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Autore: Michan_Valentine    26/04/2017    2 recensioni
[Ice Fantasy]
[Spoiler sul Finale di Stagione]Gli ultimi momenti insieme di Yan Da e Ying Kong Shi, la mia interpretazione dei pensieri di lui riguardo la Principessa Fuoco e ciò che li lega.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ceneri
Se chinassi lo sguardo, che cosa vedrei in questo momento? Se descrivessi i tuoi lineamenti con le mie iridi di cristallo che cosa proverei?
Ora che la rabbia non c’è più e la battaglia è finita – ora che gli obbiettivi di una vita sono impalliditi innanzi alla perdita della persona a me più cara e la nebbia si è diradata – la mia mente non è forse dotata di estrema lucidità? E le domande si susseguono implacabili, una dopo l’altra, come non ho mai concesso. È ingiusto, è crudele, è… incontrollabile.
Ho agito d’istinto, senza pensare. Ti ho afferrata, ti ho impedito di cadere e di finire al suolo, fra la neve della Foresta Nebbiosa – il luogo dove sono cresciuto col mio adorato fratello.
È troppo fredda la neve, lo è sempre stata per entrambi, ma ho finto di non vedere. Non volevo vedere; per essere un Principe Ghiaccio come gli altri, per ricevere la stima di un padre lontano e conservare l’affetto di un fratello vicino. Per quietare l’animo laddove bugie e terribili segreti mettevano in discussione le certezze di una vita, disperatamente bisognoso di appartenere a qualcosa che colmasse il vuoto e allontanasse il timore dell’ignoto. E lo spettro di un destino già scritto nelle stelle.
 
Ying Kong Shi…
 
Quante volte hai pronunciato il mio nome? Impossibile contarle o ricordarle tutte, ma qualcosa vibrava sempre nel profondo del mio cuore. Rifiutavo di vederlo, eppure lo sentivo. Se eri tu a chiamare, non potevo ignorarti; anche quando ti davo le spalle e contrapponevo al calore della tua speranza il gelo della mia ragione.
E sto tremando anche in questo momento.
Non è forse questa la sensazione sconosciuta che ha fatto breccia nella mia rabbia – in quel fuoco tanto odiato che divampava incontrollato e bruciava nel mio petto contro la volontà di appartenere a una Tribù che in definitiva non ha mai accettato la mia esistenza? Ha fermato la Spada che Divora lo Spirito per fatali istanti, ha impedito che l’alzassi contro l’avversario e che ponessi fine alla vita del Re Fuoco – il tuo stimato padre, il mortale nemico della mia Tribù e l’assassino di Ka Suo – e ora…
 
Mi dispiace, non potrò più giocare con te. Non potrò più accenderti i fuochi d’artificio.
 
Continuo a evitare il tuo sguardo, il tuo viso – temo quel che vedrò, quel che proverò nel delineare ciascuno dei tuoi tratti. Tuttavia non posso sfuggire alla tua voce né al significato delle parole. Perché chiedi scusa?
La risposta giunge da sé quando mi accorgo che la sola prospettiva di rinunciare ai tuoi fuochi d’artificio mi gonfia il petto, mi stringe la gola. Fa male; ed è per questo dolore inaspettato – il mio – che ti dispiace.
Non c’è da stupirsi, hai sempre capito certe cose prima di me. Perciò sussulto quando, in un ultimo sforzo, le tue dita mi sfiorano la guancia, indugiando in una carezza incerta e del tutto inattesa.
Schiudo le labbra, trattengo un sospiro: le tue mani sono calde, sono accorate, sono tiepidi raggi di sole sul manto innevato di primavera. Niente a che vedere con le risa e i commenti pungenti e gli occhi e l’aria sferzante della mia infanzia a Ren Xue City.
La neve è troppo fredda, può gelarti il cuore. Lo è sempre stata e me ne accorgo solo adesso che ti stringo morente fra le mie braccia, nel bianco abbacinante e incontaminato della Foresta Nebbiosa…
…ma anche il fuoco sa essere crudele, non è così? Logora e annerisce quanto di puro incontra sul suo cammino, ne sei la prova, sacrificata dal tuo stesso padre sull’altare del potere.
Perché hai fermato la mia lama? Sei sempre stata troppo gentile, è per questo che mia hai salvato, è per questo che paghi… E il ricordo – il primo dopo giorni di angosciante nulla – mi sfiora la mente e mi riporta innanzi alla tomba di mia madre, allorché mi proponesti di lasciare le rispettive Tribù e di vivere nel Regno Mortale. Insieme.
Niente più Ying Kong Shi né Li Tian Ji. Essere solo Yun Fei, riscoprirsi liberi, sentirsi leggeri... com’eravamo quando ci siamo incontrati. Il medesimo dono che auspicavo per il mio adorato fratello, nell’infantile desiderio di renderlo felice con le mie sole forze. E forse avrei potuto ascoltarti…
 
Dimmi una cosa… ti sono mai piaciuta?
 
