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Autore: Shade Owl    24/04/2017    0 recensioni
In una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta.
Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro.
Tre nullità a cui il destino ha riservato una svolta totalmente inaspettata.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Qualcosa intercettò la creatura d'ossa quando era ancora a mezz'aria, spintonandola violentemente contro la macchina di poco prima, che si ammaccò ancora più pesantemente per l’urto (anche se, in compenso, il tettuccio tornò quasi alla normalità). Xander alzò lo sguardo sul suo salvatore e lanciò un breve grido di sorpresa: era Timmi.
- Resta lì.- gli intimò senza guardarlo.
Xander annuì lentamente, anche se non poteva vederlo: si era messo tra lui e il mostro, i muscoli tesi, il corpo rannicchiato su se stesso come una molla, o un animale in procinto di avventarsi sulla preda.
La creatura d'ossa si rialzò agitandosi furiosamente, emettendo ancora una volta quel suo suono stridente, puntando stavolta contro Timmi, che non mostrò alcuna esitazione o incertezza. Anzi, fece un verso scocciato.
- Ma fammi il favore!- sbottò.
Mosse rapidamente la mano, scostando il lungo gilet e rivelando, appeso alla cintura, una sorta di cilindro nero, lungo circa una ventina di centimetri, solcato da alcune striature color piombo. Mentre il suo avversario si scagliava su di lui Timmi, con una velocità impressionante, strinse la mano attorno al cilindro, che improvvisamente si illuminò e si allungò in una specie di fiammata bianca, e colpì dal basso verso l’alto, facendo poi tornare il cilindro al suo posto. Il mostro fu colpito in pieno da quello che parve il colpo di una potente arma, frantumandosi in mille pezzi con un ultimo, sonoro stridio.
Come se tutto ciò fosse la cosa più normale del mondo, Timmi si voltò verso Xander, che era ancora seduto a terra, la bocca aperta e gli occhi spalancati, simili a due fanali e fissi sul ragazzo davanti a lui.
- Tutto bene?- gli chiese.
Xander cercò di articolare una qualche parola, ma tutto ciò che uscì dalla sua bocca fu una serie di versacci incoerenti. Timmi attese con pazienza che si riprendesse a sufficienza da chiedere:
- Tu… chi accidenti sei?-
Lui aggrottò la fronte.
- A occhio e croce, quello che ti ha appena salvato il culo, ragazzino.- rispose.
Xander si alzò lentamente in piedi, attonito.
- Io… va bene, ma… ma quello cos'era?-
- Chi, quello?- fece Timmi, gettando un’occhiata ai frammenti di osso sparsi dietro di lui - Oh… nessuno… solo un Demone Scheletro. Nulla di veramente pericoloso.
- Un… un che?-
- Un Demone Scheletro.- ripeté Timmi - Non è tutto questo granché, lo potrei fare a pezzi a mani nude, ma può essere ucciso solo dalla luce solare, che al momento scarseggia, come vedi.-
- Ma tu… non l’hai appena ucciso?-
- Naaaah, questa è solo una cosa momentanea…- rispose, scuotendo la testa.
Aveva appena finito di parlare che subito le ossa iniziarono a dibattersi sul terreno, ticchettando e strisciando le une verso le altre, cercando ritornare insieme. Rotolando e ammassandosi l'una sull'altra si riassemblarono da sole, fino a ricostruire daccapo il mostro scheletrico, che lanciò uno dei suoi gridi laceranti.
- Appunto.- sospirò Timmi, voltandosi ad affrontarlo ancora.
La creatura gli saltò addosso, e lui la colpì di nuovo con la sua arma di fuoco bianco, mandandola di nuovo in mille pezzi.
- Ora, io posso farlo fuori tutte le volte che vuoi…- disse, tornando a voltarsi verso Xander - … tuttavia, non è consigliabile: se tendi l’orecchio, ti renderai conto che ne stanno arrivando altri… tanti altri. In una parola, troppi.-
Il ragazzo ascoltò con attenzione, rendendosi conto che era vero: una miriade di ticchettii si stava avvicinando in fretta, praticamente da tutte le direzioni. Sentì che stava sudando freddo.
