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Autore: miss Gold_394    24/04/2017    4 recensioni
Una raccolta di coppie canon, het, slash con Severus Piton come protagonista indiscusso, dove verrà svelata ogni singola sfumatura del suo carattere.
Dal capitolo 29, paring Severus Piton/ Lucius Malfoy (Bella addormentata, prequel) " Tocchi impercettibili, sguardi maliziosi, sfrontati, lanciati in un silenzio urlato, che non avevano nulla di innocente. Loro non erano e mai sarebbero stati innocenti in qualcosa"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Severus, Hermione/Severus, Lily/Severus, Severus/Narcissa
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Paring: Illegal Substance 
Personaggi: Severus Piton e Harry Potter 
Contesto: epilogo alternativo, AU (un universo dove Harry è stato costretto a scegliere il male ed è  diventato il nuovo Signore Oscuro e Padrone di tutti i Doni della Morte, in particolare della bacchetta)
Genere: Dark, angst , erotico
Titolo: Baciati dal Male  





Si scende sempre più giù. 
Più giù nel baratro, nel gorgo senza fondo.
Fagocitati da un mostro senza nome,  sempre affamato.   
Cercate di risalire, ma  l'oscurità vi fa rimanere saldamente ancorati a terra. 
Vischiosa melma che tarpa le sue ali d'angelo e la tua ultima speranza di salvezza e perdono per le tue colpe (davvero molteplici per essere calcolate ed enumerate tutte).  
Si è trasformato in un demone e  non hai potuto far nulla per aiutarlo. 
Eppure ci hai provato. Eccome se l'hai fatto.
Eppure hai miseramente fallito. 
Invano.
Il ragazzo ha cercato  di essere migliore. 
Ha cercato di salvare 
Ha solo distrutto tutto ciò che lo circondava. 
Le macerie vi circondano, cupi testimoni dello sfacelo intorno a voi. 
La guerra, per essere vinta, ha chiesto un prezzo troppo alto. 


Nato puro, si è trasformato in tutto ciò che non voleva essere.
Un servo delle tenebre. 
Il padrone della Morte diventa la Morte stessa. Ironico, no? Certo che sì, si odono le risate di scherno perfino dalla fine del mondo.
Queste sono le nuove vesti del Prescelto, vesti che calzano a pennello.
Cucite dal  perfetto e macabro sarto che è il Fato. 


E cala il buio, perfino più nero dei tuoi occhi di  onice, stregone.
Calano le ombre. 
Sul vostro cuore.
Sulla vostra anima (ma potete dire di averla ancora? Potete affermare con certezza che sia mai  essa esistita?).
Sull'unico luogo che avete potuto chiamare casa.
Non c'è  luce. Il sole è morto. E mai più sorgerà l'Astro di Apollo sulle vostre teste e sui vostri sottili capelli corvini, dove  si intrecciano  le corone di spine della vostra crocifissione  - state pagando pure per i peccati non vostri- . 


I suoi raggi non vi scalderanno più, non illumineranno più.
Le vetrate del castello sono serrate a lutto.
Il Male ha vinto e il vostro amore pure, anzi, senza di lui non sarebbe mai sbocciato. Dovreste ringraziarlo. 
Come una rosa nera piena di spine che pungono, che feriscono, che dilaniano la carne tenera e putrida dei cadaveri. 
E il sangue cola da esse, cola dalle mura del gotico edificio, nero come i petali di fragilità e di effimera bellezza della rosa. 
Hogwarts è diventata la vostra dimora, il simbolo della vittoria e insieme della sconfitta. 
Gli opposti e i contrari si rincorrono in un macabro girotondo e coincidono perfettamente nelle vostre grame  esistenze. 
Si incastrano come tessere di un puzzle perfetto.   


La presidenza è diventata la vostra sede e il vostro talamo. Ne avete preso le redini. 
L'ufficio è così cambiato. 
Non vi sono più sbuffanti strumenti d'argento. 
Nessun vecchio mago dal sorriso indulgente e dai mille segreti nascosti. 


I quadri sono coperti da drappi scuri. 
Come pesanti sudari, ma tanto sono effigi di persone ormai scomparse da questa Terra. Di loro rimangono solo gli scheletri di bianche d'ossa e pesanti lapidi di nomi dimenticati. 
Harry Potter siede sulla sedia della Presidenza come se fosse un trono. 
Manca la corona, ma l'invisibilità è il prezioso mantello che adorna le sue spalle e la bacchetta il suo scettro. 
È il re dei dannati. 
Dietro di lui, fido consigliere, Severus Piton. 
La sua mano diafana e affusolata poggia elegante sul bracciolo della seduta, si intreccia con la mano del suo padrone e regnante.
Per il suo sovrano insinua brame, tesse trame, come il ragno con la sua ragnatela. 
Tele di sogni, poggiati sul filo trasparente come un impavido equilibrista. 
Sibila lo schiavo, con bassa e roca voce di seta, parole cariche d'amore e di devozione nell'orecchio del suo Signore, nuovo Sire Oscuro.
Lo studente  è diventato Mentore. La bacchetta gira, (incastonato nella sua superficie di legno una pietra scura, portale per l'Oltretomba),  mollemente tra le sue piccole  dita. 
Molte volte ha sfiorato la guancia del pozionista, molte volte ne ha lasciato brutali segni, cicatrici indelebili.
Ferite  poi lambite con lasciva dalla lingua del giovane, come per volerle curarle. 
Invece le infetta ancora. Malato, vuole contagiarlo con la sua medesima malattia. Male senza cura. 


Il professore è diventato invece allievo. Sottomesso a una volontà più forte della sua. 
Le parti si girano come un ago di bussola impazzita. 
Prima l'odiava, ora non può vivere senza  sentire le sue labbra contro le sue. 
Si baciano e loro volta sono stati baciati dal Male
Legato a quel ragazzo, prima come nemico adesso come amante.      

Posseduto con forza, il serpente è vinto dal leone. 

È tra le sue braccia che trova la forza di vivere e di continuare a farlo. 
Sembra che la sua vita sia iniziata solo ora a scorrere. 
Come granelli di sabbia di una clessidra scheggiata e malfunzionante. 
Le memorie del suo passato sono solo echi muti. 
Nei suoi sogni vede una donna ma non  ricorda  chi sia. 
Ha suoi occhi, uguali nella forma e nel colore, ma quelli del suo Harry sono di certo più belli. 
Sembra un angelo per via delle fattezze delicate ma Piton degli angeli non sa che farsene. 
Vuole i demoni. Vuole Harry. 
E anche se quella donna pare chiamarlo, lui la scaccia. 
E sparisce in volute di fumo trasparente dallo stucchevole odore di gigli freschi che lo soffoca, quasi. 
Preferisce altri odori. Quello della decadenza, della morte, della putrefazione, delle rose essiccate nella corteccia del Sambuco. 
Perché è di quello che odorano i loro corpi nel loro amplessi, è come una droga, non potrebbe farne a meno. 
Non conta altro ormai.




Note autore: Era da parecchio che non aggiornavo questa raccolta eh? Purtroppo vari impegni nella vita reale (problemi anche  gravi mi duole affermare) mi hanno allontanato dalla scrittura. Inoltre devo ancora finire la mia long   "Sorelle Black" e credo che non avrò pace  finché non posterò l'ultimo capitolo che la conclude XD. 
Tuttavia non dimentico questa raccolta, non dimentico le richieste fatte. Non dimentico le persone che mi seguono e recensiscono. 
Quindi non preoccupatevi, non abbandonerò la FF ma vi chiedo solo un po' di tempo. 
A presto!
 
  
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