante Mamoru fece il suo ingresso al Crown suscitando la curiosità del proprietario « chi non muore si rivede Chiba » disse Motoki ironico, Mamoru lo guardò divertito « mi dispiace Motoki ma oggi sono troppo felice », Mamoru prese posto al bancone, Motoki alzò un sopracciglio « per caso il merito è di una certa biondina con una strana acconciatura? » chiese il biondo prendendolo in giro, Mamoru rise « ehi non prendere in giro la mia Usa, i suoi capelli sono bellissimi, come lei del resto » disse Mamoru , Motoki iniziò a ridere « sei stracotto cugino, e dal tuo umore direi che avete chiarito eh? Insomma le hai detto tutto tutto stavolta? » chiese Motoki cuioso, Mamoru aveva lo sguardo tranquillo « si Motoki, abbiamo parlato di tutto, sia di Michiru sia del trasferimento, e le ho detto che tornerò da lei ».

 

Mamoru dopo aver accompagnato Usagi tornò alla sua auto, prima di mettere in moto, si abbandonò sul sedile, fece un rumoroso sospiro, si era liberato di un peso, finalmente aveva detto tutto ad Usagi, la sua Usagi, e le aveva promesso che sarebbe tornato da lei, guardò il sedile vuoto e sorrise, Luna, come l’aveva chiamata Usagi, quella gatta che aveva impedito involontariamente al suo inseguimento di Usagi, ma che aveva trovato in Usagi la sua padroncina, si era creato subito un legame tra le due, Mamoru mise in moto e guidò con tranquillità, ripensava a Usagi, ai suoi baci, al corpo di lei contro il suo, al profumo e alla morbidezza della sua pelle, quei pensieri poco casti lo accompagnarono durante il viaggio e il suo corpo rispose velocemente a quei pensieri « non è proprio il momento e la situazione per avere questa reazione » disse Mamoru ridendo di se stesso, accese la radio per distarsi.

 

I don't care who you are (Non m'importa chi sei)
Where you're from (da dove vieni)
What you did (cos'hai fatto)
As long as you love me (finchè mi ami)
Who you are (chi sei)
Where you're from (da dove vieni)
Don't care what you did (non importa cos'hai fatto)
As long as you love me (finchè mi ami)

 

Mamoru spense velocemente la radio « oh bene, io penso a certe cose e mi capita una canzone d’amore, perfetto » disse ironico. Il viaggio durò poco, tornato nel suo appartamento andò di corsa a fare una doccia « oggi è stata una giornata davvero lunga » mentre l’acqua scivolava sul suo corpo, chiuse gli occhi e immaginò Usagi, era così bella e inconsapevolmente seducente, uscì dalla doccia scuotendo la testa, si coprì con un telo e andò in camera, si buttò a letto e prese il cellulare ‘sono tornato da poco, non vedo l’ora che sia domenica, voglio stringerti e stare con te Usa, buonanotte, già mi manchi ps. dai una carezza a Luna da parte mia, un bacio’ mandò il messaggio e sospirò, « forse sono stato troppo diretto con l’invito per domenica, eppure lei è presa quanto me, ahhh che confusione, non ho mai corteggiato una ragazza, Usagi tu mi mandi in pappa il cervello » si infilò il pantaloncino del pigiama e si addormentò poco dopo.

 

Una volta terminato il breve racconto Motoki lo guardava pensieroso « Mamoru, tu credi sia la scelta giusta chiederle di aspettarti? Non mi fraintendere, sono felicissimo per voi, ma credi sia giusto chiedere ad una ragazza di 19 anni di aspettarti? E se non riuscissi a farti licenziare? » chiese Motoki preoccupato, « me ne andrò io o chiederò il trasferimento a Tokyo, sai benissimo che sono abbastanza preparato da poterci provare » disse Mamoru sicuro.

Nel frattempo Makoto aveva origliato parte della conversazione e ripensò alla chiamata che Minako aveva ricevuto di Usagi.

