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Autore: LorasWeasley    25/04/2017    1 recensioni
[solangelo]
"Nico era abituato agli incubi.
Ormai aveva imparato a conviverci… il tartaro, il fantasma di Bianca, le tenebre che cercavano di farlo diventare uno di loro…
Ormai Nico conosceva ognuno di esso nei minimi particolari.
Ogni notte, a rotazione, qualcuno veniva a fargli visita.
Nico sapeva anche che non se ne sarebbe mai liberato, facevano parte del pacchetto dell’essere semidei.
Certo, da fuori poteva sembrare una cosa bellissima, essere figli di Dei, avere poteri sovrannaturali … Ma, come ogni cosa, aveva anche i suoi lati negativi.
Lui ormai sapeva gestirli, più o meno, ma non si era mai ritrovato a dover gestire quelli di qualcun altro."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, non sono morta... Eccomi qui!
Vi sono mancata? Giuro sono così sommersa dallo studio che quando riesco a prendere il pc è solo per scrivre la tesina o una qualche relazione... Non ce la faccio più! T.T
Ma oggi è festa e mi sto prendendo un'ora di pausa, questa storia l'avevo già scritta tempo fa e nulla... E' senza alcuna pretesa e scritta in una notte di noia, mi sembrava giusto pubblicarla adesso che non mi facevo sentire già da un pò.
Alla prossima, spero di sopravvivere e di tornare presto!
Un bacio, Deh


