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Autore: FFederica27    26/04/2017    0 recensioni
Mi sono sempre chiesta che cosa abbia pensato, provato Draco Malfoy durante il regime del Signore Oscuro.
Quindi ho deciso di provare ad entrare nella sue testa e descrive una sua giornata tipo.
".E con questi pensieri mi addormentai con la consapevolezza che domani non sarebbe cambiato niente ma con la speranza che magari un giorno anch’io sarei riuscito a fare qualcosa di buono in questa cazzo di vita..."
Genere: Angst, Dark, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Voldemort
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Routine


Mi svegliai di soprassalto con il cuore a mille sentendo l’ormai familiare formicolio provenire dal braccio sinistro.
Con calma mi misi seduto sul letto e mi strofinai la mano sul viso “Non di nuovo, ti prego. Non posso fare finta di niente? Ritornare a dormire e fingere che tutto questo non stia accadendo?” Ma purtroppo non potevo. Perché quando Lui c’era una sola cosa da fare: rispondere. la regola.
Buffo, mi è sempre stato insegnato che i purosangue - e soprattutto noi Malfoy - erano superiori a chiunque, specialmente ai Mezzosangue e Sanguesporco. E allora perché io, un purosangue e per di più Malfoy, devo scattare quando un sudicio Mezzosangue mi chiama? Semplice, no? Perché è Lui. Quindi mi alzo e mi preparo. Distrattamente sento dei colpi alla porta ma faccio finta di niente. So già chi è e non ho voglia, non ho la forza di vederla; di vedere i suoi occhi carichi di preoccupazione e di amore, per me. Amore, che strana parola. Per i purosangue è sinonimo di disgrazia, sciagura; per me, invece, non ha alcun significato.
Educato fin dalla nascita a non provarlo, non mi sono mai interrogato su questo sentimento. In fondo perché perdere tempo a capirlo o peggio a cercarlo, se la propria vita è stata organizzata a tavolino fin dalla nascita?
E con questi frivoli pensieri finisco di prepararmi. Una volta finito e aver indossato la miglior espressione di totale indifferenza, aprì la porta e trovai mia madre che mi osserva con sguardo triste. “Beh, cosa vi aspettavate madre? Che facessi i salti di gioia sapendo che la mia vita è completamente distrutta grazie a voi e soprattutto al mio “caro” paparino?” pensai ma non dissi niente e ricambiai lo sguardo con un’occhiata gelida. Lei non fece alcun commento, mi prese il braccio e senza parlare ci incamminammo verso la nostra sala da pranzo dove Lui ci stava aspettando.
           
Noiose e monotone, ecco come descriverei le loro conversazioni. Tutte incentrate sulla superiorità del sangue, su quanto siano nobili e quanto gli altri siano indegni di respirare la loro stessa aria: che discorsi senza senso. Ok, forse sono un ipocrita ma non tollero più certi argomenti. Dannazione a chi cavolo importa più ormai di sta faccenda? Andiamo ci crediamo tanto superiori e alla fine prendiamo ordini da uno che tutti i qui presenti reputano feccia. Io sarò un ipocrita ma anche loro non scherzano. Se almeno la smettessero di ingozzarsi con il mio cibo come se fossero dei maiali forse e dico forse il loro atteggiamento mi darebbe meno fastidio. Si reputano tanto nobili e poi si comportano peggio delle bestie.
Sono mesi che va avanti questa storia: si strafogano di cibo (il mio cibo), si ubriacano (con il mio vino) e alla fine crollano come dei pezzenti (vorrei sottolineare sul mio pavimento, di casa mia).  Ma chi voglio prendere in giro ormai niente di tutto questo mi appartiene: è come se fossi diventato l'ospite indesiderato dentro la mia stessa dimora e loro i padroni.
Tutto questo è colpa Sua e di mio padre. Sì, mio padre lo stesso uomo che fino a poco tempo fa ammiravo ormai è diventato il fantasma se stesso. Il soggiorno ad Azkaban l’ha distrutto, aggiungiamoci la mia incapacità di eseguire l’ordine datomi qualche mese fa dal Signore Oscuro, non è difficile capire il perché la mia famiglia sia caduta così in basso. E dire che fino a poco tempo fa non era così. Bastava solo nominare il nome Malfoy per far tremare di paura chiunque e riuscire ad avere tutto ciò che volevo. Ma ora il mio amatissimo nome non serve più a niente se non a farmi rimpiangere di essere finito in questa famiglia. Salazar, perfino i Weasley - no dico i Weasley - sono più rispettati di noi; e a chi importa se sono contro di noi: loro sono quelli buoni - insieme a Potter e alla Granger - sono gli eroi che stanno combattendo per donare un futuro migliore all’intero mondo magico. Chissà se hanno trovato il modo per sconfiggerlo, spero di sì. Ormai non mi importa più di niente né del sangue puro né di vincere, mi importa solo che tutto questo finisca, possibilmente il più presto possibile.
E mentre penso a quanto sia caduto in basso un rumore mi strappa dai miei pensieri. Stanno portando un uomo di peso e da come lo trascinano deve essere un pezzente. Mentre continuano a trascinarlo vedo Lui fare un sorrisetto orribile e sussurrare con la sua viscida voce sussurra «Nagini la cena». Non fingo neanche di essere coraggioso, tanto nessuno ci crederebbe e appena l’animale apre le sue fauci chiudo gli occhi - non voglio vederlo, non voglio assistere a questo spettacolo disgustoso - e con in sottofondo le risate degli altri un solo pensiero si forma nella mia testa: “Potter sbrigati a farlo fuori o giuro che ti ammazzo con le mie stesse mani!
           
Finalmente anche questa insulsa giornata è finita” questo è ciò che penso mentre mi preparo per la notte. Finito mi metto a letto e chiudo gli occhi talmente forte da provare dolore. Non so il perché di questo gesto ma fin da bambino ho sempre utilizzato questo metodo per proteggermi, come se tenendo gli occhi in questo modo nessun mostro avrebbe potuto farmi del male, come una sorta di barriera tra me e il mondo esterno. Da piccolo tutto questo funzionava ma ora non più; infondo come posso pensare di riuscire a proteggermi se il mostro di cui ho paura si trova dentro la mia stessa dimora?
E con questi pensieri mi addormentai con la consapevolezza che domani non sarebbe cambiato niente ma con la speranza che magari un giorno anch’io sarei riuscito a fare qualcosa di buono in questa cazzo di vita; ma per ora devo continuare come ho sempre fatto: sopravvivere e non lasciare che niente e nessuno possa distruggere quel poco che mi è rimasto. Insomma, la solita routine.





Note di un'autrice squattrinata

Salve, popolo di EFP. 
Mi presento sono Federica, classe '94 e avevo questa oneshort che marciva nel mio hard disk quindi mi sono detta «Perché non pubblicarla? Facciamo vedere al mondo quanto sono scarsa ed eccola qui. Sperando che possa piacere la pubblico. Se avete tempo lasciate pure una recensione - negativa o positiva che sia. Spero di aver completato tutti gli spazi nel modo corretto e di non aver fatto danno.

Ma ora veniamo alla storia: ho deciso di rappresetnare un Draco Malfoy OOC, o almeno per me. La mia versione non credo sia molto fedele a quella creata dalla Rowling; è più una mia versione» personale di un Draco che ho imparato a conoscere e a far mio grazie a numerose fanfiction lette. E niente ho pensato di rappresentare una sua possibile giornata tipo durante il regime Voldemort.
Ora vi lascio, non so più che scrivere: alla prossima (credo).

Federica
  
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