 

Usagi si svegliò con il sorriso in faccia e guardando il cellulare trovò un messaggio dal suo Mamo, sorrise ancora di più e non perse tempo a rispondergli ‘buongiorno Mamo, non vedo l’ora che sia domani sera...tu mi mandi un bacio, io te ne mando 100’ Usagi arrossì al pensiero dell’appuntamento che si era data con Mamo, « oddio e se Mamo volesse... » disse a bassa voce mordendosi il labbro inferiore, poi i graffi di Luna alla porta la fecero distrarre, si alzò dal letto per aprire la porta e fece entrare la gatta che si mise sul letto insieme alla padroncina, Usagi prese ad accarezzarla « questa è da parte mia » continuando a coccolarla « questa da parte di Mamo » osservando il pelo color notte della gatta ad Usagi ricordarono il blu profondo degli occhi di Mamoru, poi ricordando la sera precedente le venne in mente Minako, « devo chiamare Mina! » prese il telefono e dopo qualche squillo rispose l’uragano Minako « si? Qui è la dea dell’amore che parla » disse ironica la bionda, Usagi rise « e chi ti dice che non ti abbia chiamato per insultarti? », Minako iniziò a ridere « perché ti conosco troppo bene Usa, mi avresti già insultato e il tuo tono allegro ti tradisce » rispose sicura Minako, « e va bene, come potrò mai sdebitarmi? » chiese Usagi, « mmmm, vediamo, ovviamente voglio sapere tutto e poi fammi fidanzare con un attore ricco e famoso » disse sicura Minako, e le risate in sottofondo fecero capire ad Usagi che Minako non era sola « sei con le altre? » chiese Usagi, « si, siamo al Crown e scoop del momento, Makoto lavora qui ora » disse maliziosa Minako, « ma ha promesso di continuare a studiare per i test » disse Ami gridando nel telefono, dopo qualche secondo d’imbarazzo Minako riprese la parola « Ami non pensare sempre allo studio e Usagi, so già cosa pensi al riguardo, è la stessa cosa che stiamo pensando tutte » disse Minako ridendo, « Motoki si accorgerà di lei finalmente, ragazze mi mancate, ma domani torno » disse Usagi, « veramente io pensavo che la chiudesse in cucina per giochi erotici, ma va bene anche la tua versione » disse Minako seria, Usagi scoppiò a ridere mentre in sottofondo le altre riprendevano Minako, « Mina ora devo chiudere, ci vediamo domani, salutami tutti » disse Usagi sorridendo, Minako e le altre ricambiarono il saluto, Usagi chiuse il telefono e trovò un messaggio di Mamoru ‘buongiorno Usa, 100? e io allora 1000, ti consumerò di baci’ Usagi arrossì alla vista di quel messaggio, non vedeva l’ora che arrivasse domenica sera.

 

Makoto uscì dalla cucina con un vassoio di muffin caldi e Mamoru rimase molto sorpreso nel vederla lì « ciao Mamoru » disse Makoto sorridente, Mamoru rimase qualche secondo in silenzio « Makoto? Che ci fai qui? Cioè lì? » chiese Mamoru confuso e notò l’imbarazzo di Motoki che si grattava la testa mentre pensava a cosa rispondere, « beh Motoki aveva bisogno di un aiuto, io so cavarmela in cucina ed eccomi qui » disse Makoto tranquillamente, Mamoru li osservò, erano carini insieme « beh allora ne approfitto, Motoki mi faresti un caffè? E prendo anche uno di questi invitanti muffin » disse Mamoru sorridente.

 