- Vieni.- gli intimò Timmi - Ho la moto qui vicino.-
Cominciò a correre, e Xander lo inseguì più veloce che poté, mentre dai vicoli e dai tetti degli edifici cominciavano a spuntare fuori molti altri mostri di ossa ticchettanti; alcuni lanciarono di nuovo quel loro verso stridulo che faceva gelare il sangue, e tutti affrettarono il passo nel tentativo di raggiungerli.
- Ma perché nessuno si affaccia?- chiese a Timmi, correndo a più non posso.
- Perché nessuno li vede o li sente!- rispose lui, rallentando per permettergli di stare al suo passo - A parte noi, ovviamente. Quel cazzo di Incantesimo Occultante, quanto lo odio!-
Due di quei mostri si pararono davanti ai due con un balzo, e Timmi le colpì col suo cilindro, mandandoli in frantumi sull’asfalto. La moto era proprio lì, e un casco aspettava di essere infilato, appeso al manubrio.
- Prendi!- esclamò Timmi, lanciandoglielo e saltando in sella.
Xander se lo mise e montò dietro di lui, sentendo il ticchettio e i versi dei mostri farsi sempre più vicini.
- Ora tieniti forte!- ordinò, mettendo in moto e partendo con uno stridore di gomme da far paura, sollevando una gran quantità di fumo.

Nella corsa travolsero un’altra di quelle creature, che si spezzò letteralmente in due. Molte altre cominciarono a correre per stargli dietro, e non solo sulla strada: alcune si aggrappavano alle pareti, altre saltavano da un tetto all’altro, affollando tutto lo spazio lì attorno, cercando di circondarli.
Xander, ben stretto alla schiena di Timmi, si voltò per guardare e gli venne la nausea: uno spettacolo spaventoso, fatto di ossa danzanti e ghigni diabolici, li stava inseguendo con ferocia animalesca, guadagnando terreno ad ogni passo.
- Si avvicinano!- urlò.
Timmi diede gas, distanziando i mostri, che comunque non parvero perdersi d'animo e, anzi, raddoppiarono gli sforzi per prenderli.
- Non demordono!-
- E quando cazzo mai?-
- Cosa succede se ci prendono?- chiese, disperato.
- Secondo te?- gridò di rimando l’altro - Ma perché fate tutti domande idiote?- borbottò quasi tra sé.
Davanti a loro, molte altre di quelle creature stavano sbarrando la strada principale, ammassandosi le une sulle altre, in un disgustoso brulicare di ossa e membra: passare là in mezzo avrebbe significato morte certa.
- Cazzo!- imprecò Timmi.
Sgommando, sterzò con forza verso destra, imboccando una stradina secondaria stretta e senza aperture laterali. Sul fondo era chiusa da alcune assi di legno.
- Non c'è uscita!-
- Donovan, cuciti la bocca!-
Staccò una mano dal manubrio e prese, da una tasca, una piccola boccetta piena di un liquido rossiccio. La lanciò con forza in avanti, schiantandola contro la barriera di legno. Subito, quella esplose in mille schegge sottili, sgombrando la via come se non fosse mai esistita. Davanti a loro, la nuova strada continuava dritta e sgombra.
La percorsero per un bel tratto, fino ad arrivare nuovamente sulla Hide Street, dove girarono a sinistra. A quel punto Xander si guardò indietro: i mostri dovevano essere stati presi alla sprovvista, convinti di averli chiusi all'angolo, e le risorse del suo salvatore li stavano mettendo in difficoltà.
Tuttavia, il loro numero continuava a crescere, e stavano di nuovo guadagnando terreno.
- Sono un’infinità!- esclamò.
Timmi non rispose, sterzando per evitare che una di quelle cose, che si era lanciata dal tetto di un palazzo, gli finisse addosso e li schiacciasse. Dritto davanti a loro c’era un camion di una ditta di surgelati, parcheggiato di fronte a un cantiere di riparazione della strada, dove una ruspa ingombrava l’intera corsia di marcia con la sua pala. Alcuni mostri si avventarono sul camion e lo ribaltarono, facendolo finire in mezzo alla corsia, così che la via fosse ostruita.
- Siamo in trappola!- gridò Xander, disperato.