 
Incubi


Nico era abituato agli incubi.
Ormai aveva imparato a conviverci… il tartaro, il fantasma di Bianca, le tenebre che cercavano di farlo diventare uno di loro…
Ormai Nico conosceva ognuno di esso nei minimi particolari.
Ogni notte, a rotazione, qualcuno veniva a fargli visita.
Nico sapeva anche che non se ne sarebbe mai liberato, facevano parte del pacchetto dell’essere semidei.
Certo, da fuori poteva sembrare una cosa bellissima, essere figli di Dei, avere poteri sovrannaturali … Ma, come ogni cosa, aveva anche i suoi lati negativi.
Lui ormai sapeva gestirli, più o meno, ma non si era mai ritrovato a dover gestire quelli di qualcun altro.
Erano in missione, lui e Will.
Doveva essere una missione abbastanza semplice, doveva durare solo mezza giornata e dovevano tornare prima di pranzo. Ma le cose si erano un po’ complicate e, prima che se ne accorgessero, era scesa la notte su quella anonima cittadina periferica.
Totalmente stremati dalla giornata decisero in comune accordo di cercarsi un posto dove dormire.
Non era un hotel di lusso quello che trovavano, aveva le camere piccole ed erano anche privi di tv. Ma a loro non importava, in quel momento volevano solo dormire.
Erano così stanchi che neanche notarono il letto matrimoniale. Loro avevano chiesto una camera doppia certo, ma forse avrebbero dovuto specificare sui letti divisi.
Non appena Nico entrò, gettò la spada contro un muro, si sedette sul letto e iniziò a slacciarsi gli anfibi.
Contemporaneamente Will andò in bagno e si lavò le mani e la faccia.
Uscì da quella piccola stanza adiacente nello stesso istante in cui Nico si gettava sul letto ancora vestito e sprofondava nel cuscino troppo morbido.
Borbottò qualcosa che sembrò vagamente un “buonanotte” e sentì solo il materasso al suo fianco che si abbassava prima che il sonno l’accogliesse.
Non ricordava che sogno stesse facendo, perché non appena si svegliò di scatto aveva già dimenticato tutto.
Sbatté le palpebre più volte e si alzò sui gomiti, poi si guardò intorno cercando di mettere a fuoco la situazione.
Era completamente buio se non fosse stato per quella poca luce dei lampioni in lontananza che entravano dalla finestra. Faceva comunque abbastanza buio da fare in modo Nico ci mettesse qualche secondo prima che i suoi occhi si abituassero e notassero la figura di Will.
Il ragazzo era seduto sulla sponda del letto, gli dava le spalle, aveva i gomiti poggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani, tremava e Nico giurò di avergli sentito fare un singhiozzo soffocato.
-Will?- Sussurrò impercettibilmente.
Lo disse pianissimo, ma il biondo sussultò in ogni caso –Non è niente Nico, torna a dormire.
Lo disse senza neanche girarsi a guardarlo. E Nico sapeva benissimo che non andava bene per niente.
Si portò a sedere sul letto e senza far alcun rumore gattonò fino al suo lato del letto, si mise dietro la sua schiena e, semplicemente, lo abbracciò.
Era in ginocchio, il suo petto appoggiato alla sua schiena, le braccia intorno al suo collo e la fronte poggiata contro la sua spalla.
-N…Nico io…
-Shss- sussurrò il moro interrompendolo all’istante –Va tutto bene, è normale fare gli incubi. Siamo semidei e da quando sono stato nel Tartaro i miei sono aumentati. Ma non devi vergognartene. Sono quelli che ti rendono la persona che sei e… Oh cavolo, non sono bravo in queste cosa.
Will sorrise e si girò verso di lui, Nico notò che aveva ancora gli occhi lucidi ma il sorriso sul suo volto era sincero.
-Ora sei diventato saggio? Sbaglio o solo qualche settimana fa eri tutto un “io me ne vado da questo posto… bla bla bla… nessuno vuole essere mio amico”
Nico strinse gli occhi e, rimanendo in quella posizione, gli diede un pugno nello stomaco.
Will fece una smorfia e Nico rispose con un sorrisetto appagato.
Poi il moro tornò a stendersi e lo tirò per la maglietta incitandolo a fare lo stesso –Ora non fare l’idiota e torna a dormire.
Will alzò gli occhi al cielo, ma fece come gli era stato detto.
-Diventare il mio ragazzo ti sta facendo prendere fin troppe libertà.
-Ti ho detto di non…- Iniziò Nico, ma fu subito interrotto.
-Chiamarti così? Ah bè allora… Diventare il mio amico speciale ti sta facendo prendere fin troppe libertà.
Nico, semplicemente, gli diede un nuovo pugno sul fianco.
Will fece una nuova smorfia, ma questa volta fu soffocata da una risata. Infine gli lasciò un bacio in bocca. Fu velocissimo ma fece arrossire entrambi. Ancora dovevano lavorare molto su tutto quel contatto fisico.
-Bhè, grazie- quasi balbetto infine.
Nico abbozzò un sorriso senza farsi vedere.
-Si si, certo- disse velocemente per sdrammatizzare –Ora dormi, ordini del dottore!
Will sorrise nuovamente, ma non disse nulla sulla battuta che gli aveva rubato.
Quasi con timore provò a stringersi a lui, ma non voleva osare troppo, quindi aspettò una sua qualsiasi mossa.
Nico, dal canto suo, arrossì del tutto. Ma non lo diede a vedere e, forse troppo velocemente, si strinse al suo petto assecondandolo.
Will rimase sorpreso, ma nessuno dei due disse nulla e dopo che se lo strinse di più al petto entrambi si addormentarono nuovamente quasi subito.
Nico ormai era abituato a gestire i suoi incubi, non quelli degli altri.
Ma aveva anche capito che affrontare le cose con le persone che si amano rendeva tutto più facile. Gliel’aveva spiegato Jason, più o meno, quando avevano incontrato Cupido.
A Nico sembrava essere passata un’intera vita, era quando ancora doveva trovare il suo posto nel mondo.
Si promise che avrebbe aiutato Will ogni volta che lui ne avrebbe avuto bisogno, anche se questo rifiutava il suo aiuto per orgoglio. Perché Will non si era mai arreso con lui e Nico non sarebbe stato di certo da meno.
Nessuno dei due poteva far scomparire gli incubi dell’altro.
Ma potevano affrontarli sapendo che c’era qualcuno che avrebbe lottato al proprio fianco, incondizionatamente.

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