Mamoru era immerso nella lettura di un libro di medicina, mentre sorseggiava il terzo o quarto caffè della mattinata, quando all’improvviso due mani piccole e morbide gli oscurarono la vista, Mamoru preso alla sprovvista sussultò, poi si accorse di quelle mani e iniziò a toccarle e si concentrò sul profumo che sentiva, quel profumo dolce e delicato che ormai riconosceva « Usa » disse sorridente voltandosi, Usagi sorrise e gli si buttò tra le braccia premendo con forza le sue labbra contro quelle del ragazzo, che ancora seduto la prese per i fianchi e l’avvicino a se, rendendo il bacio più profondo, solleticando con la lingua le labbra di lei, che lo lasciò entrare nella sua bocca, vogliosi e affamati non si accorsero di due paia di occhi che li fissavano, poi Makoto tossì , i due si staccarono imbarazzati « non volevo interrompere, ma non mi sembra sia il luogo adatto » disse Makoto fingendosi seria « e soprattutto sei tornata senza avvisare nessuno Usa, vieni e abbracciami » disse Makoto sorridendole, Usagi non se lo fece ripetere due volte e corse dall’amica e da Motoki abbracciandoli, poi tornò agli sgabelli prendendo posto accanto a Mamoru, « in effetti Usa non mi hai detto niente » disse Mamoru cingendole le spalle con un braccio, Usagi sorrise « volevo fare una sorpresa » disse la bionda facendo la linguaccia, Motoki spostando lo sguardo noto tre visi conosciuti all’entrata « beh direi che non siamo gli unici a cui hai fatto la sorpresa » così dicendo Motoki fece cenno verso l’entrata, Rei, Minako e Ami stavano entrando, Minako notando i quattro corse subito da Usagi e l’abbracciò, Usagi strinse forte l’amica e avvicinandosi all’orecchio la ringraziò a bassa voce, le due si staccarono sorridenti, anche Ami e Rei si avvicinarono al gruppo, Ami abbracciò affettuosamente Usagi mentre Rei la prese per un orecchio « la prossima volta che sparisci senza avvisarci ti faccio spazzare tutte le scale del tempio » disse la mora seria, che subito dopo scoppiò a ridere, contagiando tutti, Usagi fece la finta offesa per qualche secondo, poi seguì gli altri, dopo poco Minako prese la parola « ragazzi per stasera stavo pensando di organizzare una cenetta da me, una bella grigliata in giardino, che ne dite? » chiese la bionda entusiasta, Mamoru e Usagi si guardavano, sapevano di non poter rifiutare, in fondo è anche grazie a Minako che avevano chiarito, mentre gli altri erano entusiasti dell’offerta Mamoru che continuava a tenere un braccio sulle spalle di Usagi le si avvicinò all’orecchio, che sentendo il respiro di lui così vicino ebbe dei brividi lungo la schiena « Usa, possiamo andare dopo cena da me, o magari possiamo scappare nel mentre » così dicendo si allontanò dal suo orecchio e le fece l’occhiolino, Usagi era visibilmente imbarazzata per la proposta, Minako che stava osservando la scena, si avvicinò ai due, « beh piccioncini? Voi ci sarete vero? Motoki chiude perfino prima il locale per esserci, non potete dire di no » disse seria Minako, Usagi conosceva quello sguardo, era lo sguardo di Minako ‘non ti permettere a farlo altrimenti non ti parlo più’ Usagi stava per parlare ma Mamoru prese la parola « certo Minako, ci saremo però lascerete a me e Motoki il barbecue » disse Mamoru sorridendo, « ah beh ve la litigherete con Makoto, è lei la cuoca provetta tra noi » disse Minako alzando le mani, « ehm, Mina, potrei portare anche Yuri? » chiese Rei imbarazzata, tutte si voltarono verso di lei, « ah bene, finalmente ti sei decisa a dare un occasione a quel povero ragazzo, sono 5 anni che ti muore dietro » disse Minako con tono da rimprovero, Rei rispose con una linguaccia « non ti fare strane idee Mina, non è come pensi » disse Rei sbuffando, « certo certo,ma tanto avrò ragione io » disse presuntuosa Minako, gli altri osservavano le due divertiti, Mamoru prese Usagi per mano « che ne dici se ti accompagno a casa? » Usagi annuì sorridente, stavano per salutare tutti quando Minako li bloccò mettendo una mano davanti alla faccia di Usagi « dove pensi di andare Usagi? Scusa Mamoru ma per te la devo rapire per un po’, stasera sarà tutta tua » disse Minako facendo l‘occhiolino al ragazzo, « ma Mina io... » disse Usagi che venne interrotta da Mamoru « certo Minako, anzi a che ora a casa tua? », Minako lo squadrò « alle 21, e mi raccomando puntuali » disse la bionda, Mamoru si voltò verso Usagi, le diede un bacio leggero « alle 20:30 sarò da te » Usagi annuì imbarazzata, Mamoru salutò il resto del gruppo e uscì dal Crown.

Usagi prese posto insieme alle altre al loro solito tavolo « beh da dove devo iniziare? » chiese Usagi annoiata, avrebbe preferito tornare a casa con Mamoru piuttosto che subire l’interrogatorio di Minako e le altre, « ovviamente dall’inizio, perché Mamoru ti rincorreva l’altro giorno? » chiese Minako con un briciolo di preoccupazione misto a curiosità, Usagi fece un grosso sospiro e guardò le sue amiche una per una, erano tutte in attesa, perfino Ami che era quella meno pettegola, « è iniziato tutto durante il pranzo a casa sua » incominciò Usagi.

 

