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Autore: Queila    22/04/2017    5 recensioni
Raccolta di Drabble e Flash. Ogni capitolo avrà una diversa coppia come protagonista.
#1: In un giorno di sole (TeddyxVictoire)
#2: Proposta (JamesxLily)
#3: Ovunque tu vada (RemusxTonks)
#4: TV a schermo piatto (RonxHermione)
#5: E in silenzio attendo (AlbusxGellert)
#6: Sorriso scarlatto (Voldemortxsorpresa)
#7: Petunia lo odia (SeverusxPetunia)
#8: Hallelujah (SeverusxLily)
#9: Riflesso (LilyxJames)
10 Oscuri sussurri(ToscaxSalazar) !Lime!
11 Il gelo dell inverno: (DaphnexDraco)
12 L'ultima Spiaggia: RonxHermione
13 Pure: (LilyxSeverus)
14 Impiccato: (AlbusxGellert)
15 Paura Mortale
16 Cane, Bestia, Traditore: (NarcissaxSirius)
17 Parlami del mare... (DeanxLuna)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Oscuri sussurri
 
La prima volta che lo vide, Tosca era appena diciassettenne: aveva i capelli corvini che le ricadevano indomiti sulle spalle candide e lo sguardo ancora casto, non deturpato dalle piaghe dell'ossessione.
Al loro primo incontro gli occhi di lui – di un verde denso come il catrame, profondo come l'oblio – le entrarono dentro e destarono in lei qualcosa di selvaggio e primordiale: la bestia dell'amore le attecchì nel petto e cominciò a bisbigliare tetri mormorii nella sua mente – creatura ibrida, nata dal connubio di verginità e perversione.
Il veleno del desiderio le usurpò corpo e spirito: si tesse con la sua carne e con il suo sangue, scorrendole nelle arterie, infettandole gli organi e diventò parte stessa del suo essere, affogandola nei sussurri più oscuri dei suoi pensieri.
Ben presto Salazar Serpeverde divenne la sua unica ragione di vita.
Lo pedinava ovunque andasse, in ogni anfratto e camera del castello* –  piccolo, oscuro segreto tra di loro, sconosciuto persino a Salazar.
Lo osservava ad ogni passo, in ogni gesto o sguardo – quando gli occhi di lui indugiavano su di lei, il cuore le esplodeva e la bestia ululava.
Lo spiava di notte nella viscida umidità dei sotterranei – come un ratto acquattato nel buio in attesa di impadronirsi della sua preda.
 
 
“Mi sono accorto che mi segui”.
Lei sostò muta, immobile a contemplare quel volto dai lineamenti così ruvidi – cosi perfetti.
“Smettila”.
Tosca non si mosse, non rispose, ma la bestia latrò ingiurie e bestemmie.
Sarebbe stato suo prima o poi, e lo sarebbe stato per sempre.
 
Lo aveva capito, Tosca, che lui aveva occhi solo per Godric – quell'infame e insignificante Grifondoro.
Ma lei era paziente, accecata, determinata, vittima volontaria di quel mostro che le destava il cuore con bisbigli mormorati ogni volta che Salazar le era di fronte – giorno e notte, senza sosta, senza freni.
Gli si parò davanti in una sera spettrale senza luna, sbarrandogli la strada, obbligandolo a guardarla mentre famelica si spogliava della sua vestaglia, rimanendo nuda. Il corpo perfetto di lei – opposizione della mente corrosa dalle onde dell'ossessione – aderì a quello di lui.
“Ti avevo detto di smetterla”.
Sembrava convincente nel tono di voce, ma Tosca percepì la lussuria che i suoi occhi saettavano: gli prese il viso, giocò con la sua bocca, conquistò la lingua.
Lui dapprima non rispose al bacio, ma si arrese quando i denti di lei si strinsero sulle sue labbra e quando il bacino si ancorò al suo, facendoli combaciare in un incastro ancestrale.
E il ringhio eccitato della bestia echeggiò nel buio della notte.
Sangue e saliva, le unghie nelle carni a sigillare quel rapporto violento. Gli affondi tra le gambe erano sempre più incalzanti, veloci e brutali. Lo aveva desiderato così a lungo: ora che lo aveva finalmente dentro invocava il suo nome ad ogni spinta – lo voleva sempre di più, sempre più in fondo.
Quando Salazar venne dentro di lei in un urlo selvaggio, Tosca lo sigillò tra le cosce il più a lungo possibile, desiderosa che il suo seme le attecchisse nel ventre.
Con le membra tremanti sorrise soddisfatta: ora lo avrebbe avuto per sempre.

 
 
*riferimento alla camera dei segreti: ho pensato che lei pedinandolo lo potesse scoprire, ma che non lo rivelasse comunque a nessuno.
 
  
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