- Come se fosse la prima volta!- sbuffò Timmi - Dilettanti!-
Agguantò un’altra fiala da una tasca, stavolta piena di un liquido violaceo, e lanciò anche questa in avanti, infrangendola contro il rimorchio rovesciato del camion. Rimorchio che, tuttavia, non esplose come era successo poco prima, rimanendo anzi solidissimo: non aveva funzionato.
Eppure, Timmi continuava ad andare a tutta velocità in quella direzione.
- Ehm… Timmi!- esclamò Xander - Timmi, riprova! Non ha funzionato! RIPROVA!-
Furono addosso al rimorchio prima ancora che Xander potesse realizzare di stare per schiantarsi ma, incredibilmente, accadde qualcosa di assurdo: al loro passagio il metallo sembrò come liquefarsi, mentre un buco si allargava dal punto in cui la fiala l’aveva colpito a velocità spettacolare, lasciando aperto un passaggio grande abbastanza per entrambi.
Passarono attraverso il varco, che si richiuse poco dopo alle loro spalle. Ora erano di nuovo liberi di correre.
- Ci siamo quasi!- gridò Timmi, mentre Xander faceva di tutto per non svenire - Cerca di non fartela sotto, va bene?-
Con una brusca sterzata a sinistra si infilarono in una piazzetta dove alcuni mostri erano già accorsi. Svoltando a destra, si diressero poi verso un portone di legno massiccio, le cui due ante si aprivano nel buio. Sgommando, Timmi infilò la moto là dentro, facendone stridere i freni, con Xander che quasi rotolò per terra per l'inerzia. Erano entrati.
Rapido come un fulmine, Timmi scese dalla moto e si mise davanti alla porta, di nuovo rannicchiato come un animale da preda sul punto di colpire. Dalla strada provenivano rumori inquietanti e voci assai poco rassicuranti che gemevano ininterrottamente con un tono graffiante ed acuto. A Xander ci volle pochissimo per distinguere le parole:
- Muooooriiii…-
- Ma crepate un po’ voi, brutti sorci figli di pantegane!- sbottò Timmi, togliendo la mitena dalla mano sinistra e alzando il braccio verso i mostri.
Una grande fiammata di luce, simile a fuoco liquido e aeriforme allo stesso tempo, partì dal suo palmo, splendendo di un intenso colore arancione. Investì le creature con ferocia, spandendosi in un vortice infuocato davanti alla porta spalancata, emanando una luce talmente intensa che Xander dovette coprirsi gli occhi per non rimanere accecato.
Quando si accorse che era tutto finito Timmi stava richiudendo di nuovo la porta, che aveva una serie di catenacci e di serrature di sicurezza lungo tutta la linea di giunzione dei due battenti. Fatto ciò, prese una pesante trave di legno scuro appoggiata alla parete e la mise di traverso nelle staffe presenti su entrambe le ante.
- Che ci provino pure, a passare.- commentò - Ho mescolato personalmente la Pozione Respingente alla vernice prima di pitturarla… che ci provino ad aprire la porta!-
Si voltò verso Xander, che si stava guardando intorno: erano in quello che forse una volta era stato un garage, ma che adesso era stato trasformato nel salotto di una casa.
La moto era stata lasciata proprio nel mezzo della stanza, sul pavimento di piastrelle bianche, tra un grosso camino di mattoni e un divano di stoffa marrone piuttosto consunto.
Non c’erano finestre nelle pareti, e il ricambio dell’aria era fornito da un’apertura nel muro, poco sopra il divano, schermata da una grata così piccola che a malapena avrebbe potuto passarci un neonato.
Accanto al sofà c’era un ripiano dove riposava un fornetto a microonde e alcuni fornelli, seguiti da un vecchio frigorifero bianco. Di fronte alla porta d’ingresso c’era un piccolo e vecchio televisore, un tavolo e alcune sedie, che erano stati certamente spostati dal centro della stanza per far posto alla moto, quasi fosse stato previsto un arrivo tanto irruento; subito accanto si apriva un’altra porta, che probabilmente conduceva al resto della casa.
Quello era il luogo dove viveva Timmi.

Oggi ci ho messo più del solito, scusate. Ringrazio NemoTheNameless, Elgul1, Easter_huit e NEON GENESIS KURAMA, che mi seguono, e anche Kira16 e Shiho93, vecchie conoscenze tornate a leggermi. A presto!

   
 
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