Dopo parecchio tempo Usagi terminò il racconto, omettendo la parte di quando si era resa conto di essere innamorata di Mamoru, « e quindi Reika è sparita » disse pensierosa Makoto, « si ma conosciamo tutti la stregaccia che è, sicuramente tornerà, vuoi vedere che tornerà con quella poco di buono della cugina? » disse Rei infastidita, Usagi a quella domanda si bloccò, e se davvero fosse tornata Michiru? E se una volta tornato lì Mamoru la incontrasse? Ami notò lo sguardo di Usagi « ma no ragazze, non avrebbe la faccia tosta di tornare dopo quello che ha fatto a Mamoru », « Usa, lo dirai a Mamoru che ti sei innamorata di lui? O passerai il resto dell’estate insieme nascondendo quello che provi? » disse Minako mentre girava distrattamente la cannuccia nel bicchiere, Usagi spalancò gli occhi all’affermazione di Minako « ma cosa dici??? ma secondo te io sono quel tipo di ragazza??? mi sorprendo di te Minako! », tutte rimasero sorprese dal tono di voce di Usagi, « il tuo comportamento conferma solo le mie parole, i tuoi occhi che brillano quando parli di lui e soprattutto il modo in cui resti imbambolata dopo ogni suo bacio » disse Minako sicura, Usagi sbuffò e incrociò e braccia « e va bene, lo ammetto ok? Potrei essermi innamorata, contenta? », « si, perché così ho ragione ancora una volta, e finalmente riesci a lasciarti andare con qualcuno » disse Minako guardando con affetto Usagi, che sorrise a sua volta, adorava le sue amiche, poco dopo Minako si alzò « Ami, Rei andiamo a fare la spesa su », « io invece devo tornare al lavoro, ma stasera porterò una montagna di dolci » disse Makoto raggiante, « oh che tortura deve essere per te lavorare gomito a gomito con Motoki » disse Minako con tono melodrammatico, Makoto arrossì e iniziarono a ridere, poco dopo si salutarono e Usagi tornò verso casa.

 

La sera arrivò in fretta e Usagi era davanti allo specchio in biancheria intima, « e ora cosa mi metto? uffa, Mamoru sarà qui tra poco e io sono ancora mezza nuda » pensando a Mamoru, Usagi sentì improvvisamente caldo, chiuse gli occhi e ripensò a quel bacio ai giardinetti vicino al lago, ripensò a Mamoru che la stringeva e che le faceva sentire la sua…la sua eccitazione, ripensò all’invito a casa sua saltato per una cena tra amici, sospirò, forse era meglio così, in fondo non era ancora pronta a farlo con Mamoru, l’occhio cadde inconsapevolmente sulla sveglia, segnava le 20.40 « ahhhhh sono in ritardo lo sapevo! » Usagi continuava a cercare nell’armadio qualcosa che la potesse convincere, alla fine optò per una camicia bianca con maniche a palloncino e dei pantaloncini di jeans chiaro, si guardò allo specchio poco soddisfatta, prese il cellulare, c’erano due messaggi, uno di Mamoru ‘sono arrivato Usa, ti aspetto sotto casa’, l’altro di Minako ‘si può sapere a che ora arrivi? Non mi dire che sei andata ad imboscarti con Mamoru, ah, sono già tutti qui’, guardò l’orario 20.55, sbuffò « Mamoru mi sta aspettando da quasi mezz’ora sono la solita » disse sconsolata mentre scendeva le scale, saluto frettolosamente la famiglia e uscì.

Era lì, appoggiato alla macchina , indossava una maglietta nera aderente che gli metteva in risalto i muscoli e un jeans scuro, Usagi si avvicinò con sguardo colpevole « scusami Mamo, sono in mega ritardo lo so », a Mamoru non importava del ritardo, l’avrebbe aspettata anche tutta la notte solo per guardarla, la tirò verso di sé, e la strinse « Usa, sai quanto mi frega del ritardo? Avrei aspettato ore pur di stringerti » così dicendo la baciò, Usagi si sciolse a quel contatto e si abbandonò a quel bacio, Mamoru le mise le mani sui fianchi e subito si fece strada nella sua bocca con la lingua, Usagi rispose con passione, mettendo le mani sulle spalle di lui, intorno al collo solleticandogli la nuca, la lingua calda di Mamoru esplorava la sua bocca, le loro lingue si accarezzavano lentamente, si corteggiavano, Usagi poteva sentire il sapore di Mamoru mischiarsi con il suo, poi Mamoru si fermò, abbandonando lentamente quella danza privata, « mi ero dimenticando di questa » così dicendo tirò fuori dalla macchina una rosa rossa, « oh Mamo, è bellissima grazie » Usagi prese la rosa e l’annuso, al profumo del fiore si era mischiato il profumo speziato di Mamoru, « ora andiamo, altrimenti chi la sente a quella pazza di Minako » disse Usagi sbuffando, Mamoru sorrise e si misero in macchina.

Poco dopo giunsero nei pressi di casa di Minako, « dove mi fermo Usa? »chiese Mamoru mentre con lo sguardo cercava un posto dove poter parcheggiare, « appena trovi parcheggio fermati, perché nel quartiere di Minako non ci sono parcheggi, sono riservati » rispose Usagi, poco dopo Mamoru trovò parcheggio, scesi dalla macchina si incamminarono verso casa di Minako, Mamoru le prese la mano e si lasciò guidare da Usagi che conosceva bene la zona, Usagi sorrise, stava così bene con Mamoru.