L’ultima domanda è come un pugno. Colpisce allo stomaco, rigetta il fiato e stordisce per lunghi momenti fatti di silenzio. Non posso risponderti. Non so risponderti, non nella misura che desidereresti. Né voglio mentirti, perché non lo meriti – e le mie bugie hanno già causato troppi danni, sparso troppo veleno.
Sarebbe disdicevole per un Principe Ghiaccio provare simpatia nei confronti della Principessa Fuoco. Se lo ammettessi ad alta voce, se ascoltassi queste poche sillabe uscire dalle mie labbra, non sarebbe come rinnegare tutto ciò in cui ho sempre voluto credere? Il re Ghiaccio, i miei fratelli e tutti coloro che mi hanno disprezzato non avrebbero ragione di ritenermi un traditore? L’indegno immortale, la maledizione dell’intera Tribù.
Ma io, ora lo so, non sono un Principe Ghiaccio. Non lo sono mai stato. La semplice constatazione – l’ammissione di una colpa che pesa sulle mie spalle dal giorno in cui sono venuto al mondo e forse da prima ancora – squarcia il velo dietro cui celavo le possibilità e tutto ciò che ritenevo proibito. Impossibile anche solo da concepire.
Per la prima volta in assoluto mi soffermo su ciò che si agita nel mio petto, senza più scuse, senza più tempo per rimandare o incombenze maggiori cui prestare attenzione, e una lacrima mi attraversa il viso. Che cos’è questa sensazione umida? Cos’è questo sentimento che mi fa pungere gli occhi e che mi fa stringere il cuore? Il vuoto che si apre dentro di me è soverchiante, quasi paragonabile alla perdita della persona a me più cara. Amore? No, è più simile al rimpianto…
…e soltanto quando le tue forze vengono meno, quando le dita con cui mi sfioravi ricadono al suolo – sulla neve troppo bianca, troppo incontaminata, troppo fredda – e giaci priva di vita tra le mie braccia, mi concedo il privilegio di guardarti. E sei bellissima, di una bellezza che ferisce gli occhi, che toglie il fiato. E tutto, d’improvviso, mi è così ovvio e spaventoso al contempo.
Perché il ghiaccio si scioglie, prima o poi; ma il fuoco arde con passione e si consuma silenziosamente, lasciando dietro di sé solo cenere e strie di fumo. E il tepore residuo di ciò che sarebbe potuto essere e che mai sarà.
 

Ti ringrazio, Yan Da. Sei la più bella. E la migliore amica che abbia mai avuto.


Ahahah! Ah! =_=' Salve, riecchime con un piccolo "freak".
Premetto che non sono un'assidua fan dei dorama, ma con Netflix ho cominciato a seguirne alcuni, tra cui Ice Fantasy. Lol. Mi si è aperto un mondo! *w* Fatto perlopiù, in questo caso, di prosciutti sugli occhi, ma questa è un'altra storia... fatto sta che combattimenti improbabili, computer grafica strana e incongruenze narrative più o meno importanti non sono bastati per tenermi alla larga. E ho finto con l'appassionarmi alla storia e in particolare a questi due personaggi davvero sfigati.
Ying Kong Shi e Yan Da si assomigliano, sono entrambi soli, alla ricerca del loro posto nel mondo, spesso disprezzati per la loro rispettiva e insindacabile natura (donna in una tribù di soli uomini lei, e unico appartenente a una tribù estinta e maledetta lui). Il loro rapporto è così complesso che ho dovuto scriverci su per schiarirmi le idee, ma in definitiva credo che Shi la ricambiasse. Semplicemente non ha mai avuto tempo e mondo di riflettere sui suoi sentimenti, complici gli obbiettivi prefissi e la sfortunata serie di eventi che lo vedono protagonista per quasi tutto il dorama. Tanto più che nella guerra fra Ghiaccio e Fuoco sono letteralmente su fronti opposti. E forse non si tratta ancora d'amore nel senso stretto del termine, ma se avessero avuto l'opportunità di darsi una chance lo sarebbe stato a tutti gli effetti.
Che altro dire? Nulla, spero che il testo esprima abbastanza bene questi concetti e non sia così orrido! Lol. Alla prossima!
   
 
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