Dopo diversi minuti giunsero a casa di Minako, sentivano già le voci e le risate degli amici in lontananza e l’odore del barbecue che solleticava le narici, bussarono, Minako aprì la porta « finalmente siete arrivati, dai su in giardino che ci sono tutti, tra poco si mangia » disse la bionda alterata, una volta arrivati salutarono tutti, c’era anche Yuri, che Mamoru non conosceva, infatti quando vide Usagi salutarlo con affetto si ingelosì, quindi si avvicinò ai due, « Mamo ti presento Yuri, è un nostro caro amico e lavora al tempio con Rei », Mamoru sospirò sollevato e si presentò al ragazzo, Usagi notò lo strano comportamento del ragazzo ma non ci diede peso.

La serata dei ragazzi iniziò, Mamoru, Yuri e Motoki si occupavano del barbecue, Rei e Makoto stavano preparando da bere per tutti, portarono da bere ai ragazzi che chiacchieravano tra loro, poi raggiunsero le amiche, « ecco qua i rifornimenti » disse Rei sorridente, Minako le strappò di mano un bicchiere e lo buttò giù « adoro i tuoi intrugli alcolici Rei » disse Minako soddisfatta, le altre si unirono alla bionda, Usagi dopo aver bevuto si mise ad osservare Mamoru al barbecue, che era di spalle, delle spalle possenti, larghe e muscolose, chissà come sarebbe stato vederlo senza maglietta, Usagi mordicchiava il bicchiere di carta e Minako interruppe i suoi pensieri « lo stai spogliando con gli occhi Usa » disse Minako maliziosa, Usagi sussultò « Mina ma che dici! » Usagi arrossì vistosamente, nel frattempo Mamoru si era voltato verso Usagi e i due si fissarono intensamente, e lui le sorrise, poco dopo iniziarono a mangiare e dopo aver mangiato qualcosa Minako si alzò di colpo « oddio le foto! Torno subito » si udirono diversi sospiri, Mamoru guardava Usagi e gli altri con aria perplessa, « Mina è fissata per le fotografie » disse Usagi annoiata, poi Mamoru le si avvicinò « beh direi che è la cosa più normale di Minako che ho visto finora » disse ironico, Usagi rise e un flash accecante illuminò i loro volti, « oddio come siete venuti bene qui » disse Minako languida, Usagi abbassò lo sguardo, nonostante ormai il loro rapporto fosse pubblico, Usagi si vergognava ancora, non aveva mai portato un ragazzo nel suo gruppo di amici, non aveva mai vissuto un rapporto così liberamente e ne era spaventata, ne era spaventata perché Mamoru sarebbe partito presto, sospirò e si allontanò dal gruppo, Mamoru la seguì con lo sguardo, ma preferì lasciarla sola qualche minuto.

Usagi era sul dondolo nel giardino, chiuse gli occhi e si concentrò su ciò che le accadeva intorno, l’odore invitante del barbecue, della carne appena cotta, le risate dei suoi amici, Minako che continuava a scattare foto, sorrise, era una bella serata e lei si era isolata come suo solito lasciando Mamoru a tavola senza dargli spiegazioni, si sentì in colpa, poi il vento che si era alzato le solleticava la nuca nuda, no, non era il vento, erano due labbra calde e morbide, continuò a tenere gli occhi chiusi, voleva godersi quelle sensazioni, una mano le alzò il viso delicatamente e dalla nuca passò al collo, lasciando una serie di baci lentamente, fino ad arrivare al mento e infine alle labbra, un bacio leggero simile ad un soffio, « Mamo... » disse Usagi schiudendo lentamente gli occhi, poi i discorsi degli altri li distrassero, « ehi ma era un lampo quello? » chiese Makoto, « sarà il flash che ci spara Mina negli occhi » disse Rei infastidita, « no ragazze, sono lampi » disse sicura Ami, e all’improvviso scoppiò un forte temporale, « tutti dentro! Io e Yuri salviamo la cena! » disse Motoki gridando, le 4 corsero dentro e anche Usagi stava per alzarsi ma Mamoru la trattenne prendendole il polso, « Mamo che fai? Andiamo dentro dai » disse Usagi , Mamoru fece no con la testa e la guardò, stava iniziando a bagnarsi sotto la pioggia, la trovò di una sensualità unica e disarmante, e fece l’unica cosa che gli suggeriva il suo istinto in quel momento « vieni con me Usa... ».

   
 
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